Mi trovavo fuori casa quando ho avuto la conferma di una notizia che ieri pomeriggio iniziò a farsi breccia tra i media ed in rete senza avere ancora però i crismi dell'ufficialità.
Alle 19.32 la Farnesina rompe gli indugi: ROSSELLA URRU TORNA A CASA, E' LIBERA!
Una notizia straordinaria!
Ne accenno oggi per accomunare questa donna che si spende per gli altri, sia pure in un settore diverso quello di Paolo, perché entrambi hanno cmq speso la vita per gli altri: Rossella potrà continuare a farlo, Paolo il 19 luglio 1992 invece fu fermato.
Borsellino aveva forse per certi aspetti un compito molto più arduo di Rossella: infatti il dover combattere non solo contro un nemico visibile ma anche contro chi porta la tua stessa casacca ma si -é venduto alla controparte, é ancora più drammatico.
Due figure molto diverse, ma entrambe, nel loro ambito, con la stessa determinazione, con la stessa integrità morale.
Un pensiero a Borsellino ed a quanto ha fatto per questo Paese. Un abbraccio di bentornato a Rossella sperando che non si arrenda e che questa esperienza non la fermi.
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Uomini e donne di un valore inestimabile ma che il nostro paese non merita.
RispondiEliminaRicordo con dolore sempre vivo quel tragico 19 luglio di 20 anni fa. Ero molto piccola, ma capivo e sapevo.
Capivo che già allora la situazione di questo paese era tragica, e sapevo che queste stragi incrinavano pesantemente i piccoli passi che venivano fatti per riportare lo stato nella legalità.
Mi associo alla tua felicità per la liberazione di Rossella, so che come donna di grande onore quele essa è, non si fermerà, e andrà avanti, perseguirà il suo volontariato, la sua umanità, il suo impegno.
Uomini e donne d'onore che ci fanno sentire orgogliosi di loro, ma non del nostro paese.