Ansimare lento
Fiato corto.
Arrotino affila anime perverse
Scagliandole contro pareti viscide
Ferendo occhi innocenti.
Neve d'amianto
Inghiotte
Corpi ammassati a distanza regolare
Ordine maniacale
Filiere insanguinate
Da tossicità accuratamente sepolte.
Se solo potessi sognare la speranza...
Balbuzie morale
Inveisce debolmente
Contro questa degenerazione contemporanea,
L'omicidio come forma d'arte.
Stragi invisibili ma olfattivamente riscontrabili
Assassinii mascherati come atti di giustizia
Rivolte ignorate
Sogni soppressi.
Se solo potessi desiderare un vero futuro…
Omicidio come forma d'arte
Mettiamoci in posa
Noi, cadaveri stanchi
Irrigiditi da umiliazioni in vita
E lapidazioni post mortem.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA
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Questo post partecipa ad un gioco di scrittura a tema con parole fornite via via dai partecipanti. Questa volta le parole sono state scelte da PERLA e sono le seguenti:
Arrotino
Neve
Balbuzie
Ordine
Distanza
Parole e partecipanti li trovate sul blog Verba Ludica (I Carbonari della Parola)
Ciao Daniele, non sono mai stata molto portata per la poesia. L'ho sempre considerata troppo ermetica e complessa per i miei rozzi neuroni.
RispondiEliminaTuttavia, è un po' di tempo che ti leggo, seguendo la scia di Al3ph e di Perla. Non so per quale oscuro meccanismo ma riesco a sentire i tuoi versi risuonarmi dentro. Mi arrivano con forza. No, non si sono ingentiliti i neuroni, credo che dipenda unicamente dal tuo scrivere. Sei davvero bravo Rockpoeta, se riesci ad arrivare pure ad una capra.
Sai che c'è una forte affinità tra il tuo urlo silenzioso alla coscienza e alla speranza, e la lettera di Perla? Almeno, a me così sembra. Stessi moventi dell'anima, anche se sviluppati su temi e linguaggio (apparentemente) diversi.
Direi che il gioco dei Carbonari funziona alla grande! Questa è empatia! :)
Buon weekend
Antonella
sulle lapidazioni post mortem c'è uno stuolo di c.d. giornalisti che ne hanno fatto una professione redditizia. Contro questa degenerazione contemporanea occorre una rivoluzione morale, "l'assalto al cielo" non è poi così improbabile
RispondiEliminaQuella voce in controcanto urla e sovrasta il reale, in una dualità, tra sogni e vita vissuta, che lacera . O che dovrebbe lacerare. Il condizionale è d'obbligo, visto il mutismo mentale e la balbuzie morale imperanti.
RispondiEliminaSei bravissimo, ma lo sai già :)
PER ANT:
RispondiEliminaIn primis benvenuta in questa Agorà :-)))
Ti ringrazio, non potevi dirmi parole più belle. La mia poesia vuole arrivare all'anima della gente. I miei non sono versi"gentili" sono spesso ruvidi, forti, intensi e quando mi dici che tu non sei mai stata "portata per la poesia" ma ti piacciono i miei versi per me è qualcosa di fantastico perché la poesia non deve essere uno strumento artistico logoro e rigido ancorato a schemi oramai desueti che tutti detestano ma voglio fortemente invece che sia considerata uno strumento moderno al pari della canzone, di un romanzo, di un film e, nel mio caso, spesso poi utilizzata per parlare di tematiche sociali del nostro tempo.
PER BARDANERI: Trovo "L'assalto al cielo" una definizione straordinariamente poetica per una "rivoluzione morale" che è oramai necessaria e non può attendere oltre.
PER PERLA: hai ragione, il condizionale è d'obbligo per questo lotto, scrivo e non mi arrendo. Come ha scritto Bardaneri, "L'assalto al cielo" per una rivoluzione morale oramai impellente, è quello che mi smuove a non cedere e far sentire alta quella voce in controcanto che è la mia ma, mi permetto di dire, anche la vostra voce.
RispondiEliminaSuona come un rap questo rock... :)
RispondiEliminanaturalmente egli non può rilevare futuro e speranza in un contesto terreno dove è l'esecutore del fuori onda che determina il grande passaggio al quale vorrebbe forse credere. Ma essendo stato deputato a compito ingrato non potrebbe convenire diversamente, fa parte del programma, e magari non sa che il suo dovere potrebbe riuscire a far pace con la coscienza ...quando la lama perderà definitivamente il filo.
RispondiEliminaE' una ballata sapientemente aspra e coinvolgente... la "ballata dell'arrotino". Grande!
Raymond
naturalmente egli non può rilevare futuro e speranza in un contesto terreno dove è l'esecutore del fuori onda che determina il grande passaggio al quale vorrebbe forse credere. Ma essendo stato deputato a compito ingrato non potrebbe convenire diversamente, fa parte del programma, e magari non sa che il suo dovere potrebbe riuscire a far pace con la coscienza ...quando la lama perderà definitivamente il filo.
RispondiEliminaE' una ballata sapientemente aspra e coinvolgente... la "ballata dell'arrotino". Grande!
Raymond
GRAZIE RAY!!!
RispondiEliminaPER MANU: ho una poesia musicata stile rap ma non credo di averne il video. Magari più in là se sarà possibile la metterò on line.
E' una scrittura surreale, ma con chiari riferimenti alla nostra realtà. Il verso che più mi colpisce è "assassinii mascherati come atti di giustizia" ed io aggiungerei che spesso le colpe vengono date a chi scopre il reato e non a chi lo ha commesso.
RispondiEliminaE poi c'è il bel verso "omicidio come forma d'arte" che ricorda il De Quincey dell'"Assassinio come una delle belle arti".
Al3ph
PER AL3PH: "E' una scrittura surreale, ma con chiari riferimenti alla nostra realtà."
RispondiEliminaHai fatto centro. Sintesi perfetta.
I cadaveri distesi in ordine trasmettono una sensazione di angoscia molto reale, quasi tangibile.
RispondiEliminaConsiderarli metafore di tristi giorni di cronaca attuale è quasi spontaneo.