Stiamo assistendo in questi giorni a quelle che definirei prove tecniche di isolamento (o isolazionismo economico?) da parte degli USA.
Oltre alla questione legata ai dazi e su cui tornerò a breve, l'altro caso è quello della costruzione reale e materiale del muro che dovrà separare USA e Messico. Questo video mostra Trump mentre valuta vari prototipi. Mi sono chiesto se fosse una bufala ed ancora adesso mentre ho deciso di scriverne il dubbio mi attanaglia vista l'assurdità della decisione e del suo folle perseguimento.
Sui dazi invece dobbiamo fare un discorso più articolato. Premesso che il futuro è e deve essere quello di un libero e corretto scambio di merci nel mondo, bisogna distinguere tra i dazi che Trump vuole mettere all'Europa, dazi incomprensibili poiché nessuno li pone sui prodotti USA, per cui è giusto che il mercato sia libero e la gente scelga se preferisce un'auto americana o europea, ed i dazi contro la Cina.
I dazi sono sbagliati ma anche il mancato rispetto delle regole lo è. Se io, un prodotto di buona qualità lo vendo a 100 perché tra i vari costi che ho e rispetto c'è anche quello di pagare il giusto i lavoratori, non è possibile subire una concorrenza sleale di prodotti anche spesso di minore qualità ma di prezzo al dettaglio più competitivo perché arrivano da luoghi dove si sfruttano i lavoratori. Questo sta già portando anche in occidente ad adeguarsi a questa pericolosa deriva, ed allora o si convincono in qualche modo anche altri Paesi a rispettare il lavoratore o colpire quei prodotti con dazi potrebbe anche essere un modo etico per "etichettarli" come prodotti che sfruttano la gente. Questo potrebbe essere un sistema da applicare anche a multinazionali che sfruttano il lavoro e delocalizzano senza ragione, stabilendo anche in quest'ultimo caso, la restituzione di eventuali aiuti dello Stato ospitante (vedi caso Embraco).
Curioso, ci sono migliaia di trattati commerciali e poi nessuno li rispetta. Eppure un mercato libero con regole semplici e chiare sarebbe la soluzione ottimale se non per tutti, per moltissimi.
Detto questo, vedo un periodo sempre più buio e dove assisteremo alla nascita di trincee commerciali e sociali, ciascuno barricato sulle proprie "colline" a difesa del proprio spazio economico e dove cmq l'unico triste denominatore comune sarà l'abbassamento del tenore di vita e del salario del lavoratore.
Pessima idea di futuro.
Si tornerà all'epoca longobardo-bizantina.
RispondiEliminaMoz-
PER MOZ: probabile, e poi penso anche all'Italia dei Comuni. Insomma, un mondo che sta implodendo iim se stesso nonostante la tanto sbandierata globalizzazione.
RispondiEliminaSempre peggio!
RispondiEliminaTi auguro una serena giornata.
PER CAVALIERE: grazie per l'augurio che contraccambio, nonostante le previsioni per il futuro non promettano nulla di buono.
RispondiEliminaC'è qualcosa di profondamente sbagliato nel sistema capitalistico, e questa ne è l'ennesima dimostrazione. Un altro tipo di economia, più giusta, più equa, deve per forza essere possibile.
RispondiEliminaPER CRI: Deve esserlo altrimenti tutto è destinato a finire e la nostra civiltà finirà cmq spazzata via, compreso quell'uno percento che si crede invincibile ed intramontabile.
RispondiEliminaQuindi vuoi dire che anche quella storia di Amazon che avevo letto sul blog di Francesca A. Vanni dipende dai dazi?
RispondiEliminaE comunque, ma Trump non è mica il signore del mondo!
Perché non lo fermano?
Grazie per il post, mi è stato utile :-)
RispondiEliminaPER SUGAR FREE: non so se la questione Amazon abbia qualche attinenza al tema che ho trattato. Trump è di fatto uno dei pochi Signori del Pianeta insieme a pochi altri politici, Banchieri internazionali e capi di importanti lobby. Questo non significa che ci si debba arrendere.
Forse la globalizzazione è stata un grosso errore, non si può essere globali quando le differenze e i divari sociali sono enormi.Trump ha in mente una cosa sola: un'altra guerra mondiale ma senza rendersi conto che se dovesse davvero scoppiare una terza Guerra Mondiale ci estingueremo tutti.
RispondiEliminaBuona giornata!
PER OFELIA; non so quanto abbia questo scopo nella testa, certo credo voglia ricreare un'egemonia USA vecchio stile. E questo oggi è anacronistico e dannatamente pericoloso.
RispondiEliminaTrump cammina su un terreno paludoso, e non sa a quali pericoli va incontro.
RispondiEliminaChi lo ha eletto presidente credo si stia mangiando le mani!
Un abbraccio.
PER FRANCESCA concordo con te sul fatto che Trump si stia muovendo su un terreno scivoloso non so invece quanti si siano pentiti di averlo votato. Molti forse ma alcuni secondo me sono ancora abbagliati dal suo patetico modo di fare.
RispondiEliminaNon conosco e non voglio conoscere le ragioni assurde per cui gli americani hanno votato questo pagliaccio inverecondo, però mi sento di dire che mai come adesso siamo stati vicini al disastro, e non è che l'inizio. Mi ricorda Hitler e la sua mania di grandezza, il suo Lebens Raum rassomiglia all' America first di questo grosso intruglio della natura.
RispondiEliminaPurtroppo sappiamo come è andata a finire coll'austriaco: con una quarantina di milioni di morti ammazzati in vario atroce modo. Questo comcorre per essere il peggiore di tutti e sembra voglia vantarsene.
Quando arriverà la sua Dallas?
PER VINCENZO Penso sia più furbo e meno folle ma certo è un pazzo e sicuramente potrà creare gravi pericoli in uno scenario mondiale già simile ad una paurosa polveriera.
RispondiEliminaDazi... ecco perchè sragiona bellicapelli! Doveva pagare troppo di dazio sul cervello.
RispondiEliminaCredo che la situazione peggiorerà notevolmente anche perchè in troppi sono proni di fronte all'America. Proni e incapaci di rialzarsi
Non arrendersi ok, ma come? Boicottiamo i prodotti americani magari... togliamo la fca di là, riportiamola a casa sua.
PER PATRICIA non credo che l'Ue calerà le braghe stavolta. Non arrendersi può consistere anche in una lotta a più ampio respiro per avere regole uguali per tutti r nel rispetto anche delle parti più deboli.
RispondiEliminaLa cosa che fa spavento è che la costruzione di muri e trincee è spesso preludio alle guerre. La globalizzazione è stata esasperata e mal gestita. Purtroppo l'umanità si dimentica spesso che la natura non fa salti e pretende, invece, di cambiare le cose senza attuare processi graduali.
RispondiEliminaÈ solo un ometto stupido purtroppo anche se chiaramente non andrà oltre il mandato farà in tempo a creare danni notevoli. Sul perché lo hanno votato aprirebbe scenari più ampi anche in Europa che non è immune alle scelte autolesioniste. Se poi guardiamo un casa nostra...
RispondiEliminaPER SERGENTE ELIAS sono molto preoccupato infatti del futuro perché la tua disamina è perfetta.
RispondiEliminaPER MARIELLA il problema è che non è del tutto stupido e temo che abbia purtroppo su alcune cose un triste progetto in mente
RispondiEliminaIl problema vero è che non si delocalizza "senza ragione". Ma con ragioni economiche tutt'altro che trascurabili. Quindi sarebbe il caso di rivedere la disparità di regime fiscale attivate da vari stati furbetti. Eliminare i paradisi fiscali, per davvero. E fare in modo che le economie più ricche non si arricchiscano a dismisura.
RispondiEliminaSolo che tutto questo è utopia. E non si risolverà mai.
PER FRANCO concordo su tutto ma non sul fatto che ci si debba arrendere a questo andazzo.
RispondiEliminaIl bello è che sono gli americani che hanno inventato il mercato libero e senza dazi ...dannato di un Trump
RispondiEliminaPER REANTO Sì cambia idea volte...
RispondiEliminaCmq. gli americani non saranno più gli americani di una volta ... Che se faccino una ragione :)
RispondiEliminaA me mette tutto tanta ansia e giuro Trump mi spaventa moltissimo, comunque molto interessante il discorso sui dazi che devo assolutamente approfondire! Ammiro sempre il tuo saper parlare di tanti argomenti diversi sempre con cognizione di causa!
RispondiEliminaPER FEDERICA Trump è una delle tante minacce che mettono in pericolo il nostro Pianeta. Grazie di cuore per le tue belle parole.
RispondiEliminaLa liberalizzazione selvaggia andava bene (agli USA) quando gli USA erano l'economia più potente del mondo. Ora che soffrono la concorrenza di Cina e India per i prezzi e dell'Europa per la qualità, di colpo Trump scopre la necessità di difendere i prodotti nazionali coi dazi. Ma deve fare attenzione perché anche Cina, India e Europa possono fare altrettanto con le merci USA.
RispondiEliminaPER ARIANO: giustissima analisi, per questo la situazione è preoccupante, rischia di innescarsi un tutti contro tutti poco rassicurante
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