mercoledì 8 gennaio 2020

L'Angolo del Rockpoeta®: "L'Angelo Dalle Ali Spezzate"

L'ANGELO DALLE ALI SPEZZATE

Sono l'angelo maledetto
L'Angelo dalle ali spezzate

Voi mi chiamate in vari modi
Satana
Demonio
Diavolo
Lucifero
Ma io adesso credo
Di non meritare più questi vostri appellativi.

Ora mi rendo conto di cosa ho fatto
Ora capisco cosa ho contribuito a creare
Ora vedo con i miei occhi cosa siete diventati.

Gli allievi hanno superato il maestro
Tu uomo hai raggiunto livelli di ferocia e perversione
A me sconosciuti
E che riescono a sconvolgermi e turbarmi.

Ed allora io 
Lucifero
Vi imploro
Chiedete perdono per i vostri peccati
Chiedete perdono al Signore
Fermate questo scempio.

Dies irae, dies illa,
Solvet saeclum in favilla (1)
Chiedete perdono
Adesso
Subito!

Quanto a me Signore
Ho sbagliato
Ho gravemente peccato
Ma ti prego 
Ti prego
Voca me
Voca me cum benedictis (2)

Non mi riconosco più in tutto questo orrore
Sono stato cacciato via dal tuo regno per superbia
Sono un angelo maledetto
Ma ti imploro prostrandomi davanti a te Signore
Voca me
Voca me
Voca me cum benedictis 

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

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Nota 1:"Giorno d'ira, quel giorno
distruggerà il mondo in faville"

Nota 2 "chiamami tra i benedetti"

48 commenti:

  1. Una bella provocazione poetica, anche se sul piano teologico in realtà l'idea è che la malvagità umana compiaccia l'angelo caduto.
    Anche se - è bene ricordarselo - uno scrittore celebre (mi pare Maksim Gorkj ma non ne sono certo) diceva che il diavolo non esiste e lo abbiamo inventato noi per giustificare la nostra turpitudine.

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  2. Partendo dal principio che Dio ha fatto tutte le cose, compreso il diavolo che come creatura subordinata non potrebbe avere potere. Questo dimostra che il diavolo non esiste. Il Male, sì, e come ha scritto Tolle è nella nostra coscienza e si chiama egoismo e orgoglio che agiscono contro la volontà di Dio facendo del male all'uomo e al suo prossimo.
    Tolle dice che l'ego è al tempo stesso il contrario di Dio e l'orgoglio. L'orgoglio è un falso dio. Ho letto lo Sfidante ( il diavolo) e mi sembra evidente che tutto avviene nella nostra coscienza dove bene e male sono in continua lotta.
    Lo Sfidante del documentario è Satana e al tempo stesso è una parte di noi stessi, che non possiamo "sconfiggere" ma che dobbiamo mettere al suo posto, dove è utile e non deleteria. Non volevo fare spoiler nel caso volessi vederlo, ma il film in effetti è un po' un mattone (dura ben 3 ore ed è piuttosto ripetitivo) e quindi ne parlo riassuntivamente:
    La distinzione che si pone in atto è quella fra "mente di superficie" (al comando dello Sfidante, o Satana. La mente di superficie è la causa della nostra infelicità, e si manifesta nella nostra vita in diversi modi: incapacità di smettere di pensare; abitudine al giudizio e alla condanna di ogni cosa e persona, compresi noi stessi; pensieri frenetici che ci portano prima a prendere una decisione e poi a metterla un attimo dopo in discussione, per poi ritornare a considerarla, e così via, in un circolo vizioso, cosicché non andiamo mai avanti; abitudine al vizio e alla dipendenza, ecc.
    Tutto ciò si può riassumere nella parola Paura (che lo Sfidante ci impone per assoggettarci): il documentario sostiene che l'unica distinzione che esiste è proprio quella fra Amore (che tende a unire) e Paura (che divide), tesi avallata non solo da Tolle ma anche da altri maestri spirituali come Anthony de Mello.

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  3. Che il diavolo sia un'invenzione teologica è ormai fatto accettato dalla maggior parte dei teologi, specialmente dagli esegeti ebraici. D'altra parte è sufficiente leggere la Bibbia (cosa che i cristiani non fanno) per rendersi conto che non c'è traccia né del diavolo né dell'Inferno né del paradiso.
    Bella poesia, comunque. Come sempre ;)

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  4. La tua opera poetica è una straziante invocazione diretta all'uomo, che ormai ha abbandonato non solo la morale, ma anche l'etica elementare. La ragione corre verso l'alienazione e l'affettività si manifesta con un fascio di reazioni irragionevoli. La dissociazione dell'Io è realtà. In questa ottica un esaltato come Friedrich Nietzsche diventa un ancora di salvezza nei confronti di un nichilismo distruttivo che non vuole sostituire vecchi valori con forme nuove di convivenza, ma abbattere l'esistenza di ogni valore.

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  5. Mt 4,1-11
    In quel tempo dopo il battesimo Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto:
    Non di solo pane vivrà l'uomo,
    ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio».
    Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti:
    Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo
    ed essi ti porteranno sulle loro mani
    perché il tuo piede non inciampi in una pietra».
    Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:
    Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».
    Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti:
    Il Signore, Dio tuo, adorerai:
    a lui solo renderai culto».
    Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
    Si tratta chiaramente di una metafora. In Cristo coesitono la natuta divina e quella umana. Cristo piange alla morte di Lazzaro e nel Monte degli ulivi chiede al Padre di essere esentato dalla croce.
    Nella pieghiera al Padre si legge.....non ci indurre in tentazione... che significa stacci vicino quando per debolezza rischiamo di sprofondare nel peccato.

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  6. PER ARIANO: il diavolo anche oer me non esiste ma ho voluto immaginare la sua esistenza e vedere come lui stesso nell'osservare la ferocia e l'aberrazione raggiunte dalla razza umana se ne sarebbe distaccato prendendone le distanze fino al punto da proporci di pentirci ed al contempo chiedere lui, molto meno feroce di noi, perdono al Signore. in realtà il male è in noi ma ultimamente sembra più corretto dire che il male siamo noi.

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  7. Il diavolo non può tentare Dio e il Dio eterno non può morire. Salterebbe tutto il cristianesimo. Cristo vive la sua esperienza come uomo e come uomo dimostra che la fede maiuscola batte le tentazioni.
    Riguardo al Paradiso Cristo dice che Giovanni Battista è sì il più grande Profeta nato sulla Terra, ma aggiunge che l'ultimo del Regno dei cieli viene prima di lui.

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  8. PER GUS: vedo di concentrare un unico ma spero convincente ed esaustivo commento i tuoi tre interessantissimi interventi.
    Vero il diavolo non esiste ed il male come ho anche scritto ad Ariano e tu brillantemente riporti è in noi è connaturato dentro di noi ed 'è vero la paura è l'ingrediente che spesso scatena il male perché divide anche se a volte l'odio e la crudeltà umana si autoalimentano senza bisogno della paura. "La tua opera poetica è una straziante invocazione diretta all'uomo, che ormai ha abbandonato non solo la morale, ma anche l'etica elementare." È proprio il punto nevralgico dei miei versi, la poesia è un'invocazione diretta all'essere umano, al guardarsi dentro e rendersi conto fino a che punto la sua orrenda crudeltà ed il suo bieco desiderio di dominio lo abbiano portato al suo progressivo annientamento e forse anche alla dissociazione di cui tu parli. Non so se l'esaltazione di Nietzsche come contraltare a questo nichilismo distruttivo sia la chiave di volta, sicuramente il recuperare certi valori forse meno legati a questo filosofo ma cmq intensi e profondi coma la centralità della persona, la solidarietà e l'umanità possono risultare una svolta per recuperarci, per salvarci.

    Quanto al tuo ultimo commento è forse proprio quel passaggio che io non conoscevo così nel dettaglio ma di cui avevo un pallido ricordo ad ispirare la mia poesia nell'immaginare un Lucifero pentito e disgustato dalla nostra natura. È vero , partendo dall'assunto dell'esistenza di Dio e de Gesù anche quest'ultimo è fatto di natura divina ed umana. In sostanza con i miei versi ho voluto immaginare appunto l'esistenza del diavolo proprio per mettere in luce come il male che è in noi e convive con il bene, abbia preso il netto sopravvento e stia lacerando l'animo umano e l'umanità intera.

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  9. PER ANDREA: infatti i miei versi più laicamente e prosaicamente vogliono solo mostrare come se esistesse un diavolo perfino lui prenderebbe disgustato le distanze dalla nostra ferocia e dalla nostra crudeltà.

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  10. PER GUS: scusa ma il tuo vero ultimo commento è giunto mentre io ti stavo a mia volta commentando e quindi non l'avevo ancora letto. Qui entriamo ancora di più in un campo teologico in cui io non sono ferratissimo e che in realtà non volevo toccare così profondamente. Come anche tu hai evidenziato in precedenza la mia poesia un'invocazione all'umanità tutta a darsi una regolata e comprendere che direzione devastante sta prendendo al punto di immaginare l'esistenza di Satana e vederlo scioccato dal livello di cattiveria raggiunta dai suoi potenziali "discepoli"

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  11. PER VALERIA: sono intorno a noi e ci stanno sempre più soffocando.

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  12. Ahahahah...mi hai fatto molto ridere Daniele. Hai ironizzato perfettamente sul demonio e la sua inutile ribellione.
    Meglio pregare che divulgare falsi pensieri, false leggi, false guerre seguite da falsa pace.
    Lui pregherebbe eccome ma a modo suo e con un suo tornaconto personale!
    Bellissimo, abbraccio.

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  13. PER PIA: un demonio meno feroce di quanto lo siamo noi e sinceramente contrito quando più di lui saremmo noi a doverci guardare dentro perché l'uomo davvero ha fatto e sta facendo cose orribili.

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  14. Concordo con te Daniele. 👏👏👏

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  15. L'umanità ha preso una piega non bella, troppa ferocia e crudeltà si vede in giro.
    Saluti a presto.

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  16. PER CAVALIERE: infatti, il vero diavolo siamo noi.

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  17. Atterriti davanti a tutto, dissolutezza, odio, sembra che il genere umano viva imputridendosi. Ricordi I demoni di Dostoevskij? Poco cambia, la tua metafora é aulica, diretta, incontrovertibile e straziante. La verità porta con sé dolore e dovrebbe spingere al ravvedimento, ma se ne cogli la ragione. Quella ragione che come le ali sembra essere caduta, tagliata da un misero trinciapollo... Bravo bravo bravo

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  18. PER SANTA: grazie davvero grazie, i tuoi commenti accendono la luce in questo blog. Grande immagine e veritiera sulla ragione tagliata da un "misero trinciapollo". Il genere umano sembra davvero precipitare in un abisso senza più ritorno e possibilità di salvezza.

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  19. Al di là del fatto che il diavolo esista o meno, credo che sia l'uomo stesso il diavolo che fa del male ai propri simili e ai più deboli per la propria cattiveria, per il desiderio di onnipotenza... sono veramente dispiaciuta per le notizie di guerra che arrivano dal Medioriente, per la tragedia dell'Australia e per tanti altri fatti tristi di ogni giorno. L'anno è già iniziato male, dopo tutti gli auguri di pace e bene che ci sono stati.
    Stiamo distruggendo e uccidendo tutto ciò che avevamo, che futuro avremo ? La tua poesia è stupenda e tragica insieme. Io, ormai, non credo più in una inversione di rotta ma temo un futuro ancora più incerto. Saluti cari.

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  20. PER MIRTILLO: vero, il diavolo siamo noi senza cercarlo chissà dove. E più passano i giorni oserei dire, peggio vanno le cose e l'inversione di rotta, concordo con te, diventa sempre più difficile sempre più improbabile.

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  21. Al di là della bellezza della tua poesia, il diavolo o meglio ancora il “separatore” il “falsificatore” esiste da che esiste il mondo, esiste in ogni dove, esiste in ciascuna persona; è quella forza che fa apparire lecito, bello, buono, legittimo intenzioni, azioni, pensieri. Se il “falsificatore il separatore” parlasse con le parole della tua bella poesia non sarebbe lui, non sarebbe il diavolo.
    sinforosa

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  22. PER SINFOROSA: grazie per i complimenti che mi hai fatto sui miei versi. Il punto è che non credo esista il diavolo veramente, il male esiste perché è fatta anche di quello la natura umana, solo che questa convivenza forzata in noi tra bene e male sembra sbilanciarsi sempre di più verso il male con risultati devastanti e sotto gli occhi di tutti noi. Cmq , immaginandone la sua esistenza e se invece anche il diavolo potesse, sconvolto dalla nostra furia, pentirsi davvero?

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  23. Non c'è più alcun dubbio l'allievo ha decisamente superato il maestro! :-) Ormai l'umanità di oggi non ha più niente da imparare dal diavolo.

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  24. PER MARCAVAL: oramai molta umanità oggi è il diavolo.

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  25. Non credo nel diavolo e vivo nel libero pensiero laico ma è vero,oggi il peggiore chiede perdono al pessimo.
    Ciao fulvio

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  26. PER FULVIO: hai centrato il punto con questa tua chiosa efficacissima, il diavolo non esiste lo abbiamo dentro di noi.

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  27. Io al diavolo ci credo è il male che c’è nel mondo.
    Poi che il diavolo siamo noi ..può pure starci.
    È una delle sue tante forme.
    Ciao Daniele

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  28. PER MAX: il male c'è chiaro, ma secondo me non è un'entità astratta ma è insito in noi. E cmq se il diavolo esiste e noi siamo suoi allievi potrebbe anche essere spiazzato se non pentito del fatto che noi lo abbiamo surclassato.

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    1. Seguendo il senso della tua poesia tra l’altro molto bella ,anzi scusami se non te l’ho scritto nel commento precedente.
      Dicevo che Lucifero potrebbe benissimo dire che siamo diventati più bravi di lui ..si hai ragione !
      Personalmente la mia idea del diavolo è quella di non scinderlo dal male.
      Vive nel male che fanno gli uomini ..da credente poco praticante mi fa comodo crederlo così.
      Lucifero alla fine è un angelo dannato credo con a immagine e somiglianza di Dio come l’uomo no?
      Uomo per di più malvagio e tentatore...insomma mi hai capito?
      Non son così bravo in scienze ecclesiastiche 😀😀😀

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  29. Che bel post Amigu de Zena! Mi piace molto. La prenderò un po' alla larga iniziando con qualcosa di conosciuto, e cioè la famosa lettera ai romani di San Paolo quando sostiene che tutto coopera alla riuscita del bene. Forse è una visione ottimistica, ma in questa visione anche "L'Angelo" (che hai citato nel tuo post) avrà lo stesso destino: capire il male che ha creato e cambiare idea, cambiare la sua indole e creare qualcosa di nuovo.

    Inoltre, ti scrivo qualcosa che ho già scritto in risposta ad una tua recente visita sul mio blog: è facile fare il male, dare addosso agli altri, insultare, odiare...pensaci bene, tutti lo sanno fare. TROVARE SOLUZIONI, questo si che è qualcosa di importante. Assumersi le proprie responsabilità invece di delegare all'uomo forte, invece di de-responsabilizzarsi dicendo al capetto di turno: "Fai tu, risolvi i problemi di tutti".

    Certo, Karl Kraus diceva: "Il diavolo è un ottimista se pensa di peggiorare gli uomini", ma penso anch'io che il diavolo sarebbe spiazzato (o pentito) dal fatto che gli umani lo hanno suclassato (eccome...)
    Un salutone e alla prossima

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  30. PER ACCADEBIS: Grazie sono contento che ti sia piaciuta la poesia; in effetti partendo dalla tua citazione della lettera di San Paolo ai Romani, l'ottimismo non ci dovrebbe abbandonare neanche adesso. Vero è facile fare del male, affidarsi all'uomo forte per ignavia e/o paura di mettersi in movimento in prima persona. È proprio per questo che ho un forte pessimismo, perché all'ignoranza, all'ignavia della gente si è unito un ingrediente che unito a questi due crea un cocktail micidiale e devastante: questo ingrediente è l'arroganza. Tutto questo porta all'odio, alla rabbia, alla superficialità. Ed allora è proprio così, il Diavolo oggi se ci fosse sarebbe pentito e preoccupato da come i suoi allievi lo hanno nettamente surclassato.

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  31. Non so se il demonio (ammesso che esista) sia capace di pentimento e contrizione. Di certo credo proverebbe un certo stupore nel trovare un essere come l'uomo che ne sa sempre una più del diavolo. Il guaio è che l'uomo non solo è poco propenso a pentirsi e a far autocritica ma ricade frequentemente negli stessi errori

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  32. PER VOLTAIRE: infatti, nessuna autocritica né pentimento ma anzi escalation della violenza e dell'odio. L'uomo se il Diavolo esistesse davvero, sarebbe oramai davvero molto più crudele e sadico di lui.

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  33. PER MAX se per questo io in scienze ecclesiastiche o forse teologia sono ancora più scarso di te :-))) Comprendo la tua visione che poi non si allontana tanto dalla mia della poesia, solo che Lucifero rendendosi conto di come l'uomo ha superato la ferocia del maestro invece di avere un moto di gioia o al massimo di invidia, di colpo si pente e questo dà la misura della crudeltà che l'umanità ha raggiunto se riesce perfino a scioccare e far pentire Lucifero. Ti ringrazio per i complimenti, so che apprezzi i miei versi e questo mi onora moltissimo.

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  34. troppo empi per essere chiamati tra i benedetti, troppo poco recettivi per capire che il maestro si presenta quando l'allievo è pronto. poco importa se il maestro è diabolico

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  35. PER DIGITO: empi e soprattutto sprezzanti per cui neanche forse vogliamo ambire a quella chiamata e quindi l'umanità persiste nella sua distruzione. Interessante la tua considerazione sull'assenza quasi totale di recettività dell'uomo per cui non sarebbe pronto per nessun maestro. Questo lo condannerebbe ad una confusione malvagia eterna, ipotizzo.

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  36. Questa è una delle tue poesie che preferisco finora.
    E sí, probabilmente lo stesso Lucifero si spaventerebbe di fronte alla cattiveria dell'uomo. Anzi, voglio essere ottimista.... di alcuni uomini.
    Però a invocare il perdono di Dio proprio non ce lo vedo. 😉

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  37. Il male c'è ed è insito in noi.
    Poi, per convenienza possiamo dargli il nome che più ci piace, anche per scrollarcelo un po' di dosso e fare quel che facciamo meglio: addossare le colpe a qualcun altro.
    Ciao.

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  38. PER CLAUDIA: quanto all'invocare perdono io ci vedo meno l'uomo che Lucifero e poi mai limitare la provvidenza :-)))

    Voglio essere meno ottimista: molti uomini.

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  39. PER MARIELLA: il male è in noi ovviamente ma volevo sottolineare come la crudeltà umana ha raggiunto limiti tali che se davvero esistesse Lucifero questo inorridirebbe.

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  40. Forse il diavolo non compare nella Bibbia ma credo che sia qui, in mezzo a noi. In noi. Il male esiste, lo vediamo fiorire ogni giorno. Che ognuno lo chiami a suo modo, poi.

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  41. PER LA DAMA BIANCA: il male è dentro di noi e lo stiamo esternando troppo e da troppo tempo. Anche la bontà sarebbe dentro di noi ma qualcosa la sta bloccando: superficialità, arroganza, frustrazione, ignavia, ignoranza.

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  42. Buon anno Daniele e grazie per continuare a dare voce a quello che troppo spesso viene taciuto, messo sotto silenzio, o ignorato, anche perché troppo scomodo.

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  43. PER GUFO: buon anno a te e grazie per le tue importanti parole ne sono onorato.

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  44. Eh no, troppo semplice ora chiedere perdono.
    Un vero diavolo non chiede perdono mai, al massimo la smette e si ritira.
    L'uomo saprà farlo? In ogni caso è condannato.

    Moz-

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  45. PER MOZ: il dramma è che l'uomo non saprà né chiedere perdono né ritirarsi quindi è quasi certamente condannato.

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  46. Buon anno, non iniziato benissimo un bel monito e momento di riflessione per tutti

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  47. PER CARMINE Buon anno anche a te. Vero hai ragione ma purtroppo l'uomo sembra andare sempre più verso la sua fine

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