Posso comprendere che queste preferenze siano di primo acchito date sull'onda emotiva anche di un Premier (quello attuale) che, oramai, é acclarato che oltre ad essere lo zimbello di tutto il globo, ha di fatto messo non solo in ginocchio il nostro Paese ma lo ha anche gettato nel ridicolo più profondo agli occhi degli osservatori e degli organismi internazionali. E' chiaro quindi che pensare alla Marcegaglia ed a Montezemolo rassicuri molto in quanto sono persone cmq composte e ben diverse come stile e modo di porsi rispetto al Cav.
Attenzione però a non scegliere il Premier che verrà, esclusivamente in base al suo aplomb. Il Presidente del Consiglio infatti deve anche prendere decisioni importanti per rilanciare l'economia dell'Italia e sarebbe il caso che drizzaste bene tutti le orecchie su quello che questi due interlocutori ed "invocati" Premier dichiarano apertamente. Soprattutto la Marcegaglia.
Chi ha sentito ieri sera Ballarò ed avrà visto il servizio iniziale avrà anche udito l'Emma nazionale dire chiaramente che ci vuole un Governo serio, un Premier di cui non vergognarsi ma anche che" ci vuole un governo che attui riforme impopolari"
Vi é tutto chiaro adesso? Insomma se domattina il Cav diventasse un filo più morigerato ma soprattutto facesse riforme lacrime e sangue sulle pensioni, i salari ecc... , ecco che la Confindustria tornerebbe subito (ed anche L'UE statene certi) ad idolatrare Berlusconi.
Insomma, scegliete pure, se volete, chi non vede l'ora di far pagare il conto salato di questa crisi come sempre al ceto medio ed alla povera gente.
Guardate invece negli USA dove Obama sta facendo di tutto per far approvare la "buffett tax" con aliquota minima del 35% per le classi molto ricche affinché, parole sue, non sia sempre la classe media americana a portare la croce e pagare il prezzo più alto della crisi ed affinché non accada che , in proporzione, un libero professionista o perfino "un muratore" paghino più di ricchi capitalisti statunitensi.
Ecco la differenza: nonostante la crisi Obama insiste sull'importanza assoluta di rilanciare la ricerca e l'economia USA non vessando le classi medie vero motore e volano dell'economia anche nostrana, qui invece si vogliono soltanto tutelare i grandi capitali frutto tra l'altro, ormai, di evasione e sfruttamento dei lavoratori e non certo di grandi idee ed investimenti di settore.
Attenzione allora, a non guardare solo l'abito per scegliere il monaco. Vediamo anche che sotto quella tunica ci sia davvero un monaco, ossia un Premier che voglia seriamente rilanciare il Paese e sottrarlo al baratro in cui sta precipitando.
--------------------------------------------------------------------------
Per Votarmi Su OKNOtizie Clicca QUI
ciao, hai sempre tanto da dire!
RispondiEliminacon stima
francesca
Mai come in questo frangente quoto il "monaco"!
RispondiEliminaDiciamo pure che i papabili appartengono ad una parte sociale che non prende l'autobus o il treno dei pendolari, non usa il carrello per fare la spesa ed ha portato le proprie fabbriche all'estero.
RispondiEliminaCi vuole una riflessione più profonda.
PER KYILIE: brava, hai colto nel segno.
RispondiEliminaSono pienamente d'accordo con te, e mi dispiace che in Italia non pochi pensino ancora che persone ricchissime e con le mani "in pasta" ovunque possano attuare riforme giuste.
RispondiEliminaAbbiamo ancora la mentalità feudale, non c'è che dire.