Due realtà differenti. Johnny disoccupato che cerca la bottiglia e l'altro personaggio, poeta, che è rassegnato alla sconfitta ed i suoi versi vorrebbero fermarlo dallo scrivere ancora ma, nonostante l'amarezza del poeta, non ci riescono.
PERCORSO OBBLIGATO
Sogni svaniti all'improvviso
Occhi da bambino
Sguardo costruttivo sul futuro
Sopraggiunta rassegnazione
Le corse sulla spiaggia
Pergamena di laurea
I tuoi sogni svaniti così all'improvviso.
Versi ricurvi sulle perversioni del mondo
Versi come sferzanti carezze sull'infelicità umana
Versi indulgenti
Rabbiosi
Impietosi
Johnny si sveglia la mattina
Osserva malinconicamente la bottiglia di Whisky sul suo tavolino
Subdola consolazione per la sua disoccupazione.
E questi versi stanchi
Fissano quella bottiglia con bramosia
Vorrebbero annullarsi
Spegnersi
Ignorare almeno per una volta le ferite del mondo
Sfuggire all'ineluttabilità di quel percorso obbligato
Riuscendo a bloccare il loro creatore
Impedendogli di pensare, emozionarsi, scrivere.
Intanto Johnny si è svegliato stamattina,
Felice di avere ancora sul tavolino la sua bottiglia.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Sono troppo tirchia per avere dipendenze 😅🔥💯 e ho un occupazione. Figuriamoci senza 😱
RispondiEliminaPER NEUTRINA il punto è che se anche decidi di non lottare più come poeta per logorio e stanchezza problemi del mondo non si risolvono e Johnny continuerà a guardare la bottiglia.
RispondiEliminaLa dipendenza da alcolici è il più sottovalutato dei problemi di dipendenza. Si parla tanto di droga, tanto di fumo con divieti di ogni genere, mentre per gli alcolici (che sono causa indiretta di svariate migliaia di morti ogni anno) non ci si fa caso, come se si pensasse che ormai gli alcolizzati non esistano più...
RispondiEliminaPER ARIANO: vero anche se questa poesia è ibrida mescola il problema di johnny con la stanchezza del poeta a raccontare le amarezze della vita, logorio che però si supera vedendo che anche arrendendosi i Johnny del mondo, qualunque sia il loro problema, continuano ad averlo.
RispondiEliminaMica per forza ci si deve ridurre così, io sono molto più reattivo e positivo.
RispondiEliminaAnche io, 20 anni fa, immaginavo tutt'altro... sembrava che la laurea dovesse spalancarti chissà cosa, e invece... Ma va bene così, e bevo solo per gusto :)
Ci si deve adattare, siamo figli del nostro mondo, del nostro tempo.
Moz-
PER MOZ: sono due realtà differenti. Johnny disoccupato cerca la bottiglia, l'altro personaggio, poeta, è rassegnato alla sconfitta ed i suoi versi vorrebbero fermarlo dallo scrivere ancora ma non ci riescono.
RispondiEliminaPer carattere tendo a non rassegnarmi mai, ma capisco che non tutti hanno la mia forza.
RispondiEliminaQuindi spero sempre che chi sta dall'altra parte possa in qualche modo trovare un po' di pace.
PER CLAUDIA. Johnny è rassegnato il poeta soltanto affranto ma poi è pronto di nuovo alla sfida.
RispondiEliminaIo direi a Johnny "Sù sù , non è con l'alcol che risolvi i problemi , datti una botta".
RispondiEliminaAl Poeta chiederei "Ti piace scrivere poesie ? Sei soddisfatto quando le leggi ?
Ti danno una sensazione di completezza ?" E allora continua senza farti troppe domande.
Buona giornata . Laura
PER LAURA: per johnny potrebbe essere più complicato di quanto sembra, per il poeta, potrebbero bastare i quesiti posti rispondendo positivamente agli stessi, ma resta il fatto della frustrazione di chi non riesce a capire il suo messaggio.
RispondiEliminaSono entrambi disperati. Il poeta perchè i versi gli si rivoltano contro. Johnny perchè l'unica consolazione ce l'ha nel liquore.
RispondiEliminaDue perdenti? O forse solo due persone finite al tappeto ai primi round dell'incontro con la vita e che faticano rialzarsi?
PER PATRICIA: i versi del poeta, a loro modo, vorrebbero salvare il poeta dal suo stato di prostrazione quindi tentano una ribellione per aiutarlo, nell'altro caso invece la disperazione porta all'oscurità dettata dall'alcol. Forse entrambi ne hanno prese troppe dalla vita.
RispondiEliminaLa dipendenza da alcol non può risolvere i problemi, anzi può solo peggiorarli.
RispondiEliminaSereno giorno.
PER CAVALIERE vero ma bisogna anche capire certe situazioni
RispondiEliminainebriarsi della profondità delle emozioni di chi scrive la più brutta delle poesie (comunque superiore a quelle provate da chi legge la più alta mai scritt) e poi brindare con un bicchiere (uno solo, piccolo). la disperazione ha sempre una cura, se si riesce a darle un nome
RispondiEliminaPER DIGITO tu unisci le due cose ma nella fattura sono due storie diverse che in qualche modo si intrecciano
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