Maduro come Pinochet: un'avvocatessa venezuelana riporta testimonianze di come nelle carceri locali la polizia di Caracas utilizzi scariche elettriche e stupri per torturare gli oppositori. Sono oltre centinaia le testimonianze raccolte da Tamara Suju "avvocatessa (direttrice delle Damas de blanco venezuelane e coordinatrice internazionale di Foro Penal Venezuelano) in esilio che sta continuando imperterrita a raccogliere tutte le denunce di tortura e ha fatto denuncia presso Corte penale internazionale."
Tra le più drammatiche, dichiara Tamara, quella "di Wuilly Arteaga, il violinista delle proteste, arrestato e torturato da effettivi della Guardia Nacional Bolivariana. Wuilly raccontò com’era stato trattato il giorno del suo trasferimento mentre lo torturavano e mentre una ragazza accanto a lui veniva violentata. Già in altre due occasioni avevo trascritto due casi simili, ma sentirlo dalle parole di questo coraggioso giovane, torturato e ferito con pallottole solo per aver suonato il suo violino durante le proteste mi ha provocato un forte brivido nell’anima."
Leggendo l'articolo linkatovi avrete tante altre testimonianze; io sono sconvolto, mi è sembrato di ritornare ai tempi del Chile del colpo di Stato e di quello che ho visto al museo de lo los derechos humanos e visitando Villa Grimaldi ed allora non aggiungo altro e vi lascio a questa mia poesia pubblicata qui più di sette anni fa ma che sento di dover ripostare.
WRONG WAY
Riapro gli occhi
Vedo solo buio
In bocca sapore di ferro
Non mi sento più le gambe
Non sento più il mio viso
Ho male alle braccia
Pareti strette mi avvolgono
Come un cadavere arrotolato dentro un tappeto di lusso
Di un salotto buono.
Riapro gli occhi
Per cercare di pensare
Colpevole di aver scelto...
La strada sbagliata
But I will never be afraid
Mi ripeto che non sento dolore
Che sto bene
Che non cederò
Che non ho paura.
Ma sono solo
Senza nessuno
E spaventato.
Escrementi e ratti
Sono i miei compagni di cella
Cerco di pensare
Di non lasciarmi travolgere dallo sconforto.
In fondo sono fortunato
Sono ancora in grado di discernere
Nonostante non dorma da giorni.
Iniziò tutto silenziosamente
Senza che nessuno quasi se ne accorgesse:
Prima intercettazioni
Poi confusione politca
Ed infine certe idee che iniziarono a serpeggiare di nuovo…
In certi ambienti si era stanchi di questo stallo
Era ora di dettare nuove regole…
Tutto fu rapido quel mattino.
Non ci fu tempo di fuggire
Non ci fu tempo di reagire
Non ci fu più tempo.
E da quel giorno molti di noi scelsero la strada sbagliata.
Io avevo la mia penna
Per uccidere il nemico
Caro Federico
Escucha
Mi riportano in quella “Sala Divertimenti”
Chissà se sopravviverò
O se sto per raggiungerti…
Quel mattino scelsi “la strada sbagliata”
Ma non mi sono mai pentito di averla percorsa fino in fondo
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
La repressione in Cile fu qualcosa di atroce, una ferita ancora aperta per motivi cronologici (sono passati pochi decenni, per le famiglie dei desaparecidos non è stato facile accettare l'amnistia generale ai militari in cambio del ritorno alla democrazia elettiva).
RispondiEliminaPer il Venezuela è un peccato perché Chavez era partito con l'intenzione di aiutare le fasce più povere della popolazione e infatti all'inizio i suoi oppositori erano soprattutto le fasce più benestanti. Maduro evidentemente è già arrivato al punto di voler mantenere il potere "a ogni costo", le conseguenze potrebbero essere disastrose per il paese. Anche se in casi del genere c'è sempre di mezzo la CIA e sicuramente qualche zona d'ombra ci sarà anche fra gli oppositori.
PER ARIANO GETA: qui l'unica cosa evidente è il regime di Maduro e gli oppositori che non mi pare proprio al momento siano appoggiati da qualcuno e che vengono presi e torturati con feroce brutalità. E'una deriva pericolosissima che oramai è quasi già sfociata in guerra civile. E' una tragedia e l'immobilità solita dei Governi non smette mai di farmi vomitare.
RispondiEliminaI regimi di qualsiasi colore siano, non hanno niente di democratico. La situazione venezuelana è un po' complessa, in giro ci sono troppe notizie contrastanti, tra l'altro si rischia di consegnare il paese a quella destra che vuole instaurare un altro regime sulle spalle della povera gente.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE: nessuno è per un regime militare dopo Maduro, io per primo sono contrario. Il dramma è proprio lì, sta nel fatto che Maduro sta iniziando a stancare tutti anche i militari e quindi esiste purtroppo il rischio di cadere dalla padella alla brace ossia non avendo una rivoluzione popolare ma un vero e proprio golpe fatto dai militari che poi sappiamo benissimo che non stabilirebbero in Venezuela un regime democratico ma una dittatura militare.
RispondiEliminaIo sono dell'idea che rossa, verde o nera qualsiasi dittatura è fascismo in senso lato. Privazione di libertà, di pensiero, di parola; arresti indiscriminati; torture... non c'è differenza tra destra o sinistra o centro.
RispondiEliminaNel caso specifico,sappiamo benissimo di cosa son capaci i militari se prendono il governo. Esempi se ne potrebbero fare a iosa.
PER PATRICIA: infatti proprio per questa ragione quello che è fondamentale è impedire un golpe militare e sperare che siano gli oppositori, la gente comune a vincere (sperare che Maduro lasci è fantascienza temo).
RispondiEliminaGli orrori... ho letto il tuo post Daniele ed anche quasi tutto l'articolo linkato, non me ne volere ma era già più che chiaro, mi chiedo chi dovrebbe fermare gli orrori nel mondo! Ogni Paese, ogni sistema, ogni regime ha i "suoi equilibri" che a qualcuno conviene o non conviene toccare...! La tristezza, la rabbia, il dolore immenso, l'impotenza...e poi...cosa rimane...chi penserà, e come, a loro! Martiri della libertà e dei diritti! Come uscirne...? Grazue a chi...? Regime spodestato da regime non funziona. Mi pongo gli stessi interrogativi.
RispondiEliminaPER GABRIELLA: tutto chiaro ma non vuol dire che non si debba lottare e denunciare quanto succede. Il valore della vita umana è universale.
RispondiEliminaAssolutamente si, denunciare, lottare, rivendicare i propri e gli altrui diritti, mon potrei pensarla diversamente da così! Tu sai che credo nella possibilità di una realtà migliore, di diritti riconosciuti, di Pace! Credo che ne abbiamo le potenzialità, che si può fare! Ed è bellissimo, dopo lo scoramento dovuto alla lettura del post e dell"articolo, in cui la mente, razionale, guarda e deduce, chiede e risponde, è bellissimo, dicevo, trovare dall'altto lato un grido che riecheggi il mio sentire! Il valore della vita è universale! Va difeso! Sempre! Sono più che d'accordo con te.
EliminaCredo sia troppo facile sconfinare nella mancanza di libertà o diritto! Tocchiamo con mano spesso le trovate sia della nostra politica che quella altrui. Non credo si possa cambiare, il potere è una ubriacatura contagiosa, e l'ambizione dell'uomo è innata, come la sua crudeltà. Toccanti versi che rivelano oltre all'abilità poetica una grande empatia umana. Buona serata Daniele
RispondiEliminaPER ROSANNA: in primis bentornata :-)))!!! Non è facile cambiare ma non si deve nemmeno accettare questo stato di cose. Ti ringrazio di cuore per le bellissime parole che hai avuto per i miei versi.
RispondiEliminaA presto!
Credo che sia importante continuare a denunciare queste violenze, anche in nome di chi non ha voce. Penso che il potere possa dare alla testa , come in questi casi. Quello che mi lascia sempre sconcertata è la malvagità che l'essere umano sa sfoderare nei confronti dei suoi simili. Un saluto
RispondiEliminaPER MIRTILLO14: sono d'accordo con te, mai stare zitti. E' vero faccio fatica anch'io a concepire la ferocia e l'odio che l'uomo sa "sfoderare" contro i suoi simili in certe circostanze.
RispondiEliminaLa cosa che mi fa più inca...re è che se ne parla pochissimo da noi.
RispondiEliminaPoche righe sui giornali, nulla o quasi alla tele.
Insomma, c'è un dittatore in Venezuela, un paese ridotto alla fame, migliaia di persone che ogni giorno vengono incarcerate e torturate, una costituente che ha abolito tutti i diritti acquisiti in decine di anni e anni di democrazia e intanto in televisione appare in tutta la sua magnificenza mentre proclama che aiuterà gli Stati Uniti dopo il ciclone in Texas.
Insomma un benefattore.
che schifo.
PER GABRIELLA: Grazie, non ne dubitavo
RispondiEliminaPER MARIELLA: i media non hanno interesse a parlarne e forse anche molta gente sente tutto questo lontano senza rendersi conto che invece si tratta di diritti umani che non devono essere calpestati. Concordo con te è uno schifo.
RispondiEliminaancora torture!! Quando ci sono di mezzo i militari va sempre a finire così. E' una cosa schifosa e il mondo si volta da un'altra parte.
RispondiEliminaPER MARCAVAL: è vero è sempre la solita nauseante storia.
RispondiEliminaLeggo che si parla di diritti umani che non devono essere calpestati... all'estero...
RispondiEliminaAllarghiamo un pò il discorso e mettiamoci anche la civilissima Italia.
Una volta c'era un blogger che trattava delle morti in carceri, morti senza giustizia ed Ornella ne è l'esempio vivente. Si chiamava L'incarcerato, ora scrive su FB qui: https://www.facebook.com/lincarcerato
Scrive anche su http://ildubbio.news/ildubbio/
Sarebbe importante darci un'occhiata per renderci conto di tante cose che succedono anche in casa nostra e di cui i media non hanno interesse a parlarne.
Ciao
PER FARFALLA: veramente hai la memoria corta :-))) ma anche io proprio insieme a lui ho raccolto molte volte la causa di Ornella nonché delle morti in carcere. Ti rimando ad uno dei miei tanti post per ricordartelo http://agoradelrockpoeta.blogspot.it/2009/07/langolo-del-rockpoeta-appello.html
RispondiEliminaIN FONDO troverai anche la mia poesia "Morti da Accertare" che se vuoi puoi anche vedere live su youtube proprio qui,https://www.youtube.com/watch?v=U7ufueWZcxY
Il fatto di parlare di un tema non vuol dire avere ignorato l'altro in passato o volerlo dimenticare. E poi siamo tutti esseri umani e nessuno deve subire torture
Comincio dalla tua poesia perché è troppo bella, sferzante e tragica. Ha un suo ruolo specifico, assoluto; le si sentono dentro le orecchie questa che sono le parole di un moribondo, rimbalzano tra le macerie di mille vite distrutte, di milioni di urli non trattenuti, di dolore, di rabbia, di disperazione. È la descrizione degli ultimi analiti di vite di cui non sapremo più niente.
RispondiEliminaQuello cha avviene da troppo tempo (pinochet ha fatto scuola)nell'America latina sembra non interessare che pochi. Meglio preoccuparsi delle pagliacciate del Preidente più stupido della storia americana e del suo avversario, un fantoccio pieno di merda e di piscio.
Non impareremo mai e quando questo mandura avrà esportato il suo credo distruttivo un po'ovunque in quel continente staremo lì a chiederci come diavolo possa essere eiuscito a tanto....
Sono d'accordo con Patricia Moll: di qualsiasi frangente sia, la dittatura è l'esempio di come le maggiori oscenità che gli uomini possono commettere prendono corpo.
RispondiEliminaSai cosa mi fa specie?
Che si pensa a come spedire l'uomo su Marte ma non si sistemano queste cose...
Bella poesia, mi piace davvero tanto per la sua durezza.
Un abbraccio.
PER VINCENZO: le tue parole sulla mia poesia semplicemente mi commuovono moltissimo. Io sento molto questa poesia e speravo si sentisse tutto quello che tu hai sapientemente scritto nel tuo commento. Quanto alla seconda parte del tuo commento, concordo con te, si da più peso a schermaglie inquietanti ma forse più di facciata a pericoli reali e concreti come questo di Maduro.
RispondiEliminaPER FRANNY: è dura "educare" l'animo umano alla bontà, purtroppo ci sono esseri abietti che godono a far del male e nel male. Grazie, come ho detto anche a Vincenzo, sono felice che questa poesia sia piaciuta perché sono temi, quelli trattati, che sento molto particolarmente.
RispondiEliminaNoto che ultimamente non ci capiamo... e prendi i miei commenti non come un modo per intraprendere un dialogo ma come attacchi per cui mi ritiro in buon ordine e ti auguro un buon proseguimento in cerca di consensi per le tue poesie.
RispondiEliminaPER FARFALLA: non è questioni di non capirsi, ma ti ho solo fornito un dato di fatto: io ho fatto molte iniziative con Damiano alias Incarcerato, questo ci tenevo a precisarlo, cosa che mi sembrava ti fossi dimenticata. Così come ci tengo a ribadire che il fatto che non parli quotidianamente solo di un tema non vuol dire che non mi stia a cuore. Io come sai tratto di tante tematiche e ci ritorno anche spesso sopra. Tutto qui. Quanto al dialogare, ripeto conosco bene la situazione delle carceri italiane e ne ho trattato spesso, in questo post ho parlato d'altro e quindi su quello volevo focalizzare l'attenzione.
RispondiEliminaVedo che continui a non capirmi... Buon proseguimento di vita
RispondiEliminaPER FARFALLA: anche a te.
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