1) E' notizia di ieri l'ennesimo femminicidio.
Poesia postata tre anni fa, ma purtroppo sempre dannatamente attuale perché questa follia non si attenua e non si riesce a cancellarla.
FOLLIA
Vetriolo sugli occhi
Acido sul volto
Ma la ferita più profonda
Sono i suoi sguardi di odio e disprezzo.
E lei
A terra
Considerata un oggetto disubbidiente
Fiera e terrorizzata
Sfida la morte per mano
Di occhi meschini e privi di vita.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Grazie Daniele, a nome di tutte le donne. Non dico altro, già troppo si è detto e ripetuto, è ora che tutto questo finisca.
RispondiEliminaTroppe vittime e i tuoi versi devono far riflettere.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER GIANNA: concordo con te, è ora di fare fatti e di combattere ancora più strenuamente questa vergogna anche attraverso una educazione culturale profonda a partire dalla scuola.
RispondiEliminaPER CAVALIERE: hai ragione sono troppe, anche una sola vittima sarebbe troppo.
RispondiEliminaVersi durissimi, crudi come il vetriolo. Versi che costringono noi uomini a coprirci la faccia ed a vergognarci di appartenere a costoro, almeno solo per il nostro sesso e per niente altro al mondo.
RispondiEliminaUccidere una donna è un sacrilegio, sfregiarla mortalmente con l'acido è molto peggio: significa volerla lasciare in vita deturpata, orribile a vedersi, costringendola a nascondersi, ad odiare il suo viso sfracellato, martirizzandola nell'anima e nel corpo.
Andrebbe a certi mostri applicata la legge del Taglione.
Questa poesia spero serva ai tanti "uomini" che pensano che la violenza sia il solo linguaggio esistente.
RispondiEliminaCiao!
PER VINCENZO: ci sono uomini e ci sono mostri, da quelli tutti noi dobbiamo prendere le distanze e stare con le donne, lottare per e con loro. Sempre.
RispondiEliminaPER ANKE: lo spero anch'io.
RispondiEliminaUna vera barbarie, indegna dei nostri tempi e dei popoli civili
RispondiEliminaUna vera barbarie, indegna dei nostri tempi e dei popoli civili. Uomini che nascondono la loro bassezza morale dietro a questi atti. Non sono neanche uomini , questi. Sono vigliacchi, predatori, incapaci di usare la ragione e il cuore. Un saluto e spero che i tuoi versi vengano ascoltati.
PER MIRTILLO: sono pienamente d'accordo con queste tue parole.
RispondiEliminaSemplicemente GRAZIE!
RispondiEliminaun argomento che è sempre più attuale a volte non ci si crede per l'efferocia
RispondiEliminaPER PATRICIA: sono gli uomini veri per primi che devono denunciare e combattere questo orrore
RispondiEliminaPER CARMINE: concordo con te.
RispondiEliminaSembra che proprio non se ne esca da questa vergogna. La mia sensazione è che, aldilà dei proclami, in questo paese si faccia ben poco per combattere questi crimini e l'assurda mentalità che è alla loro base.
RispondiEliminaOtmai non c'è giorno senza notizia dell'omicidio di una donna, è veramente assurdo. E' diventata normale l'idea della donna oggetto da eliminare se non serve, bisogna assolutamente lavorare sulla cultura in questa società malata.
RispondiEliminaPER SERGENTE ELIAS sensazione che avverto anche io.
RispondiEliminaPER MARCAVAL Concordo con te sulla necessità di intervenire si questa società malata magari con una educazione al rispetto insegnata anche dalla scuola
RispondiEliminaE' dalla scuola e dalle famiglie che deve cambiare il trend.. purtroppo troppi maschi crescono ancora col culto della superiorità che avvertono tangibile a casa e a scuola e nella vita. Una tendenza da invertire, ma ci vorranno decenni, perché l'ignoranza, l'intolleranza, la cattiveria, impazzano più di prima...
RispondiEliminaVedo che manca il mio commento scritto ieri prima che mi si riempisse casa. Non vorrei aver dimenticato di premere l'invio.
RispondiEliminaRicordo solo che iniziavo dicendo che i tuoi versi al vetriolo si adattavano assolutamente al senso di squallore che prende me ogni volta che leggo di simili delitti ignobili.
Uccidere una donna è già un sacrilegio, ma colpirla con acido in volto è ancora peggio: significa volerla mantenere in vita nel suo eterno dolore; significa obbligarla ad esibire la sua menomazione come una perenne condanna a morte, in modo di farla orribilmente addolorare ogni volta che si trovi a passare davanti ad una superficie riflettente il suo volto e la sua disgrazia. Per certa gente occorrerebbe l'applicazione della legge del taglione.
Io sono dell'idea che è un problema di educazione, come dice mia mamma.
RispondiEliminaLei è cresciuta con due fratelli, ma mia nonna ha educato tutti allo stesso modo e con la stessa severitò insegnando anzitutto il rispetto.
Non penso che tutte le madri educhino i figli maschi allo stesso modo, purtroppo.
Bella poesia!
PER VINCENZO il tuo commento di ieri c'è è tra i primi in alto.
RispondiEliminaPER FRANCO spero che ci voglia meno tempo di quello da te stimato. Le donne non possono aspettare così tanto
RispondiEliminaPER SUGAR FREE concordo con la tua riflessione. Grazie per i complimenti
RispondiEliminaMamma come sono stanca.
RispondiEliminaGrazie Daniele.
PER MARIELLA ti capisco benissimo
RispondiEliminaÈ vero, l'ho ritrovato, ma c'era un salto di vuoto e mi sembrava cominciasse lì, invece c'erano altri commenti, tra cui il mio. A proposito: mi congratulo con me stesso, mi ricordavo quasi parola per parola ma i concetti erano quelli. Per cui non sono ancora del tutto rinco.
RispondiEliminaPer mia fortuna non guardo la TV, ascolto poco la RADIO, ma vado al cinema e faccio sport (parafrasando quel pezzo dei CCCP),e leggo in RETE quello che mi interessa, perché le notizie sono sempre più deprimenti. Mi viene da vomitare.
RispondiElimina...il "bello" è che il fenomeno è in crescita :(
RispondiEliminaQuanta verità nelle tue parole!
RispondiEliminaUn abbraccio.
Un gesto cruento, sadico, ma soprattutto vile: solo la perversione può concepire tanto odio verso una donna al punto da volerla vedere deturpata in viso, mortificata nella sua femminilità.
RispondiEliminaHai reso perfettamente l’orrore di un atto del genere.
Bravo.
PER VINCENZO: lo so, sei uno tosto tu :-)))
RispondiEliminaPER ALLIGATORE: lo so che le notizie sono deprimenti ma non possiamo permetterci secondo me di ignorarle, è quello che vogliono.
RispondiEliminaPER LUCREZIA: ti ringrazio.
RispondiEliminaPER REANTO R: purtroppo è così.
RispondiEliminaPER MARINA: concordo con te, un gesto sadico, vile che dimostra inferiorità del maschio che agisce in tal modo e che deve essere punito severamente e magari fermato alle prime avvisaglie prima dell'irreparabile.
RispondiEliminaSai che questo argomento mi tocca troppo da vicino.
RispondiEliminaLa tua poesia nella sua crudezza rivela una scioccante verità e nonostante ci siano leggi che dovrebbero tutelare le donne, nessuno le fa rispettare.
Se un uomo uccide una donna e in attesa del processo, viene rimandato da un giudice a casa... beh, questo la dice lunga.
La vita di una donna vale meno di zero, per certi uomini.
E io sono stanca di parole, parole, parole.
Ci voglio i fatti.
Un saluto.
PERE OFEIA; le tue parole sono sacrosante, non ho altro da aggiungere sarebbero parole superflue.
RispondiEliminaBen detto e ben scritto Daniele, bisogna dire la verità e lottare ogni giorno, come ieri a Macerata.
RispondiEliminaPER GEORGE: grazie George.
RispondiEliminaPerchè la tragedia del femminicidio finisca (o almeno diminuisca ...) è necessaria un'alleanza tra sentire maschile e femminile e una presa di coscienza - soprattutto da parte dei maschi - di quanto sia ancora sessista e maschilista la società. Grazie della tua netta e sensibile presa di posizione, caro Daniele.
RispondiEliminaPER MARIA: concordo con te, questa alleanza tra il sentire di uomini e donne è sicuramente fondamentale per combattere questo fenomeno. Grazie a te per le tue bellissime parole.
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