L'UOMO COLSE UN SOGNO
Persa e rancida è la Terra
Nasce un sogno dall'asfalto
L'uomo lo raccoglie con soave sontuosità
L'osserva come se si trattasse di un miracolo appena compiuto
Lo difende strenuamente dal cielo rosso sangue
Amore oltraggiato
Brucia carne del peccato
Brucia esposta al semplice contatto con l'aria
Miscela corrosiva irrespirabile
Ed intanto
L'ipocrisia assunta a sistema
Volge lo sguardo dall'altra parte al loro passaggio;
Come elefanti a fine vita
Uomini disperati
Sofferenti
Con malattie inguaribili
Marciano soli ed impauriti
Verso quella collina
Con l'unica convinzione
Che quel gesto è per loro una liberazione
Eutanasia vietata
Ma di fatto concessa
E come da una rupe tarpea
Uomini e donne pongono fine alla loro esistenza di sofferenze
Soli
Senza alcun sostegno
Senza un ultimo abbraccio
Come rifiuti da gettare
Come feccia che nessuno desidera.
E così l'aborto
Un tempo ammesso
È stato rimesso prima in discussione
Poi dichiarato illegale
E come per l'eutanasia
Donne disperate abortiscono
In un'area degradata
Da nessuno frequentata
Clandestinamente
Come bestie
Peggio delle bestie.
Ed allora
Comprenderete come quel sogno
Colto da quell'uomo come un fiore raro e profumato
Abbia un valore inestimabile
Sia un seme possibile di una rinascita auspicabile.
Rancida e malata è la Terra
E con lei la poca umanità rimasta
E quei suoi occhi da soldato triste
Non lo possono salvare
Dal rischio corso raccogliendo quel "fiore"
E quello sguardo da bambino triste
Quelle lacrime per essersi sbucciato il ginocchio
Lui ancora non lo sa
Ma saranno lacrime di rivincita e di gioia
Lacrime capaci di sconfiggere la siccità della Terra
Bagnando con amore il terreno arido e spento
E ridando vigore ad un'umanità stanca e sopraffatta.
Stracceranno veli imposti per coprire le emozioni
Con la scusa di un ennesimo nuovo virus mortale
Si leveranno le maschere dai loro volti confusi
E torneranno a vedere i raggi di un sole sorridente
Ed un cielo non più sanguinante.
E quella collina maledetta
E quell'area di terrore
Resteranno ricordi potenti ad imperitura memoria
Dell'orrore dell'uomo
Rancida e malata era la Terra
Poi un giorno
L'uomo colse da terra un sogno
Ed il mondo cambiò.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Adoro le tue crude e impietose analisi, e invidio la tua mai doma speranza in un futuro di luce. Il tuo è uno spirito che coglie le ferite, ma distilla unguenti favolosi, generati da un cuore incredibile. Leggerti sprona a nuova vita, e a scrollarsi la delusione. Anche per le piccolezza quotidiane.
RispondiEliminaPER FRANCO: impossibile per me non commuovermi di fronte a queste tue parole. Grazie davvero di cuore.
RispondiEliminaIl lavoro onesto dell'uomo che rispetta il fratello e l'ambiente può cambiare il mondo, difficile che possa riuscirci un sogno, utile solo a contrastare il magone che ci portiamo dentro.
RispondiEliminaPER GUS: un sogno però concreto, è dai sogni di grandi uomini che sono nate grandi realtà.
RispondiEliminaSono sempre stati i sogni dei coraggiosi a cambiare il mondo.
RispondiEliminaLucida e sontuosa la tua poesia.
PER MARIELLA: è proprio quello che penso anch'io ed è così che spesso è accaduto.
RispondiEliminaIl sogno coraggioso coincide con la mia idea di lavoro duro e impegno per un cambiamento reale.
RispondiEliminaBisogna comprendere cosa vuol dire una persona.
PER GUS: scusa non avevo compreso, concordo in tal caso pienamente con te.
RispondiEliminaNon sono certo di aver colto tutti i riferimenti. É una poesia a favore dell'eutanasia?
RispondiEliminaPER ARIANO: aborto ed eutanasia sono solo due esempi per indicare la drammaticità della situazione sulla Terra in quel mento. È una poesia sulla realtà del pianeta, sulla sua ipocrisia, falsità, sui suoi divieti figli di falsi morali ed etiche perverse. È una poesia sulla speranza, perché anche in un mondo come quello descritto nella mia poesia, un mondo che poi è quello di oggi, ci potrà sempre essere un uomo che coglie un sogno, ci crede e con il sudore della fronte lo trasforma in realtà, una nuova realtà, una realtà migliore.
RispondiEliminaDa leggere e rileggere i tuoi versi per poter cogliere tutte gli egoismi di cui siamo capaci.
RispondiEliminaLa chiesa poi, con i suoi dogmi millenari , tarpa ancora oggi le ali della libertà.
Cri
PER CRISTIANA: ti ringrazio le tue parole sono sempre incisive e profonde. Concordo con il tuo pensiero.
RispondiEliminaMi sono occupata spesso dell'aborto.
RispondiEliminaPosto che non ne ho mai fatto uso, sono assolutamente favorevole al diritto di scelta che ciascuna donna dovrebbe avere e vado in reale escandescenza quando mi trovo davanti, in una struttura pubblica, un medico obiettore di coscienza.
Povera Italia. Più si va avanti con gli anni e più si torna all'età della pietra.
Che imbarazzo.
PER CLAUDIA: concordo con te ed è anche mia la tua rabbia di cui mi parli nel tuo commento.
RispondiEliminaUna rabbia contro l'ipocrisia di molti, moltissimi benpensanti oscurantisti che che non sanno ho non vogliono vedere. Una crociata contro quel male travestito da falsa moralità. Non so se vinceremo ma dobbiamo combattere.
RispondiEliminaCiao fulvio
Errata corrige:ho = o.
RispondiEliminaPER FULVIO concordo con te dobbiamo lottare
RispondiElimina"Ma poi un giorno L'uomo colse da terra un sogno Ed il mondo cambiò"... ed è quello che vorremmo in molti, ma credo che ad un cambiamento come questo ci arriveremo. E' lì che il genere umano si gioca molte delle sue possibilità: non ripetere più gli errori del passato. Perché sappiamo da che passato arriviamo, ma quale sarà il nostro futuro...
RispondiEliminaUn salutone
Grazie
RispondiEliminaIl sogno come seme.. che bella immagine!
RispondiEliminaGrande poesia di solitudine e dolore che tu osservi con occhio coraggioso e con voce ancora più coraggiosa ne racconti.
Stupenda!
Mi auguro che questa "prigionia" dell'uomo possa davvero frantumarsi e l'uomo possa davvero tornare o meglioo, diventar padrone di se stesso.
A volte basta un seme, appunto. Ma ci vuole anche chi lo innaffi...
Vero, abbiamo bisogno di coltivare e raccogliere sogni, ancor più a fronte di un mondo in declino.
RispondiEliminaGrazie per le tue parole.
Abbiamo conquistato tanti diritti, ma ultimamente vedo un ritorno al Medioevo.
RispondiEliminaSereno giorno.
Quanta attualità nei tuoi versi, non si parla di diritto , diritto d'aborto, di decidere, diritto d'eutanasia, il diritto passa anche attraverso l'accettazione dei proprio limiti e delle proprie convinzioni, un bel momento di riflessione , Grazie
RispondiEliminaPER ACCADEBIS vero ma il dramma è che l'uomo sembra incapace di non ripetere gli errori del passato
RispondiEliminaPER PAOLA D prego e benvenuta in questa agorà.
RispondiEliminaNon ci ho capito mica tanto.
RispondiEliminaDa come hai risposto ad Ariano non penso sia una poesia dedicata al diritto di poter scegliere se morire ( eutanasia o aborto) o vivere.
Quindi certi commenti non li capisco.
Come il fiore di Jovanotti cresce nell’asfalto e nel cemento pure i semi dei più puri ideali ( giustizia , libertà, amore) troveranno terreno fertile nella tua poesia per germogliare ...anche se ormai da tanto tempo in questa società il clima è diventato arrido e desolato.
Complimenti
PER PATRICIA leggere i tuoi commenti è sempre una grande emozione per le parole profonde e toccanti che mi scrivi
RispondiEliminaPER ANGELA Grazie fare per i tuoi commenti sempre profondi e centrati
RispondiEliminaPER CAVALIERE il dramma è che oramai siamo già di nuovo in pieno Medioevo
RispondiEliminaPER VALERIA favorevole anch'io anche se questa poesia ha un respiro più vasto andando contro l'ipocrisia della società attuale
RispondiEliminaPER CARMINE grazie a te.
RispondiEliminaPER MAXA infatti il senso della poesia è più ampio come ho detto ad Ariano. Le tue parole fanno sempre breccia nella mio cuore penetrando l'essenza del contenuto dei miei versi
RispondiEliminaIl mondo cambiò, l'ultimo verso che offre speranza.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA perché ci deve essere speranza
RispondiEliminaBisogna ritrovare, coi nostri sogni, la forza e la volontà di lottare. Se tanta ipocrisia ha ripreso il sopravvento è perché non c'è sta perseveranza. Il futuro ha bisogno dell'impegno di tutti noi. Un salutone a te.
RispondiEliminaPER VOLTAIRE il nostro impegno per realizzare questo nuovo sogno
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