LINEA 51
Oggi voglio farmi notare
Di me tutti dovranno parlare
Vivo o morto per me non importa
Quello che conta sarà la mia faccia.
Emulerò un personaggio famoso
Che con la locomotiva tentò l'impresa
Dirotterò un bus di linea
Lo schianterò contro il Parlamento
E solo allora sarò contento.
Ora preparo il piano adeguatamente
Senza trascurare niente
Assalto la linea 51
La dirigo sul bersaglio
Con addosso quintali di tritolo
E di esplosivo al plastico
Per fare un sacco di fumo.
Li devo uccidere tutti
E non fallirò il mio scopo
Crollerà il Palazzo del Potere
Con dentro tutti quelle delle alte sfere.
Morirò da martire ed eroe
Ed al grido di "Giustizia proletaria"
Affonderò la mia lama di guerra
Penetrerò quel luogo infame.
Ferruccio un mattino
Dirottò il 51
Ma un poliziotto in borghese
Cancellò i suoi propositi
Le sue pretese.
Propositi complicati
E tutto sommato sbagliati
Per metodo e per destinatari
Perchè se centro vuoi fare
Soprattutto le multinazionali devi affondare
Io non so se questo è un lieto fine
Ferruccio sopravvisse al suo progetto
E mentre sta ai domiciliari
Si ricorda ancora di quel "macchinista, ferroviere"
E piange mentre ripete a voce alta
"Gli eroi son tutti giovani e belli
Gli eroi son tutti giovani e belli"
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Mi sembra giusto. Il Potere dimora all'interno dell'economia e in quelle stanze sceglie i politici adatti a portare avanti i loro piani. Il problema è che il potere è viscido e ha le sue stanze nascoste.
RispondiEliminaPoesia drammatica di lotta. Dura, avvincente.
PER GUS: è sempre più difficile anche solo scalfire il Potere che dimora dentro politica ed economia, e sempre più difficile forse anche scalfirlo dall'interno. Grazie Gus, dispensi sempre parole importanti e sentite per i miei versi
RispondiEliminaLa tua forza nel denunciare il cancro del potere, è inimitabile. Mi limito a dire che il potere è un insieme di virus che avvelenano il mondo intero.
RispondiEliminaCri
PER CRISTIANA: grazie, cerco solo di denunciare quello che è distorto in questa società sperando di risvegliare più coscienze possibili.
RispondiEliminaSono gesti isolati che non risolvono, servono solo a permettere alle elites di aumentare i controlli di sicurezza e lasciare gli altri fuori dalla loro bolla.
RispondiEliminaI cambiamenti si ottengono con le azioni collettive delle grandi masse popolari.
Ormai certi gesti non sono più praticabili. Si verrebbe scoperti in un nanosecondo. Quello che ci vorrebbe è un'unità di intenti nella società, ma anche questo è difficile perché, come si suol dire, ognuno bada solo al suo orticello. Forse solo quando tutti avran messo il sedere per terra potrà esserci una rivoluzione. È difficile tutto questo in un mondo in cui il potere ha sempre la facoltà di scegliere se essere "assolto o condannato."
RispondiEliminaPER ARIANO: lo so e come sai sono anch'io di questa opinione, qui ho voluto solo dare voce alla disperazione di un singolo che poi è quella di tanti altri che però non sanno unirsi insieme e restano soli nella loro rabbia e nel loro senso di fallimento.
RispondiEliminaPER VOLTAIRE: concordo con te che ci vorrebbe un'azione di massa ma che questa è di fatto bloccata dal fatto che ognuno o quasi pensa al proprio orticello. Certo, che se si aspetterà ancora quando la si dovesse vedere attuata potrebbe essere troppo tardi.
RispondiEliminaMa che belle queste rime baciate.
RispondiEliminaMi ricordano tanto le poesie imparate a scuola.
Il tema è forte e, purtroppo, condivisibile.
Quante volte ciascuno di noi avrà pensato che se il Parlamento andasse in frantumi, con in aula tutti i politici italiani, il Paese ne gioverebbe?
Io sì........
PER CLAUDIA: ti ringrazio di solito non sono nel mio stile ma questa volta suonava bene in questo modo e sono andato per questa strada. Eh sì lo abbiamo pensato credo tutti almeno una volta...
RispondiEliminaDa fan di Guccini non posso non notare quel bellissimo "Gli eroi son tutti giovani e belli".
RispondiEliminaBella poesia.
Ciao.
PER ANDREA: infatti è ispirata in parte a e da quel bellissimo brano.
RispondiEliminaAvrebbe fatto solo una strage simbolica, colpendo gente comunque innocente.
RispondiEliminaMoz-
Son d'accordo con Ariano. Un gesto così serve a poco. A far rinchiudere chi lo compie e magari a ferire o uccidere chi col potere non centra.
RispondiEliminaUn'azione collettiva e decisamente meno violenta servirebbe di più.
Tu hai una capacità incredibile di mettere il dito in piaghe purulente. L'economia e i 40 ladroni... il potere colluso... lo stato inesistente che sevizia e umilia...
PER MOZ: la disperazione porta a gesti forti e non sempre efficaci.
RispondiEliminaPER PATRICIA: beh io è da un po' che sostengo da questo blog come il popolino Italiano dovrebbe ribellarsi ma purtroppo non lo fa perché costituito da un branco di rammolliti, debosciati e soggetti che pensano solo ai loro interessi. Grazie per i tuoi complimenti sempre molto efficaci, mi emozionano sempre moltissimo.
RispondiEliminaUn gesto folle e inutile. Che non porta da nessuna parte. Lo abbiamo visto diverse volte in cronaca.
RispondiEliminaMi hai fatto venire in mente: eran trecento, eran giovani e forti e sono morti."
PER MARIELLA: in realtà nella mia poesia ci sono riferimenti alla locomotiva di Guccini. Un gesto drammatico e disperato e quindi in effetti potenzialmente anche inutile ma che vuole sottolineare appunto a cosa può assurdamente portare una sofferenza incredibile
RispondiEliminaci si può costruire un film su questa trama, una storia un libro, avvincente
RispondiEliminaPER CARMINE: Grazie che belle parole.
RispondiEliminaConcordo con il commento di Voltaire. Sembra difficile che questa società cambi rotta. Ad esempio più la vedo e più vedo avanzare la politica della convenienza: "Mi conviene fare una legge favorevole alla gente, se poi ad usufruirne e a potersene vantare saranno coloro che verranno dopo di me?"... ma poi in molte storie finisce come scrivi tu nel finale: "Gli eroi son tutti giovani e belli". Chissà se un giorno arriveremo veramente ad una autocoscienza collettiva. Perchè la gente non penso che riuscirà sempre a "dormire". La prendo un po' alla larga a volte quando dico che tutto ha un inizio e tutto ha una fine...è nel naturale flusso delle cose della vita.
RispondiEliminaUn salutone e alla prossima
PER ACCADEBIS: sembra dura in effetti che la società, soprattutto quella italiana, possa cambiare rotta anche per le ragioni che esprimi nel tuo commento. Mi piace l'idea che il popolo si svegli e che abbia una propria autocoscienza, sarebbe fantastico. Per ora possiamo solo sperare che sia vero (e ed entro tempi breve perché il tempo a nostra disposizione non è più molto) cuce per tutto esiste un inizio ed una fine.
RispondiEliminaIo credo che questi fatti isolati non servano a niente , se non a causare la morte di pochi che non c'entrano nulla. Dimostrazioni così sono solo atti criminali e non servono. Quello che serve è l'unità del popolo italiano nel far sentire la propria voce. Ma , come dice bene Voltaire , non c'è unione, non c'è una presa di coscienza da parte di tutti dei problemi che ha l'Italia, ognuno pensa per sè e si andrà avanti così fino a quando, non lo so !!! Bravo , come sempre e saluti cari.
RispondiEliminaPER MIRTILLO: vero questi atti isolati non servono diciamo a molto ma la poesia vuole soprattutto mettere in risalto a cosa può portare una profonda disperazione se viene lasciata abbandonata a se stessa e non si aiutano le persone come Ferruccio ad avere quantomeno un briciolo di speranza.
RispondiEliminaIl mondo ha bisogno di un forte cambiamento, questo può avvenire solo dal basso.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE: concordo con te per questo sarebbe il caso che il popolo italiano si compattasse ma sembra essere un miraggio...
RispondiEliminaChissà in quanti c'hanno pensato ad un gesto così.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA: tanti, anche perché tanti sono in preda a quel tipo di rabbia e disperazione .
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