CORTOCIRCUITO
Cortocircuito sensoriale
Amabile suono strazia la tua corteccia cerebrale
Sfizioso sfregio sfigura la tua faccia stereotipata
Come un quadro di Fontana.
Ribellione paradossale
Pensiero plastificato vuole soffocare la libera opinione
E tu rinchiuso in una stanza perdi l'asilo
E vieni prelevato come un bandito
Un incallito criminale.
Siamo rivoltelle e carne da macello
Ci rivoltiamo contro le nostre stesse ambizioni
Divoriamo per paura i nostri sogni
Noi, patetici alter ego di noi stessi.
Cortocircuito cerebrale
L'anima sviene
Il corpo cede
La tua vita sfiorisce
Cortocircuito esistenziale
L'anima imputridisce
E ti spegni
Patetico esemplare fatto di nulla.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Siamo rivoltelle che non sparano...ma è bellissimo quel verso...
RispondiEliminaQuesta società ci logora, ci usa veramente come carne da macello, imponendo regole che vanno oltre a quelle necessarie per una pacifica convivenza.
Come non essere d'accordo con te!
RispondiElimina"Cortocircuito esistenziale
L'anima imputridisce
E ti spegni "
Ed è già tardi per porvi rimedio,
per aiutare i giovani cervelli frastornati.
Cri
PER RICCARDO: è vero è una società che ci logora ma la società siamo anche noi e potremmo unirci compatti per ribellarci a questi ritmi ed a queste situazioni.
RispondiEliminaPER CRISTIANA: possibile che tu abbia ragione purtroppo.
RispondiEliminaPerò il cortocircuito sensoriale non è sempre un danno, può essere uno stimolo... :)
RispondiEliminaMoz-
Te lo sei portato da Torino questo inno disperato a tutto ciò di umano che stanno distruggendo, questa difesa dell'individuo, della sua esistenza morale e materiale?
RispondiEliminaStiamo diventando un'Umanità marcia, identità di ciò che non vorremmo essere, ma che senza accorgercene ci poniamo in posizione di una totale mutazione negativa. Qualcuno se ne comincia a rendere conto, altri non vuole vedere né sapere né parlarne come le tre scimmiette, ma siamo noi che affondiamo sprofondando coi piedi nel putridume, così a fondo che nemmeno ce ne rendiamo più conto.
Una delle tue più complete e tragiche invettive. Ovunque tu fissi lo sguardo, dalla superficie degli oceani, ai ghiacci polari, alle foreste che bruciano sottraendoci miliardi di metri quadrati di terreno che fino a ieri per milioni di anni ci hanno dato ossigeno e oggi ci danno morte, e continuiamo a nutrirci con animali inquinati (mangiamo la plastica che loro mangiano, mangiamo noi stessi) e la campagna ci dà indietro i veleni che impunemente produciamo. Siamo ormai quasi in grado di dire entro quanto tempo ci autodistruggeremo alla faccia della nostra intelligenza.
Eccola la nostra intelligenza: siamo dei cretini assoluti e conclamati.
PER MOZ: non in questo contesto però...
RispondiEliminaPER VINCENZO: in primis grazie di cuore per le tue straordinarie parole per i miei versi. È vero, ci sono molti che non vogliono vedere, sapere e parlare dei problemi che ci circondano facendo orecchie da mercante e comportandosi proprio come le famose e da te citate tre scimmiette. È un comportamento stolto perché sarebbe come pensare di difendersi da un tornado rinchiudendosi a giocare col computer stando in un'abitazione di paglia come quella della famosa fiaba… Eppure fanno proprio così, eppure si comportano proprio "come cretini assoluti e conclamati"
RispondiEliminaSiamo immersi in una società allo sbando.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Siamo davvero messi male. E la Società è sempre più incapace di correggere i propri errori e degradi. In alcuni casi anche perchè non tenta nemmeno di cercare in qualche modo di riparare.
RispondiEliminaIl risultato è una società con gente sempre più isolata ed allo sbando.
Profonda Tristezza
PER CAVALIERE: è una deriva senza speranza.
RispondiEliminaPER ARWEN: gente isolata per viltà e per scelta. La società siamo anche noi e dovremmo ribellarci a questa deriva apparentemente inarrestabile.
RispondiEliminabravo bravo
RispondiEliminaPER ERNEST: grazie di cuore!
RispondiEliminaqui ci siamo superati, eh? tocchi, struggi, ritocchi e distruggi. però c'è speranza e possiamo scegliere di invertire la marcia, lasciare uscire la sensazione di essere fautori di noi.
RispondiEliminaPER DIGITO: grazie per i complimenti :-))). Hai ragione noi possiamo essere artefici del nostro destino e quindi ciascuno di noi insieme con gli altri potrebbe cambiare le cose. Solo che molti non lo capiscono e/o non vogliono capirlo.
RispondiEliminaDivoriamo i nostri sogni per paura, codardia o semplice inettitudine?
RispondiEliminaTemo la terza.
PER CLAUDIA; o forse per tutte e tre insieme,
RispondiEliminaQuel "Corto circuito sensoriale, paradossale, cerebrale, esistenziale" fanno un quadro della situazione perfetta. Ho saputo che è andato tutto bene sabato, sono contento per te.
RispondiEliminaUn salutone e alla prossima
PER ACCADE: grazie per le tue parole. Sì sabato tutto bene.
RispondiEliminaSperiamo che le rivoltelle continuino a non sparare perché da come si mette in tutta Europa forse faranno la loro apparizione ben caricate. Molti che si dicono contro l'Europa dovrebbero spiegarmi perché poi si presentano per essere eletti al parlamento européo. Probabilmente perché possono ricevere sette milioni e mezzo di euro al mese. Scusa, stavo dimenticando, la tua poesia è bellissima, come pure le precedenti che ho avuto il piacere di leggere dopo la lunga assenza. Un cordiale saluto e buon 1° maggio.
RispondiEliminaMi dà un senso di claustrofobia il pensiero di quest'anima che imputridisce.
RispondiEliminaFa anche un po' venire il voltastomaco. Ma è pur vero che sono immagine evocative come questa a scuotere di più.
Bravo come sempre :)
PER ELIO: sempre puntuali i tuoi commenti. Ti ringrazio per il tuo passaggio e per le tue bellissime parole d'apprezzamento.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA: "Ma è pur vero che sono immagine evocative come questa a scuotere di più." Brava hai perfettamente centrato il punto.
RispondiElimina