Per ricordare Falcone, Borsellino ma anche e soprattutto i tanti Di Matteo che sono ancora vivi e che vanno da noi in qualche modo con la nostra voce protetti e difesi prima di doverli poi piangere da eroi morti con lacrime da coccodrillo. Questa poesia è per tutti loro
CARTELLONI GIALLI
Anniversario di una strage di mafia
Commemorazioni in assenza di giustizia
Processione di facciata.
Sacro e Profano per le strade
Per le strade il Prete in prima fila
Ed a braccetto insieme
Le Istituzioni locali e nazionali
Ma la gente non c'è.
Connivenze restano
Scambi di favori crescono
Palizzate e steccati da abbattere
Diventano mura invalicabili
Se cementate da omertà e paura.
Processione profana
Per ricordare Eroi uccisi dallo Stato
Ed a Capaci
Cartelloni gialli appesi sulle cancellate delle scuole
Recitano stereotipate frasi di circostanza:
"Falcone non è morto", "Tutti con Don Puglisi"...
Ma in strada, nessuno:
Nè docenti
Nè bambini o ragazzi
Non ci sono adulti
Non si vede gente comune.
Solo quei cartelloni gialli
Che solitari
Restano affissi
Anche nei giorni a venire
Su quelle cancellate spoglie.
Ma il tempo li logora
Si spezzano
Si staccano
Muoiono.
Non permettiamo
Che altri giudici in prima linea
Siano lasciati soli
E che la gente comune
Resti abbandonata a se stessa
Impediamo che tutti loro
Facciano la fine di quegli inutili
E solitari cartelloni gialli.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Mai dimenticare!
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER CAVALIERE OSCURO DEL WEB; soprattutto anche per ricordarsi anche di chi è vivo e continua questa lotta.
RispondiEliminastile decisamente personale e efficace
RispondiEliminaPER ANTONYPOE; ti ringrazio di cuore per le tue parole.
RispondiEliminaGiustissima invettiva, non plateale ma sacrosanta. Ne ho piene le scatole di questo metodo ipocrita di celebrare chi è morto per le Istituzioni per mano della mafia. Parole fritte, tenute in fresco e tirate fuori ad ogni menata d'uccello. Buone per tanti usi, sempre le stesse, da farti venire sonno se i discorsi celebrativi vengano pronunciati dal sudario mortuario Mattarella, o dal facente funzione Gentiloni. Lasciano il tempo che trovano e vengono riposte al fresco per il prossimo morto ammazzato. Ma niente viene fatto per proteggere i magistrati impegnati in una lotta senza quartiere e senza storia perché già si sa come andrà a finire. FalconeeBersellino si scrive tutto insieme, ma che bello. Però a quelli che ancora sono in vita gli si dà un'auto NON blindata con autista munito di pistola, seguito da un'altra auto NON blindata con quattro poliziotti e quattro pistole. Bastano due ragazzi con un Kalaschinkov a pallottole corazzate per ammazzare tutti in tre minuti. Combinazione la scorta muore compatta, il più veloce riesce appena a tirar fuori dalla fondina la pistola, ma non a sparare un colpo che è già morto.
RispondiEliminaBella poesia, bella carica accusatoria, bella suspence. Serve purtroppo solo a quantificare la bravura del compositore. Speriamo possa in qualche modo smuovere certe coscienze che dubito esistano effettivamente.
PER VINCENZO: Giusto, siamo stanchi di stucchevoli comizi vuoti di contenuto soprattutto perché spesso chi li pronuncia è in prima persona quantomeno responsabile dei risultati spesso fallimentari nella lotta alla mafia ed ancor peggio responsabile nel decidere che tipo di protezione i magistrati in prima linea possano avere oltre che il sostegno tecnico e politico che dovrebbero ricevere in automatico per tutte le loro inchieste.
RispondiEliminaVincenzo, io ci provo a smuovere le coscienze e sarò sempre in prima linea nel farlo.
piacere anche e soprattutto mio. ciao
RispondiEliminaLa scarsa presenza della gente almeno toglie il perbenismo degli anni '90: ora è chiaro che nessuno è innocente, e non lo nasconde con presenze di facciata.
RispondiEliminaMoz-
Le solite passerelle di politici. Le solite frasi di circostanza. Le solite ipocrisie del potere dominante...
RispondiEliminaPER MOZ: un po' è vero, può essere un modo per rifiutare questi comizi stucchevoli e falsi ma un po' è anche rassegnazione e paura.
RispondiEliminaPER REMIGIO: Infatti proprio così.
RispondiEliminaDimenticare equivale a ripetere gli stessi errori.
RispondiEliminaBisogna combattere tutti quanti, ciascuno faccia quel che può, e cercare di migliorare questo mondo liberandolo dallo schifo in cui è intrappolato.
Bellissima poesia.
Un abbraccio, Franny
ma i come questa volta bisognerebbe leggerla e gridarla tutta insieme
RispondiEliminaPER FRANCESCA: concordo con te, mai arrendersi e mai fare il terribile errore di dimenticare! Grazie Francesca per i complimenti sulla mia poesia!
RispondiEliminaUn abbraccio
Daniele
PER CARMINE VOLPE: Grazie, emozionato dal tuo commento, ed allora la grideremo tutti insieme sempre!
RispondiEliminaPer noi che ci crediamo non Dimenticare è fondamentale, per tanti ipocriti è solo una farsa sempre pronta ad essere messa in scena, per tanti colpevoli indifferenti è solo una perdita di tempo da moralisti.
RispondiEliminaPER MARCAVAL: splendida sintesi!
RispondiEliminahanno digerito tutto. Appena giorni addietro era balzata alle cronache Trapani, dove fu inghiottito il caro Mauro Rostano. ciao
RispondiEliminaPER FRANCESCO ZAFFUTO: che amarezza, ma non dobbiamo desistere
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