PONTI DI RESPIRI
Cuori di carta
Sul muro
Come murales oltre l'infinito.
Foto di sorrisi
Poche parole su fogli volanti
Magliette colorate
Fiori
Ed oggetti curiosi,
L'ultimo saluto poggiato sui muri
Come un affresco d'amore.
Voci mute
Occhi bassi
Mani di fuliggine
E sono sempre le stesse immagini
Sempre gli stessi abbracci di lacrime
Ma non smetteranno mai di smuovere le nostre coscienze
O almeno la mia.
Mura sbriciolate
Terrorismo o tangenticidio
Poco importa,
Gli sguardi attoniti
Increduli
Arrabbiati
Della povera gente
Non cambiano.
Ma cori di bimbi
Canti di vita e voci di denuncia
Non ammutoliranno mai
E si leveranno sempre più alti
Combattivi e solidali
E non tremate mai
Non desistete mai
Perché una coscienza tremante
E' una vita già spenta.
Deflagrazione terrificante
Suoni di mortale routine
Disegno preordinato
Contro i popoli della Terra.
E sento quel tuono assassino
Un rombo assordante
Fiamme, crolli, pallottole, paura.
Ma cori di vita
Costruiranno ponti e strade
Con i nostri respiri ed i nostri aneliti d'arcobaleno
Per unire sensibilità e cultura
Contro ferocia e sfruttamento
E come nelle fiabe più belle
Uno sceriffo buono porterà la pace
In questo Far West.
E se questo è solo un sogno
Non smettete comunque di credere
Che voci di denuncia e solidarietà
Possano, con il vostro aiuto,
Cambiare il mondo
E se questa è solo un'illusione
Aggrappatevi lucidamente ad essa
Anche solo con l'ultimo vostro afflato di rabbia e di lotta
Che avete in corpo
Per non arrendervi
Per non morire.
E non vergognatevi di piangere
Perché le uniche lacrime
Che arrugginiscono la vostra anima
Decretando la vostra morte interiore
Sono soltanto lacrime di resa
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Meraviglia, sono la prima a commentare!
RispondiEliminaBella poesia, mi hai fatto venire in mente l'album dei Nomadi "Noi ci saremo".
Un abbraccio, Franny
PER FRANCESCA: Bentornata :-))) Non conosco quell'album, almeno credo, poi magari ascolto i brani che lo compongono e scopro di avere torto. Grazie sono contento che la poesia ti abbia lasciato qualcosa.
RispondiEliminaQuesta tua poesia mi sollecita un'immagine metafisica della vita: come un quadro del De Chirico prima maniera, o certi di Carrà. Qui c'è tutta la tua voglia di vivere, la tua paura che si tratti di vita fittizia, sognata da te chiudendo gli occhi per non vedere gli orrori quotidiani. E nemmeno tu sai, o meglio non vuoi sapere, se sia sogno o realtà, ma ti abbarbichi all'idea bella che vita sia e non solamente sogno, ma anche se così fosse il sogno merita di essere assaporato fino al mattino e che nesuno venga all'improvviso a dissolverlo svegliandoti bruscamente.
RispondiEliminaBellissimo il ritmo: sembri galoppare e inghiottire la prateria davanti a te, e se mi è venuta questa espressione il merito è tuo che me l'hai suggerita col tuo sceriffo buono del West.
PER VINCENZO: non ci dobbiamo arrendere, e per farlo, come prima cosa, non dobbiamo arrenderci dentro e quindi quasi ogni mezzo è lecito per resistere e non cedere. Utopia o realtà, quello che conta è essere sognatori avendo come obiettivo una vita ed un mondo diversi e quello che sembra un sogno se tutti noi lottiamo per realizzarlo con occhi bene aperti sul futuro, forse si realizza davvero e ci permette di mantenere ancora in vita quella tenue speranza di non "dimenticarci del sole".
RispondiEliminaGrazie, come sempre Vincenzo, i tuoi commenti illuminano questo blog e mi arrivano dentro ed in un certo senso tengono vivo quel sogno, quella realizzabile utopia quella voglia di non arrendersi, quel desiderio di cambiare questo presente in meglio.
Come sempre belle le tue poesie e molto profonde - anche se profondamente tristi.
RispondiEliminaHai ragione non bisogna mai arrendersi . . . . anche se non è per niente facile
Buona calda giornata a te Daniele e migliore fine settimana in arrivo
PER ARWEN: grazie, sono toccato dalle tue parole. Lo so è dura ma arrendersi non è la soluzione. Buonissima giornata anche a te e ti auguro un ottimo fine settimana.
RispondiEliminaVero, Daniele: arrendersi mai.
RispondiEliminaE' un vortice che sembra senza uscita, e forse davvero lo è: ma non dobbiamo dargliela vinta, mai.
Moz-
PER MOZ: mai, e come dicevano i Pink Floyd ricordiamoci: "United we stand, divided we fall"
RispondiEliminaArrendersi è perdere in partenza, quindi....
RispondiEliminaPER PATRICIA: quindi lottare.
RispondiEliminaNon dobbiamo arrenderci, non dobbiamo tremare... e non dobbiamo vergognarci di piangere ( anche perché a volte si può arrivare a piangere per la rabbia di vedere come va il mondo, quel mondo in cui noi stiamo tagliando il ramo su cui stiamo seduti).
RispondiEliminaNon intendo perderti di vista un'altra volta :) quando fai cose in centro fammi sapere. Ad ogni modo leggerò qui. :)
PER RYUEREN. grazie per le tue parole molto sentite. Se faccio spettacoli lo posto qui ma anche e sicuramente sul mio sito web http://danieleverzettirockpoeta.com dove potrai anche vedere dei miei video se ti va :-)))
RispondiEliminaSempre meravigliosi i tuoi versi in cui colgo anche molta speranza, una speranza che è impossibile eliminare perchè molti cuori, come il mio, battono e batteranno sempre all'unisono.
RispondiEliminaCri
PER CRISTIANA: Vero, è una delle poche volte in cui una mia poesia contiene una alito di speranza, forte, quasi disperatamente urlato. E finché ci saranno molti cuori come il tuo la speranza non può morire.
RispondiEliminaMai arrendersi!
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE: sì, sempre tosti e combattivi.
RispondiEliminaNon possiamo arrenderci di fronte alle brutture del mondo!
RispondiEliminaBellissima poesia, sono commossa :-)
Scusa la domanda, ma hai mai pubblicato un libro di poesie?
Baci!!!
PER SUGAR FREE: grazie sono emozionato dal tuo commento! Tre libri ma temo oramai fuori catalogo. se vuoi curiosare un po' su questo ed altro ti rimando al mio sito http://danieleverzettirockpoeta.com
RispondiEliminaNon arrendersi mai... sempre avanti!!!!
RispondiEliminaPER SPEEDY; giusto!
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