IL FASCINO DELLA DIVISA
"Qual è il problema?
Non si dice "il fascino della divisa"?
E poi noi siamo la legge
E la legge fa quello che vuole
Sempre.
Erano ubriache
Ci hanno anche stuzzicato le troiette
Era notte
Dovrebbero dirci ancora grazie per non averle arrestate
Fatte com'erano di droga ed alcol.
E poi basta col dire che non ci stavano
Ci stavano, ci stavano eccome…
Poi però siamo carabinieri
Avranno visto l'opportunità di incastrarci,
Bella riconoscenza dopo che le abbiamo fatte godere alla grande!"
Cosa aggiungere,
Le solite frasi fatte?
Che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio?
Ok, diciamolo
E poi cosa cambia?
Siamo davvero sicuri che di tutta quest'erba fatidica
Quella marcia sia così poca come proclamiamo?
Ma ora solo Tu conti
Solo tu che ora sai come ti senti
Tu vittima
Tu donna
Tu sorriso spezzato
Sei solo tu
Tu soggetto di violenze
E che sia un extracomunitario, un italiano, un carabiniere, un poliziotto
Un fidanzato, un ex, uno sconosciuto
Non fa alcuna differenza!
Adesso sei solo tu importante
Tu che devi tornare a sorridere,
Il resto non conta
Tutto il resto sei solo tu.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Di certo il fatto che siano carabinieri crea maggiore risonanza (un po' come quando si tratta di stranieri).
RispondiEliminaHanno disonorato la divisa, quale che sia la verità sullo stupro.
Moz-
PER MOZ: a disonorare la divisa sono in tanti (pensiamo ai fatti di Genova per fare un solo grande esempio) ma qui, come a Genova, si tratta di abusare di persone inermi e cosa ancora più grave l'abuso viene da chi ti dovrebbe proteggere.
RispondiEliminaLungi da me l'idea di giustificare questi due turpi individui, ma mi sembra che gli atti di violenza più eclatanti appartengano alla polizia.
RispondiEliminaDel resto si dice che poliziotti e delinquenti abbiano la stessa radice sociale.
Le tue ballate sono molto incisive, bisognerebbe musicarle.
Cri
PER CRISTIANA: Grazie!!! Alcune mie poesie sono musicate questa la vedo più recitata teatralmente. Concordo, i poliziotti non sono da meno….
RispondiEliminaIo penso che dovremmo essere felici di stare in Italia e non negli USA o che so io in Bulgaria, dove prima ti arrestano, ti caricano di botte ti sbattono in galera e dopo una settimana ti dicono quello che secondo loro hai fatto di tanto grave.
RispondiEliminaNegli USA qualsiasi bravo ti spara addosso con una 45 appena accenni ad uscire dalla macchina cui hanno dato l'alt. Recenti filmati hanno documentati feroci assassinii perpetrati su giovani appena brilli che facevano i giovani sboroni come tutti. Per uno sberleffo sei (dico sei) colpi di revolver.
Ciò posto temo che la divisa non solo dia fascino, ma soprattutto senso del potere, che porta a questa specie di illusione di immunità che certi nostri carabinieri e poliziotti hanno. Convivono con i deliquenti e pertanto ne hanno preso le mosse e le parvenze.
La poesia è un canto al dolore delle vittime, che adesso nessuno, o pochi intimi, vedono.
Qui noi, popolo civilissimo da lunghissima data, credo che stiamo dimenticando che nella nostra civiltà la donna gode del posto migliore. Senza scomodare la posizione che la religione dà alla Madonna, si torni alla letteratura, al Dolce stil nuovo, a Dante ad Ariosto e si cerchi di ripristinare almeno in parte quel ruolo di primaria importanza che ha sempre avuto la donna.
Dice bene Cristiana: quasi tutte le tue poesie andrebbero accompagnate da strumenti musicali e cantate o almeno recitate col sottofondo sonoro.
PER VINCENZO: ci sono poesie che sono musicate (sul mio sito si trovano) altre che vengono solo recitate ma che anche solo a voce hanno un loro ritmo che io do ad esse. (Per es Pallottoliere Bianco che postai per il primo maggio in video) Ti ringrazio infinitamente per queste tue parole perché mettono in luce il mio modo particolare di scrivere e concepire la poesia al di là delle importanti tematiche sociali che io tratto principalmente.
RispondiEliminaPremesso questo. è vero negli USA è peggio ma questo non deve significare che dobbiamo guardare a dove si sta peggio e gioire. si ha cmq il diritto di vedere rispettati i diritti e non vedere chi ti di dovrebbe tutelare, salvare, aiutare, essere invece il tuo aguzzino.
E' sempre un'emozione attendere il tuo commento.
Grazie per il tuo commento molto autorevole
RispondiEliminaPER ALICE: prego e benvenuta in questa Agorò
RispondiEliminaA Roma non dicono che il più pulito c'ha la rogna?
RispondiEliminaPurtroppo le mele bacate esistono ovunque. Non conta la divisa, la tonaca, il camice o il pigiama che hai comprato tu al consorte. Mele bacate.. mele marce e putrescenti sono e restano.
Oggi non ho ancora letto le ultime notizie e non so se ci sono novità. Di certo l'hanno fatta sporca se risulterà esattamente come è stata descritta e denunciata.
Se colpevoli, fuori immediatamente dal Corpo, in galera e via la chiave.
Se non lo sono... certo che credere alla disponibilità senziente delle ragazze se erano ebbre e strafatte è un po' difficile.
Comunque spero che si scoprirà la verità. Qualunque sia.
Tra le altre cose, quello più anziano, sposato e padre di 3 figli mi pare.... mettersi nei panni della moglie...
PER PATRICIA MOLL: parto dal fondo perché la tua ultima riflessione è importante. Mettersi nei panni della moglie che probabilmente neanche immaginava una cosa del genere. Ed i tre figli, dovranno cambiare scuola e forse città per non essere costantemente ed ingiustamente bersagliati.
RispondiEliminaLe mele marce sono ovunque ma in questo caso abbiamo l'aggravante che istituzionalmente loro dovrebbero essere i nostri angeli custodi. E' vero che una donna non si aspetta di essere picchiata o uccisa neanche dal suo partner perché dovrebbe essere la persona che la ama e la considera un bene prezioso, ma questi erano due carabinieri ossia persone che dovrebbero per definizione proteggere ognuno di noi. E questo è gravissimo.
Indubbiamente sì! Se risulteranno come è probabile colpevoli, l'aggravante deve esserci per forza di cose. Non erano fuori servizio ma stavano svolgendo il loro compito di tutela dei cittadini.
RispondiEliminaNon sono al di sopra della legge come in tropi credono, Sono al servizio della legge
PER PATRICIA: concordo con te in pieno.
RispondiEliminaIl mio pensiero è la condivisione dei tuoi versi. Voglio però ricordarvi che sotto la divisa c'è sempre l'uomo bestia, una divisa non stupra, un uomo sì.
RispondiEliminaUn abbraccio!
PER OFELIA: hai ragione ma fa male vedere che la bestia esce anche fuori da una divisa che invece dovrebbe da quelle stesse bestie proteggerci, perché dentro quelle divise dovrebbe esserci sempre un uomo vero non una bestia.
RispondiEliminaNelle ultime settimane in Italia ci sono stati troppi casi di violenza sulle donne e anche oggi sono arrivate altre brutte notizie. Purtroppo l'umanità si è svuotata di tanti valori, viviamo in una società arida, cinica e priva di sentimenti. Quale futuro?
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE: nessuno, o almeno, nessun futuro radioso. Però una cosa va detta, la Società siamo noi e sta a noi reagire perché sono gli individui ad essere vuoti e privi di valori. E questo perché a molti conviene...
RispondiEliminaLa cosa più grave, secondo me, è che abbiano approfittato della divisa per "rassicurare" le vittime, per portarsele via senza destare sospetti.
RispondiEliminaCome ho scritto sul blog di Cristiana, hanno usato la divisa per qualificarsi "scopatori fidati", approfittando dello stato delle vittime.
Ogni particolare della loro azione funziona solo da aggravante.
PER SABINA K: giusto, è proprio quello il punto. il loro ruolo ed il fatto che ne abbiano abusato per circuire le vittime e poi aggredirle.
RispondiEliminaIo non so bene come siano andati i fatti, se le due ragazze erano d'accordo o no ma , comunque, credo che questi due carabinieri se ne siano approfittati della loro divisa che, solitamente, ispira fiducia e non timore.
RispondiEliminaPenso a come si possa sentire la moglie e mamma di tre figli di uno di loro...
Però non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, questo è un fatto grave ma la maggior parte dei nostri carabinieri fa il proprio dovere, tutti i giorni, con coscienza.
Violenze sulle donne ce ne sono in continuazione e non accennano a finire, purtroppo; forse la notizia ha destato tanto clamore perchè c'è di mezzo la divisa.
Qui bisogna intervenire per restituire alle donne la loro dignità e il loro rispetto, da parte di tutti, non si può continuare così, è di adesso la notizia della morte di Noemi (16 anni) uccisa dal fidanzatino di 17 !!!
Un saluto
PER MIRTILLO14;le indagini sembrano sempre più incastrare i due carabinieri. Certo, come scrivo anche nei miei versi non si deve fare di tutta l'erba un fascio ma dobbiamo forse iniziare a chiederci quanta di quest'erba sia sana e quanta invece sia marcia ed iniziare a porci la domanda se forse non stiamo sovrastimando la parte sana.
RispondiEliminaHo sentito e letto di quest'ultima tragedia in ordine di tempo. Sai, Mirtillo, il fatto che due ragazzini giovani, freschi che dovrebbero credere nell'amore vero, pulito, non di possesso e gelosia, siano invece rispettivamente lui carnefice e lei vittima di una simile atrocità mi lascia sgomento, impietrito, quasi con lo sguardo perso nel nulla a chiedermi inutilmente come sia stato possibile.
Contraccambio il saluto.
io preferisco non commentare minimamente questo fatto di cronaca, che da donna e da essere umano,
RispondiEliminami ha lasciata a dir poco inorridita.
insieme a quello di pochi giorni fa, accaduto a Rimini, è specchio di un'Italia che non sento mia, e che vorrei sparisse su se stessa.
PER PATALICE: benvenuta in questa agorà. Rispetto la tua scelta ma i fatti restano, la crudeltà e l'efferatezza degli eventi anche, e quindi più che commentare io con la mia poesia ho voluto stigmatizzare questa brutalità e tendere la mano alle vittime che sono sotto i riflettori solo fino a quando i media seguono la vicenda e poi sono abbandonate a loro stesse.
RispondiEliminaSpero di ritrovarti qui su queste pagine ancora e presto
Daniele
Tutte le persone in divisa, andrebbero rieducate, ri-formate. Occorrono anche pene severe e non rimandate. Non vorrei sentire mai più di pestaggi, di stupri e di "spezzategli le braccia". Mai più.
RispondiEliminaPER SARI: approvo in pieno ogni sillaba del tuo commento.
RispondiEliminaLa divisa non fa l'uomo, l'uomo non sempre è "persona" ma troppo spesso è "bestia" e compie il male per suo piacere, un piacere che non ha niente a che vedere con la divisa che indossa o la prefessione che fa.
RispondiEliminaSecondo me si sta facendo un ingiusto processo all'Arma dei Carabinieri, si sta sollevando un polverone infinito quando invece il pubblico mediatico dovrebbe prendersela con i singoli soggetti e non con il loro mestiere.
Io mi indigno per ciò che hanno fatto e mi indignerei anche se fossero medici, operai, muratori, insegnanti, preti... mi indigno perché sono persone spregevoli.
Ma tanto per riprendere il tema, pare che una delle "vittime" abbia girato un video del presunto stupro.
Non suona strano? Non bisognerebbe riconsiderare un po' le cose?
Un abbraccio.
PER FRANCESCA: l'indignazione ed il disgusto per una violenza subita sono e devono sempre essere presenti in ognuno di noi ma va detto che in questo caso l'aggravante di essere carabinieri, difensori della legge e delle persone, rende il tutto più squallido e grave. Come anche nel caso del medico, o di un insegnante ossia di tutte quelle categorie a cui ci si affida nei momenti di fragilità e di bisogno a vario titolo di aiuto. E' anche da sottolineare che spesso chi ha la divisa si sente superiore e se ha in lui la "bestia" ha anche l'occasione migliore per farla uscire fuori. io mi sento di difendere quelle due ragazze fino a prova contraria.
RispondiEliminaContraccambio l'abbraccio
Eppure questo episodio non ha suscitato l'indignazione che meritava.
RispondiEliminaPER MARCAVAL: vero, per me ripeto è un fatato gravissimo ed inaudito soprattutto perché perpetrato da chi ti deve proteggere e verso il quale hai una "fiducia automatica".
RispondiEliminaSei incisivo, fai quasi male, e questo denota un modo di sentire profondo. Su questo tema ho un'esperienza diretta e forse per questo ogni parola è una stilettata. Hai ragione, poi si torna a sorridere, per amore o per forza, ma quella ferita rimane dentro ed è difficile da rimarginare. Grazie Daniele.
RispondiEliminaPER GIANNA ti ringrazio per le tue parole intense e per la tua forte ed importante testimonianza.
RispondiElimina