lunedì 9 luglio 2018

L'Angolo del Rockpoeta®: "Anestesia Del Pensiero"

ANESTESIA DEL PENSIERO

Malato grave
di Realtà.

Paraventi dell’Anima
Scoperchiati dalla soggezione del Tempo

Recettore Delta
per alleviare il dolore della mente.

L’Anestesia del Pensiero
Soluzione placebo.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

26 commenti:

  1. "... dal clero e dallo stato, pensare è sconsigliato" scriveva Guccini.
    Dai tempi in cui anche la lettura era biasimata (eufemismo), di passi ne sono stati fatti parecchi, tutti guadagnati con sangue e sudore, per cui è sconsolante che ora si getti tutto quell'impegno senza lottare... Com'è umiliante adottare un pensiero già confezionato e pronto all'uso.
    Grazie per i tuoi versi, buona giornata.

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  2. Sicuramente lo anestetizzano, il pensiero: è proprio come dici.
    Le tecniche sono molteplici... Ma si fa anestetizzare solo chi è predisposto a non volersi mai fare domande.

    Moz-

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  3. PER SARI: concordo con te, trovo triste e sconfortante che non ci si stia rendendo conto di come ci si sta lasciando portare via principi e diritti faticosamente conquistati in passato.

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  4. PER MOZ: " si fa anestetizzare solo chi è predisposto a non volersi mai fare domande." Verissimo, il problema è che in questi anni tra tv spazzatura ed altro, hanno preparato le menti degli Italiani a subire un profondo lavaggio del cervello per cui solo pochi non sono predisposti a questa drammatica anestesia.

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  5. Si pensa poco, troppa omologazione in questa società.
    Saluti a presto.

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  6. PER CAVALIERE: concordo, l'omologazione regna sovrana.

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  7. Quanto fa comodo a "loro" se noi anestetizziamo il pensiero! Meglio ancora se lo rifiutiamo del tutto. Siamo più malleabili, più addomestiabili... guardiamo solo il dito che india la luna e non la luna.
    Volerla vedere a noi insegnerebbe e darebbe molto a ma "loro"....
    Chapeau!

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  8. PER PATRICIA: Grazie Patty hai sempre delle parole belle e significative quando commenti i miei versi.

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  9. Hai ragione siamo talmente anestetizzati che non distinguiamo più il nostro naso dal dito che indica la luna. Pesci morti siamo

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  10. PER VINCENZO: vero ed anche chi è vivo sta rischiando di perdere le forze di fronte ad uno sconfortante senso di ineluttabilità.

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  11. Che sia un problema di cervello, che sia un problema di ignoranza, che sia un problema di stupidità, il risultato non cambia, quando una pecora salta per convenzione saltano tutte credendo di trovare il paradiso sotto un fosso! Sembra, in questa palude di regressione, che per campare ci voglia l'approvazione della massa e non di se stessi e così si finisce sempre per essere schiavi di qualcosa o qualcuno; Che poi, se hai di fronte uno stupido, che crede solo in se stesso è anche peggio ... insomma come fai-fai "sempre pietre in faccia prenderai" (cit, Fantozziana). Un saluto e buona serata!
    Ah dimenticavo! Buon lunedì a te!

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  12. PER STELLA: purtroppo hai ragione su tutta la linea. E la situazione peggiora invece che migliorare e questo è ancora più preoccupante.

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  13. Anni e anni di televisione commerciale e purtroppo non abbiamo ancora toccato il fondo. Sempre grazie Daniele!

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  14. PER MARCAVAL: infatti, è stato l'inizio della fine. Grazie a te per il tuo contributo costante su questo blog!

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  15. A volte pensare può essere doloroso. Ma, insieme alla compassione, è quello che ci rende umani.
    Grazie, Daniele, di avercelo poeticamente ricordato.

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  16. PER MARIA: grazie a te per la tua toccante riflessione.

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  17. Se in questa società la maggior parte della popolazione vive una sorta di anestesia del pensiero, la colpa non è della televisione commerciale o di internet, ma della sottocultura che la società produce, una società che non promuove la conoscenza, la cultura, l'amore per l'arte, la musica, la letteratura produrrà solo menti sterili. Questo fenomeno c'era anche nel Medio Evo e li non esistevano ne televisione e neppure la tecnologia che tutti noi usiamo. Chi non vuole uscire da questo di anestesia di pensiero non lo farà mai, quindi è inutile dare la colpa ad altri quando si è la causa del proprio male.

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  18. PER AMANDA: Vero, perché ogni epoca ha avuto i suoi strumenti per ottenere questo imbarbarimento. Nel nostro caso, ai giorni nostri, questa sottocultura nasce dalla volontà di chi ha voluto promuoverla e lo ha fatto attraverso la tv negli anni novanta e soprattutto 2000. Per la rete, poi, il discorso è diverso: in presenza oramai di questa sottocultura quando la rete ha preso piede ecco che anche la maggioranza di imbecilli sedotta e catturata da questa superficialità culturale ed esistenziale, ha invaso la rete stessa aiutata anche qui dalla nascita dei social, fb su tutti, mettendo in minoranza chi fruisce ed utilizza la rete in modo diverso. E' vero, se si produce sottocultura non si avranno mai menti vive se non pochissime che sanno ribellarsi e comprendere in modo autodidatta come oggi si vogliano manipolare le persone, le masse, ancora più del passato.

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  19. Non sono d'accordo con le tue affermazioni, secondo me non sono gli strumenti a fare la differenza ma le persone e come li usano.
    Se qualcuno non vuole uscire da questa sorta di letargo mentale non lo farà mai, nemmeno se in televisione venissero trasmessi solo programmi intellettuali, nemmeno se internet offrisse solo siti informativi e nemmeno se ci fossero in commercio solo libri "di un certo spessore".
    Lo stesso è per la manipolazione mentale: c'è chi è capace di pensare con la propria testa e chi non vuole.
    Non significa che non sia capace, ma proprio che non vuole farlo.
    Uno può anche vedere un programma leggero o navigare in rete per farsi due risate ma essere comunque una persona dalla mente sveglia, che desidera informarsi e imparare cose nuove.
    La responsabilità è sempre individuale.

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  20. PER AMANDA: diciamo, a mio avviso, proprio la stessa cosa, non sono gli strumenti ad essere diabolici ma l'utilizzo che ne viene fatto dall'uomo. Poi il bombardamento costante è chiaro che porta a creare una maggioranza più superficiale. Secondo me però se la televisione trasmettesse programmi di qualità formerebbe in modo diverso la gente perché gli strumenti mediatici sono quelli che da sempre manipolano le masse o le formano. La responsabilità è individuale ma se certi "insegnamenti" vengono trasmessi fin da bambini in questo caso si è innocenti se si viene manipolati. Nei primi anni dopo la seconda guerra mondiale la televisione fu determinante per l'alfabetizzazione del Paese (insieme alle scuole) abituato fino a quel momento ad essere un insieme di dialetti. Vedi, non tutti sanno essere menti libere e formarsi da sole e cmq se questo bombardamento è costante per generazioni e sempre più prende piede questo imbarbarimento, e fin da piccoli lo si subisce, ripeto, è un processo che il potere fa diabolicamente in modo consapevole per i propri scopi. Sta alla minoranza libera far levare alta la propria voce per risvegliare coscienze intorpidite da anni di indottrinamento

    Capitolo a parte, secondo me, per quelli che sono già predisposti a farsi manipolare e che si bevono tutto e che anzi tra chi dice loro che due più due fa quattro e chi gli dice che fa nove e promette loro la luna crederebbero sempre ai secondi. Per costoro c'è poco da fare, anzi nulla.

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  21. Ci stanno anestetizzando la vita e le aspettative. Decolorano gli orizzonti, ammutoliscono i desideri. E lo fanno alla luce del sole ormai. C'è una spaccatura paurosa tra chi decide e chi subisce, una frattura insanabile. Noi di qua.
    Loro di là.

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  22. Ci vorrebbero tutti così.
    Ma finché ci porremo delle domande non ci avranno.

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  23. PER FRANCO: condivido ogni tua parola. Bellissimo commento, scritto con molta poesia.

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  24. PER MARIELLA: vero, speriamo che le nostre menti ancora vive sappiano anche risvegliare dal torpore molte coscienze ipnotizzate da questa anestesia del pensiero.

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  25. All'anestetico, aggiungerei una notevole dose di veleno che crea insopportabili tensioni.
    I potenti ci sguazzano perché il tutto porta acqua ai loro mulini
    Cri

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  26. PER CRISTIANA: sì concordo con l'esistenza di questo mix mortale

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