IL RESPIRO DEL MARE
In silenzio muore
Il respiro del mare
Non lo avremmo mai creduto possibile
Eppure è spirato
Tra le mie braccia
Mentre entravo in acqua
Per purificarmi e disintossicarmi
Da tutta questa spazzatura mediatica.
Una lacrima prima di lasciarci:
"Qualunque cosa accada
Non abbandonate la vostra vita precedente
Le vostre abitudini più genuine
Abbracciarvi, respirare a pieni polmoni
I profumi della natura, andare a teatro, stare insieme..."
E poi si è spento
E nonostante ci sarà chi
Lo annovererà tra i morti per covid
Poichè aveva tra le sue onde del catarro di chissà chi
È mancato invece per tutta una serie di patologie
Che noi gli abbiamo fatto contrarre
Grazie alle sostanze chimiche scaricate in mare
Dai fiumi e da noi direttamente
Grazie al petrolio sversato a piacimento
Sulla sua superficie lucente
Grazie alla plastica
Di cui era più pieno di quanto
Siano pieni i pronti soccorso di pazienti covid.
Oggi in silenzio
È morto il respiro del mare
Lo piangono...
No mi correggo
Non lo piange nessuno.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Versi toccanti, come tu sai proporci.
RispondiEliminaAssieme al mare muore la natura e l'umanità dovrà vivere con la bombola di ossigeno che sarà come uno zainetto sulla schiena.
Cri
PER CRISTIANA: inizio a pensare di sì.
RispondiEliminaCovid 19 è il risultato degli errori degli uomini. Covid 19 esegue solo quello che gli abbiamo detto di fare.
RispondiEliminaLa maggior parte delle pandemie hanno un’origine animale. Sono, cioè, delle zoonosi. In alcuni casi nascono dalla stretta convivenza tra persone e animali da allevamento e sono poi favorite dai grandi agglomerati urbani con elevata densità abitativa. Altre epidemie, invece, sono state determinate dalla colonizzazione e dalla conquista di nuovi territori: virus e batteri sconosciuti ai sistemi immunitari delle popolazioni autoctone hanno causato vere e proprie stragi, come la Spagnola che ha ammzzato 50 milioni di persone nel mondo.
Le pandemie, storicamente parlando, non hanno mai superato due anni. Il negazionismo è responsabile dei morti per il ritardo dei provvedimenti per la sicurezza della vita.
PER GUS: premesso che il mio riferimento al Covid è legato al fatto che sicuramente nella prima ondata molte morti non erano covid ma sono state archiviate come tali, io non nego l'esistenza di una pandemia. Sono però più convinto chi si tratti di un virus creato o meglio sviluppato e potenziato in laboratorio e poi sparso (per errore o volontariamente resta un mistero). Detto questo, io volevo mettere cmq l'accento sul fatto che il respiro del mare non è stato ucciso dalla pandemia ma da noi umani con le nostre quotidiani! "azioni" altrettanto mortali e che avremmo potuto evitare.
RispondiEliminaCovid 19 anticipa la morte delle persone con malattie gravi, ma ammazza anche i sani.
RispondiEliminaUn numero incredibile di malati è ricoverato nei reparti di terapia intensiva.
PER GUS: sì hai ragione ma questo non toglie e non cambia il fatto che nella prima ondata molte morti sono state erroneamente, diciamo, attribuiti al covid quando si trattava di persone con due o anche tre patologie gravi. Quello che sto dicendo io non è minimamente in contrapposizione con il tuo commento, le due affermazioni possono tranquillamente coesistere perché infatti coesistono. Abbiamo avuto casi i persone sane colpite duramente dal covid come persone con due o tre patologie gravi in atto e dichiarate un po' troppo facilmente e rapidamente morte per covid.
RispondiEliminaIl mare no, ti prego.
RispondiEliminaSebbene venga continuamente inquinato dall'uomo, spero che almeno "lui" sia eterno.
Da casa mia posso goderne un po' ogni giorno, e forse la vista del mare è l'unica cosa che mi salva dalla depressione del nuovo lockdown.
Daniele, diciamo le stesse cose osservate da angolatura diverse.
RispondiEliminaPER CLAUDIA: lo amo anch'io tantissimo ma se va avanti così la vedo dura che possa cavarsela. E sarà stata ovviamente solo colpa nostra
RispondiEliminaPER GUS: :-))) Yes lo penso anch'io.
RispondiEliminaI Litfiba cantavano: stanno uccidendo il mare e noi li lasciamo fare.
RispondiEliminaE li abbiamo proprio lasciati fare, un respiro spento e una natura che comunque a modo suo vive, col respiratore.
Moz-
PER MOZ parole sante quelle dei Litfiba e purtroppo è. proprio così.
RispondiEliminaIo amo tantissimo il mare, purtroppo sono lombarda e il mare lo vedo raramente ma, ogni volta, è una gioia.. siamo noi che stiamo uccidendo il respiro del mare, noi che non abbiamo rispetto per niente e nessuno, compresi doni della natura.Saluti cari.
RispondiEliminaPER MIRTILLO: amo anch'io il mare e vederlo ferito in questo modo è drammatico
RispondiEliminaE' ancora troppo presto per piangere, siamo ancora solo all'inizio temo....
RispondiEliminaPER NICK: magari, fossimo all'inizio potremmo provare ancora a salvarlo forse.
RispondiEliminaPeraltro inquinare il mare denota un livello di stupidità non indifferente da parte dell'uomo, dato che l'uomo esiste grazie all'acqua e all'ossigeno. Inacidire il mare e impossibilitare ogni forma di vita equivale a spararsi un colpo sulle tempie...
RispondiEliminaSai che abito al mare e che lo amo come uno di famiglia. Puoi solo immaginare quanto dolore io provi nel constatare l'inquinamento che gli si riversa dentro.
RispondiEliminaTutta questa mancanza di rispetto per il mondo che ci ospita mi inquieta profondamente.
PER VALERIA: speriamo che sia così e che non sia troppo tardi
RispondiEliminaPER ARIANO: ma lo sappiamo bene che la stupidità umana è. inferiore solo alla sua arroganza.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA: fai bene ad inquietarti perché purtroppo le cose non sembrano affatto migliorare.
RispondiEliminaIl genere umano ha dimostrato poco rispetto per la natura.
RispondiEliminaSereno giorno.
PER CAVALIERE: vero e continua in questo modo purtroppo.
RispondiEliminaQualcuno lo piangerà, DAniele, ma sarà troppo tardi!
RispondiEliminaVersi sublimi|!
PER PATRICIA forse si. Grazie per le tue bellissime parole sui miei versi
RispondiEliminac'è davvero da piangere per la "morte" di questo nostro pianeta, mare compreso, ma ahimè, presi come si è dai propri egoismi, indifferenti e pigri, temo che in pochi si rendano conto di quanto stiamo facendo soffrire la natura attorno a noi, e con essa gli esseri viventi (tutti)...
RispondiEliminaciao daniele e grazie perchè i tuoi versi ci aprono alla riflessione :))
Ciao Daniele, quanta verità e quanta bellezza nelle tue parole. Chissà quando riusciremo ad entrare ancora in un mare possibilmente pulito ? Io questa estate non ho messo piede sulla sabbia (a qualche chilometro da casa). L'unica volta che ho provato la spiaggia era piena di gente che non rispettava niente e sono tornato a casa. Piscine chiuse, niente bici sportiva e mi accontento di quella d'appartamento. Leggo molto e faccio la cucina (all'italiana, naturalmente). Speriamo che passi presto, ma me la vedo brutta. Buona settimana.
RispondiEliminaPER ANGELA grazie a te per i tuoi commenti sempre profondi e puntuali di miei versi. Grazie di cuore
RispondiEliminaPER ELIO domanda difficile, altra domanda è chissà quanto tempo ci vorrà per avere ucciso ogni parte del mare della Terra
RispondiEliminaForse molto meno di quello che ci vorrebbe per pulirlo. Ciao.
RispondiEliminaPER ELIO: temo anch'io.
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