lunedì 27 aprile 2020

L'Angolo del Rockpoeta®:"Lager D'Ovatta"

LAGER D'OVATTA

" Aiuto!
Aiuto!
È tre giorni che non mangio, non bevo
E non mi danno la terapia
Qui non c'è più nessuno
Siamo soli
Temo ci abbiano abbandonati

Ho paura
Paura di morire di stenti
Mi manca poco
Ci manca poco
Tra positivi al virus
E denutriti.

Vorrei  poterti almeno salutare figlia mia
Regalarti con le poche forze rimastemi
Un sorriso con cui ricordarmi 
O anche solo un "ciao tesoro" per un'ultima volta"

Una RSA come tante
Troppe

Lager d'ovatta
Microcosmo infernale
Personale sanitario privato senza protezioni
Terrorizzato 
Lascia la nave che affonda,
E loro soli 
Abbandonati ad un destino scontato
Segnato
Terribile

Segregati come topi
Grattano le finestre come gatti impauriti
Gridano chiedendo soccorso
Nell'indifferenza e nel silenzio più totali.

Uno riesce 
Con le poche forze rimastegli a disposizione
A fare una videochiamata
Avverte la figlia
Arriva la sanità pubblica in loro soccorso
Ma anche loro possono fare poco
E dopo un primo momento di speranza
L'orrore ritorna
L'incubo di un nuovo abbandono si materializza.

"Aiuto
Acqua
Acqua
Acq…"

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

39 commenti:

  1. Sembra strano ma la tua poesia è la realtà che ho vissuto questa mattina. Chiaramente un incubo dovuto al fatto che vivo solo. Stavo male e qualcuno mi ha caricato su un'ambulanza per portarmi in un luogo strano. Scuro, senza medici e infermieri. Per fortuna mi sono svegliato.

    RispondiElimina
  2. PER GUS: incubo inquietante, per adesso è solo tale. Osservo che la fase 2 è una presa in giro ma di questo ci sarà occasione nei prossimi post per parlarne.

    RispondiElimina
  3. Si dovrà usare l’autocertificazione?
    Si potrà andare a passeggiare?
    Si potrà andare al parco?
    Si potrà andare a trovare un familiare o un amico?
    Si potrà fare shopping?
    Si potrà fare sport?
    Si potrà prendere cibo d’asporto?
    Si potrà uscire dal proprio Comune di residenza?
    Si potrà andare in un’altra Regione?

    Tutto è sospeso, e dove sono le norme di sicurezza per i lavoratori quando apriranno le fabbriche?


    https://www.corriere.it/politica/20_aprile_24/fase-2-4-maggio-cosa-potremo-fare-spostamenti-comuni-passeggiate-sport-84a859ec-861f-11ea-9ac6-16666bda3d31.shtml?intcmp=exit_page

    RispondiElimina
  4. Oggi torno a lavorare, ma vedo che con la fase 2 non è cambiato nulla. Purtroppo molte persone vivono sole, senza socialità è la fine per loro.
    Saluti a presto.

    RispondiElimina
  5. Ciao, molte case di riposo sono da sempre luoghi di disperazione ma nessuno ne parlava per comodità, oggi tutti indignati, ma è una indignazione di breve durata.
    Come sempre, la tua è una crudele ma veritiera denuncia.
    Ciao fulvio

    RispondiElimina
  6. E' incredibile come tu riesca ad immedesimarti e a trasmettere anche a me la sofferenza di certe persone giunte al limite della sopportazione.
    Cri

    RispondiElimina
  7. PERE GUS: direi che riassumendo "liberi tutti" in ambito regionale solo se produci e crepi per farlo mentre se vuoi anche solo spostarti per ragioni extra lavorative invece non puoi. Vogliono aiutare il turismo voglio vedere come fanno se non ci si potrà. muovere da regione a regione e nulla si è detto al riguardo nemmeno nelle anticipazioni sui provvedimenti del 18 maggio. Questo nuovo Dpcm è una buffonata di fatto tranne aperture dei parchi contingentati non c'è altro. Dal 18 maggio vedremo cosa accadrà io però sono molto stanco ed infuriato e la poesia di dopodomani credo lo testimonierà

    RispondiElimina
  8. PER CAVALIERE: Infatti non è cambiato nulla, reclusione perpetua a meno che non vai a morire per produrre.

    RispondiElimina
  9. PER FULVIO hai ragione rischia di essere un'indignazione legata al momento ma bisogna fare in modo che non sia così. Grazie di cuore per le tue sentite parole sui miei versi

    RispondiElimina
  10. Purtroppo la realtà spesso imita la fantasia e la supera in nefandezza... Una cosa simile è accaduta davvero in Canada, una notizia di quelle che non vorresti mai leggere...

    RispondiElimina
  11. PER CRISTIANA: ti ringrazio è un qualcosa che mi accade naturalmente è più forte di me.

    RispondiElimina
  12. PER VALERIA:sono amareggiato ed intristito dalla perdita e profondamente commosso dalle tue toccanti parole. Grazie per la tua testimonianza, te lo dico davvero con tutto il cuore.

    RispondiElimina
  13. PER ARIANO: non solo in Canada anche da noi in Italia. Vero certe notizie non vorresti mai leggerle o meglio vorresti che non esistessero proprio

    RispondiElimina
  14. No, assolutamente su ciò che hai scritto condivido ogni parola. E questa è la tua seconda poesia che ho gradito di più tra tutte quelle scritte sul Covid (mio gusto personale, ovviamente 😉).

    Comunque riflettevo anche su questo e non comprendo perché non autorizzare l'assistenza di un parente che mantenga le dovute precauzioni.

    Attendo la poesia che hai annunciato e ti abbraccio forte. Ciao Daniele.

    RispondiElimina
  15. PER PIA: lieto che questi miei versi ti siano giunti e ti abbiano saputo emozionare. Il rischio di assistere un parente è alto ma si poteva per esempio non portare malati di covid 19 nelle RSA

    RispondiElimina
  16. Ho mia madre ospite in una struttura RSSA convenzionata.
    Hanno giocato d'anticipo tutelandosi e barricandosi alle prime avvisaglie del virus, senza aspettare qualcuno che dicesse loro cosa fare.
    Consegne di farmaci e doni fuori dalla struttura, nessuna visita diretta, se vuoo vedere come stanno i parenti c'è una pagina Facebook pubblica, e foto spontanee mandate su Whatsapp dell'assistente sociale.

    Consapevolezza della situazione.
    Competenza nel proprio mestiere.
    Un sacrificio completo e immediato per non patire poi uno stillicidio di funerali negati.

    RispondiElimina
  17. Io devo dire che, nella cittadina dove lavoravo fino all'anno scorso e dove ci sono due case di riposo, fino ad ora non si è registrato nessun caso di coronavirus. Invece nella casa di riposo di un altro comune della mia zona, solo nel mese di aprile sono morte 18 persone e aprile non è ancora finito !!Non so da che cosa dipenda , se è solo un caso, se è cambiato qualche cosa nel gestire queste case di riposo, se dipende dall'impegno delle persone che lavorano all'interno, dalla fornitura o meno di materiale sanitario ma è andata così. Comunque , quando sento queste notizie, rivedo sempre mio padre che è mancato l'anno scorso a 95 anni suonati. Non è mai stato in una casa di riposo, l'ho tenuto con me , ma era completamente indiveso, sordo e paralizzato. In una casa di riposo, adesso, sarebbe morto solo e impaurito. E' morto un anno fa, ha avuto il suo funerale ed è stato meglio così. Complimenti per la tua bellissima poesia e saluti.

    RispondiElimina
  18. PER GAS75: i miei complimenti al titolare ed agli operatori di quella struttura hanno fatto un ottimo lavoro!

    RispondiElimina
  19. PER MIRTILLO: credo che dipenda da vari fattori: dalla professionalità e capacità all'interno, al non aver ricevuto dalla regione malati covid da tenere fino alla fortuna legata al fatto che gli operatori non si devono essere contagiati.

    RispondiElimina
  20. Ecco, questa è una vera tragedia...
    e pensa che non trovano più OSS disponibili a lavorare in queste strutture ... :o

    Moz-

    RispondiElimina
  21. PER MOZ: lo so, d'altronde capisco anche chi non vuole rischiare la vita perché le istituzioni non sanno dare i DPI necessari per lavorare in sicurezza. PS: ti attendo mercoledì per una poesia che molto probabilmente non condividerai e che ho scritto stamattina a proposito della fase 2… :-)))

    RispondiElimina
  22. Speriamo che per la nuova ondata di settembre del Virus siano più preparati...

    RispondiElimina
  23. L'autocertificazione sarà necessaria fino al 18 maggio.

    RispondiElimina
  24. PER MAX: speriamo proprio che questa ondata non ci sia affatto

    RispondiElimina
  25. PER GUS: bene e poi? Spostamento solo dentro la regione o da regione a regione o…? Insomma regna l'incertezza più totale.

    RispondiElimina
  26. Questo è un tema che mi tocca profondamente, sebbene non abbia mai avuto nonni o parenti anziani ricoverati in queste case di cura.
    Forse sono sensibile all'argomento poiché amo i bambini, ed è inevitabile paragonarli a loro, in quanto indifesi.
    Ho visto diversi servizi ai tg circa le condizioni disastrose in cui versavano queste strutture e il totale abbandono in cui si sono spente decine di pazienti.
    Ogni volta mi si stringe il cuore e, credimi, soffro.
    Ecco, la tua poesia mi fa lo stesso effetto e confesso di non averla letta fino alla fine.

    RispondiElimina
  27. PER CLAUDIA: è un problema serissimo ed anche a me strazia.

    RispondiElimina
  28. Ogni volta che ne sento parlare mi chiedo come sia possibile.
    Come sia possibile che a persone così fragili non venga data l'assistenza necessaria, tamponi inclusi.
    Come sia possibile che qualche genio di lampada arrugginita abbia pensato di ricoverare nel RSA malati covid.
    Metterli in RSA è stato come metterli in un asilo nido.
    Poi, penso che dal 27 febbraio non abbiamo più visto mia suocera perchè la RSA dove si trova lei, gestita dalle suore, è stata chiusa subito.
    Penso anche i tamponi a loro li faranno da metà maggio in avanti.
    Però, mi consolo perchè la superiora ci fa le video chiamate su wap e noi vediamo la nonna seduta sulla sua sedia a rotelle, lo sguardo spento tra cataratta e alzeimher ma bianca e rosa come una ragazzina.
    O siamo stati molto fortunati noi, oppure... oppure non so!

    RispondiElimina
  29. PER PATRICIA: sono contento che tua suocera stia bene. Tutte le tue considerazioni sono assolutamente vere e contengono verità gravi nonché profonde lacune operative.

    RispondiElimina
  30. Per me è stata una barbarie, la tua poesia strazia.
    Ho avuto due nonni e alcuni parenti ricoverati in alcune case di cura, quando ormai, era diventato impossibile avere cura di loro, tra quattro mura, perché bisognosi di cure mediche quotidiane. Per anni, ogni sabato si andava a trovarli e sono sempre stati trattati benissimo, fino alla fine. Sono stati fortunati, fosse successo allora quello che accade adesso molto probabilmente, non sarebbero sopravvissuti.
    Io spero, che venga alla luce tutto e chi ha sbagliato paghi ogni errore fatto sulla pelle degli anziani.
    Un abbraccio.

    RispondiElimina
  31. PER MARIELLA giusto è stata una barbarie e speriamo davvero che chi ha "sbagliato" paghi.

    RispondiElimina
  32. Il guaio è che ci sono RSA di serie A e di serie B. Per quelle di serie si paga tantissimo, dalla serie B in giù non si paga comunque poco e il trattamento è pessimo, spesso anche sotto il profilo igienico e dei servizi essenziali. Molti anziani vengono mandati in questi luoghi per la difficoltà di concordare la gestione familiare con le cure dovute agli anziani congiunti. La tragedia è che talvolta diventano luoghi d'abbandono e, spesso, la noncuranza dei parenti finisce con l'alimentare l'indifferenza e la cattiva qualità del servizio da parte dei gestori. Con l'epidemia il problema si è mostrato in tutta la sua tragicità. Un saluto a te e a presto.

    RispondiElimina
  33. PER VOLTAIRE hai fotografato drammaticamente la realtà di queste strutture che si è tragicamente rivelata, come hai sottolineato, durante questa pandemia

    RispondiElimina
  34. Una situazione allucinante ed è successo in tutta Europa il 50% dei morti di covid nelle case di riposo, conosco per loro hospice e case di cura non sono tutte cosi, tuttavia qualcosa bisognerebbe fare per garantire nella quarta età un minimo di rispetto e dignità della persona

    RispondiElimina
  35. PER CARMINE vero non sono tutte così ed anzi in molti casi hanno dovuto lavorare senza DPI.

    RispondiElimina
  36. Quelle delle RSA è un capitolo vergognoso di questa situazione. Questo e altri temi andranno sicuramente capiti e profondamente modificati, ma non sono così ottimista in merito.

    RispondiElimina

Prima di commentare leggete la privacy policy in homepage in alto nella colonna di sinistra