mercoledì 25 marzo 2015

OPINIONE DEL ROCKPOETA: La Germania Che (Se Sei Disattento) Non Ti Aspetti...

Questa immane tragedia del volo della compagnia low coast della Lufthansa e conseguente sciopero dei piloti della stessa per rivendicare un precario stato di sicurezza dei velivoli, è  l'ultimo di una serie di segnali di una Germania che forse inizia a scricchiolare.

Qualche settimana fa a Presa Diretta mostravano come in Merkelandia la crisi si stia affacciando. Lavoro ma precario, calo dei consumi… Insomma, pare quindi che anche da quelle parti si inizino ad avvertire preoccupanti spifferi di recessione.

Il programma porta alla luce il fatto di 1 milione e mezzo di tedeschi sotto la soglia della povertà e 6 milioni di persone che lavorano ad 1 euro l'ora. Forse hanno anche altri benefit (in effetti da loro il Reddito di Cittadinanza o come lo volete chiamare c'è) ma va anche detto che la forza economica della Germania è figlia di un euro impostato a suo tempo su un rapporto di cambio solo a lei favorevole e sulla forza politica e di egemonia all'interno dell'UE ottenuta imponendo le proprie regole agli altri Paesi Membri.

Di fatto, la Germania vive sulle nostre spalle, è come un super-manager produttivo grazie però al supporto concreto e fondamentale di terzi ed allo sfruttamento della forza lavoro (toh guarda, tolto il "produttivo" sembra l'esatto ritratto di Marchionne lol), elementi questi, che le permettono un tenore di vita superiore a quello che potrebbe effettivamente mantenere se ci fossero regole del gioco più giuste ed eque.

Forse è ora di ribellarsi a logiche geo- finanziarie e legate al fatturato di gigantesche lobbies di multinazionali. Forse è giunto il momento di porre l'economia reale e gli Stati con i loro rispettivi Governi al centro di un vero e reale progetto di crescita europea di tutti e quindi in primis dei Popoli del vecchio continente, perché la vera crescita non si misura su virtuali dati finanziari ma sull'effettivo e tangibile benessere dei cittadini di un Paese, e quindi visto che parliamo di Europa unita, di tutti i Paesi dell'Unione. Come ho letto, credo in un articolo su Internazionale di questa settimana, siamo giunti ad un paradosso (a mio avviso già in atto da tempo e non più a lungo sostenibile), di un'economia capitalista che vuole da un lato lavoratori sempre più poveri e mal pagati e dall'altro necessita di consumatori voraci che acquistino quanto viene prodotto. Un ossimoro economico in piena regola, un vero caso di schizofrenia finanziaria.

Forse è davvero il momento di tornare al passato (leggasi economia reale e benessere della collettività) per sperare di avere un vero e concreto futuro.
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4 commenti:

  1. Concordo in buona parte, anzi totale, con il tuo pezzo, a parte la fine: non voglio un ritorno al passato, ma una fuoriuscita dal capitalismo. Quando Partiti e Movimenti, chiedevano, lottavano per questo stavamo tutti meglio ... ora, che hanno accettato quasi tutti questo sistema di rapina, muoriamo tutti i giorni e sempre di più.

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  2. PER ALLIGATORE: infatti, ma per "passato" non intendo tornare alle candele ma ad un principio dove chi produce e rispetta i diritti dei lavoratori fa economia chi specula no.

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  3. Caro Amico, mi convinco sempre di più che la Democrazia non va d'accordo con la Povertà in un sistema capitalistico/consumista. Se fai diventare i tuoi elettori troppo poveri, non ti votano più. Se li vuoi più poveri senza che protestino devi togliergli il diritto di scegliersi i rappresentanti: l'ITALICUM di M. Renzi!

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  4. PER PAOLO: in realtà anche bloccando le liste basterebbe scegliere persone oneste e preparate o meglio scegliere quelle liste che sono di gente onesta non indagata etc…. Certo. fatta questa considerazione, io considero l'Italicum di Renzi una porcata assoluta.

    La riforma della Costituzione nel suo insieme poi è una vero e proprio assalto alla democrazia, come ho già avuto occasione di scrivere anche in questa circostanza (vedi link) alla quale mi permetto di rinviarti se vuoi. http://agoradelrockpoeta.blogspot.it/2015/02/opinione-del-rockpoeta-fiumi-di-vergogna.html

    Una vera democrazia non deve mai andare d'accordo con la povertà e deve assolutamente tendere a realizzare questo fine.

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