Sono molto orgoglioso di vedere questa protesta sociale che nasce dalla musica (classica però in questa occasione) e da Genova.
Tutto nasce da una negazione dell'autorizzazione di suonare da parte del Teatro Carlo Felice agli Ottoni dell'Orchestra del Carlo Felice a Murta (assolutamente a titolo gratuito) a sostegno dei "No Gronda" (di fatto, e riassumo molto sinteticamente, cittadini che non vogliono vedere abbattere le loro case per realizzare un progetto viario molto complesso nell'area della Valpolcevera).
Ed allora che succede? Semplice, il concerto viene eseguito lo stesso ma....muto. Gli orchestrali mimano le azioni tipiche di chi suona lo strumento senza emettere alcuna nota.
Oltre 500 i presenti e l'applauso al termine di questa esibizione muta é stato fragoroso!
L'altra cosa davvero emozionante é che loro continueranno a sostenere le iniziative sociali della gente per varie proteste (vedi per es. l'asssassinio del Parco dell'Acquasola)
Come ha dichiarato Nicola Lo Gerfo, sindacalista della Fials del Carlo Felice, non li fanno suonare in Teatro e neanche fuori...
Forse, per la prima volta, altre città devono iniziare a guardare a Genova come germoglio di rinascita sociale, sia pure abbozzato, ma che potrebbe davvero avere un futuro.
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Fantastico. Sara mai successo prima?
RispondiEliminaNon lo so ma sento che qualche fermento sta nascendo e l'arte e la musica sono sempre stati forieri di grandi cambiamenti sociali.
RispondiEliminaCredo che quanto sta accadendo a Genova sia da iniziare a monitorare con crescente ed interessata attenzione...
questa sì che è una vera forma di protesta!
RispondiEliminaspero che abbia successo.
Vero sono orgoglioso anche io! Grande protesta
RispondiEliminaDa encomio e mi auguro che questa iniziativa faccia il giro del mondo.
RispondiEliminaGenova è stata sempre all'avanguardia!
Cristiana
Giusto. Genova all'avanguardia.
RispondiEliminaIn un'epoca di sovraesposizione, si deve senmpre cercare l'idea giusta per colpire l'immaginario collettivo e per comunicare tanto con poco.Qusta forma di protesta è un concentrato di comunicazione!:)
RispondiEliminaOttimo! Avremmo bisogno di tante altre iniziative del genere.
RispondiEliminaQuasi mi stupisco che non abbiano fatto intervenire le Forze dell"Ordine"!
RispondiEliminaChe bell'iniziativa: bravi!
RispondiEliminaLa terra ligure si sa che è patria di geni e di ideel la storia è piena di esempi di grandi liguri che hanno fatto grande non solo l'Italia,perchè è terra di mare e di montagna e cioè di avventura e di concretezza.
RispondiEliminaUna inizitiva del genere poteva nascere solo da menti di quella terra. I silenzi a volte hanno mille parole.
E grande la tua sensibilità e attenzione a raccontare di questi avvenomento..e vabbè, sei genovese, che lo dico a fare...
Una forma di protesta intelligente ed efficace contro una forma di censura grottesca e senza senso. Dovremmo tutti farci ispirare dalla fantasia della lotta di questi orchestrali.
RispondiEliminaOra aspetto con interesse anche l'intervento di don Gallo al presidio. Lui di certo non risparmierà le parole.
Concerti ne ho sentiti e visti tanti, mai uno così. Bravi.
RispondiEliminaNon c'è niente che possa farci vedere questo evento che sarebbe da ripetere?
RispondiEliminaUna protesta magnifica che vorrei vedere in ogni città.
Da andarne orgogliosi.
PER TINA: beh loro vorranno ancora essere solidali con i Genovesi per cui se ancora vedranno negata l'autorizzazione a suonare....
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