Non dimentichiamo poi che esistono ancora tante nazioni nel mondo dove l'aborto (anche nella "civile" Europa) è vietato o fortemente limitato. Allora questo post nasce per affermare a gran voce che l'aborto è un diritto di tutte le donne ad una scelta peraltro mai facile, scelta che la donna non prende mai con superficialità (o magari qualcuno potrà anche dire quasi mai, le eccezioni ci sono sempre, ma non sono le eccezioni che possono soffocare un diritto).
STRIATURE
Striature della mente
Lessico paraverbale
Svincolato da bugie orali
E chiusure mentali.
Striature colorate sulla pelle
Nascondono sofferente nudità dell'anima.
Tagli longitudinali
Sezioni e parti di cuore
Sparpagliate in saloni vuoti
Denunciano clandestinità obbligata
Da obiezioni bigotte e moralisticamente inquisitorie.
Morire atrocemente
Etichettate come peccatrici
Nel silenzio di mura domestiche
O in ambulatori clandestini e bui
Striatura dell'animo
Sofferente nudità del cuore
Paura e solitudine
E nessuno ad abbracciarle.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Troppi diritti calpestati nel mondo.
RispondiEliminaSerena giornata.
PER CAVALIERE: e questo è uno di quelli.
RispondiEliminaè un tema molto discusso ancora oggi, nonostante la legge, rimanere alta l'attenzione è doveroso
RispondiEliminaPER CARMINE: concordo con te, sempre alta l'attenzione.
RispondiEliminaI medici obiettori, per me, non dovrebbero esistere. Che scelgano un altro mestiere, ce ne sono tanti.
RispondiEliminaPER LA DAMA BIANCA: la penso esattamente come te.
RispondiEliminaIo non avrei mai scelto l'aborto , non ne sarei mai stata capace ma questa è solo una mia opinione personale.
RispondiEliminaCredo che ogni donna abbia il diritto di poter scegliere e decidere, anche in base alle sue condizioni di vita, alle sue possibilità economiche , ecc.. E' un tema ancora oggi discusso ed è un tema molto complesso. Un saluto.
PER MIRTILLO: hai centrato il punto, ogni donna ha il diritto di scegliere in un senso o nell'altro.
RispondiEliminaL'aborto è un diritto, vero. Ma evitare di restare incinte dovrebbe essere un dovere (parlo dei casi di gravidenze indesiderate).
RispondiEliminaMoz-
la sensazione è quella che si stia rinunciando a lottare per diritti che tanti anni fa qualcuno ha conquistato per noi
RispondiEliminaPER MOZ: l'attenzione alle misure di prevenzione per non rimanere incinta (far mettere i preservativi ai maschietti, prendere la pillola ecc…) è sicuramente la prima cosa ma anche su questo esiste poca informazione nei confronti dei giovani.
RispondiEliminaPER ERNEST: più che una sensazione sembra un dato di fatto tristemente conclamato.
RispondiEliminaBuonasera
RispondiEliminai tuoi versi sono sempre molto ben ponderati e sinceramente li potrei paragonare alla perfetta compenetrazione di colori in un quadro impressionista ... in merito al problema dell'aborto, io (nessuno me ne voglia) sono a favore! spesso si cade nell'errore di pensare che l'aborto sia direttamente collegabile alla frase sciatta e banale "prima fai i tuoi comodi e poi ti penti?" ... non è così .. beh tranne che per 2 casi su 10 ... quindi, per evitare di cadere in un qualunquismo sciatto e puerile vorrei sottolineare che spesso le donne che desiderano l'aborto hanno subito violenze e simili ...ma anche qui non bisogna generalizzare! Ognuno vive il proprio dramma personale e io come cittadina vorrei il diritto di decidere per me cosa fare.
PER STELLA: anch'io infatti sono favorevole ma quello che più conta è che ci sia per la donna la libertà di scegliere che decisione prendere, sempre.
RispondiEliminaMia mamma dice che il problema sta alla base, cioè nel fatto che si pensa che la donna non ha diritto di scegliere, viene considerata una proprietà.
RispondiEliminaBisognerebbe invece dare a tutte la possibilità di scegliere senza essere giudicate, senza ricorrere a mezzi da medioevo, senza mettere a rischio la propria vita.
Anche questa è civiltà.
Bella poesia :-)
PER SUGAR FREE: concordo su ogni tua parola, alla radice c'è proprio questo modo vergognoso di vedere e giudicare la donna. Grazie per i complimenti sui miei versi!!!
RispondiEliminaCi sono state lacrime e sangue per questo raggiungere sacrosanto diritto.
RispondiEliminaLa tua poesia è illuminante. Solo una donna che ha sofferto per avere dovuto prendere una decisione così dolorosa, sa cosa vuol dire vivere il resto della propria vita con dolore infinto da portarsi addosso come bagaglio a mano.Penso sia già abbastanza. E queste donne sono le uniche ad avere il diritto di decidere.
È un diritto che va curato, protetto e riparato. Mai negato.
Non si torna indietro.
Grazie Daniele.
PER MARIELLA: Grazie a te Mariella per queste tue profonde e toccanti parole che sono pura verità. Grazie per le tue meravigliose parole sulla mia poesia
RispondiEliminaI tuoi versi sono lame taglienti che squarciano il velo di ipocrisia portando allo scoperto chi si nasconde dietro a un dito.
RispondiEliminaLa legge 194 non va toccata, troppe donne hanno subito sulla loro pelle il dolore e l'umiliazione di dover abortire clandestinamente senza poter avere le giuste cure, tante sono anche morte di setticemia e molte volte proprio per mano di quei medici che si dichiaravano obiettori. Si dovrebbe invece parlare di educazione alla sessualità, alla contraccezione, ma l'Italia è un paese cattolico quando più gli fa comodo.
PER OFELIA: hai toccato il punto centrale, in questo Paese cattolico e bigotto siamo al punto di ipocrisia tale per cui si condanna l'aborto (ovviamente la penso come te, la 194 non va toccata) e si contrasta l'informazione sulla contraccezione.
RispondiElimina"e nessuno ad abbracciarle". Quando la tua anima poetica supera il senso civico... ;)
RispondiEliminaPER FRANCO grazie sono commosso
RispondiEliminaMa tu sai in Scotland quanto si discute nelle scuole solo per avere veri corsi di sex education senza preti e senza medici contrari al sesso sicuro, all'aborto etc...?
RispondiEliminaAccidenti, vedo che su queste cose il mio e il tuo paese sono very similar.
Bisogna lavorare molto e farlo bene, per migliorare le cose.
Beautiful poem :-)
Un po' in ritardo ma arrivo anch'io.
RispondiEliminaSulla poesia non mi rippeto. Come sempre rigiri il coltello nella piaga con ferocia anche se con tristezza di fondo. Complimenti!
Sul cappello introduttivo hai ragione in toto. Se fai il ginecologo fai nscere bimbi, operi per cancro o pratichi aborti. Non che ti rifiuti e magari solo in ospedale ma in studio dietro lauto compenso in nero fai pure quello. Non che tutti gli obiettori siano così ma....
Sulle eccezioni anche. Ci sono donne che usano l'aborto come anticoncezionale. Ne avevo conosciute anni fa ed erano o minorenni o donne sposate che lamentavano che il marito non volesse usare nessun anticoncezionale. Detto per inciso io ero ricoverata per portare avanti la mia di gravidanza a rischio e quindi puoi capire quanto le detestassi in quel preciso momento.
Queste eccezioni però non devono inficiare i "benefici" che un aborto praticato in ospedale con tutti i crismi di igiene e sicurezza e senza dolore possono venire.
La scelta è della coppia se si è in coppia o della donna se è single. La decisione se abortire o no non spetta ad altri. Nemmeno al movimento per la vita o medici co...comeri.
Neppure a genitori solo perchè il papà è italiano e non indiano grrrrrrrrrrrrrr ogni riferimento all'attualità è voluto.
La legge 194 è sacrosanta e va fatta rispettare. Punto. Obiettori o non obiettori. E' legge di stato, è un diritto nostro come cittadine quindi non esiste che uno sia ginecologo e poi si dichiari contrario a metterlaa in atto. Non è contrario però a prendere lo stipendio eh...
PER SUSANNA: vero, ci sono similitudini poco edificanti tra i nostri Paesi. Grazie per i complimenti per la poesia!
RispondiEliminaPER PATRICIA: non posso che applaudire un commento perfetto di cui condivido ogni sillaba. E condivido in pieno anche il tuo epilogo: la legge 194 è sacrosanta e va applicata senza ostacoli illegittimi che tentino di disapplicarla.
RispondiEliminaCiao Daniele, hai visto che anche in una cattolicissima nazione è passato "yes" e quindi, poco a poco, si comprenderà che ogni donna ha il diritto di decidere se essere madre o no (particolarmente in caso di stupro). Purtroppo il clericalismo è superpotente e non credo che la guerra sia ancora vinta. Scusa l'assenza e spero di essere più presente nel futuro.
RispondiEliminaPER ELIO: ho visto e ne sono stato lieto, è un voto che apre alla speranza. Vieni quando vuoi e puoi, sei sempre il benvenuto qui :-)))
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