Domenica sarà la giornata della memoria ma già in durante la settimana e questo weekend ci sono stati e ci saranno importanti eventi per celebrarla. Credo che in questo tempo più che mai sia importantissima questa giornata visti i rigurgiti nazisti a cui assistiamo soprattutto in Europa.
Poche parole voglio scrivere, giusto l'invito a vivere questa giornata e respirarla con forza in ogni modo attraverso documentari, letture, film, momenti dal vivo, proprio per penetrare fin nel profondo questo dramma e far in modo che non si ripeta mai più.
Io vi lascio come sempre il mio video che già conoscete in molti come segno profondo della mia partecipazione.
Viva la vita e la libertà!
Questa giornata per me è importantissima. Fin da quando ero una bambina la mia attenzione e il mio desiderio di conoscere e ricordare non è mai venuto meno. Sul mio blog se ne parlerà. Potrà sembrare banale e ipocrita la celebrazione (come ho letto da qualche parte) ma io ci sarò, come sempre. Grazie Dani, il video lo guarderò questa sera.
RispondiEliminaGiornata importante in cui bisogna rammentare i genocidi compiuti in nome di follie ideologiche o religiose, alcuni dei quali (vedi quello armeno ad opera dei turchi) non sono mai stati neppure riconosciuti dall'ONU...
RispondiEliminaCaro Daniele, ogni volta che guardo uno dei tuoi video mi emoziono, e penso che chi ti segue dal vivo è molto fortunato.
RispondiEliminaQuanto alla giornata della memoria, è fondamentale non dimenticare, sebbene la storia si stia ripetendo, adesso più che mai.
Sai, tanti anni fa scrissi una poesia per omaggiare a mio modo il popolo ebraico.
Mi è tornata in mente ieri, mentre commentavo il post di un'amica.
Quindi te la incollo qui. Il giudizio di un vero poeta mi tornerà utile.
Uomini senza ombra
Sguardi persi,
volti evanescenti.
Uomini,
donne,
bambini
senza età,
nome,
sesso.
Anime vaghe
rinchiuse nella trappola
della morte.
Pregano
stanchi
verso l’ultimo respiro.
S’illudono
di sconfiggere l’oscurità.
Arresi,
non reagiscono.
Ebrei
li chiamano.
Moriranno.
Uomini senza ombra
le cui anime
vagheranno nei cuori,
finché la gente
riuscirà a contenerle.
L’eco dei lamenti
risuonerà ancora nel mondo.
Rintocco di campane,
ogni domenica di aprile.
Claudia Turchiarulo
Chi ha vissuto come me i rastrellamenti per catturare i pochi ebrei rimasti in circolazione protetti da tutta una popolazione -io ero a Valentano, sfollato dalla mia città dopo il primo bombardamento alleato, e vidi coi miei occhi quello che quei contadini in blocco fecero per occultare, nutrire e proteggere una famiglia ebrea del paese, nonno, padre, madre e due figli della mia età, non ha bisogno di una giornata della memoria. Il bambino soggiornò da noi dodici giorni con le SS che visitavano -modo di dire: bosognava spalancare le porte e lasciarli rivoltare casa ogni volta- e noi rischiammo per dodici giorni la deportazione ed una fine miseranda, ma mia madre -dichiarata mussoliniana , non fascista ma seguace del Duce, difese quella creatura mettendo a rischio la vita del figlio. E avrebbe data la sua per salvare quella di David, di cui pochi mesi prima ignorava l'esistenza. Questa è la mia memoria diretta dell'Olocausto.
RispondiEliminaPER MARIELLA: celebrare può essere ipocrita se lo spirito è quello sbagliato ossia di necessità sociale (tradotto si deve fare, facciamolo), banale mai. Esserci con la propria presenza anche virtuale è importantissimo.
RispondiEliminaPER ARIANO: infatti questa giornata serve anche per comprendere come si debba avere chiaro il concetto che si deve sempre vigilare affinché questi orrori non accadano di nuovo e per ricordare tutti i genocidi passati.
RispondiEliminaPER CLAUDIA: sono emozionato dai tuoi complimenti, grazie! LA aggiornata della memoria serve proprio per daae forza alla memoria storica conce strumento moderno per evitare che accadano di nuovo drammi del genere. La tua poesia è buona, davvero.
RispondiEliminaPER VINCENZO: una memoria ed una testimonianza toccanti che danno ancora più forza e senso a questa giornata. Invito tutti a leggere il tuo commento soprattutto chi, come dice Mariella, sostiene che celebrare questa giornata sia banale e/o ipocrita.
RispondiEliminaDurante l'anno ci sono giornate veramente cretine ed inutili, è il caso di dirlo.
RispondiEliminaForse l'unica davvero sensata e giusta è questa.
PER LA DAMA BIANCA: questa lo è di sicuro.
RispondiEliminaE' una giornata che mi spingerà a leggere, ancora una volta, "Se questo è un uomo" di Levi
RispondiEliminaPER PINO: un modo anche questo importante per conmemorare la giornata
RispondiEliminaGiornata importante per ricordare tutti i vari genocidi.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE: concordo con te.
RispondiEliminaMai si dovrebbe dimenticare. Il mio contributo lo diedi con la tesi di laurea che verteva sulla letteratura dell'Olocausto. E' stata un'esperienza che mi ha aperto il cuore e la mente per sempre.
RispondiEliminaPER IRENE; mai dimenticare, concordo con te in pieno.
RispondiEliminaI tragici fatti dell'Olocausto mi hanno colpita molto sin da quando ero bambina e li studiavo sui libri di scuola o ne sentivo parlare dai miei genitori e nonni. Diventata più grande, ho approfondito con tante altre letture e video, che mi hanno sempre turbato perchè non potevo credere a tanta ferocia ed è così ancora oggi; quando si parla di questi argomenti mi sento sempre a disagio perchè mi chiedo come è stato possibile che l'uomo sia caduto così in basso, in un abisso di crudeltà verso i suoi simili. Bisogna ricordare quei giorni perchè non devono più tornare, le generazioni di oggi devono essere coscienti di dove può portare l'odio , se non si vigila. Saluti.
RispondiEliminaPER MIRTILLO: sento molto vicino a me le tue parole e le faccio mie in toto.
RispondiEliminaLa memoria è importantissima. Ma anche spiegare e descrivere bene la questione dell'odio razziale è fondamentale oggi più che mai, oggi più di prima visto ciò che succede in Italia e all'estero. Il passato in certi casi è ancora vivo nel presente.
RispondiEliminaUn salutone e alla prossima
PER ACCADEBIS: infatti la memoria storica serve proprio per riconoscere oggi i germi nascosti ma presenti di tristi realtà passate ed impedire che ritornino.
RispondiEliminaDaniele, che grande emozione il tuo video.
RispondiEliminaNon ho mai saputo trovare le parole giuste per descrivere l' orrore dell'Olocausto e di tutti i genocidi della Storia. Ma ci ho provato, ogni anno, il 27 gennaio sul mio blog. E lo farò anche quest'anno. Sarà una piccola goccia nel mare, ma è troppo grande il desiderio di far sì che MAI si dimentichi!
Che poi, anche oggi ci sono echi che più o meno somessi, che mi fanno tremare... la Storia si sa tende a ripetersi. Ma non tutti sembrano dare il giusto peso a certi segnali inquietanti.
PER MARIS: ecco perché è importante non dimenticare e avere memoria storica proprio per fare in modo tale che la Storia non si ripeta più.
RispondiEliminaCon i segnali che ci sono ,a me fa tanta paura che la Storia si ripeta .
RispondiEliminaSpero di sbagliarmi .
Buona giornata . Laura
PER LAURA: speriamo non sia così
RispondiEliminaattraverso il video hai svegliato tutte le coscienze.
RispondiEliminaanche le meno attente o distratte.
spesso pur di non vedere guardiamo dall'altra parte.
tu hai fatto in modo che restassimo svegli.
grazie.
PER JULIETTE; ti ringrazio per le tue bellissime parole molto toccanti e che mi hanno emozionato tantissimo.
RispondiEliminaBello , semplice , essenziale. Non lasciamo spazio a rigurgiti di neonazismo e fascismo.
RispondiEliminaPER MR HYDE giusto, nessuno spazio.
RispondiEliminaLa strada di Levi
RispondiEliminaItalia, 2006, 35mm, 92', Colore
Sinossi
Il 27 gennaio 1945, Primo Levi, autore dell’universalmente noto Se questo è un uomo, venne liberato dal campo di concentramento di Auschwitz. Gli furono necessari dieci mesi, dozzine di giri tortuosi, molti ritardi e migliaia di chilometri per tornare a casa, a Torino. Nel corso del lungo viaggio, Levi attraversò la Polonia, l’Ucraina, la Bielorussia, la Moldavia, la Romania, l’Ungheria, la Slovacchia, l’Austria, la Germania per giungere, finalmente, in Italia. Raccontò la storia delle sue avventure, degli incontri e le sue riflessioni in un altro famosissimo libro, La tregua. Sessant’ anni più tardi, il regista Davide Ferrario e lo scrittore Marco Belpoliti seguono lo stesso itinerario attraverso l’Europa post-comunista di oggi. La strada di Levi è un viaggio attraverso la storia e la geo-politica che ricostruisce l’avventura di Levi ma ritrae, al contempo, le condizioni dei moderni europei, visitando i resti dell’impero sovietico, Chernobyl, raduni neo-nazisti, villaggi di poveri emigranti…
Oltre la barbarie nazista specialmente a Auschwitz non bisogna dimenticare l'odissea del ritorno a casa dei deportati liberati dai russi.
Bisogna assolutamente ricordare , quello che è triste se posso permettermi è il sentirsi ancora oggi in pericolo, pensavo che le generazioni di oggi fossero più coscienti.
RispondiEliminaPER GUS; sono tanti gli aspetti orribili della guerra che non vanno dimenticati.
RispondiEliminaPER CARMINE: concordo con la tua amara riflessione.
RispondiEliminaIo sarò noioso fino alla fine... ma celebrare olocausti mentre bimbi muoiono in mare, oggi, mi sembra un controsenso ed un'offesa a quella memoria. E' come se si sia morti invano. Come se si sia sofferto invano. Come se si sia pregato, invano.
RispondiEliminaPER FRANCO: non sono d'accordo con questa tua visione delle cose, l'olocausto è assolutamente un orrore da non dimenticare
RispondiEliminaCiao,
RispondiEliminauna breve rassegna nei nostri telegiornali e basta... Il bambino caduto nel pozzo, Venezuela, lo sciopero dei tassisti e la crisi di "Podemos" hanno fatto le notizie più importanti ieri.
podi-.
PER PODI; no da noi invece ne hanno parlato diffusamente.
RispondiEliminaPer non dimenticare mai...per non emulare mai...perché il peggior male dopo dimenticare è l'indifferenza!
RispondiEliminaPER FEDERICA: Concordo con te.
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