THE UNNAMED TOWN
Città senza nome
Ibridi dai tentacoli amaranto
Vite racchiuse in ampolle artificiali
Aria assente.
Corroboranti integratori
Sostituiscono il cibo
Menti allergiche al libero pensiero
Abbrustoliscono sotto i raggi di un sole artificiale
Razza umana unificata e geneticamente corretta
Nuovi Polifemo di Omerica memoria
Esseri deformi nella mente e nel corpo.
Gli ibridi amaranto
Si accoppiano con i nuovi umani
In uno scenario fantasy ed apocalittico.
Berretti verdi
Mantengono il caos
Scarabei sacri e venerati come Dei
Si innamorano tra loro.
E dentro ogni singolo microcosmo
Costituito dalle Ampolle Artificiali
Scorre asfittica e patetica
La vita del nuovo mondo
L'esistenza della nuova razza umana.
E gli ibridi viscidi e squamosi
Danzano sulle punte dei loro tentacoli amaranto
Cantando le gesta dell'uomo di un tempo
Sottolineando le follie dell'uomo di un tempo.
E come falene
Danzano sui loro sogni
Per spegnersi alle prime luci dell'alba.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Le tue poesie descrivono spesso scenari Apocalittici.
RispondiEliminaIl problema è che rispecchiano sempre la realtà. Magari fossero solo sogni. Anzi, incubi..
Uno scenario davvero apocalittico!
RispondiEliminaSperiamo al contrario che la natura non venga mai distrutta dall'uomo, che si possa preservare un minimo di cura dell'ambiente e che i nostri pronipoti possano godere dei doni della terra.
Sarei curioso di sapere cosa rappresentano gli scarabei sacri..
Che scenario apocalittico! (No, Daniele, lo dico solo per "fare il verso" a Claudia e Riccardo ;-)
RispondiEliminaDisfattismo inesorabile e delicato, memorie ataviche che cozzano violente (e con urti rumorosissimi e fragili) una contro l'altra. Presenza, tatto, convalescenza. L'apocalisse, per cuori limpidi come il tuo, è sempre una pagina più lontana.
PER CLAUDIA: Sento molto ed ho molto a cuore il problema di questo disfacimento ambientale ma prima ancora etico della nostra società, per cui lancio con i miei versi autentici gridi d'allarme che spero non restino inascoltati.
RispondiEliminaPER RICCARDO: mi unisco alla tua speranza anche se resto al momento molto scettico.
RispondiEliminaPER DIGITO: Ti ringrazio per definirmi un cuore limpido, non so se lo sono, so soltanto che l'apocalisse non guarda in faccia a nessuno neanche ai cuori limpidi purtroppo. Bentornato!
RispondiEliminaIo spero che le cose cambino. Anzi, ne sono certa. C'è più movimento nel mondo, maggiore consapevolezza. Verranno tempi migliori, anche per il nostro pianeta e per l'umanità.
RispondiEliminaPER IRENE; consapevolezza e movimento esistono, bisognerà vedere se smuoveranno chi comanda e se saremo ancora in tempo per arrestare questo processo di disfacimento che pare inesorabile.
RispondiEliminaSembra uno scenario fantascientifico.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA: lo è per certi aspetti ma nel fondo c'è molta verità e realtà.
RispondiEliminaPER RICCARDO ANCORA :-))): vedo che mi sono dimenticato di rispondere al tuo quesito ma rimedio subito: gli "scarabei sacri" sarebbero come una sorta di "razza eletta" ( o meglio tale considerata dagli scarabei medesimi oltre che dagli umani e dagli ibridi) che infatti in quanto tale non si mischia con le altre specie. D'altronde in ogni agglomerato sociale umano esiste la religione. In questo caso, in questa realtà, si venerano esseri esistenti ma considerati divini forse perché sono sopravvissuti e sono rimasti uguali a prima della "apocalisse". Si tratta infatti di un panorama più che apocalittico, post-apocalittico
RispondiEliminasi in questo mondo le città sembrano tutte uguali dal sud africa la polo nord, dalla cina al sudamerica, più che uno scenario fantascientifico sembra uno scenario d'oggi visto con altri occhi
RispondiEliminaPER CARMINE vero certe metropoli si somigliano tutte oggi ed in tutte si trova la stessa alienazione
RispondiEliminafantascienza attuale direi
RispondiEliminaPER ERNEST attuale e drammatica.
RispondiEliminaTristezza infinita. Posso solo impegnarmi il più possibile per una vita "buona" dell'umanità e della natura ... Grazie. Buona fine settimana.
RispondiEliminaPER MARIA perseguire il tuo impegno è già un grande passo avanti
RispondiEliminaInteressante ... poesia fantascientifica per raccontare una realtà vuoti di ideali e di pensieri.
RispondiEliminaPER MARCAVAL fantascienza nelle immagini ma giustamente come hai sottolineato tu non nel messaggio che vuole far arrivare
RispondiEliminaUno scenario apocalittico, sempre più reale.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Il decadimento -spero che avvenga in un inverno stramaledettamente lontano- io lo vedo come la fine di ogni speranza dell'Umanità di riuscire a farcela da sola, della resa totale dell'Uomo di poter abbattere il dominio dello stupidissimo danaro e dei delinquenti che così male lo hanno sempre distribuito e a delusione di non riuscire a mettere d'accordo degli stupidissimi masochisti, dei milioni di Donald Trump che negano i vecchio olokaust e purtroppo anche il nuovo e prossimo OLOKAUST, perché fa comodo ai loro interessi di potere, agli interessi economici dei loro Gruppi Bancari.
RispondiEliminaE allora quale sarà la mossa disperta e perdente che farà il popolo sovrano un po' dappertutto? Lascerà ai vari Iddii, tra cui la Divina Provvidenza, il compito della protezione di tutti. Ma come fate ad affidare il vostro FUTURO a chi lo ha rinnegato a prescindere? A chi-tutti, cristiani, buddisti, islamisti, sono rimasti immobili a migliaia di anni indietro sprofondando nell'oscurantismo e nel medio evo?
Ci sarà un altro Santo padre imbecille o troppo furbo a guidarvi nel baratro, altri gran preti vi guideranno, l'essenziale che voi torniate a NON PENSARE CON LE VOTRE TESTE, ma con le loro stramarce. Non ve ne accorgerete mai, ma perderete ogni controllo e sprofonderete nel mare di merda che già vi sta risucchiando.
Questo è quello che temo, non vicino grazie a dio, ma sufficiente a pilotare lel gorgo i miei pronipoti.
PER CAVALIERE infatti purtroppo è proprio così
RispondiEliminaPER VINCENZO il tuo scenario è apocalittico quanto il mio. Forse i giovani proveranno a cambiare questo futuro di morte ma non so se riusciranno. Io temo un crollo prima di quando pensi tu.
RispondiEliminaDaniele, non dimenticarti di leggere il mio jukebox, perché oggi è dedicato a te.
RispondiEliminaBacio
Mi ha ricordato molto District 9, uno di quei film di "insana" fantascienza, solo perché molto vicini ad un futuro più che prossimo...
RispondiEliminaPER FRANCO non ho visto quel film ma è vero che ci sono opere che dipingono una realtà di fantascienza anche possibile.
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