Adesso però non posso non riprendere questo argomento perché ora su un altro articolo sul Corriere della Sera on line, si legge che un certo Musk della Neuralink lavora attivamente per realizzare, attraverso microchip da impiantare nel cervello, delle connessioni tra il computer e la nostra mente per, sostiene lui, "potenziare le nostre capacità e dialogare con i computer"
Io non voglio diventare un robot, un loro robot.
THE NEW (B)ORDER
Fori impercettibili
Condizionano la tua mente
Distorcono le tue percezioni
Indirizzano i tuoi sentimenti
"E' come un gioco" - ti dicono
"Diventa una app vivente sempre connessa
Realizza tutti i tuoi sogni virtuali!"
E tu
Affetto da dipendenza da smartphone
Lobotomizzato dal patetico trillare
Di suonerie sintetiche
Manipolato da un nuovo senso
Che estirpa gli altri cinque,
Figlio di tecniche moderne di neuromarketing,
Acquisti quello che vogliono loro
Voti quello che scelgono loro.
Microchip sotto pelle
Fori impercettibili
Più sottili di un piercing
Più invisibili dei fori nei lobi delle orecchie
Ma molto più penetranti,
Condizioneranno definitivamente
Esistenze e masse intere.
La nuova frontiera del controllo
Si spalanca
Aprendo scenari oscuri
Assottigliando i confini della conoscenza
Confondendo i contorni della verità.
Nuovi cyber-artisti
Sostituiranno umanità e talento
Con cuori di ghiaccio
E pezzi metallici microscopici,
Decretando la disfatta della pietà
Segnando la fine di pensieri pulsanti
Al suono di un battito, di un respiro
Al ritmo di uno sguardo o di un sorriso.
Ed un giorno
Non troppo lontano
Ci attiveremo tutti all'unisono
Accomunati da sguardi atoni
E volti deformi
Seguendo un megafono arcobaleno
Che ci proclamerà la nuova venuta.
Ed a quell'annuncio
Svegliarsi dal letargo dell'anima
Sarà impossibile.
E quel giorno
Una voce stentorea ci dirà:
"Piangete lacrime di gioia masse sconsolate
The New (B)Order is here!"
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®
Terrore puro! Spero soltanto fantascienza ma non si sa mai. Quelli che vogliono il controllo completo delle masse un bel momento si attiveranno in qualche maniera se troverano ancora qualcuno che si permetterà di obiettare.
RispondiEliminaIo non voglio il microchip sotto pelle. Nemmeno ne cervello, se ce l'ho!
E' mio!
PER PATRICIA MOLL: concordo con te, "terrore puro" Quello che a me spaventa ancora di più è che molta di questa massa di gente superficiale che vive su questo pianeta, farà a gara per essere impiantata. E questi signori del potere non dovranno neanche faticare poi tanto per imporla, solo una minoranza, come noi, sarà quella che dovranno stanare e forzare o uccidere.
RispondiEliminaIl maggior pericolo che vedo io non è nella catalogazione di ciascuno di noi, che stai tranquillo da tempo già avviene -conosceranno i tuoi passi, le tue intenzioni, sapranno chi frequenti, non sarai più libero, il sogno della grande finanza, conoscere il contenuto delle tue tasche e del tuo cervello- ma ci faranno fare le scelte che vorranno loro, con piccoli impulsi quotidiani. L'orrendo sogno di un film avveniristico dell'orrore. Fantascienza eccoci!
RispondiEliminaNo, preferisco la mia ignoranza ma la mia libertà decisionale, non voglio essere inquadrato e parlre a comando, respirare a comando, fornicare a comando e cagare a comando.
Vorrebbero e faranno di tutto per arrivarci. Pensa che bello: farebbero continui referendum popolari facendoci approvare o disapprovare quello che vogliono loro.
No, absurd. Meglio morti.
PER VINCENZO: infatti la mia poesia va proprio in quella direzione, loro ci muoverebbero come burattini e quindi non avremmo più capacità non solo decisionale ma oserei dire cognitiva, in quanto anche i ragionamenti che potremmo formulare sarebbero influenzati e manipolati alla base.
RispondiEliminaDovremmo trasferirci a vivere sul cucuzzolo della montagna per riuscire a sfuggire completamente al "controllo" che in qualche maniera ci lambisce sempre. Ho tuttavia fiducia nella forza intrinseca e nelle potenzialità dell'essere umano. Ci sarà sempre una "resistenza" pronta a lottare e a de-lobomotizzare le menti. L'arte, in tutte le sue sfumature, ne è una prova concreta. La tua poesia ne è una prova concreta. Il genere umano non si arrenderà, tocca averne speranza per quanto buie siano le prospettive...
RispondiEliminaPER REGINA IRENE Z: in primis benvenuta in questa agorà! Vero, ci sarà sempre una "resistenza", già ora esiste ma non sarà semplice de-lobotomizzare la massa. Non per questo ci si arrende.
RispondiEliminaA presto!
Sono completamente in linea con te. Già ci controllano attraverso i PC ed i vari IPhone ed IPad e se cominciano a controllarci anche tramite microcip inseriti nel cervello saremo proprio dei robot. Oggi nel telegiornale francese ho visto però un servizio su una persona paralizzata alla quale hanno impiantato qualche centinaio di microcip, sempre nel cervello, ed arriva a muovere le braccia comandandole solo con la mente. Penso che dovrebbero sviluppare questo tipo di problematica piuttosto che quelle da te elencate. Grazie per la tua visita ed un amichevole abbraccio.
RispondiEliminaPER ELIO: ben vengano le soluzioni che curano malattie o situazioni di disabilità. Tutto il resto è aberrazione. A presto :-)))
RispondiEliminaInorridisco al suo pensiero! Dove andrà a finire questa fragile umanità?
RispondiEliminaAbbraccio
Orwell aveva previsto tutto e sempre più spesso la nostra privacy viene violata.
RispondiEliminaSaluti a presto.
PER FARFALLA LEGGERA: stiamo prendendo una deriva pericolosa, spero che si sia ancora in tempo per fermarla.
RispondiEliminaPER CAVALIERE OSCURO DEL WEB: aveva previsto tutto, ma qui si tratta di impiantare qualcosa nel nostro cervello quindi si va oltre, si arriva ad un controllo come quello che hai sui calciatori della tua squadra alla playstation. Aberrante!
RispondiEliminaMolto belli, i versi.
RispondiEliminaBelli, veri e terribili.
Ci arriveremo: dopotutto chi sospettava che oggi saremmo stati sempre chini a guardare un telefono?
Perennemente connessi... come in Matrix, anzi per meglio dire, Ghost in the Shell.
Moz-
PER MIKIMOZ: Grazie per le tue parole! Hai ragione, già adesso siamo un popolo di perennemente connessi a testa bassa con gli smartphone. C'era un bel cortometraggio animato che riguardava e denunciava con ironia , sarcasmo ed in parte malinconico dolore, questa nostra dipendenza che ci allontana dal mondo reale che ci circonda.
RispondiEliminaEccolo, era questo: https://www.youtube.com/watch?v=VASywEuqFd8
Agghiaccianti i tuoi versi, eppure sarà difficile fermare questa escalation nella violazione della privacy degli esseri umani, nonostante tutti gli specchietti che assicurano il contrario, Tu ipotizzi che molti si sottometteranno a questa violazione personale, io temo che a ogni nuovo nato impianteranno un microchip.
RispondiEliminaA coloro che ne saranno privi troveranno il modo per rimediare in occasione di un esame del sangue o simili.
La fantascienza è alle porte, anche se sono convinta che ormai abbiano un archivio di ogni cittadino con specifiche informazioni. Ricordi il film "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" Già allora faceva intuire che ognuno era già nei database dei servizi segreti.
Cristiana
PER CRISTIANA: in primis grazie per le tue parole sulla mia poesia. Venendo a quanto scrivi, è chiaro che già il web permette schedature dei soggetti comprese anche le nostre abitudini, i nostri gusti etc…
RispondiEliminaConcordo con te la fantascienza sta diventando scienza e quindi qualcosa di pericolosamente reale.
Le tue parole rendono davvero il terrore di dove possa portare questo lento e inesorabile cedere la propria privacy a delle multinazionali.
RispondiEliminaPER CRI; grazie!
RispondiEliminaArgomento scottante e sconcertante, sentii parlare di questo "progetto" diversi anni fa ed augurai per tutti noi che fosse una bufala, invece il trascorrere degli anni sta confermando.
RispondiEliminaFermo restando che il "controllo" su di noi lo esercitano già, i primi studi su come orientare le masse risalgono a parecchi decenni fa e nel corso del tempo gli strumenti sono stati perfezionati, ma l' inserimento di un micro chip che " controlli" tutta o in parte la nostra vita...no, quello proprio no! Non avrebbe più senso vivere,non avrebbe più senso amare, gioire,lottare...nulla! Perché nulla ormai veramente nostro!
Bellissima poesia, efficace come sempre!
PER GABRIELLA DELL'ARIA; Hai ragione, quel microchip cancellerebbe le nostre vite, non avremmo più una vita vera e nostra.
RispondiEliminaTi ringrazio per l'apprezzamento ai miei versi, grazie di cuore.
Sottoscrivo in toto quanto scritto da Regina Irene: l'arte possiede qualcosa che può far esplodere certi schemi.
RispondiEliminaSchemi che purtroppo, sono estremamente forti e che alcuni trovano addirittura "affascinanti." Anche in questo, io credo, consiste la loro pericolosità.
La robotizzazione, da te così ben descritta e condannata, per certi dovrebbe garantire maggior efficienza, razionalità ecc. ecc. Purtroppo, un sistema economico-sociale come il nostro, andrà sempre più in questa direzione...
Noi però dobbiamo dire no... 1000 volte!
PER RICCARDO: Tu e Regina Irene avete ragione l'arte ha questa capacità ma ha anche bisogno di persone che la recepiscano ed in qualche modo la "seguano", nel senso di lasciare risvegliare le coscienze da quel torpore indotto dai media e da tanti altri soggetti interessati a che questo torpore non sia mai sconfitto.
RispondiEliminaArgomento a dir poco scottante... Difficile trarne una poesia, ma tu ci riesci molto bene, questo tuo scritto mi pare estremamente interessante. Dire di queste cose, anzichè parlare d'amore&cuore è fare della poesia un coltello per tagliare la nebbia dell'ipnosi. Il chip sottopelle è da sempre uno dei progetti "fondamentali" de NWO a volte tendiamo a dimenticarci che attorno a noi il "progetto" prosegue.
RispondiEliminaCiao Rockpoeta ;)
PER ROSA BRUNO; io tratto di tematiche sociali e scomode è la mia poesia e cerco di sensibilizzare chi vuole leggermi. Grazie pere il tu bellissimo commento.
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