Mi dispiace, ma celebrare l'importanza del 25 aprile in questo periodo mi sembra quasi ipocrita. Certamente è giusto ricordare i partigiani che hanno lottato e sputato sudore e sangue per restituirci la libertà. Libertà che è importante, e questa data ha proprio lo scopo di festeggiare la liberazione del nostro Paese dalla dittatura fascista, ma come faccio a festeggiare un qualcosa che non abbiamo più? Come posso fingere di essere libero in un Paese dove esiste il coprifuoco, dove abbiamo la censura editoriale, mediatica e quella sui social, dove ci sono ancora profonde restrizioni e profonde disorganizzazioni che siamo noi a subire, dove ci arrivano dati sulla pandemia non sempre chiari e trasparenti, dove avvertiamo ogni giorno quella sgradevole sensazione di oppressione causata dal timore che si stia pensando ancora di limitare la libertà anche futura di movimento probabilmente a tempo indeterminato. Come posso quindi guardare in faccia coloro che hanno fattivamente ed attivamente combattuto per ridarci la libertà, quando non abbiamo saputo proteggerla ed ora non sentiamo l'esigenza di riconquistarla?
Quindi mi dispiace ma io oggi da festeggiare non ho nulla, ho solo da chiedere sinceramente scusa a tutti coloro che hanno fatto la resistenza al fine di regalarci un bene prezioso che noi non abbiamo saputo apprezzare e difendere, e per il quale hanno donato la vita, cosa che noi non penseremmo neanche lontanamente di fare. Oggi per me non esiste alcuna festa. Oggi per me è l'ennesimo giorno di amarezza e di lotta.
Daniele Verzetti Rockpoeta®
Sono rimasto amareggiato da certi capetti politici che hanno accostato la Libertà del 25 aprile, con le riaperture di domani. Non avrebbe mai dovuto permettersi.
RispondiEliminaStiamo parlando di cose molto differenti, delle quali a volte non ci rendiamo conto.
La valenza del 25 aprile e della libertà che ha portato, a mio avviso, ha davvero poco a che fare con le problematiche odierne.
PEE FRANCO le ha nella misura in cui ti stanno da noi sottraendo la libertà di movimento, quella di pensare e quella fi decidere liberamente. Non è il riaprire o.meno il punto ma quella netta sensazione di un comportamento dispotico e dittatoriale in quanto privo infatti di una logica coerenza e figlio sembra di altre motivazioni
RispondiEliminaComprendo il tuo disagio emotivo e posso anche condividerlo in parte, ma se analizziamo il problema libertà sotto questo aspetto, liberi, in Italia, non siamo stati mai.
RispondiEliminaPer le restrizioni alla libertà individuale in questo periodo, vanno accettate per il bene comune.
Buona domenica, fulvio
Ho scritto un post (Giorgio Bocca)
RispondiEliminaPER FULVIO infatti già prima la nostra libertà era molto compromessa ora è seriamente minacciata
RispondiEliminaNon si stava meglio anzi si stava peggio e nonc'erano pandemia, la Democrazia Cristiana, gia il nome era una vergogna per un Paese laico assieme alla Curia di Roma, una loggia vergognosa, vietava tutto. Ildivorzio l'aborto il fine vita e censurava l'arte il cinema il teatro e la letteratura. Oggi abbiamo solo il coprifuoco causa virus, pazienza.
EliminaCiao fulvio
PER GUS ok.
RispondiEliminaI nostri nonni si "rivolteranno" nelle tombe a vedere ciò di cui siamo stati capaci..e non parlo solo di questo ultimo anno che ha definitivamente segnato questo paese.
RispondiEliminaBuongiorno Daniele, buona giornata
PER NESS1 co concordo purtroppo con te in toto
RispondiEliminaL'ultimo anno è necessità. Gli errori, quelli veri, li abbiamo commessi da tempo. Siamo una razza di meri ipocriti.
RispondiEliminaPER MARIELLA concordo ma sull'ultimo anno meno. Vedo decisioni incoerenti che come sai perché mi seguì, trovo siano
RispondiEliminapiu figlie di una strisciante malafede che dettate da ragioni sanitarie.
Secondo me è questione di pura incompetenza, non malafede. Punti di vista.
EliminaPER MARIELLA che ci sia anche incompetenza è certo, ma quando fai un errore, ti viene mostrato e lo ripeti all'infinito o quando si ottiene che i medici di base possano curare senza dare solo Tachipirina e lui ricorre al Consiglio di Stato per tornare alla status quo ante beh io ci vedo anche rivalsa voglia di ripicca e malafede profonda
RispondiEliminaCondivido e, anzi, facevo le tue stesse riflessioni stamattina in famiglia...
RispondiEliminaLe libertà personali, basilari, stanno andando a farsi friggere (scusa l espressione), sono a rischio e non mi pare che la liberazione da possibili restrizioni sia vicina, tutt'altro :( Ce ne metteranno eccome...
Per il resto, il ricordo della storia e di ciò che è stato non deve mancare, ma l amarezza del presente permane.
PER ANGELA condivido il tuo pensiero in pieno
RispondiEliminaSono completamente d'accordo con te.
RispondiEliminaNon solo non c'è nulla da festeggiare, ma dovremmo tutti chiedere scusa ai partigiani.
PER CLAUDIA concordo e magari rimboccarci le maniche per lottare come hanno fatto loro.
RispondiEliminaSai qual è stato l'insegnamento più importante della lotta per la Liberazione?
RispondiEliminaL'UNITA'.
La cosa che mi intristisce oggi è vedere che continuiamo ad essere divisi, a pensare sempre di esser dalla parte giusta a non comprendere le opinioni altrui. La divisione è il vero grande nemico di questa epoca così straziata dalla pandemia. L'arma su cui puntano alcuni politici e non solo, per continuare l'opera di disgregazione, al fine di renderci meno liberi.
Illuminanti le parole che ha espresso oggi il nostro Presidente della Repubblica:
"ora più che mai è necessario rimanere uniti in uno sforzo congiunto che ci permetta di rendere sempre più forti e riaffermare i valori e gli ideali che sono alla base del nostro vivere civile, quel filo conduttore che, dal Risorgimento alla Resistenza, ha portato alla rinascita dell'Italia. Nell'onorare il ricordo di quanti sono stati protagonisti della conquista della libertà e della democrazia, rivolgo ai rappresentanti delle forze armate, delle associazioni combattentistiche, d'arma e partigiane, il saluto di tutti gli italiani, riconoscenti per l'instancabile opera volta a mantenere vivi gli ideali di abnegazione, spirito di sacrificio e democrazia simboleggiati dal tricolore. Viva la Liberazione, viva la Repubblica".
Per quel che mi riguarda sono parole che mi spronano a pensare positivo e a non puntare il dito contro chi da mesi sta lavorando con enormi difficoltà a superare questo momento. Hanno fatto e faranno molti errori, ma anche noi siamo i primi colpevoli. Le cose miglioreranno solamente se tutti remeremo nella stessa direzione.
La libertà, la democrazia e i valori della Resistenza non sono acquisiti ma vanno difesi giorno per giorno. Ricordare è il primo passo per tenerli ancora in vita. La festa è da riservare a tempi migliori... Sempre che si sia in grado di realizzarli.
RispondiEliminaParagonare il periodo attuale al periodo fascista mi sembra oggettivamente eccessivo. Poi, per carità, ci sono sicuramente delle questioni da affrontare, però francamente le vedo legate più a situazioni extra-covid, tipo la perdita di indipendenza su tante questioni in seguito all'aumentare della nostra "compromissione" all'interno dell'UE.
RispondiEliminaLa libertà va sempre difesa, non siamo ai tempi del fascismo, ma ci sono tante false democrazie nel mondo.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Non sono d'accordo. Fai paragoni che non stanno in piedi. Già solo parlare di Coprifuoco è a mio parere sbagliato. Il vero coprifuoco era faccenda assai più seria. E vivere in un paese di guerra fu assai peggio di vivere in un momento di grave crisi Sanitaria ed economica.
RispondiEliminaSono d'accordo con te Silvia.
EliminaCon tutto il mio rispetto per Daniele credo che questi due periodi storici non si possano paragonare.
Che lo vogliamo o no, oggi siamo "signori" rispetto a chi visse allora
Scusa Dani, ma io non vedo il rischio di una nuova tirannia. Ora non pensiamo a conquistare colonie ma la salute per tutti
PER MARIELLA l'unità la deve anche far cementare un governo serio. Quanto alla divisione tra italiani io osservo che esiste soprattutto da parte di coloro che sono fantasticamente pro vax o idolatrano Draghi. Stamattina Mrmtsna su Facebook fa un post un po' retorico ma che di fatto sottolinea l'importanza di questa data. Una ragazza risponde educatamente che purtroppo oggi questa libertà è soffocata per le ragioni che anch'io ho espresso qui nel.mio.post. Ebbene non ti dico le offese pesanti che sono state fatte a questa ragazza aizzate dalla risposta sprezzante di Mentsna. Io posso non essere convinto di alcune cose e tu pure ma non ci azzanniamo alla giugulare. Vedi l'unità parte anche dal rispetto verso il prossimo anche se la pensa diversamente da te.
RispondiEliminaPER FABIO tempi migliori.... sono preoccupato perché non so se vorranno farceli rivivere
RispondiEliminaPER SILVIA in primis benvenuta in questa agorà.
RispondiEliminaVedi ilfatto che non si sia ancora a quei livelli o a quelli della Cina oggi non vuol dire che questa non sia una situazione dove molte libertà siano state tolte senza che riescano a risolvere nulla. Ci sono poi tante incoerenze che lasciano perplessi e di cui ho scritto qui sul mio blog. Viviamo una realtà insidiosa che potenzialmente può portare a derive autoritarie. Mi auguro di no ovviamente.
PER FULVIO la censura esiste anche oggi byoblu ne è un esempio. E non è solo sul web ma nelle tv nazionali dove o seu un fanatico dei vaccini o del ministro Speranza o non parli affatto o viene irriso. Certo nel passato si è stati anche peggio per certi aspetti ma questo.non giustifica la situazione che esiste ora.
RispondiEliminaPER CAVALIERE non ci siamo ancora ma il passato ci i segna come agli inizi pochi avvertono il rischio... Quindi non ci siamo per ora ma bisogna essere vigili...
RispondiEliminaPER ARIANO io non ho fatto alcun paragone qui ma ho detto che anche oggi la nostra libertà rischia fi essere fortemente compromessa. Cmq anche il fascismo all'inizio a molti piaceva e sembrava diverso da come in realtà era. Sarebbe bastato essere più attenti e meno istintivi
RispondiEliminaIn questo momento sto guardando "Mussolini, ultimo atto" di Carlo Lizzani. Non lo vedevo da tempo e mi sembra sempre un film ben fatto, storicamente credibile su cosa è stato il 25 aprile in Italia.
RispondiEliminaE' importante testimoniare, scrivere e far presente a tutti con le proprie parole quel tremendo periodo del nostro paese anche se non eravamo presenti in quel periodo storico. Io ho sempre in mente le parole dei miei genitori e dei miei nonni che hanno vissuto quegli anni nascosti per non morire, con la fame che avevano e il dolore di una guerra che ha causato 50 milioni di morti da entrambi i lati dei contendenti vinti e vincitori (la fonte è della Croce Rossa Internazionale e del Tribunale di Norimberga). Penso che le situazioni che stiamo vivendo siano diverse da allora: allora c'era un regime vero e proprio.
Scusa, ma non capisco bene il motivo del contendere
Cerca di passare comunque una Buona liberazione
Un salutone
PER ACCADEBIS ho solo detto che oggi non siamo liberi e che a parte il celebrare i partigiani noi dovremmo scusarci con loro per non aver saputo difendere quello che loro ci hanno donato con sacrificio.
RispondiEliminaPerfettamente in linea col tuo pensiero, cui aggiungo che non festeggerò questa giornata fintanto che ci saranno specie viventi senzienti oppresse, sfruttate e ammazzate dall'essere umano, tanto per scopi alimentari quanto per sperimentazione chimica e farmaceutica di prodotti comunque destinati all'uomo.
RispondiEliminaPER GAS75 giusto, non dimentichiamoci di come la ferocia umana colpisca non solo i propri simili
RispondiEliminaPER PATRICIA: io non ho paragonato niente e qui Sivia hai interpretato erroneamente le mie parole peraltro forse non conoscendomi bene dato che no so se mi leggeva già da prima ma era il suo primo commento. Io ho osservato come il corprifuoco esista anche ora, come ci sono delle restrizioni senza senso: perchè chiese aperte e teatri no, perchè mezzi pubblici stipati ma ristoranti con distanziamento non possono aprire, ecc.... E poi all'inizio il fascismo sembrava molto più moderato agli occhi di chi non sapeva leggere oltre.. La dittatura oggi è diversa e le colonie le conquisti con la finanza che distrugge l'economia di altre nazioni. E la censura esiste eccome anche oggi , buyoblu è un esempio, uno di molti.
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