GRANELLI DI SANGUE
Gocce di sangue
Cadono
Come da un rubinetto malato
Dall'interno della clessidra.
Quel suono costante
Continuo
Profondo
Ripetitivo
Ed esasperante
Fuoriesce dagli altoparlanti virtuali
Della nostra Clessidra
Gocce di sangue
Colano
Plock
Plock
Gocce di sangue scivolano
Plock
Plock
Granelli di sangue
Esauriscono e prosciugano
Il tempo
Granelli insanguinati
Non fermano l'ultimatum
Ultimissima spiaggia
Sperando che quei granelli rossastri
Quelle gocce di sangue scuro
Non ci appartengano.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Daniele, da laico vedi una speranza che in fondo è come un sogno. *Domani gioco, vinco al lotto e divento milionario*.
RispondiEliminaIo vedo una Speranza, quella cristiana, come una grazia.
Riprendo con un testo di Giussani (Una presenza che cambia) "Per sperare bisogna aver ricevuto una grazia" (Pavese)Ma che grazia avrà ricevuto per poter sperare come vita? E' solo di fronte all'annuncio che Dio si è fatto uomo che questa speranza diventa ragionevole." «Per sperare, bimba mia, bisogna essere molto felici, bisogna aver ottenuto, ricevuto una grande grazia», dice il poeta francese Charles Péguy (Il portico del mistero della seconda virtù) (Nelle virtù, Peguy afferma che la speranza è una piccina, la sorella più piccola e ne spiega le ragioni) (io in questo brano, che vale la pena di leggere, io vedo Valeria) . Con questa affermazione Péguy si situa agli antipodi di qualsiasi atteggiamento presuntuoso, perché riconosce che la possibilità della speranza si fonda non in qualcosa di costruito da noi, ma in una grazia, vale a dire, in qualcosa di dato, di donato. È questa grazia che rende ragionevole la speranza.
Il sangue scuro che cade è il nostro.
La poesia esprime magicamente una tua sensazione. E' molto bella.
I tuoi versi mi fanno pensare ad una trasfusione, ma non so se sono sulla strada giusta o se la tua è una metafora sulla vita.
RispondiEliminaIn entrambi i casi, si sta appesi ad un filo.
PER GUS: forse è un sogno ma è l'unico che può salvarci dall'estinzione. Se il sangue che cade goccia dopo goccia in quella clessidra che scandisce il tempo che ci resta, allora non abbiamo davvero più speranza, ma potrebbe non esserlo ed allora...
RispondiEliminaPER CLAUDIA: la clessidra sancisce il tempo che abbiamo per poter salvare il pianeta e la nostra società solo che i granelli della stessa invece che essere di sabbia, per una inquietante e misteriosa ragione, sono gocce di sangue. Il nostro? Chissà
RispondiEliminaImmagine che non lascia davvero nessuno spazio alla speranza...
RispondiEliminaPER ARIANO: forse no, chissà...
RispondiEliminaPER VALERIA: immagine molto profonda, ma è anche il sangue di chi di quelle altre gocce delle quali tu parli, non si è mai curato.
RispondiEliminaIl mondo va verso lo sfacelo e ci vorrà davvero un miracolo. Ma non ci riguarderà più. I vostri figli e i nostri nipoti invece, ne avranno di filo da torcere..
RispondiEliminaPER FRANCO: temo anch'io che tu abbia ragione.
RispondiEliminaBisogna salvare il mondo, ma l'immobilismo non aiuta.
RispondiEliminaper Gus: chi spera, ha già ricevuto la grazia ;)
RispondiEliminaIl sangue scuro... questo mi fa riflettere alquanto.
RispondiEliminaIl granello di sabbia che invece è goccia di sangue... scuro... altra riflessione.
Ermetica poesia. Il tempo passa scandito dal nostro sangue contaminato e vecchio.
Non abbiamo forse più tempo per cambiare le cose? Ci riusciranno forse i nostri eredi oppure è già troppo tardi?
Nonostante tutto si continua a far scorrere il tempo. Esso aiuta. C'è speranza... O forse no.
Bella, grazie Daniele. È troppo bella. Ciao. 😘
PER CAVALIERE: purtroppo hai ragione e purtroppo si continua a privilegiare l'immobilismo
RispondiEliminaPER PIA: Grazie!!!
RispondiEliminaIl nostro tempo è uno continuo scorrere di sangue e, contemporaneamente. un ininterrotto fermarsi di esso, solo che tu l'hai espresso con la poetica capacità che ti distingue.
RispondiEliminaPER CRISTIANA: grazie che belle parole hai avuto per me ed i miei versi!
RispondiEliminaUna poesia spiazzante. Chissà se saremo in grado di fermare lo scorrere della clessidra visto il poco tempo che ci rimane. Bravo Daniele.
RispondiEliminaPER MARIELLA: non lo so, o forse lo so o meglio ho un brutto presentimento.
RispondiEliminaversi che riflettono un senso di ineluttabilità, qualcosa di inesorabile che accadrà senza che riusciremo a fermarlo.
RispondiEliminail tempo scorre, è vero, e certo non chiede a noi il permesso per scivolare via; possiamo solo cercare di viverlo dandogli valore e concederci di crescere qualche speranza dentro di noi.
un caro saluto, daniele!!
PER ANGELA davvero una profonda e significativa riflessione. Grazie per averla donata qui su queste pagine
RispondiEliminaIl tempo che passa spaventa, non sai mai cosa aspettarti, sai che il tempo prima o poi ti farà sudare sangue. Purtroppo questo mondo è così, è inquietante, dobbiamo pensarci non troppo e vivere il presente. Bellissima poesia, ha un grande significato.
RispondiEliminaPER FARFALLE LIBERE grazie tu sai sempre cogliere l'essenza dei miei versi.
RispondiElimina