lunedì 10 luglio 2017

L'Angolo del Rockpoeta®: "Torri Avariate"

Premio Strega: vince sempre la Mondadori (per chi non lo sapesse Einaudi è una controllata di Mondadori) poi seconda Mondadori e terzi altri più sconosciuti.  Disgustorama...

TORRI AVARIATE

Torri d'avorio avariate,
Siete un mondo arroccato sul nulla
Monopolio del cattivo gusto
Monopolio del pensiero e della viltà

Mancate di coraggio nelle scelte
Pensate al profitto, sempre al profitto
Solo al profitto.

Draghi di fuoco
Amianto nelle nostre bocche
Letteratura "usa e getta" del terzo millennio
Oppure
Granitiche certezze dei tempi passati.

Voci inascoltate
Deambulano
Tra falsi intellettuali 
Ricettari di cucina
Autobiografie di calciatori scritte da terzi
Libri di pseudo - giornalisti 
Scritti da ghostwriters senza futuro.

E le voci vere
Non si ascoltano
Travolte dallo schiamazzare delle fogne.

DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

26 commenti:

  1. Molti grandi libri si trovano nelle piccole case editrici e spesso sono poco conosciuti.
    Serena giornata.

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  2. Le torri d'avorio ci sono in tutte le arti . ..il denaro fa marcire tutto è ha reso questo mondo putrido . Cmq se uno cerca trova cose buone. Ecco una ragione per cui io leggo per lo più classici, sono la salvezza ..per esempio ho terminato adesso "Il Vagabondo delle Stelle" dell' immenso Jack London. ecco , questi sono libri . Ti entran dentro e non ti escon più :)

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  3. PER REANTO R: vero, ma la letteratura deve anche vivere di AUTORI nuovi e freschi e validi non di successi più o meno reali costruiti a tavolino.

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  4. Grazie del tuo contributo. Comunque purtroppo tempo buttato. Io nemmeno volevo vederlo sto Strega, solo la curiosità dei nomi proposti -non le case editrici, sempre quelle- e poi il sunto dei testi anche se poco o nulla se ne può giudicare.
    Ho iniziato a dubitare fortemente della lealtà dello Strega -uno dei tenti abusi letterari dell'anno- dalla vittoria di Giordano con "la solitudine dei numeri primi", romanzo scritto da un ragazzino di 24 anni, figlio di un pezzo grosso in Mondadori, che non valeva un fico secco.
    Cosa altro ha scritto quel ragazzino dopo? NULLA.
    Quest'anno cinque nomi semisconosciuti. Potrebbe essere un bene, scoprire nuovi talenti, dici tu. Sì, ma sono sempre i soliti sagrestani.
    Quattro anni or sono mi sono lasciato convincere dalla mia prima editrice a spedire un inedito a Neri Pozza per un concorso letterario. "Casa editrice assai seria -mi rassicurò la mia editrice di allora- vedrai che quel tuo testo va in finale"
    Dopo due mesi mi comunicano che il mio testo era in lettura.
    Altri due mesi e comunicano i dati ufficiali.
    4.921 testi presentati di altrettanti autori. Dieci i prescelti per la selezione dei cinque finalisti. Tutti nomi arcinoti, ripeto TUTTI.
    Naturalmente il mio non c'era.
    Mi sono posto sto problemino: mi autoescludo dal conteggio, ma è possibile che su 4.920 non ce ne fosse UNO degno di entrare nella selezione per la finale? Ripeto, posto che il mio fosse porcheria -e non lo era- possibile non ce ne fosse uno tra quegli altri che potesse almeno aspirare ad uno dei gradini inferiori?
    Vinse una donna con un romanzo molto, ma molto comune, melemso nel finale.
    In questa nostra Italia dove chi non è corrotto è un corruttore potrebbe mai esserci qualcosa di pulito?

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  5. Dici bene, Daniele: vince sempre il profitto. E il profitto deve sempre andare nelle mani dei grandi Editori. Ormai questi premi letterari sono diventati una farsa. Se li dividono sempre gli stessi, a prescindere dalle opere che vengono pubblicate.

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  6. PER VINCENZO: per questo oramai non mando più manoscritti e tento attraverso la via degli spettacoli che amo fare tantissimo dal vivo, perché solo se sei in qualche modo conosciuto o ammanigliato riesci a pubblicare a grandi livelli. Sono sicuro leggendoti che il tuo manoscritto fosse di spessore e tu conosci e leggi le mie poesie. Resta il fatto di un'Italia marcia che anche nell'arte, come ha anche affermato ReAnto R, non si smentisce. Sono davvero periodi bui.

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  7. PER REMIGIO: vero, ma ogni volta vedere questo schifo ma male e fa infuriare maledettamente.

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  8. le arti devono vivere di autenticità

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  9. PER REANTO R: parole sante, e sono anche certo che ci siano artisti autentici e di valore ma sono gli editori o cmq chi li deve produrre (anche il mondo della musica non è da meno come marciume) che non hanno questo sacro fuoco.

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  10. Pensiamoci sopra un attimo. Chi è forte in editoria? Mondadori, Rizzoli, Einaudi... ovvio che vincono loro. Sono nomi "pesanti".
    Per quanto possa presentare un capolavoro, una piccola e semisconosciuta casa editrice non vincerà mai. Non ha il peso ecconomico e politico per farlo.

    Io però son bastian contrario. Non mi ricordo di aver comperato un libro edito da quelle case editrici e ne sono felice.

    In quelle piccole sono convinta che si possano trovare delle vere chicche. Basta solo cercare! On line ovviamente percchè in libreria è pure difficile trovare i loro libri

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  11. PER PATRICIA MOLL: io avevo comprato Gomorra ma il punto è che la maggior parte dei titoli attuali delle grande case editrici sono illeggibili

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  12. Purtroppo Daniele di cose avariate nela nostra società moderna se ne trovano sempre di più e troppe !
    Non solo Torri e non soltanto persone , , ,
    Buona serata e settimana appena iniziata

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  13. PER ARWEN ELFA: lo so ma accettarlo è dura. Buona serata anche a te e buon inizio settimana.

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  14. L'avorio mi fa venire in mente il commercio...
    È purtroppo una questione di marketing, vendita, confezione. Più forza commerciale hai, più sei visibile, per fortuna esistono ancora, come dice bene il nostro Cavaliere, case editrici che lavorano alacremente sulla qualità.
    Buona settimana Daniele

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  15. PER SANTA: hai ragione ma sarebbe anche carino che qualità e visibilità andassero più spesso a braccetto

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  16. Ho avuto regalato il libro di Matteo Nucci "E' giusto obbedire alla notte - Ponte alle Grazie,(casa editrice mai sentita) arrivato quarto allo Strega. Ho letto le prime 68 pagine: due palle stratosferiche, ma forse sono io che non so più leggere. Una copertina con un orrido dipinto di Mario Sironi -Il pescatore- Di solito un libro così lo abbandono dopo le prime 30 pagine, ma siccome me lo ha regalato una persona a me molto cara, lo leggerò fino in fondo, è una questione di cuore, farò il sacrificio.

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  17. PER GUISITO: l'editore è piccolo ma mediamente noto. I libri che pubblica.... Cmq onore al tuo grande cuore.:-)))

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  18. Purtroppo il profitto ha sempre la meglio... che tristezza di società!!!

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  19. PER SPEEDY 70: hai ragione, questa società mette tristezza ma fa scattare anche tanta indignazione.

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  20. Per questo motivo io, quando vado al Salone del Libro, scarto le grandi editrici e vado negli stand dei piccoli editori.
    E poi la mondadori non è della famiglia berlu? Mi sembra della figlia Marina... perciò è tutto detto.
    Abbraccioooo

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  21. PER FARFALLA: sì esatto, è così. Oramai hanno quasi tutto in mano loro.

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  22. avariate? piuttosto direi cariate :)
    ma apprezzo il pensiero. e anche lo stile, seppure abbia altri gusti. ciao

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  23. PER ANTONYPOE: le carie si possono togliere e quindi salvare il dente ed in questo caso la torre. Io invece ritengo che non ci sia proprio nulla più da salvare e quindi avariate.

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