venerdì 25 agosto 2017

OPINIONE DEL ROCKPOETA®: La Decadenza Della Democrazia

I vitalizi alla fine vedrete che resteranno. Al Senato un cospicuo gruppo trasversale di onorevoli ha già messo paletti concreti tali che il PD vuole "modificare" il testo legislativo così come uscito dalla Camera.

Nulla di nuovo  e sconvolgente, citando Cocciante "Era già tutto previsto" ma resta il disgusto per l'ennesima presa per i fondelli fatta agli Italiani che da beoti intanto rivoteranno questa gente.

Non so neanche perché ci sto facendo un post, è una notizia scontata ma diciamo che anche se scontata meritava cmq una grande eco vista la stagione estiva dove tutti magari siamo più rilassati e distratti…

Intanto da questa inchiesta dell'Espresso esce uno spaccato alquanto inquietante dell'Arma dei Carabinieri afflitta da scandali, corruzioni, tensioni interne, rapporti opachi con la politica e la questione Consip  che svetta su tutto. Sfogliate il link che vi ho messo perché è davvero pieno zeppo di dati e fatti preoccupanti.

C'è del marcio davvero ovunque e credo che quasi nessuna istituzione si salvi. Vero anche in passato ci sono stati casi anche gravi, ma la sensazione tangibile che si avverte oggi è che si tratti di un andazzo generale e generalizzato, esteso a macchia d'olio e molto più di un decennio fa, e questo rischia, a mio avviso, di minare fortemente le basi della nostra democrazia. E' un problema serio e non di poco conto.

Secondo voi, qui in Italia, potremmo essere entrati in un periodo di decadenza democratica, anticamera. a medio periodo, di una nuova dittatura?

27 commenti:

  1. tutto è possibile, naturalmente, ma non credo. la democrazia fa troppo comodo a tutti e non solo ai ladri e incompetenti che ci governano e amministrano. buon giorno

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  2. PER ANTONYPOE sembri quasi intendere che questa sia una finta democrazia e come tale funzioni meglio di una dittatura classica ed evidente a tutti.

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  3. in un certo senso sottintendevo proprio questo: offre delle opportunità e delle tutele che una dittatura non può dare. pure a quelli che si trovano molto in basso nella scala sociale

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  4. Siamo governati non dalla politica ma da una forma di brigantaggio. La politica riconosce i suoi privilegi e non i nostri legittimi diritti. Fa leggi incostituzionali che vorrei fossero dovute a ignoranza, e ci rende schiavi di bollette pesanti e alla mercè di ogni malfattore che bussi alla nostra porta. Io, che ho creduto e lavorato (gratis e senza rimborso spese) per la collettività, inorridisco.
    Buona giornata, comunque.

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  5. PER SARI mo unisco profondamente al tuo disgusto e condivido in toto il tuo commento

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  6. Se dittatura sarà non avrà le solite sembianze: sarà un trionfo di pernacchie e di rutti, il becero al potere.
    Sai,Daniele, io non vedo tanta separazione tra "votati" e "votanti", così come credo che troppe cose nefande che vediamo, sentiamo, leggiamo siano solo l'espressione di un paese senza civiltà.

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  7. PER SABRINA K in parte hai ragione il votante o almeno una sottocartelle di esso non ai discosta dal votati. per questo si rischia l'avvento di una dittatura xhe arrivi quasi in sordina e benvoluta da tanti.

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  8. Caro Daniele, la classe politica che ci governa e' l'esatta espressione della maggioranza del paese, supportata da una informazione (mi riferisco ai "grandi giornali") che in maniera ipocrita si dichiara libera e imparziale.

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  9. PER REMIGIO vero ma questo non deve essere un alibi per nessuno.

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  10. Non penso che questa dove ci troviamo sia una democrazia, ha tutte le caratteristiche per essere una dittatura dove i soliti noti fanno i loro porci comodi.
    I vitalizi... io non so nemmeno se troverò mai lavoro e questi hanno i vitalizi!
    Non ho parole.
    Un abbraccio che sa di mare,
    Penny

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  11. Quando la politica si richiude in se stessa, e si compiace di guardarsi e di coccolarsi dimenticandosi dei fondamenti stessi che l'hanno generata anche etimologicamente, cioè si dimentica del suo stesso significato di esistere, per il bene e l'unico interesse del popolo che dovrebbe governare, allora ha già posto la pietra tombale sul suo destino; l democrazia sta morendo e la strada per la dittatura è spalancata.
    La dittatura, sia essa alla Erdogan, alla Stalin o alla Hitler è una bestia atroce da evitare come la peste, anche se -fatte le dovute eccezioni- proprio di una dittatura breve e intelligente si avrebbe bisogno in questa Italietta dove tutto va a scatafascio e niente funziona all'infuori del metodo mafioso. Da noi chi non è corrotto è un corruttore. Il resto siamo noi, spazzatura inutile e dannosa agli altri.Purtroppo è utopia pensare ad una dittatura intelligente, perché le due cose si elidono.
    Che allora venga una sommossa di popolo che ecapiti definitivamente questa farsa politica, fatta di briganti e di delinquenti incapaci e presuntuosi che stanno svendendo la nazione.
    Un anno di stragi mirate, di processi alla classe politica -TUTTA INTERA-con introduzione del delitto massimo di TRADIMENTO DEL POPOLO, che preveda come condanna la pena di morte, anche se questo dovesse comportare l'uscita della nostra nazione da questa Comunità Europea che altro non è che una paglicciata in onore alla Merkel ed a questo bamboccio gallico.
    Sequestro dei beni delle banche lucrato sul sangue di milioni di risparmiatori. Espulsione di tutti i ROM e di molta parte degli immigrati inutili, obbligo di lavoro per gli altri e di rispetto delle leggi dell nuova repubblica che nascerebbe sulle macerie di quella che agonizza attualmente. Revisione del codice penale con due fasi di processi, con eliminazione de terzo grado di giudizio. inutile e penoso. Stesura di una nuova Costituzione dove venisse sancita la suprema volontà popolare come l'unica base di giudizio e di condotta per il futuro.
    Messa in sicurezza contro l'avversa natura della nazione, e messa in sicurezza da ladri e predatori vari con la certezza delle pene e la costruzioni di nuovissime carceri-modello per tutti e non per la metà dei detenuti.
    A me basterebbe, tanto per cominciare.

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  12. Ti rispondo con un'altra domanda.
    La democrazia VERA in Italia c'è mai stata?
    Parlo di quella democrazia in cui ci si può fidare di chi viene eletto, di quella che punisce i colpevoli di qualunque reato da essere homeless a presidenti del consiglio o di Stato.
    Parlo di quella democrazia in cui non trovi lavoro solo perchè hai agganci politici ma perchè ne hai i requisiti.
    Di quella in cui non trovi posto immediatamente in un ospedale per fare una tac solo perchè conosci tizio e caio ma perchè il posto c'è e si distrìibuisce inn base alle urgenze reali.

    Intanto incominciamo a cacciare dal parlamento chi è indagato, inquisito per reati vari, Se poi risulterà innocente si reintegrerà. Ma se sarà dichiarato colpevole finirà in carcere come gli altri. E già così, una bella sgrossata forse la diamo.
    Coi rimanenti poi vedremo di ragionare

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  13. PER PENNY hai centrato il punto loro godono di ogni possibile privilegio e ti non sai che futuro avrai. Contraccambio l'abbraccio

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  14. La solita politica all'italiana. Il popolo è in ginocchio, povero, con un divario da far paura nei confronti delle classi abbienti che vivono in un mondo parallelo.
    Mi viene in mente "Ma che bella città" di Bennato!
    Un abbraccio, Franny.

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  15. PER VINCENZO e ti pare poco è un programma politico in piena regola. Al volo ti rispondo pene dure e certe niente facili sconti di pena ma no alla pena di morte e quanto alla accoglienza ok ma non porte aperte per tutti indistintamente. Mi scuso per una risposta più sintetica ma il tuo commento meriterebbe un dibattito a voce più approfondito di una risposta su un blog


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  16. PER PATRICIA È una finta democrazia ma almeno non è una dittatura classica anche de ormai le nuove dittature moderne sono quelle dove credibile essere libero invece...

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  17. PER FRANNY sai sempre cogliere la giusta colonna sonora per questo Paese

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  18. Mah, io oserei dire che c'è una dittatura mascherata da democrazia. Ci sono le caste come in India, se vai a "grattare" per benino. C'è la furbizia che se la ride dell'intelligenza, anzi, si fa passare per lei. Il divide et impera non è mai stato così attuale, ora che la guerra tra poveri imperversa. Il panem et circenses ha solo cambiato nome (scegli tu: social network, smartphone...e quant'altro di tecnologico usato stupidamente può venirti in mente). No, non siamo messi bene, Daniele. Se poi allarghiamo il discorso dall'Italia al mondo intero, più che produttori di Bellezza siamo produttori di morte, vere bestie, altro che animali. Giardinieri che tagliano il ramo su cui stanno seduti. O, come saggiamente dicevano i Nativi, gente che soffocherà tra i suoi stessi escrementi (già abbiamo un bell'isolone di plastica che galleggia nell'Oceano). Scusa il commento sfogo, torno alle mie foto, ben consapevole che il mio sguardo non cambierà nulla, forse soltanto me.

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  19. PER RIYUEREN il tuo commento forse non cambierà il mondo ma merita per me una standing ovation

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  20. Rispondo brevemente a Patricia e mi scuso con Daniele, ma parmi che lei la domanda fatidica l'abbia a me posta.
    Tu non eri ancora nata, ma la classe politica salvatasi dal fascismo, con i "veri" padri della patria l'avemmo e con loro la prima fase della nuova repubblica fu democrazia. Gente come Alcide De Gasperi, come Palmiro Togliatti, come Pietro Nenni, Terracini, Giuseppe Saragat. Fu la fortuna dell'Italia nostra. Nei dibattiti politici tra DC e PCI non avvertivi odio, ma stima reciproca e RISPETTO. Una classe politica che partorì la Costituente, quel gruppo di geni che produssero dopo un anno di alacre lavoro quella meraviglia di carta costituzionale che alcuni imbecilli, capeggiati dal maggior cretino dell'Italia moderna, voleva distruggere.
    Un ruggito di libertà è scaturito da una folla anonima: gli italiani, che al 60% hanno rispedito nelle fogne gli imbecilli.
    C'è ancora oggi la democrazia, Pat, come dimostra l'esito del Referendum farsa dello scorso dicembre.

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  21. Rieccomi dopo la pausa estiva, un pò lunga lo ammetto ma la pensione me lo permette ;-)
    Ti commento senza aver letto i due link che andrò a fare più tardi...
    Io continuo a dire la stessa cosa: il problema non sono i nostri politici ma gli italiani che li hanno votati. Cielo, adesso qualcuno dirà: gli ultimi non li abbiamo votati, sono stati messi dal caro Napolitano (vedi Renzi) ma il caro Napolitano chi lo votò negli anni 50 se non gli italiani?
    Vedi caro amico, è un giro vizioso il nostro e la storia ce lo insegna, solo che noi italiani non abbiamo memoria storica e votiamo al membro di segugio e le ultime elezioni ce lo hanno dimostrato ed allora mi chiedo: perchè continuiamo a lamentarci? Perchè non facciamo una bella rivoluzione? (non dico come altrimenti mi danno della sovversiva, un appellativo che mi ricorda il mio periodo lavorativo ihihihih).
    Siamo dei pecoroni lamentosi ma nulla di più! (spero di non scatenare putiferi, ma tant'è!)
    Ciao amico bello e buon fine settimana.
    PS ti lascio questa poesia di Trilussa:
    Un Gatto, che faceva er socialista
    solo a lo scopo d'arivà in un posto,
    se stava lavoranno1 un pollo arosto
    ne la cucina d'un capitalista.

    Quanno da un finestrino su per aria
    s'affacciò un antro Gatto: - Amico mio,
    pensa - je disse - che ce so' pur'io
    ch'appartengo a la classe proletaria!

    Io che conosco bene l'idee tue
    so' certo che quer pollo che te magni,
    se vengo giù, sarà diviso in due:
    mezzo a te, mezzo a me... Semo compagni!

    - No, no: - rispose er Gatto senza core
    io nun divido gnente co' nessuno:
    fo er socialista quanno sto a diggiuno,
    ma quanno magno so' conservatore!

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  22. PER FARFALLA LEGGERA: Stupenda sintesi del tuo discorso la poesia di Trilussa, sembra proprio rappresentare l'Italiano medio di oggi.

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  23. Che questa sia l'anticamera ad una dittatura "tradizionale" non lo credo ... ma resta il fatto che la nostra democrazia ora piu che mai si basa sulla corruzione e su una ignoranza clamorosa. E purtroppo non vedo niente di positivo all'orizzonte.

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  24. PER MARCAVAL:forse hai ragione ma cmq l'orizzonte che si vede non è per niente roseo.

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  25. Dittatura in senso stretto no. Ma regime sì. L'informazione è pilotata in modo da creare un certo tipo di opinione nella massa, il voto perde completamente di significato considerato che tu magari voti per un certo partito (quello puoi votare, non puoi scegliere la persona) e il capolista eletto per quel partito anche col tuo voto poi magari salta il fosso e passa a un altro partito. E per completare l'opera ogni due per tre piazzano il famigerato "governo tecnico" che altro non è che un governo non voluto dai cittadini ma imposto dal sistema.
    Insomma, siamo in un regime. E io ne sono totalmente disgustato.

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  26. PER ARIANO GETA: concordo con la tua disamina, purtroppo in tutto questo c'è anche la responsabilità di un popolo che si lascia incastrare da questa informazione pilotata.

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