LA LINGUA ITALIANA È UGUALE PER TUTTI
Chissà
Chissà mai perchè
Mi domando insistentemente
Certe espressioni che dovrebbero
Nobilitare l'essere umano
E quindi anche noi donne
Invece in bocca a noi stesse o
Preferibilmente al maschio
E riferite a noi
Assumono immediatamente
Un connotato ambiguo
Spesso sessuale
Spesso volgare.
"Lavorare col proprio corpo",
In teoria lo fa anche, in parte,
L'agricoltore che vive costantemente
La vita del suo campo
Con impegno e sudore della fronte
Eppure sempre col corpo e con la testa
Il contadino lavora la terra.
Invece no per una donna assume
Un unico significato
Per nulla ambiguo
Anzi chiarissimo
Ossia quello di essere una prostituta
Vorrei sottolineare che
Come usare il proprio corpo
E la propria testa
Anche quella è una nostra decisione
E se vogliamo fare le ragazze immagine
Che tengono gli ombrellini da sole
Ai motociclisti ed ai piloti di F1
Non mi sento a disagio
E non ci sentiamo minimamente in imbarazzo.
È il cervello che fa la differenza
E l'anima anche,
Nonchè la cancellazione
Di ogni forma di pregiudizio
Pertanto
Se ci vedete con ombrellini
E sorrisi smaglianti
O se ci vedete lavorare col nostro corpo
Vuol solo dire che per alcune di noi
Quello è un lavoro come un altro
E non esiste nulla di offensivo
Oppure che facciamo un lavoro
Che comporta l'uso della forza fisica
E del corpo
Solo quello.
E se comunque volessi fare la puttana
Sarebbero sempre fatti miei
Sarebbe degradante
Ma non umiliante
Umiliante è se si fa qualcosa
Di cui davvero vergognarsi
Per esempio rubare
Stuprare
Uccidere...
E ricordatevi
"Corpo"
Sostantivo maschile singolare
Che indica il fisico dell'uomo come della donna
E pertanto usare il proprio corpo per lavoro
Per noi donne
Non deve assumere per forza
Ed esclusivamente
Un unico e degradante significato.
Ed ora lasciatemi danzare tra i miei sogni
Con la forza della mente
E le mie gambe leggiadre
Che sfiorano il pavimento per poi librarsi in volo
E permettetemi di sorridere alla vita.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
La nostra società è soffocata dalle convenzioni, dai luoghi comuni e dalle banalità. Siamo poco concreti. Ognuno di noi, deve poter fare il lavoro che desidera senza il timore del giudizio altrui. L'importante è non arrecare danno agli altri. Solo delle offese, degli inganni e della violenza bisogna vergognarsi.
RispondiEliminaPER FABIO concordo su ogni tua parola.
RispondiEliminaConcordo anch'io con Fabio, il mondo cambia ma si rimane ancorati a pregiudizi e canoni ormai superatissimi senza mai perdere la voglia sbagliatissima di giudicare gli altri senza fare un minimo tentativo di mettersi nei loro panni.
RispondiEliminaMi trovo d'accordo con le tue riflessioni. Una donna deve poter essere libera anche di lavorare col proprio corpo, senza sentirsi scagliare addosso giudizi di ogni tipo. Basta.
RispondiEliminaPER MARCAVAL: concordo in toto
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA: infatti, solo che sembra che un concetto così facile da capire molti invece siano riottosi nel volerlo comprendere e questo non vai affatto bene.
RispondiElimina"molti invece siano riottosi nel volerlo comprendere"
RispondiEliminaSono i falsi moralisti quelli con gli scheletri nell'armadio.
Una donna deve essere libera di esprimere sè stessa come vuole, però a me l'immagine della donna oggetto che vediamo spesso in tv, non mi piace, perchè per me avvalora il maschilismo imperante. Non giudico chi decide di farlo, ognuna deve essere libera di esprimere sè stessa come meglio crede, solo che io non condivido. Ma è una mia opinione. Una donna può anche lavorare col proprio corpo, ma poi mi piacerebbe anche sentire il suo pensiero,cosa che molto spesso, non avviene, soprattutto in tv. Tv che poi finisce per dare l'esempio, che magari è quello sbagliato o che magari verrà mal interpretato.
RispondiEliminaPER CRISTIANA: concordo con te, direi che immagino possano anche avere degli scheletri nell'armadio ma sicuramente quello che è davvero grave è come giudichino gli altri sputando sentenze morali tipiche proprio di un moralismo falso e bigotto.
RispondiEliminaPER FARFALLE LIBERE: condivido il tuo pensiero, io nella poesia faccio notare che non devono essere i maschi a decidere per una donna ed al posto della donna fosse anche una decisione per il bene della donna in questione. Questo perchè un domani come già è successo, con questo stratagemma e con questa viscida motivazione, potrebbero approfittarsene e quindi danneggiare di nuovo la Donna.
RispondiEliminaChiunque lavori non dovrebbe rendere conto a nessuno, se non a se stesso o al massimo alla propria famiglia.
RispondiEliminaFosse per me legalizzerei la prostituzione e farei pagare le tasse a chi la esercita.
Ma in uno stato (volutamente minuscolo) bigotto come quello italiano, non accadrà mai.
"E se comunque volessi fare la puttana" non sottovaluterei che sono maschi quelli che favoriscono questo "lavoro". Senza domanda non ci sarebbe offerta.
RispondiEliminaL'uomo che va a puttane lo trovo davvero squallido. Lui sia chiaro.
PER FRANCO hai centrato il senso del passaggio ossia con quale ipocrisia gli uomini, soprattutto quelli che a puttane ci vanno eccome, giudicano le donne che devono prostituirsi quando non sono autentiche schiave del sesso
RispondiEliminaPER CLAUDIA Stato bigotto ed ipocrita con la chiesa ad aggiungersi.
RispondiEliminaA livello di apertura mentale siamo indietro di un secolo.
RispondiEliminaPER ARIANO: purtroppo sì.
RispondiEliminaViviamo in una società bigotta e piena di pregiudizi, ti dirò di più, ultimamente noto una regressione mentale e di diritti.
RispondiEliminaSereno giorno
PER CAVALIERE: la noto anch'io e la vedo associata anche ad una forte dose di rigidità mentale e di negazione del dialogo insomma un vero rigurgito di fanatismo in molti ambiti tematici.
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