Questi versi famosissimi di Kipling postati qui nel suo blog lunedì scorso da Cavaliere Oscuro del Web, e che ricordo mi lesse mio padre quando ero ragazzino, mi hanno ispirato, anche su invito del Cavaliere, questa poesia. Versi sofferti ma con un finale forse...
L'ULTIMA SFIDA
E tu ci hai provato
A dare seguito a quelle parole
Ad osservare come precetti sacri
Quei consigli.
Ci hai provato forse riuscendoci fino ad ora
Ma adesso il peso del tempo si fa sentire
E la stanchezza e la rassegnazione
Stanno avendo la meglio.
Ti rialzi
Sguainando le tue parole ed i tuoi sogni come spade
E rivendichi ciò che meriti.
Gridi in silenzio
La tua disperazione
E come una roccia
Resisti
Contro l'arsura del vento
E le ferite del tempo.
Sprezzante
Fissi negli occhi la sorte avversa
La sfidi a morte
Pronto a dare la tua vita
A giocarla ai dadi per il tuo sogno
Pronto a vincere tutto o soccombere per sempre.
E con quelle parole ancora nella tua testa
Provi a vincere e rispettarle per un'ultima volta ancora.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
"Come una roccia
RispondiEliminaResisti
Contro l'arsura del vento
E le ferite del tempo." Sento davvero mie queste parole ... Grazie, Daniele. Buona giornata e buon fine settimana.
PER MARIA grazie di cuore. Buon fine settimana anche a te.
RispondiEliminaIl fodero aspetterà e i sogni, seppure in stand-by, saranno sempre lì, pronti a rianimarsi. Riposa guerriero, anche i santi e gli eroi l'hanno sempre fatto. Aspettati.
RispondiEliminaC'è tanta musica nel primo sole del mattino..
Ciao.P.S.: Potrebbe essere di molti questa tua bella poesia.
Stanchezza e rassegnazione sono due parole che rappresentano veramente la nostra società...
RispondiEliminaAldilà della cattiveria dilagante, penso anche al mondo del lavoro..
Lavorare come lavoravano i nostri padri, o forse di più, ma guadagnare la metà.
Con la stanchezza perché il lavoro piace, ma spesso non dà tregua.
E con la rassegnazione per certe dinamiche alle quali non ci si può sottrarre.
E' davvero difficile avere dei sogni e lottare per essi.
PER SARI: "Il fodero aspetterà e i sogni, seppure in stand-by, saranno sempre lì, pronti a rianimarsi. Riposa guerriero, anche i santi e gli eroi l'hanno sempre fatto. Aspettati. C'è tanta musica nel primo sole del mattino."
RispondiEliminaQuanta poesia in queste tue delicate e carezzevoli parole. Grazie!
PS: forse hai ragione, molti potrebbero identificarsi in questi miei versi.
PER RICCARDO: disamina lucida ed efficace con una chiosa amaramente vera: è davvero dura lottare per i propri sogni.
RispondiEliminaHai usato versi incomparabili.
RispondiEliminaUn evviva agli ultimi eroi!
Cri
PER CRISTIANA: ti ringrazio dal profondo del cuore.
RispondiEliminaMolto belli i tuoi versi, come sempre del resto.
RispondiEliminaIn questo caso apprezzo soprattutto il finale.
PER LA DAMA BIANCA: Grazie di cuore sono onorato.
RispondiEliminaAttendevo i tuoi versi e ti ringrazio per questi spunti di riflessione che ci dai. Mi sembra un mondo dove i sogni muoiono prima di nascere, un vita che si fa sempre più dura, ma non bisogna mai arrendersi oppure sarebbe la fine.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE: grazie a te per essere stato preziosa fonte di ispirazione. Sono profondamente toccato dalle tue parole.
RispondiElimina"Gridi in silenzio
RispondiEliminaLa tua disperazione
E come una roccia
Resisti".
Pensavi a me mentre scrivevi, vero?
Scherzi a parte, versi molto toccanti.
Bravo.
PER CLAUDIA veramente più a me lol. Grazie per le tue parole.
RispondiEliminaCi vogliono annichiliti, privi di piacere per la vita, poveri e senza speranza nel futuro. Ma non c'è la faranno perché la vita è più forte dell'odio e della sopraffazione. Un abbraccio
RispondiEliminaCorreggo: non "ce" la faranno
EliminaPER NOU parola significative e profonde. Grazie.
RispondiEliminaNon è un caso se come titolo per la sua celebre poesia Kipling ha scelto proprio "If". La parola "se" implica un'opzione condizionante, ovvero che il mancato rispetto delle... "clausole" del "se" fa crollare tutto. E sono clausole davvero difficili...
RispondiEliminaPER ARIANO soprattutto nel lungo periodo.
RispondiEliminaApprezzo molto questo genere di versi, un po' più "liberi" da citazioni di fatti e momenti concreti.
RispondiEliminaApplicabili a molte situazioni, quindi. Applicabili a noi tutti.
Moz-
PER MOZ io invece dal vivo amo di più recitare quelle sociali ma non disdegno anche alcune come questa.
RispondiEliminaRileggo e ti vedo che parli davanti ad uno specchio, Ti guardi negli occhi, sfumi le parole che devi ascoltare solo tu. Capisco adeso che è un nobilissimo testo autobiografico dove tu sagacemente ti esprimi per le vie più dirette.
RispondiEliminaVero comunque quel che Sari ha rilevato: potrebbe riguardare molte persone, molte rocce che iniziano a sentire il peso dell'età. Potrebbe riguardare anche me, pensa un po'.
Quante volte ho gridato in silenzio e quante volte avrei voluto trovarmi sola in
RispondiEliminaun bosco e urlare tutto il mio dolore , quante volte....Il tempo stà sgretolando
questa roccia che finch'è c'è vita cerca di resistere .
Bellissima poesia che , penso riguardi un po' tutti noi .
Buonanotte . Laura
PER VINCENZO ero sicuro che la tua sensibilità avrebbe ancora una volta fatto centro comprendendo perfettamente il senso della poesia. Vero anche quelli che ha detto Sari molti possono specchiarsi in queste parole. Sei un grande
RispondiEliminaPER LAURA grazie per queste tue bellissime parole
RispondiElimina"sguainando le parole" ti appartiene, ti delinea; rende giustizia alla tua personalità ed al tuo perenne ardire.. sei un combattente gentile.. non puoi avere timori.. resisti allo sfacelo, ed inciti tutti noi a fare lo stesso...
RispondiEliminaPER FRANCO ma che fantastico commento mi emoziona immensamente!
RispondiEliminaPER NOU ok avevo cmq capito.
RispondiEliminaGRidare in silenzio! Quante volte! Troppe! Tanto anche con la voce chi non vuol sentire non sente.
RispondiEliminaSEmbra scritta per me questa poesia.C'è solo che non so quanta forza avrò per risollevarmi e combattere.
O se presto farò anch'io come le rocce che col tempo si lasciano erodere dagli eventi.
Anche le pietre si stancano di resistere sai...
PER PATRICIA grande commozione per questo tuo commento. Io spero solo che la sfida tu la vinca prima di essere erosa.
RispondiEliminaLa seconda quartina mi ha fatto venire in mente "Quando tu sarai vecchia" di Yeats.
RispondiEliminaQuando tu sarai vecchia e grigia
e piena di sonno
e china accanto al fuoco,
tira giù questo libro
e lentamente leggilo
e sogna del dolce sguardo
che i tuoi occhi ebbero un tempo
e delle loro ombre profonde;
quanti amarono i tuoi istanti di lieta grazia
e amarono la tua bellezza
con falso e vero amore,
ma un solo uomo amò in te
l’anima pellegrina
e amò il dolore del tuo mutevole volto,
e chinandoti giù verso i tizzoni incandescenti,
mormora, un po’ tristemente,
quanto amore fuggì
e misurò i suoi passi
sulle montagne in alto
e nascose il suo viso
fra una moltitudine di stelle.
PER MARCO in primis benvenuto in questa agorà. Più che l'età a rendere stanchi sono anche i tanti ed inutili anni di lotta che arrivati ad una certa età si sentono di più. Br lei versi hai citato.
RispondiEliminaNon sono gli anni, sono i chilometri...
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