Migranti o immigrati, chiamateli come preferite. Alcuni di loro sono a Brescia su una gru. Altri stanno lottando a Milano
Non chiedono di stare qui a dispetto dei santi o non rispettando le regole, ma anzi vogliono essere regolarizzati avendo già un lavoro e, molti di loro, vivendo qui già da anni; chiedono che i loro figli nati nel nostro Paese siano considerati italiani. Chiedono di pagare le tasse avendo un lavoro. Chiedono che finisca questa schiavitù. Ed allora vi chiedo io un piccolo sforzo per sentire e vedere l'intervento di questa donna del Comitato degli Immigrati di Milano che fa anche volontariato per loro, nel video sotto linkato, ad Annozero. Questa é gente che ha un lavoro e vogliono vederlo esistere alla luce del sole e, paradosso nostrano, avere il diritto ad avere anche doveri (pagare le tasse per es.). Vogliono, in sostanza, essere in tutto e per tutto cittadini come noi.
Ci sono stati anche disordini a Brescia, curiosamente.... Disordini di cui Annozero ha parlato ma di cui altrettanto bene ha scritto e documentato, in particolar modo nel suo post odierno, oltre che anche in quello di venerdì 12 novembre (anche nei commenti), ROSS nel suo blog con lucidità e sofferenza.
Qui il video (l'intervento é dopo pochi minuti dall'inizio dello stesso) che vi chiedo di guardare. L'intervento soprattutto di quella donna merita attenzione e non soltanto e semplicemente emozione e commozione.
Daniele Verzetti, Rockpoeta
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Un circolo vizioso. Vengono qua ma non lavorano. Lavorano, vogliono pagare le tasse, e l'Italia che fa? Niente.
RispondiEliminaPurtroppo in questa materia (e sulla pelle delle persone) il nostro Paese sta dimostrando tutta la sua incapacità di governare, conteso com'è tra la necessità di assecondare gli istinti razzisti di una sua parte e quella di dare regole certe che servano non per impedire ed escludere ma per riconoscere diritti e doveri.
RispondiEliminaSono favorevole alla regolarizzazione degli immigrati che si comportano in modo leale e serio. Purtroppo fanno più notizia quelli che vanno in galera.
RispondiEliminaUn abbraccio
E che una volta che vanno in pensione gli viene decurtata se tornano al paese di origine che te ne pare?
RispondiEliminaChe un morto sul lavoro italiano vale 300 mila euro e a parità di mestiere, un morto romeno della stessa ditta vale 30 mila euro?
Quelli sulla gru avevano pagato il balzello per il rinnovo del permesso, avevano e hanno non una ma centomila ragioni.
Non hai idea di quanto sia d'accordo con te: e con i tuoi competenti commentatori. Perché non trovo più parole adeguate per esprimere il mio sdegno contro questo razzismo che c'é intorno a noi ...
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