mercoledì 18 novembre 2015

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Assenza E Presenza

Avete presente quando un'assenza è così assordante da determinare quasi una sua "presenza"?

Ecco, con quanto accaduto ieri sera ad Hannover io ho avvertito questa sensazione. L'assenza, al momento almeno, di un vero ordigno e di una reale minaccia (ma la prudenza non è mai troppa in questi casi quindi bene hanno fatto ad annullare la partita e far evacuare le persone) è stata cmq potente quasi come se poi l'ordigno ci fosse stato veramente. E' vero, per fortuna nessuna esplosione - nessuna vittima, e questo è sicuramente un dato di fatto confortante, molto confortante.

Resta però incontrovertibile il fatto che l'effetto di paura e terrore sia stato cmq innescato e sia stato di grande impatto.

Certo è vero che senza i tragici avvenimenti di Parigi questo risultato sulla psiche delle persone non ci sarebbe stato.

E qui arriviamo al punto: non è la prima volta che a seguito di un attacco drammatico e reale, si susseguano nei giorni successivi altre voci di probabili attentati. E' come quando dopo un violento terremoto assistiamo alle scosse di assestamento che però spesso causano solo forte paura in chi le subisce ma non comportano quasi mai effettivi danni a cose o persone.

Fateci caso ma è sempre così: lo fu anche dopo l'attentato del 7 gennaio sempre in Francia a Charlie Hebdo.

E' così costante tutto questo, da creare una "paura" nella paura (almeno in me e forse in pochi altri): è come un brivido freddo che ti percorre, un brivido forse di dietrologia assoluta ma che non puoi fare a meno di avere e cioè: queste "scosse di assestamento" sono reali o invece "costruite a regola d'arte" dagli Stati occidentali per aumentare gli effetti della paura avutasi giustamente a seguito del drammatico attentato subito venerdì e quindi di riflesso provocare un maggiore odio verso il "nemico"?

Lo so, vi avevo già avvertito quindi non protestate :-) , può sembrare un pensiero eccessivamente malizioso e forse privo di fondamento, ma alzi la mano chi per un attimo, dopo che per fortuna tutto è andato bene ad Hannover, ma nulla si è trovato, non abbia anche solo per un istante, anche solo una frazione di secondo, avuto questo pensiero.

Io, cmq, quell'istante l'ho vissuto, l'ho provato, e quel pensiero in testa mi è balenato, perché il dramma di questo momento storico è che davvero siamo quasi indotti a rispolverare il vecchio detto di Mulder negli X-Files: "Trust No One" ossia "Non fidatevi di nessuno".
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