Mind BONDAGE
Spaziatura
La barra della tua mente corre
Fantasmagorica allegoria del tempo
Usucapione del pensiero.
Caustico ansimare
Estrae sterpaglia vocale
Scioglie
Da cunicoli intasati
Radiazioni di tela rossa
Come tramonti di confuso tepore.
Incrostazioni
Sobborghi petroliferi
Trivellazioni dentro quartieri dormitorio.
Torpore cerebrale
Catena di montaggio
Corpi e menti riprodotti in serie
Clonazione legalizzata.
E votiamo tutti uguale
Votiamo come ci suggeriscono
Come ci programmano di fare.
Una volta Soldatini di latta
Ora, sguardi riprogrammati fatti di carne e nulla.
Esperimento riuscito,
Senza nessuna meta liberamente predefinita
Oggi siamo tutti
Umanità anestetizzata che cammina.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Tutti anestetizzati, non so. Molti, certamente. Ma se guardiamo alla gente pulsante, vediamo una piazza piena di gente e, secondo me, ogni timore è qui che deve concentrarsi ché, anche tra i riottosi, c'è chi protesta non sa bene per cosa ma, per loro, l'importante è restare fuori dal coro, finendo per non credere a niente. E non credere a niente equivale, grosso modo al meno, a credere a tutto.
RispondiEliminaPER DIGITO vero esiste il rischio di cui scrivi tu ma questa gente almeno è critica e forse saprà credere alla verità quando verrà loro detta.
RispondiEliminaSiamo tutti influenzati da qualcosa o qualcuno. Senza alternative. L'unica scelta che abbiamo è scegliere noi da cosa farci influenzare 😅
RispondiEliminaPER NEUTRINA non sono d'accordo si può decidere se una opinione la condividiamo o no ma poi ragioniamo con la nostra testa senza lasciarci influenzare passivamente senza usare il nostro cervello
RispondiEliminaIo credo che, in questa società che ci vorrebbe tutti uguali e sottomessi, l'importante sia continuare a pensare e ragionare con la propria testa e agire secondo coscienza. Io, almeno, cerco di fare così. Saluti
RispondiEliminaPER MIRTILLO La penso come te
RispondiEliminaSiamo prevedibili e influenzabile che ci insegnano a pensare senza testa
RispondiEliminaSarà per questo che odio le masse e sono sempre stata fuori dal coro.
RispondiEliminaPersino in famiglia non sopporto i diktat e mi ribello.
A volte, però, penso che sarei più felice se mi omologassi. Chissà.
PER CARMINE infatti ma bisogna rifiutarsi ed impedirlo.
RispondiEliminaPER CLAUDIA sarebbe una felicità effimera e superficiale meglio essere ciò che siamo.
RispondiEliminaEh no, mica per tutti è così. E per fortuna.
RispondiEliminaPER MARIELLA lo so tu sei una piacevole eccezione.
RispondiEliminaSiamo ancora persone libere? Siamo in grado di riflettere utilmente? L'informazione vera è possibile? Siamo un popolo immaturo e, inquinati nel profondo dalla televisione, riteniamo normale quel che non è e non può esserlo. Accettiamo l'inaccettabile e chi non lo fa viene guardato con sospetto. Tempi brutti, questi nostri. La ragione è andata in vacanza o mangia schifezze davanti allo schermo.
RispondiEliminaCiao.
Mha .. più che anestetizzati direi che oramai ognuno quando vota segue la sua "pancia" e non l'interesse comune.
RispondiEliminaSe fossimo meno egoisti e riuscissimo a guardare oltre il limite del proprio orticello sarebbe già un passo in avanti.
Purtroppo è più facile pensarlo che poi metterlo in pratica.
E chi ci "manovra " come un burattinaio ( ma sarebbe meglio dire che ci sono più burattinai che inscenano questo triste teatrino) sa bene come tenere i fili e conosce le nostre debolezze.
Complimenti per i versi...mi piace molto il contrasto "visivo" fra radiazioni di tela rossa e i tramonti della mente.
Ciao
Una società fatta di tanti cloni e omologati al pensiero della massa.
RispondiEliminaSereno giorno.
PER SARI analisi efficace dura e verissima e scritta con immagini che rendono perfettamente l'idea della realtà di oggi.
RispondiEliminaPER MAX in primis grazie per le tue bellissime parole sui miei versi. Venendo al tuo commento non posso che darti ragione ma è proprio questo cieco egoismo manovrato dai burattinai che secondo me nasce da una forma iniziale di anestetizzazione etica e sociale.
RispondiEliminaPER CAVALIERE Verissimo.
RispondiEliminaPER VALERIA concordo
RispondiEliminaPoesia particolarmente evocativa, in particolare il secondo e il terzo blocco. Una grande potenza visiva, complimenti.
RispondiEliminaCredo che la cosa che conta di più sia non omologarsi mai. Oppure strappare le catene che ci hanno messo e ci tengono sottomessi
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