Letteralmente ispirata da questo post di Fabio Melis. Quando un (mio) commento diventa poesia.
EVVIVA GLI ANTICONFORMISTI
Evviva gli anticonformisti
Quelli veri non di facciata
Quelli che lo sono non per moda o per interesse,
Opportunismo o desiderio di mettersi in vista
Ma quelli che sentono di doversi scostare
Dal perbenismo ipocrita e volgare del loro tempo
Quelli che avvertono il senso opprimente
Di una libertà fortemente minacciata
E che non si lasciano trascinare dal coro osannante
Verso il salvatore della Patria arrivato da lontano.
Evviva gli anticonformisti
Quelli sinceri
Quelli che non vogliono esserlo a tutti costi per partito preso
Ma anzi sognano fortemente
Un giorno non lontano
Di poter appendere il loro ruolo al chiodo
A condizione di essere riusciti a poter vivere
Tutti quanti
In una società diversa
A misura d'uomo
Quella società che loro anelavano
Viva gli anticonformisti
Quelli che nascono così
Quelli che lo sono
Per amore di quella società
In cui tutti viviamo
E che per questo motivo
Vorrebbero migliore.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Andare controcorrente è molto complicato. Tu, concettualmente, ci riesci benissimo, ma all'atto pratico vai a sbattere contro una realtà che ama il conformista.
RispondiEliminaElegante poesia. Non manca niente.
PER GUS: secondo me anche praticamente non è impossibile nel momento in cui sei coerente o almeno tendi alla totale coerenza in relazione a quello che dici e scrivi, e questa coerenza all'atto pratico è più facilmente realizzabile nel momento in cui quello che si esprime a parole siano esse orali o scritte è quello che si pensa e si sente dentro, quello in cui si crede.
RispondiEliminaIl fatto è che anche solo riconoscerli, significa che sono conformi a qualche altra cosa... Secondo me l'importante è essere se stessi, in linea o meno, ma fare quel che vogliamo sempre e comunque, conformismo o meno :)
RispondiEliminaMoz-
PER MOZ: ma l'anticonformista è proprio quello che è se stesso e nell'esserlo non segue la massa perchè non la condivide e non perchè fa figo non seguirla, altrimenti sarebbe un conformista a sua volta paradossalmente :-)))
RispondiEliminaGli unici anticonformisti sono questi, quelli che non lo fanno per moda o per darsi un tono, o perché fa più figo così.
RispondiEliminaSono quelli che non ne rendono conto neppure. Lo sono e basta, per diritto di nascita.
PER LA DAMA BIANCA: infatti concordo su tutta la linea.
RispondiEliminaSu tante cose sono quel che si dice "un anticonformista", però in realtà io cerco sempre e soprattutto di essere me stesso. Se c'è un trend non è che lo seguo "per essere alla moda", oppure non lo seguo "per distinguermi". Se mi piace lo seguo, se non mi piace non lo seguo. A seconda dei casi, posso sembrare uno che si conforma oppure uno che vuole "fare" l'anticonformista :-D
RispondiEliminaCredo che tutti, anticonformisti illuminsti o cretini di ogni specie anelino in cuor loro ad una societa migliore, ma migliore per chi?
RispondiEliminaNon c'è una società migliore per tutti, lo diceva anche F. Engels, ogni cambiamento puo essere migliore o peggiore,il giudizio positivo o negativo, sempre difforme sarà dato da chi lo attua o chi lo subisce.
Ciao fulvio
PER ARIANO: hai detto bene. Peraltro l'anticonformismo può riguardare tematiche ed aspetti soft come per es il non seguire le mode del momento se non piacciono o non seguire la musica del momento per es i tormentoni, oppure può riguardare cose più hard quando per es. non si ama e non si condivide la china che la società sta prendendo, per es. i diritti sempre più calpestati per i lavoratori come per la gente comune. In quest'ultimo caso essere anticonformista non è più una moda perchè ha un prezzo da pagare che può essere l'isolamento, l'essere denigrati, censurati quando non anche arrestati od uccisi.
RispondiEliminaPER FULVIO: sui cretini non metterei la mano sul fuoco perchè basta che abbiano panem et circenses (oggigiorno soprattutto circenses come ad es, avere. l'ultimo modello di cell o fotografarsi sui social mentre mangiano al circolo figo ed esclusivo ecc...) sugli altri invece mi trovo più d'accordo. Io credo che l'illuminismo non sia una caratteristica dell'anticonformista, il quale è semplicemente spinto da desideri di uguaglianza sociale, libertà, tendendo sempre più all'utopia di Engels ben sapendo che non è possibile raggiungerla. Però senza essere morbosamente ossessionati dal raggiungimento dell'utopia di Engels, già puntarci ottenendo una società che abbia una sanità pubblica funzionante, ampia, leggasi il numero di terapie intensive della Germania, per tutti e gratuita ma con dentro i più bravi e con un buon livello di medici di base, o ancora livelli occupazionali decenti, diritti dei lavoratori ripristinati, diritti dei cittadini ripristinati, e gradualmente, tendere ad un costante miglioramento del livello di benessere della società credo sarebbe già grasso che cola. Poi non si può essere tutti ricchi sfondati, ci saranno sempre quelli che hanno di più e quelli che hanno di meno, ma quello che sarebbe importante consisterebbe nell'avere una società dove cmq tutti i redditi degli individui fossero cmq di buon livello anche quelli più bassi. Bassi, non nel senso di redditi da fame ma solo meno pingui di quelli di altri .
RispondiEliminaBisogna essere sempre se stessi e pensare con la propria testa.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE esatto l'anticonformista è colui che va anche controcorrente perché pensa con la sua testa es è sempre se stesso
RispondiEliminaSe conformismo vuol dire vivere civilmente in questa nostra variegata società, allora sono conformista. Nel contempo, ho sempre cercato di farmi idee personali sui fatti che accadono o NON accadono. Penso che i pregiudizi, dovuti alla totale ignoranza, siano spesso il deterrente
RispondiEliminache rallenta lo sviluppo di una società più più vivibile per tutti.
PER CRISTIANA: essere conformisti non vuol dire però rifiutarsi di protestare, lottare e rivendicare i propri ed altrui diritti perchè tra essere civili ed essere zerbini dei potenti il passo è breve ed allora essere conformista vorrebbe dire girarsi dall'altra parte e non vedere quello che succede davanti ai propri occhi.
RispondiEliminaSon d'accordo con Cristiana.
RispondiEliminaEssere anticonformisti per distruggere quel poco di buono che c'è è sbagliato. Meglio non esserlo ma cercare comunque di migliorare la situazione.
Ovviamente è un messaggio in senso lato. Non è indirizzato a nessuno.
Credo che il conformismo vada distinto dalla condivisione. Quando condividiamo qualcosa è per convinzione, perché apprezziamo un modo d'essere o di ragionare. Il conformismo ci porta invece ad assumere una certa forma, ad adattarci per mera convenienza o per paura e ciò, anche se nel più profondo, ci accorgiamo di aderire a un qualcosa di non accettabile. Quando condividiamo qualcosa è perché siamo disposti a batterci per un'idea o un principio, quando siamo solo conformisti non vogliamo avere guai, vogliamo assicurarci il favore dei potenti e, così facendo, rinunciamo a proporre un nostro modo di pensare, ad opporci a qualcosa di riprovevole e ad esser noi stessi. Son veramente belli e carichi di passione i tuoi versi. Felice di averti ispirato.Un caro saluto a te.
RispondiEliminaPER PATRICIA: l'anticonformista vuole una società più giusta come scrivo nella mia poesia e libera e se per farlo deve mettersi contro la parte benpensante e maggioritaria del Paese non ci pensa due volte.
RispondiEliminaPER FABIO: infatti hai detto bene, io alludevo all'anticonformista con la A maiuscola quello che non ha paura di mettersi contro il conformismo dominante, contro chi invece per mancanza di coraggio preferisce appunto conformarsi a quello che accade dove vive. Grazie di cuore per le bellissime parole che mi hai lasciato nel tuo commento sui miei versi.
RispondiEliminaSono sempre stata anticonformista, sin da giovanissima.
RispondiEliminaNon mi è mai interessata l'idea di piacere agli altri, seguendo le masse. L'unica cosa che ha sempre contato davvero è stata sentirmi a posto con me stessa e con la mia coscienza e fare solo quello che reputo giusto.
Credo che morirò così.
PER CLAUDIA: sì è probabile, e penso che pure io finirò così senza lasciarmi corrompere l'anima.
RispondiEliminaAnticonformista: Essere se stessi sempre, usando il cervello che segue sempre il cuore!
RispondiEliminaBuona serata Daniele
Mah, a me non piacciono i proclami, di nessun genere.
RispondiEliminaCredo di essere una persona coerente, anzi lo sono.
È il mio punto di forza, sapermi riconoscere. Sono conformista? Sono anticonformista? Chi lo sa, io sono una persona che ha chiaro in testa quel che vuole. Se essere anticonformisti significa portare avanti le proprie idee con onestà e consapevolezza, allora lo sono.
Altrimenti sono solo me stessa, che è la cosa che mi piace di più.
PER NESS1: sì vero
RispondiEliminaPER MARIELLA: esatto, con onestà, consapevolezza e coraggio sapendo che essere continuamente anticonformista può in certi casi, essere perfino pericoloso.
RispondiEliminaAnticonformista.
RispondiEliminaUna parola difficile da descrivere.
A volte penso che non ci si renda conto di come siamo realmente. Per esempio pensiamo di essere conformisti ed invece non lo siamo, lo stesso per chi si crede anti.
Altro esempio: se io seguissi tutte le regole che un blog impone solo perché crediamo che siano giuste dopo aver letto regole offerte (non certo imposte eh) da chi è blogger da più tempo di me, potrei mai essere anticonformista? Non so...
Insomma quel che conta, come scrive anche mia sorella, è essere se stessi. Non farsi influenzare troppo dagli altri e valutare se una cosa è ancora giusta per se oppure è ora di cambiare. Utilizzare bene il ragionamento e non agire troppo con l'istinto.
Sì può essere conformisti ed a volte anticonformisti, la scelta è solo nostra.
Una volta ero terribilmente anticonformista=ribelle, oggi direi quasi immatura, poi sono guarita... (forse). 😁
Potrei dire altro ma mi fermo qui e ti abbraccio. Ciao Daniele!
*credo che siano...
RispondiEliminaPER PIA sul primo esempio che fai relativo allexregole che un blog o un sito possa stabilire, il fatto di svettare o meno non penso che contraddistingua uno dall'essere conformista o meno ma solo il fatto di volerle seguire o no ed in questo ultimo caso non seguirà quel blog o sito. Diverso se un blog iniziasse a fare propaganda contro una etnia o demonizzando chi fa una scelta legittima in relazione ad un tema dove una minoranza non si trova d'accordo rispetto ad una nuova linea guida che vuole solo osteggiare una pacifica libertà di scelta. Se in questo caso uno seguisse il pensiero della minoranza o uno ancora diverso frutto di un suo ragionamento maturato nel tempo e così facendo fosse conscio dei rischi a cui andrebbe incontro come isolamento, censura detenzione, ecco in questo caso il non allinearsi per scelta, scelta perseguita per essere se stesso e non tradire la propria coscienza, farebbe di questa persona un anticonformista. Essere tale nasce in primis dal pensare e decidere sempre con la propria testa e secondo coscienza ma secondo me si diventa anticonformista quando questa libertà mentale la si persegue sempre anche a rischio di conseguenze non proprio piacevoli
RispondiEliminaPER PIA non svettare ma seguire. Aggiungo che poi si può essere anticonformisti anche nel quotidiano e nelle piccole scelte ma in questo caso abbiamo un soggetto libero e non facilmente circuibile cosa buonissima e merce rara da anni e importante perché è molto probabile che in situazioni poi gravi sappia mantenere questa sua capacità ed essere anticonformista anche quando il gioco si fs duro.
RispondiEliminaForse mi sono spiegata male. Ho fatto l'esempio di un blog che segue le regole solo perché tutti dicono che siano giuste (perché dettate da qualcuno che dicesi esperto)... e se il proprietario di tale blog invece seguisse un proprio ragionamento capirebbe che non é cosi, credo che quella persona sarebbe indubbiamente anticonformista... però ho scritto anche "non so"... Non significa che non mi piacerebbe e magari lo seguirei comunque, non c'entra la scelta di seguire un blog, non é qualcosa di personale, ma di seguire regole uguali per tutti.
RispondiEliminaPer il resto non condivido le scelte solo per principio da seguire con rischi eccessivamente inutili (magari si può trovare un'altra strada per perseguire le proprie idee, sarebbero casi estremi in quel caso) e comunque condivido quando dici seguire la propria libertà mentale, lì sarei conformista anch'io.
Ciao Dani.
PER PIA: beh il non allinearsi alla massa rifiutandosi di seguire regole in modo acritico è anticonformista concordo con te, tenendo ben presente che il conformismo come ha commentato Fabio, "...ci porta ad assumere una certa forma, ad adattarci per mera convenienza o per paura... anche se nel più profondo, ci accorgiamo di aderire a un qualcosa di non accettabile"
RispondiEliminaQuindi seguire come una pecora nel gregge la massa convinti che sia la cosa giusta senza provare ad esercitare un minimo di senso critico, non fa di questa persona un conformista ma un soggetto appunto della massa. Invece seguire il gregge consapevoli che lo si fa per convenienza, allora sì, in questo caso si è conformisti
L'anticonformismo è comunque una vera impresa personale, visti i tempi che corrono. Ma devo dire che oggi come oggi potrebbe anche essere più facile perché ci sono una marea di situazioni, politiche e comportamenti che vedo in giro e che, secondo me, aiutano non poco ad essere anticonformisti piuttosto che appiattirsi a ciò che vedo e che sento.
RispondiEliminaTuttavia concordo con qualche commento qui sopra dicendo che forse basterebbe essere se stessi per aver già fatto tanto di positivo. Non parliamo poi di quelli che cambiano in base all'aria che tira. Ecco, direi che ci vuole anche una bella dose di coerenza e presenza di sé stessi, insomma una coscienza sveglia.
Un salutone e alla prossima
PER ACCADEBIS io direi che oggi forse è più facile, ma sottolineo forse, essere controcorrente ossia non pensarla come la maggioranza e quindi avere idee e pensieri che si scostano da quelli mainstream, ma questo non vuol dire che sia più facile essere anticonformisti, perchè a fronte di una presa di coscienza chiara, la paura delle conseguenze ad essere anticonformisti seguendo il proprio convincimento potrebbe essere tale da far decidere consapevolmente il soggetto di seguire cmq il pensiero dominante per non avere problemi e non rischiare. Ed oggi, isolamento, censura, discredito verso chi la pensa diversamente, sono tutte armi che stanno usando. Ecco perchè pensarla diversamente dalla massa è facile mentre decidere coerentemente di professare tale pensiero e seguirlo anche concretamente con i rischi di cui sopra, beh credo sia più difficile.
RispondiEliminaIo ho sempre cercato di essere me stessa, quella che sono. Quando ero giovane, probabilmente mi sono un pò lasciata trascinare dalle mode, dalla corrente ma, tante volte non ho sentito e non sento ancora mio, il mondo in cui vivo, mi sono adattata . Ora che sono lontana dal lavoro, spesso mi ritiro nel mio angolo e vivo come mi piace , senza doverne rendere conto a nessuno. Vivo con onestà, sono libera di essere quella che sono, non devo rendere conto a nessuno se non a me stessa, non temo più di essere giudicata . Un caro saluto.
RispondiEliminaPER MIRTILLO: beh essere se stessi e mantenere sempre questa coerenza è il primo dei due tasselli che formano un anticonformista. quindi se riesci ad essere sempre così, ottimo.
RispondiEliminaConcordo: evvive sempre gli anticonformisti! Abbiamo bisogno di loro come si ha bisogno del pane.
RispondiEliminaPER NICK : assolutamente sì
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