IL SOLE E LE OMBRE
Corsie di ospedale
Irriconoscibili
Poca pulizia
Pazienti abbandonati al loro destino
Come pacchi postali privi di destinatario.
Ed io mi chiedo
Perchè i nostri occhi devono vedere
Luoghi tenuti in condizioni indicibili
E perchè il sole non mangia le ombre
Colloquio di lavoro
Curriculum di tutto rispetto
Già qualche esperienza lavorativa di rilievo
Sempre precaria e sempre a termine
"Posso assumerla" - ti dice -
"Ma sono tempi difficili" - aggiunge -
"Posso solo offrirle un contratto di stage
E se tutto va bene l'anno prossimo un contratto annuale
Rinnovabile a scadenza per un altro anno".
E ti domandi perchè
Perchè non puoi venire rispettato per le tue capacità
Essere assunto e retribuito per le tue qualifiche
Perchè devi sentirti uno schiavo sottopagato
Ed intanto pensi a tua sorella
Anche lei brava e preparata
Che nel suo ultimo colloquio sarebbe stata assunta
Se non fosse per il particolare che il suo capo
Voleva discutere i dettagli dell'assunzione a cena...
Ed allora rabbiosamente
In un momento di sconforto
Ti domandi perchè non sei nato in una famiglia facoltosa
E perchè il sole non può mangiare le ombre?
Ho tentato
Ho provato a non odiare questa realtà
Ho cercato disperatamente di non detestare questo Paese
Ma non ci sono riuscito
Forse perchè chiedo troppo
Forse perchè vorrei che il sole mangiasse le ombre
E poi ci sei tu
Che ti sei sudato la laurea in medicina
Tu che entri a fare internato
Tu che fai pronto soccorso
Tu che sei preparato e coscenzioso
Tu che hai anche un cuore
Cosa non da poco quando hai a che fare con i pazienti,
Ci sei tu:
Tu che vedi che nulla è cambiato dai tempi di Tersilli
Tu che ti rendi conto che se vuoi ambire ad essere primario
O ti riduci a leccare il culo al barone di turno
O accetti la proposta molto allettante che ti è giunta ieri
E ti senti combattuto
Perchè vorresti restare nel tuo Paese
Ma quella proposta arriva dall'estero
Ed è l'occasione che aspettavi
Quello per cui hai studiato e sei pronto
Ed allora
Mandi giù il boccone amaro
E decidi di andare via
Con la morte nel cuore.
E poi ci siete voi
Quelle famiglie con figli speciali
Ma che richiedono molto lavoro, assistenza
Spese per medicine ed attrezzature
Ci siete voi
Io lo so
È il nostro Stato che non lo ricorda
Che vi lascia al vostro destino
Che a volte vi tende una mano
Ma poi non sa andare fino in fondo
Ed aiutare in modo completo.
Ed anche per voi
Come per tutti gli altri
Non posso fare a meno di domandarmi
Molto ingenuamente forse
Ma anche con ragione
Come tutto questo possa accadere
Perchè non si possa avere una società migliore
E perchè
Non sia possibile
Che il sole mangi le ombre
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Gliene hai cantato quattro usando splendidi versi.
RispondiEliminaIn Italia non esiste la meritocrazia. Le persone non hanno pari dignità. Nelle Università vige la legge delle baronie, per essere assunti nei posti di lavoro le donne devono darla, i maschietti non hanno la "fica" e quindi, niente. Negli Ospedali le liste di attesa sono bibliche. Le infermiere scostumate, i medici pensano a trascinare i malati nei loro studi privati. Molti fanno lo sconticino se non pretendi la fattura.
Le scuole brancolano nel buio, i politici pensano ai propri interessi. I nostri migliori giovani scappano all'Estero e non torneranno più in Italia perché la figura professionale acquisita non è nemmeno conosciuta, e quindi non applicata nelle nostra aziende.
PER GUS: Grazie per le tue parole, la tua opinione sui miei versi è per me sempre importante. Quanto al resto del tuo commento è un quadro perfetto della realtà del nostro Paese nel suo insieme con l'aggravante che non sembra esserci nessun segnale di una seria e necessaria inversione di tendenza.
RispondiEliminaPerchè dubito che i soldi non ci siano veramente. Ci sono, ma vanno in larga misura a quei pochi che non ne hanno bisogno, oppure vengono sprecati.
RispondiEliminaPER GUFO A MOLLA: e poi ci sono i soldi che fanno giri strani…. Ma oltre che una questione di soldi è una questione di potere e di interessi particolari, insomma la situazione è uno schifo quasi da ogni punto di vista ed angolazione la si voglia guardare.
RispondiEliminaPER VALERIA: vero, è un Paese che non ama i suoi figli. Grazie, sono sempre toccato dalle tue parole sui miei versi.
RispondiEliminaMa infatti, se le cose stan così, in Italia, c'è una unica soluzione: combattere.
RispondiEliminaSia per migliorarle, sia per fare del nostro meglio con QUEL CHE SI HA.
Migliorando noi stessi, in primis.
Moz-
PER MOZ: giusto, combattere, lottare non accettare più questo stato di cose. Fare del meglio con quello che si ha a volte vuol dire per esempio non lottare oltre ed andarsene come nel caso della mia poesia. Invece si deve volere reagire e non accettare più quello che si ha se è poco, insufficiente e molto meno di quello che si avrebbe diritto a poter avere. E poi sì, è vero, per poter fare tutto questo bisogna migliorare prima noi stessi.
RispondiEliminaHai toccato diversi tasti dolenti, tante negatività della nostra società. Difficoltà che toccano i tanti giovani , con una laurea, con tanta voglia di fare ma che purtroppo, devono andare all'estero perchè qui ci sono solo lavoretti, contratti a termine o , peggio, lavori che si ottengono in cambio di favori sessuali ... famiglie con disabili che necessitano di farm,aci , attrezzature, supporto... quante cose non vanno !!! Ma , per me, il brutto è che non vedo voglia di reagire a queste situazioni , mi spiace. Bravo e un caro saluto.
RispondiEliminaPER MIRTILLO: brava, hai toccato il tasto giusto, non si vede la voglia di reagire che invece ci dovrebbe essere viste quante cose non vanno. Grazie per il complimento ne sono onorato.
RispondiEliminaLa sanità non dovrebbe essere per privilegiati ma, per ciò che mi hanno raccontato e per ciò che ho visto, se conosci qualcuno entri a lavorare, altrimenti, nonostante doti e capacità e solo col tempo la professionalità, si resta fuori. Corsi e lauree sono formazioni e per come la penso, se non si ha la sensibilità giusta, meglio non esercitare. Invece non accade questo. Contano le lauree, i voti, le conoscenze ed i pazienti intanto subiscono gravi torti e soprusi. In Italia é così. All'Estero non so ma spero fortemente che sia tutto completamente diverso. Bisogna cambiare e drasticamente.
RispondiEliminaEd intanto leggo la tua poesia che, proprio perché molto reale, dovrebbe aprire le coscienze e dovrebbe causare reazioni forti in tutti noi. Servirà? Lo vedremo nel tempo. Ciao e grazie Daniele!
PER PIA: all'estero sembra essere tutto molto diverso e meglio stando anche alle enormi fughe di cervelli a cui assistiamo oramai in modo pressoché continuativo. In Italia, beh ahi fatto una fotografia perfetta della situazione. Quanto alla mia poesia io ci provo e non mi arrendo poi si vedrà...
RispondiEliminaIl nostro è un paese che non ha la volontà di cambiare. Le proposte di lavoro son spesso oggetto di mercimonio e chi non ha potere subisce ricatti e vessazioni. La politica ha le sue responsabilità ma anche i cittadini che ancora la sostengono e cercano di trarne vantaggio non scherzano. La sanità poi è veramente un covo di pirati e di... Tersilli quando ci vorrebbe più professionalità e umana dedizione. Difficile che il sole annienti le ombre in questo paese. Son molto pessimista.
RispondiEliminaPER VOLTAIRE: commento profondo quanto amaro ma onestamente incontrovertibile.
RispondiEliminaForse nella famiglia facoltosa mi sarebbe mancato l'amore. Di solito va così.
RispondiEliminaQuindi ho sempre preferito essere ricchissima di valori e di affetti.
PER CLAUDIA: vero probabile, ma quello era solo un attimo di sfogo di quel personaggio.
RispondiEliminaManca il rispetto per la dignità dell'essere umano, e la politica,che dovrebbe avere a cuore questo (con tutto ciò che implica a livello di servizi e iniziative sociali, sanitarie, in ambito lavorativo ecc) e agire in tal senso,è la prima a fregarsene.
RispondiEliminaScoraggiante, soprattutto per chi è ancora giovanissimo e dovrà ben presto fare i conti con una realtà deprimente...
PER ANGELA purtroppo hai detto bene e sembra che tutto peggiori
RispondiEliminaQuel che c'era da dire lo hai detto. Quel che c'è da fare cercheremo di farlo ma finchè là in alto non cambieranno le teste temo che questa Italia delle amicizie, delle connivenze non sarà mai l'Italia di una gran parte di italiani. Quelli che potrebbero farci diventare grandi e invece fanno diventare grande l'America che li accoglie a braccia aperte. Che dà loro quelo che serve per fare ricerca e il merito a che il merito ce l'ha.
RispondiEliminaQuim se sei donna ti chiedono qualcosa d'altro per un posto di lavoro e non credo di dover specificare perchè lo hai già scritto tu. Se poi sei anche giovane ti chiedono di non fare figli.
SE sei uomo a quarant'anni ti dicono che sei vecchio per cercare lavoro e non gliene frega niente se anche tu mangi come uno di vent'anni.
Quanto a te, i soliti complimenti. Sei un grande e se quelli là ti leggessero saresti la loro spina nel fianco
PER PATRICIA: …"Quel che c'è da fare cercheremo di farlo" Forse dovremmo tutti ribellarci ma il problema è che se uno dall'alto fa un favore, uno dal basso lo riceve e non gliene frega niente di fare la persona giusta. Per il resto il tuo commento è perfetto dice proprio le cose come stanno. Ti ringrazio sinceramente per i tuoi bellissimi complimenti. Forse più che essere letto da loro, dovrei essere letto di più da quelli che il favore lo ricevono per provare a sensibilizzarli e farli unire a noi invece che accettare il favore o scendere a non proprio ortodossi compromessi...
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