ll titolo deriva dall'ebraico (ho verificato anche con internet per quanto possibile) e significa "Scrivi". Il titolo vuole essere un sincero omaggio anche ad un film straordinario: "Storia di una ladra di libri". Il contenuto non ha invece particolari attinenze con il film stesso. La postai nel 2014 ma l'ho riletta e volevo davvero condividerla di nuovo con tutti voi.
כתיבה (Scrivi)
Scrivi
Le parole sono vita e salvezza
Sono emozioni di lotta
Le parole sono immortali.
Scrivi,
Racconta di giardini incantati traboccanti di suoni e di anime,
Usa le tue parole come anello di congiunzione
Tra le sensazioni ed i ricordi.
Non esiste confusione
Non esiste dolore
Non puoi avere ferita o gioia
Che la parola scritta non possa rendere eterne.
Scrivere è memoria storica
E' fantasia che spalanca le porte del sogno
E' realtà ed immaginazione
E' un'alba color arancio
Una notte color seppia
O l'odore della pelle della tua donna
Quando ti dorme accanto.
Tu scrivi
Testimonia le pene e le prevaricazione dell'uomo
Ed esse non periranno ma diventeranno Storia
Come ombre di fuoco
A marchiare in modo indelebile
Le nostre controverse esistenze.
E tu scrivi,
Dovere morale
Ansia vitale
Percorso obbligato
Catene che schiacciano le tue dita
Su una tastiera crudele che assorbe i tuoi pensieri
E ti costringe a scriverli
A condividerli.
E come un mantra di salvezza,
Il tuo cuore
E le tue viscere
Continuano imperterriti ad incidere sulle tue mani
E nella tua testa, una sola parola:
כתיבה, Scrivi!
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Stupenda e particolarmente coinvolgente.
RispondiEliminaGrazie.
Versi molto belli, tra l'altro il film è molto significativo.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Scrivere dà forza alla forza e il tuo componimento risulta perciò potente.
RispondiEliminaWislawa Szymborska, nella sua bella poesia "La gioia di scrivere", dice che la scrittura è la vendetta d'una mano mortale.
E' forte il tuo imperativo SCRIVI. E davvero... scrivere aiuta a focalizzare, pensare, raccogliere e raccordare. Bello, bello...
Ciao.
PER MARIA: ti ringrazio di cuore.
RispondiEliminaPER CAVALIERE: significativo e bellissimo. Grazie per i complimenti, sono felice che i miei versi ti abbiano toccato.
RispondiEliminaPER SARI: la scrittura, come ogni forma d'arte, è importante, per me poi è vitale come l'aria che respiro. Scrivere è tutto quello che hai detto tu ed in più la possibilità di toccare le corde emotive e pensanti del prossimo per arrivare con le tue emozioni, i tuoi pensieri, il tuo messaggio e diffonderli. Grazie Sari per le tue bellissime parole sulla mia poesia.
RispondiEliminaIl libro mi spiace dirlo è un orrore letterario. Il film non l'ho mai visto. Io il libro non lo consiglierei. Nenneno per la buona idea che esprime. Il libro Non merita le tue belle parole. Sei più bravo tu.
RispondiEliminaPER ANNA: il libro non l'ho letto, ho visto solo il film e quello l'ho trovato molto toccante e mi è piaciuto molto. Sono però profondamente onorato che ti sia emozionata a leggere questa mia poesia. Grazie dal profondo della mia anima.
RispondiEliminaBellissima poesia, che gente come noi non può ignorare.
RispondiEliminaQuesto è un inno alla parola scritta ed alle mille e mille evocazioni misteriose che sollecita anche a rileggerla. Detto nel modo mirabile che ti è proprio.
Scrivere è un impulso irresistibile. Non ci si può negare come non ci si nega ad una donna meravigliosa e affascinante. Può sembrare dolorosa, mai inutile.
Tu diffondi e dosi il tuo amore per la scrittura a piene mani, che solo chi è sordo a questi richiami non riuscirà a condividere.
Ma non si riesce mai a risultare vincitori nella lotta all'aridità.
PER VINCENZO: battaglia dura, improba, soprattutto quando intorno a te i tuoi nemici "gli aridi" sono in numero nettamente maggiore ai "sensibili". E ci si illude forse che prima o poi muteranno geneticamente da aridi a sensibili in numero sufficiente per capire, provare emozioni e cambiare qualcosa. Grazie, sono persone come te che mi convincono che questa illusione possa trionfare.
RispondiEliminaScrivi è anche il mio mantra. La scrittura libera, svuota, aiuta.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA: un mantra essenziale da cui io non so prescindere.
RispondiEliminaParticolare che tu l'abbia proposto coi caratteri ebraici, visto quanto sono importanti -spiritualmente, esotericamente- le parole, per quella dottrina :)
RispondiEliminaMoz-
PER MOZ: la scelta del carattere ebraico è legata ad una scena del film.
RispondiEliminaScrivi. Fissa le parole su carta. Non moriranno mai! AVranno vita eterna perchè per tanti libri che possano essere bruciati, uno almeno si salverà.
RispondiEliminaSTupendi versi i tuoi! Scrivi,, ti conoscerai meglio e ti sentirai bene è il mio mantra.
ps non ho visto il film ma lessi il libri. Fantastico!
PER PATRICIA: ti ringrazio, sono molto toccato dalle tue parole!
RispondiEliminaIl libro e il film sono entrambi molto belli, senza dubbio, così come lo è la tua poesia.
RispondiEliminaLa scrittura è poi, almeno per me, qualcosa di vitale e se non ci fosse mi mancherebbe la linfa stessa dell'esistenza.
PER FRANCESCA: film meraviglioso! Grazie, sono felice che tu sia stata toccata dai miei versi.
RispondiEliminaCiao Daniele, eccomi sul tuo blog, amo la poesia (anche se non sono capace di scrivere neppure un verso) e mi ha incuriosita il fatto che ti sei definito Rockpoeta.
RispondiEliminaIn effetti noto che le tue opere si discostano molto dalla poesia classica, sono graffianti, dure e molto attuali. Punti sui mali della società e metti a nudo l'ipocrisia che ci circonda senza nasconderti dietro a un dito.
"Scrivi" mi ha emozionata, è un invito ad amare e apprezzare l'arte del bello scrivere, la gioia che si prova nel farlo, un'intima ricerca nella sfera più personale e donarla a occhi profani sperando siano in grado di leggere tra le righe e percepirne l'intensa bellezza e profondità.
Personalmente ho apprezzato il libro "La bambina che salvava i libri" da cui è stato poi tratto il film "Storia di una ladra di libri", ti dico solo che la voce narrante del libro è la morte. Quando lo avrai letto, mi farai sapere cosa ne pensi.
Ho notato che non hai follower, ti aggiungo nella mia blogroll.
PER AMANDA: sono all'antica io linko i blog come una volta :-))) Benvenuta in questa agorà è un onore averti qui. Hai colto nel segno, le mie poesie sono dure, trattano tematiche sociali scomode ed i miei versi sono l'antitesi della poesia classica. Sono contento che ti abbiano emozionato i miei versi e che "Scrivi" ti sia piaciuta.
RispondiEliminaSo che il libro è altrettanto interessante e sapevo questa cosa della voce narrante che se non ricordo male viene mantenuta anche nel film ma non vorrei ricordarmi male.
A presto!
Daniele
@tutti i commentatori.
RispondiEliminaAvete tutti quanti ragione, Daniele ha il dono di emozionare chi lo legge.
Qualsiasi argomento tratti, lo esprime con una forza assolutamente naturale,
che coinvolge tutti, tranne le anime aride.
Cri
Bella Cri. Condivido pienamente.
EliminaPER CRISTIANA: sono commosso, ti ringrazio davvero con tutto il cuore per questo tuo commento che mi tocca l'anima.
RispondiEliminaIn alto sul mio blog ho riportato una frase di Erri De Luca che ho fatto mia.
RispondiElimina"La scrittura è campo aperto, via d'uscita".
È un vero miracolo, è vita.
Ognuno di noi cerca di usarla nel modo che crede migliore, alcuni ci riescono benino, altri bene, altri beh...
Tu ad esempio, tramite le poesie che ci regali, ci riesci meravigliosamente.
Grazie.
PS: non ho letto il libro né visto il film. Bisognerà rimediare.
Abbraccio.
PER MARIELLA: adoro De Luca è anche un grande poeta e questa sua frase lo dimostra.
RispondiEliminaTi ringrazio, sono onorato e commosso dalle tue parole nei confronti delle mie poesie.
Si scrivi e continua a scrivere le tue idee, le tue riflessioni, i tuoi pensieri ... una piccola luce nell'attuale buio.
RispondiEliminaPER MARCAVAL: prometto continuerò senza sosta, senza arrendermi.
RispondiEliminaHo visto il film, e conosco il libro come ora conosco i tuoi versi ... versi, Daniele, che espongono un fatto di emozionale coscienza e, come tu dici, rendono le parole immortali; l'introspezione del versante più esposto dell'anima, che è la scrittura, rappresentata dall'intreccio di sinapsi, concretizzatesi dapprima nella mente, poi nel braccio ed infine sulla punta delle dita. Cogito ergo sum, dicevano i latini alla fine quando, semplicemente, non erano le cose che scrivevi ma il modo in cui le comunicavi che le rendevano immortali. Dirti "parole bellissime" sembra riduttivo a scapito delle emozioni che esse stesse suscitano.
RispondiEliminaGrazie.
PER STELLA: grazie a te per questo straordinario commento che mi tocca l'anima. Io scrivo con l'anima e spero che questo lo si colga e lo avverta.
RispondiEliminaIo lo avverto. Notte.
Eliminabella complimenti
RispondiEliminaPER ERNEST: grazie di cuore.
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