TIMELESS
Oscurità
Respiro all'ombra
Di una luce inesistente
Attimi in bianco e nero
Tracciano solchi rassegnati
E l'incuria emotiva della gente
Mi avvilisce
Ma non mi abbatte
Sono stato pazzo da sperare
Avrei dovuto essere più risoluto
E più folle
E forse ora non staresti in queste condizioni
Una seconda dose di troppo
E mi sono fissato su una speranza
Ripiena di illusione
Fiele che brucia il palato
E non c'è più tempo per morire
Avrei dovuto saperlo
Lo sapevo
Mi sono illuso che non sarebbe successo
Ho lottato perchè non ti vaccinassi papà
Ma non abbastanza.
Avrei dovuto immaginarlo
Ma ora che sei seduto con gli occhi socchiusi
Mi rendo conto che non ho più tempo
Non ho neanche più il tempo di morire
Non ho neanche più il tempo di morire.
Vetri antiproiettile
Non sanno proteggere le pareti sanguinanti
Del mio cuore
E sento quel vento freddo
Avvolgermi lo spirito
E tu Dio sei Morte o Vita
Inferno o Paradiso
Sei un eroe o un buffone?
Oscurità
Mi compenetro con essa
Sapendo che non so più se voglio vivere
E mentre lo scrivo
Mi rendo drammaticamente conto che
Non ho neanche più il tempo di piangere
Non ho neanche più il tempo di rimpiangere
E non ho neanche più il tempo di morire.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Un forte abbraccio Daniele.
RispondiEliminaPER CAVALIERE: Grazie. Mi scuso con te con tutti voi se ultimamente posto poesie in parte più personali forse annoieranno o cmq toglieranno varietà di temi al mio blog, ma la situazione di papà è anche figlia molto probabilmente della seconda dose di quel vaccino, e questo fa mischiare le due situazioni personale e sociale, e mi sta istintivamente spingendo a parlarne cosa che forse non avrei fatto se la condizione di papà fosse solo stata dovuta solo alla malattia che già in parte aveva anche se non così grave.
RispondiEliminaMi dispiace tanto per il tuo papà e anche per te. Questo maledetto virus ha cambiato in
RispondiEliminatanti modi , le nostre esistenze.
PER CRISTIANA: Ti ringrazio di cuore. Per il resto. è vero quanto affermi come principio generale anche se nel suo caso il peggioramento è avvenuto non a causa del covid che non ha mai preso, ma sembrerebbe proprio per aver fatto il vaccino. A tal riguardo determinante in negativo è stata la seconda dose del 31 maggio. Tra l'altro mi sto sempre più accorgendo che lo Pfizer sembra far peggiorare ed aggravare seriamente chi ha patologie neuro-degenerative anche non gravi.
RispondiEliminaFai bene a scrivere queste poesie che ci permettono di condividere la tua tristezza.
RispondiEliminaPER GUS grazie dal profondo del cuore
RispondiEliminaNei momenti difficili, quando il dolore ci tocca da vicino, si sentono e si capiscono tante cose e le capiamo in modo decisamente diverso dal solito. Perché c'è forse un mistero di fondo oppure perché noi siamo diversi, dentro, in quei momenti e siamo pronti a cogliere.
RispondiEliminaQuando mio padre se ne andò nel 2005 ho sofferto ma poi nel giro di poco tempo, nel giro di pochi mesi, ho sentito in modo chiaro che era andato in un posto dove stava bene. Infatti ho sognato che era in un bel posto tranquillo, sorridente e contento.
Per carità, i sogni sono quel che sono ma da quel momento in poi mi sono sempre sentito in pace dentro di me.
Un salutone amigu de zena e un abbraccio per la perdita che hai avuto.
Le belle vacanze ormai son lontane, stanno andando nel dimenticatoio, ed ho riaperto il blog scrivendo di questa estate.
Alla prossima
PER ACCADEBIS: papà è ancora vivo anche se non sta affatto bene. Concordo con te sul resto.
RispondiEliminaquesto tuo post mi pone una riflessione sulla prevenzione, i vetri antiproiettili non prevengono la violenza è vero ma possono fare meno male, allora bisogna cambiare anche qualcosa nella società
RispondiEliminaNon tormentarti per non essere riuscito a dissuadere tuo padre dal vaccinarsi.
RispondiEliminaNon è colpa tua.
Spero che lui possa migliorare.
Coraggio.
PER CARMINE: dipende se non si infrangono perchè insufficienti o di scarsa qualità
RispondiEliminaVedere la sofferenza delle persone che ami è la prova più difficile, persino peggio della sofferenza sul proprio corpo, perché veder soffrire chi ami ti fa soffrire doppiamente: per loro e per te stesso. Un abbraccio virtuale a te e ai tuoi famigliari perché abbiate la forza di affrontare questa prova così ardua.
RispondiEliminaPER ARIANO: grazie ti abbraccio fortissimo.
RispondiEliminaPER CLAUDIA: no, lo so, forse è più colpevole che ha cercato di convincerlo in ogni modo fino all'ultimo di farlo, ma anch'io potevo forse mettermi più di traverso. Cmq difficile che migliori non più di tanto.
RispondiEliminaScusa, non avevo capito che tuo padre è vivo e non avevo capito la questione sul vaccino. Ma il pensiero e le parole che ho scritto ti siano comunque d'aiuto. Mi unisco nell'abbraccio
RispondiEliminaPER ACCADEBIS: si dice che in questi casi si allunghi la vita quindi....
RispondiEliminaÈ un dolore grande Daniele, è maledettamente brutto veder soffrire i propri cari. Non ti scusare se condividi poesie personali, fai bene a sfogarti. Ti mando un abbraccio grandissimo e sempre l’augurio che tuo padre migliori.
RispondiEliminaPER FARFALLE LIBERE grazie Caterina di cuore.
RispondiEliminaVederli così fragili è uno strazio inenarrabile. Un abbraccio a te e a lui.
RispondiEliminaPER MARIELLA: grazie Mariella ricambiamo il tuo abbraccio con tutto il cuore.
RispondiEliminaIn questi casi si rimpiange il tempo non dedicato, le carezze non espresse, le parole non dette.. e tanti non capiscono che è fondamentale, tronfi e pieni di se stessi. Voglio credere comunque che il vaccino non sia stato l'artefice di questa mazzata. E voglio anche credere ai miracoli, e che uno di questi riguardi tuo papà. Un abbraccio forte.
RispondiEliminaPER FEANCO sul primo punto ne dubito penso anche a mio zio e Clapton..... sul secondo invece sarebbe fantastico!!!
RispondiEliminati abbraccio daniele, resisti, son certa che ogni giorno troverai (e la trovi già) la forza di stare accanto a tuo padre; mi spiace profondamente per questa situazione :(
RispondiEliminafai bene a scrivere ciò che provi; chi ti legge e ti apprezza non si annoia di certo a leggerti, e anzi, personalmente ti ringrazio per quel che condividi e per come lo fai.
Ci vuole una grande forza anche a far questo, a parlarne, a "confessare" la propria debolezza e i brutti pensieri che inevitabilmente prendono d'assalto in mezzo alle difficoltà e al dolore.
Ma tu sei più forte <3
ti auguro una serena domenica.
PER ANGELA grazie le tue parole mi sono di grande conforto.
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