HAPPY CHILDREN
Un disegno
Lui color fucsia
I suoi genitori colorati d'azzurro.
Lui è la ragione
Lui si sente erroneamente la causa
Lui pensa di essere responsabile
Di quei mancati abbracci
Della nonna che non vede.
Lui si sente il virus
Lui come i suoi piccoli coetanei
Ha le occhiaie da lockdown
La sorridente malinconia di un bimbo
Ha la rassegnata incomprensione di un cucciolo di 5 anni.
E così anche i più piccoli
Non capiscono il perchè di questo orrore
Ed allora la loro fantasia vola
Vola a picco
Verso incongruenze che anche noi adulti capiamo a fatica
Disegnando la loro paura e la loro malinconica insofferenza.
Esperimento pilota
Tre bimbi in un'aula
A rigorosa distanza
Con mascherine ed occhi tristi
Nessun contatto con la loro maestra
Altrimenti si può morire
Nessun contatto tra di loro
Socializzazione pressochè nulla
Così non è scuola
Così non è crescita
Ma se non credete a me
Credete a lei
Cinque anni d'età
Lei che a precisa domanda del giornalista risponde:
"Meglio stare a casa"
Questa pandemia
Sta disegnando una generazione insicura
Generazione che potremmo chiamare
Ironicamente
"Happy Children"
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Avranno nuove sicurezze, vedrai.
RispondiEliminaSpero innanzitutto che si torni a scuola e alla normalità, ma comunque la vita è sempre un nuovo equilibrio da trovare 💪😉
Moz-
PER MOZ spero in primis che possano tornare a scuola ma in modo il più possibile vicino alla normalità pre coronavirus ma molti di questi bimbi hanno già subito un trauma molto forte. Ci vorrà tutta la bravura e l'empatia delle maestre per ridare loro la gioia di prima
RispondiEliminaCaro Daniele, mi hai fatto commuovere. La speranza è che vedano l'accaduto come un gioco da adulti. Sarebbe una tragedia se Covid-19 dovesse lasciare tracce di tristezza proprio nel periodo della crescita.
RispondiEliminaPER GUS purtroppo molti di loro soprattutto tra i più piccoli non hanno compreso perché non potevano vedere i loro amichetti abbracciare i nonni e le loro maestre e soprattutto i piccoli ma anche alcuni bimbi di 4 anni si sono sentiti abbandonati dalla loro maestra. Ci vorrà tutta l'empatia e la capacità delle maestre per aiutarli
RispondiEliminaNon so, a volte esperienze difficili da bambino fanno apprezzare di più il mondo quando le cose migliorano. Sarà che mio padre mi racconta sempre di quanto è stata bella per lui e altri bimbi figli del dopoguerra la prima partita a calcio con un pallone VERO... perché per mesi avevano usato una palla di stracci tenuti insieme con degli elastici...
RispondiEliminaPER ARIANO: qui però parliamo di bambini che erano abituati agli affetti della maestra, dei nonni, ad uscire e che di punto in bianco all'età di due, tre, fino a sei anni, si sono visti senza, almeno i più piccoli, comprenderne a pieno le ragioni, le loro abitudini, privati dal vedere ed abbracciare i loro affetti. Nel caso di tuo padre, lui e tanti altri, sono passati dal conoscere di primo acchito una realtà difficile a scoprirne una nuova e più bella, la differenza per me a livello psicologico è notevole.
RispondiEliminaMah...per me i piccoli supereranno pure questa senza troppi traumi.
RispondiEliminaStiamo parlando di due mesi alla fine.
Loro hanno più capacità di recuperò di me e te e tutti quelli che han commentato finora 😀
Non siam mica stati in guerra dopo tutto e sinceramente credo che i traumi infantili
siano ben altri di non aver visto la maestra per due mesi.
Scusami la sincerità.
Ciao
Rispetto a non vedere la maestra..volevo scrivere
RispondiEliminaPER MAX: posso garantirti personalmente che molti bambini si sono sentiti persi ed abbandonati dalla maestra, si sentono responsabili perché credono di essere loro sbagliati poiché i nonni non li possono abbracciare e non hanno preso bene per usare un eufemismo, questo lungo periodo di clausura, loro abituati ad uscire, socializzare con gli amichetti, vivere una vita da bimbi attivi e felici come dovrebbe sempre essere. Poi ce la faranno a recuperare, ma non sarà una passeggiata per loro soprattutto per i più piccini. A quellì'età i traumi psicologici sono una cosa molto seria.
RispondiEliminaAnche io penso che riusciranno a creare il loro futuro superando i problemi. Ogni generazione ha avuto i suoi "scogli" da superare. A volte penso a come siamo usciti da periodi tremendi come gli anni di piombo del terrorismo dove nel giro di due anni, fra il '78 e '80, sono morte almeno un centinaio di persone fra politici, giornalisti, sindacalisti. Un senso di morte e paura girava per l'Italia (ma l'italiano medio ha la memoria corta)...penso alla Legge Reale di Cossiga dove le forze dell'ordine potevano fermarti e perquisirti in qualsiasi momento se ritenevano che eri un tipo sospetto (tanta gente innocente ne ha pagato le conseguenze). Certo, non sarà facile per i bimbi di oggi ma hanno il tempo a loro favore. Ma ormai mi sono convinto di una cosa: esiste qualcosa di facile nella vita quando affronti un problema? I problemi ci danno anche la possibilità di crescere...
RispondiEliminaUn salutone alla prossima
PER ACCADEBIS: io ho parlato con persone del campo e mi hanno confermato che molti bambini avranno ripercussioni psicologiche notevoli e poi starà alla maestra ed anche alla capacità di reazione del bambino stesso, il permettere di superare tali traumi. È vero il tempo è dalla loro parte ma a volte non è sufficiente. Confido profondamente nelle maestre e nella loro empatia.
RispondiEliminaPER VALERIA: faccio mio e condivido in pieno il tuo auspicio, e mi auguro si realizzi prestissimo.
RispondiEliminama no, questa volta non sono d'accordo. I miei due bimbi tutto si sentono tranne che in colpa o il virus :) I bambini, tutto sommato, a parte i giochi con i coetanei, hanno goduto in questo periodo di qualcosa di veramente speciale e molto razionato durante la vita "normale": la famiglia! E ti assicuro che è stato benefico.
RispondiEliminaLa scuola, è vero, non è quella a distanza. Ma ce l'hanno ben chiaro tutti: alunni e insegnanti. Te lo assicuro.
Il momento attuale è sicuramente un danno alle certezze dei bambini, lo si vede nei loro sguardi persi a causa delle domande che si pongono nel loro intimo.
RispondiEliminaPenso però che i bimbi supereranno con più facilità degli adulti questa mazzata al'umanità intera. Crescendo la ricorderanno come un'avventura da raccontare ai bambini più piccoli e ai loro figli.
Cri
PER IRENE: non saranno tutti così ma posso garantirti che sia il servizio che mi ha ispirato la poesia che altre persone con cui mi sono confrontato direttamente, hanno messo in risalto questi problemi nonostante l'affetto dei genitori.
RispondiEliminaPER CRISTIANA mi auguro che il tuo auspicio si realizzi perché sono i più innocenti in questa situazione.
RispondiEliminaI bambini dimenticheranno prima degli adulti, secondo me.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA non sono così sicuro
RispondiEliminaE una generazione che crescerà diversamente.
RispondiEliminaLo confesso andavo a scuola volentieri ma non per imparare ma perchè avevo tutti i miei compagni con cui giocare, ridere, scherzare ancora oggi i miei migliori amici sono rimasti quei compagni di scuola di media ed elementari, una volta si stava otto anni insieme per non contare l'asilo oppure delle superiori, ci si divideva tutto anche le botte e i castighi.
Ogni generazione ha le sue prove da superare anche per loro crescere sarà un impegno, certo meglio se non c'era senza dubbio.
PER CARMINE: hai ragione, il socializzare è assolutamente essenziale. Speriamo davvero che sappiano comunque superare questa difficilissima prova.
RispondiEliminaSicuramente questa emergenza, lascerà qualche strascico.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE: lo temo fortemente anch'io.
RispondiEliminaPoveri piccoli dai. Hai ragione, stanno soffrendo.
RispondiEliminaPerò se il trauma ci dovesse essere, è dovuto anche a come è stata gestita nel frattempo la loro vita. Se anche al chiuso hanno riscontrato serenità e amore, forse ricorderanno qualcosa in maniera leggera. Comunque per ognuno saranno sensazioni molto personali. E quel che sarà lo vedremo in seguito. Speriamo che di traumi non ce ne siano e che abbiano ricevuto tutte le attenzioni che meritano.
Parole molto significative, complimenti Daniele. Ciao e grazie.
PER PIA: sicuramente hanno avuto tanto amore dai loro genitori ma hanno sofferto per non poter uscire, non poter vedere i loro amichetti e la maestra e non capire il perché. Certo avere avuto vicino genitori amorevoli e magari maestre che via web, che so, mandavano loro un saluto vocale o video, potrà sicuramente aver alleviato in parte quel senso di oppressione. Grazie a te per il tuo commento.
RispondiEliminaI bambini hanno una grande capacità di recupero. Sicuramente sarà importante l'apporto dei genitori in primis e degli insegnanti.
RispondiEliminaPER MARIELLA concordo con te il loro apporto sarà fondamentale
RispondiEliminaSe tutti noi adulti, genitori o insegnanti o terapisti anche, in caso di bambini che come i miei hanno delle problematiche per cui seguono dei percorsi riabilitativi, sapremo dare loro delle nuove certezze e il giusto supporto, potranno farcela. I bambini possono stupirci, io ne sono convinta.
RispondiEliminaDI certo ci sono quelli che più di altri hanno sofferto, per carattere, per situazione familiare, per circostanze varie. Io spero che anche loro verrano presi per mano per tornare alla vita serena che meritano.
Tu sei sempre attento a tutti i disagi e le sofferenze che ci circondano, sei una persona davvero sensibile Daniele, con i tuoi versi ti fai portavoce di tanti.
PER MARIS penso che tu abbia pronunciato parole profonde ed importanti che condivido. Grazie per le tue bellissime parole sui miei versi
RispondiEliminaSei bravissimo! se me lo permetti vorrei usare la tua poesia nella prossima puntata della mia rubrica delle segnalazioni.
RispondiEliminaSicuramente è stata un'esperienza destabilizzante. Non sarà facile la ripresa e la forza e la capacità degli educatori(famiglie e insegnanti) saranno fondamentali. Ci vorrà molta attenzione e saggezza da parte di tutti.
RispondiEliminaPER NICK ti ringrazio lo sai per me è sempre un onore.
RispondiEliminaPER VOLTAIRE giusto sempre che vi siano ancora educatori, insegnanti e scuole per i più piccoli visto che questo brillante esecutivo non si è reso conto che la cassa integrazione termina per quasi tutti i primi di giugno. E poi?
RispondiEliminaPer i bambini credo sia ancora peggio che per n oi. Stanno cercando di crescere e capire la vita e tutta questa paura, questa incertezza bene non fa.
RispondiEliminaSi tornerà alla normalità ma ci vorrà tempo e intanto loro si perdono una parte dell'infanziaa che significa gioco/compagnia/abbracci/spinte
PER PATRICIA: hai detto bene, si perdono una parte fondamentale della loro infanzia che poi rappresenta la loro crescita.
RispondiEliminaHai ragione. C'è bisogno di vagonate di buonsenso e di maggiore competenza relazionale, specie con bambini e adolescenti, in questo contesto di pandemia.
RispondiEliminaPER MARIA concordo
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