ANALOGIE
Beirut
La guardo in tv e mi sembra familiare
Ha un che di già visto
Un sapore magico di immagini conosciute
Beirut
Panorama sul porto
E sul suo mare
Sguardo d'insieme
E comprendo.
Beirut come Genova
La mia città dall'alto
Il bigo
L'acquario
Il porto
Beirut
La osservi
E sembra una perfetta riproduzione
Anche se non ci sono nè l'acquario nè il bigo
Ma ci sono gli odori ed i colori
Che ogni porto racchiude tra le sue banchine
E che protegge gelosamente dentro i suoi ambiti
Come pietre preziose all'interno di uno scrigno.
Poi quel giorno
4 agosto 2020
Ed è l'inferno
Il porto brucia
Esplosioni lo dilaniano
Boati incandescenti martirizzano il cuore di Beirut.
Racconti di vita
Testimonianze raccontano la paura
Quello sguardo tipico del sopravvissuto
Storie di donne
Mamme
Famiglie
Scampate all'orrore
Orrore di un'esplosione capace
Di raggiungere vetri di finestre di case vicine
E di travolgere parte dell'ospedale.
Il tuo volto
Beirut
Sanguina e canta
Il mio ti segue e va a tempo con il tuo cuore pulsante
E la mia città
Ti cinge a sè con le braccia del bigo
E ti sorride col sole del suo tramonto.
Beirut e Genova
Apparentemente così diverse
Ma in realtà assolutamente simili
Due porti di mare
Due anime che si annusano e si comprendono
Due battiti un unico linguaggio
Quello della curiosità della scoperta
E dell'amore per la conoscenza
Beirut
Città ferita
Che le luci delle banchine di San Giorgio
Possano darti speranza
E forza per sognare ancora.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Forse un razzo, Israele, incuria. L'esplosione è seconda solo all'atomica. “Sembrava Hiroshima”. La tua fratellanza è commovente.
RispondiEliminaBella questa tua riflessione su Beirut. Tutte le città di mare si assomigliano e allo stesso tempo sono uniche. Ma il tuo abbraccio alla città cosi dolorosamente colpita un paio di mesi fa è molto emozionante. Buona settimana.
RispondiEliminaPER GUS immagini strazianti quelle successive all'esplosione, indelebili nella mia memoria
RispondiEliminaPER MARIELLA una somiglianza toccante con la mia città ed un dolore lancinante vedere Beirut cosi dilaniata
RispondiEliminaDice bene Mariella "tutte le città di mare si somigliano e al contempo sono uniche".
RispondiEliminaBeirut soffre di sofferenza atavica, non trova pace ed il suo sembra un destino atroce e beffardo. Ma non può morire e rinasce ogni volta.. splendido e lirico omaggio il tuo..
PER FRANCO: Beirut come l'Araba Fenice quindi. Speriamo. Grazie a te per le tue bellissime parole sui miei versi.
RispondiEliminaUna citttà che già fu al centro di un sanguinoso conflitto, colpita anche (e duramente) da disgrazie umane...
RispondiEliminaMolto belli i tuoi versi di speranza e contaminazione.
Moz-
PER MOZ: ricordo anch'io quel periodo. Ti ringrazio per le tue parole sui miei versi, sono importanti e significative.
RispondiEliminaBeirut e Genova, due città con gli stessi colori e sapori mediterranei ma anche due città che hanno vissuto grandi tragedie. Speriamo che possano rialzarsi, Genova attraverso il nuovo ponte San Giorgio .Certo che i morti non potranno più tornare . Saluti cari.
RispondiEliminaPER MIRTILLO: no i morti non possono tornare ma possono restare dentro i nostri cuori e nel ricordo di tutti quanti in modo indelebile.
RispondiEliminaCommovente questo gemellaggio Genova-Beirut.
RispondiEliminaDai tuoi versi erompe affetto e rimpianto per quella città martoriata.
Cri
PER CRISTIANA: ed è proprio così, grazie per donare la tua sensibilità in questa umile piazza virtuale.
RispondiEliminaDavanti agli occhi, i vari filmati di queste due tragedie.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE due città molto simili anche nelle sofferenze.
RispondiEliminaBella poesia.
RispondiEliminaNon avrei mai pensato ad un parallelismo tra queste due meravigliose città, messe in ginocchio dall'uomo e dal fato.
Sperando che non se ne aggiungano altre alla lista...
PER CLAUDIA: parallelismo anche nella bellezza oltre che nella sofferenza.
RispondiEliminaBeirut ne ha passate tante durante la guerra civile, poi è risorta, speriamo sappia risorgere anche stavolta...
RispondiEliminaPER ARIANO infatti era risorta e speriamo che non crolli di nuovo
RispondiEliminaUn ritratto struggente e profondo, ed è bello che tu abbia unito queste due città con il filo invisibile ma potente della speranza e della rinascita.
RispondiEliminaPER ANGELA grazie, oon i tuoi commenti sai sempre arrivare al cuore delle mie poesie.
RispondiEliminaPER VALERIA: più che altro è disinteresse per questo non se ne parla più. Quindi tuo marito e tu anche conoscete la mia città.. Bello, spero vi piaccia.
RispondiEliminaIl martirio di questa città, nel tempo riferibile a molte vicissitudini, mette grande tristezza . Speriamo in un futuro migliore per Beirut e il Medio Oriente, ma si sa, la situazione è sempre complicata. Sempre complimenti per la tua bella poesia
RispondiEliminaPER VOLTAIRE la situazione in quei luoghi è in effetti complessa e senza pace. Speriamo che le cose cambino. Grazie per le tue bellissime parole sui miei versi
RispondiEliminaUna nuova grande strage. Una nuova ummensa tragedia.
RispondiEliminaA che serve il covid per distruggere l'umanità? Ci riesce benissimo/malissimo da sola
PERP PATRICIA: diciamo che il Covid aiuta non solo ad annientarci ma anche a renderci schiavi e reclusi
RispondiElimina