"Cei: non siano uno spettacolo. Monsignor Alceste Catella, vescovo di Casale Monferrato e presidente della Commissione Cei per la Liturgia, si augura "che nel funerale di Lucio Dalla non vengano messi dischi con le sue canzoni. Dopo di che, noi non abbiamo i carabinieri per andare a impedirlo". 'Le esequie cristiane non sono uno spettacolo, anche se utilizzano la ricchezza e pluralità di codici della liturgia", ribadisce il portavoce della Cei, mons. Domenico Pompili," (Fonte Repubblica on line di oggi)
Cos'altro aggiungere? Questi intervcnti si commentano da soli.
La pietà e l'amore cristiano di Gesù sono valori che evidentemente i Monsignori Catella e Pompili nonché forse anche la maggior parte della Chiesa non conoscono o riconoscono più.
La musica di Dalla é e resterà sempre emozione, vita, passione e non "spettacolo"
Sono senza parole!
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Un'altra occasione per "quelli della Chiesa", persa per stare zitti....
RispondiEliminaIo credo che Dio e suo figlio da lassù si stanno chiedendo dove hanno sbagliato... Un po' come quando un figlio fa una cavolata e i genitori si chiedono dove hanno sbagliato....
Dio è altra cosa, nulla ha a che vedere con questa gente....
Onestamente non ci trovo nulla di male ad intonare le sue poesie, perché le sue canzoni sono poesie, durante la funzione, è un omaggio alla brava e bella persona che è stato, un ultimo omaggio prima dell'ultimo saluto...
Non posso che concordare in pieno. Molti di loro, per preoccuparsi della forma hanno perso di vista l'essenza.
RispondiEliminaTra l'altro, penso che possa definirsi più spettacolo, tutto quel travestimento con abiti di sete ricchissime ricamate in oro, i bastoni, gli anelli e tutto il resto...