venerdì 23 ottobre 2020

L'Angolo del Rockpoeta®: "Il Canguro"

Ispirata anch'essa da Marcaval alias Marco Cavallini, la foto è postata sotto la poesia. Grazie Marco per avermi concesso di postarla e per l'ispirazione che mi hai suscitato.   

IL CANGURO

È un canguro
Ma non salta

È come un canguro
Ma ti avvicini e noti profonde differenze

È una copia del canguro vero
È stato costruito
È meccanico
Ma nonostante ciò
Non salta.

Espressione vitrea ed immobile
Non può emulare
L'espressività della vita
Nello sguardo di un canguro in carne ed ossa.

È un canguro
Ma non può riprodursi
Per farlo dipende dall'uomo
Che realizzi in serie
Volendolo
Altri esemplari analoghi
Anzi perfettamente identici
Al prototipo originale.

È un canguro
Ma non "parla"
Non emette alcun suono

È un canguro
Ma non salta
E non muove alcun muscolo
Ed anche se potesse farlo
Sarebbe un movimento innaturale
Meccanico appunto.

È un canguro
Ma non piange
Al contrario dell'originale
Minacciato dal fuoco che divampa
E che aggredisce il suo habitat

È un canguro
Ma non vive
È nato per mano dell'uomo
Ed è come un esemplare morto
Inespressivo

È un canguro
Un canguro meccanico
Prototipo inquietante di un prossimo futuro.


DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®



 
FOTO DI MARCO CAVALLINI


31 commenti:

  1. Qualche robot meno meccanico e più realistico già esiste in effetti. Questo mi spaventa non poco.
    Comunque è bellissima la tua poesia oltre che leggermente inquietante.
    Bella la foto del canguro, mi sapresti dire chi è l'artista? Ma forse bisogna chiedere a Marco. 😉
    Un forte abbraccio, ciao.

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  2. PER PIA: il fotografo è lui, chi invece abbia realizzato l'opera non lo so, forse Marco lo sa.

    Hai colto nel segno, ci sono già robot anche umani e molto meno meccanici che iniziano a far capolino in questa società. Niente contro le macchine, trovo inquietante che abbiano fattezze, modo di parlare e movimenti che replicano in tutto e per tutto l'essere umano.

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  3. Anch'io trovo inquietante che i robot abbiano fattezze umane e/o animali.
    Sono a favore del progresso nel momento in cui questi dispositivi servono, ad esempio, per aiutare persone invalide e comunque con deficit del movimento, ma diversamente li trovo un'inutile e pericolosa esagerazione.
    Il mondo finirà per essere popolato prevalentemente da macchine.
    O forse è già così, perché ciascuno di noi lo è.

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  4. Di buono c'è che i canguri non si ammalano.
    Del resto l'uomo ha distrutto dio in nome della tecnologia e quindi che diventi un robot senza cuore.

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  5. PER CLAUDIA: la penso come te, ben venga l'uso di macchine per aiutare le persone ma questi inquietanti fac-simile di esseri viventi mi fanno venire i brividi. Noi più che macchine siamo oggetti spenti ed obsoleti, rassegnati e molto più spesso arroganti ed ignoranti. Insomma il perfetto prototipo della razza pronta all'estinzione.

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  6. PER GUS: diciamo che abbiamo distrutto la nostra umanità, permetti questa variazione sul tema.

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  7. Daniele, ho scritto dio in minuscolo perché noi viviamo nel Mistero.

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  8. PER GUS: pensa te, io lo scrivo cmq sempre maiuscolo ed ho pensato che fosse un errore di battitura, cmq resta di fondo il fatto che l'uomo si è perso da tempo e forse non ha più tempo per raddrizzare la situazione e tornare in carreggiata.

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  9. Le distruzione della natura e la perdita di ecosistemi e razze animali di sicuro non può essere "compensata" in nessun modo. Neppure un'altra Cappella Sistina potrebbe compensare la scomparsa di una razza animale.

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  10. PER VALERIA: non lo so è un 'opera d'arte moderna una installazione, bisognerebbe conoscere l'artista per sapere il messaggio che voleva dare.

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  11. Beh, direi che finché si tratta di una scultura si può anche ammirare, e bravo l'autore che ha fatto questa creazione. Ma se in futuro faranno cose del genere a livello meccanico o elettronico e li vedremo in giro ci sarà da stare in guardia...
    Un salutone e bel post

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  12. O probabilmente del futuro che non è stato... forse ugualmente inquietante, chissà^^

    Moz-

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  13. PER ACCADEBIS vero tra l'altro l'autore ci sta facendo riflettere su un tema molto serio

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  14. PER MOZ mplto interessante la tua chiave di lettura

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  15. Se continuiamo di questo passo, molto specie si estingueranno nei prossimi vent'anni.
    Saluti a presto.

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  16. E' sempre un onore essere accostato a belle poesie. Per la cronaca, l'ho fotografato ma non ha fatto un effetto positivo nemmeno su di me.

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  17. Versi suggestivi che mettono in guardia sulla fredda - e forse sinistra - meccanizzazione e robotizzazione dell'universo... Grazie.

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  18. È un'opera d'arte. Spesso l'arte contemporanea lascia addosso un senso d'inquietudine.

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  19. Probabilmente non vivremo neanche l'epopea dei terminator.. ci estingueremo prima mentre le nostre creature meccaniche arrugginiranno negli hangar..
    Pessimista? Si.

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  20. PER FRANCO pessimismo condiviso purtroppo come ben sai.

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  21. Ciao DAni, ti dirò che foto e poesia sono stupende come sempre ma la scultura o l'automa mi inquieta. Non mi piace assolutamente dal lato estetico ma mi inquieta da quello umano.
    Non saranno mica prove per ridurre noi, i noi del domani, in automi?

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  22. PATRICIA: credo che potremmo ipotizzare che l'artista abbia voluto proprio farci riflettere su questo rischio.

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  23. Sembra un opera ispirata all’artista svedese Stalenhag dove
    scenari fantascientifici convivono con ambientazioni rurali e urbane dei giorni nostri o come dice Moz hanno convissuto pure nel nostro passato.
    Il canguro , l’uomo il risultato non cambia...potremo addirittura essere sostituiti da macchine..già in certi ambienti di lavoro la cosa è reale.
    Speriamo che l’uomo non perda mai la sua identità.
    La sua umanità.
    Complimenti per la poesia.

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  24. PER MAX grande disamina che condivido. L'uomo non deve perdere la sua identità e soprattutto non deve cambiarla diventando lui stesso macchina nell'animo

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