lunedì 30 agosto 2010

L'Angolo del Rockpoeta: "Apnea D'Africa"

A Mogadiscio si muore ancora. Guerra civile continua. In Darfur si vive in un continuo stato di emergenza perenne. Questa poesia vuole essere un atto d'amore per l'Africa, un continente martoriato, bellissimo, sofferente, e dal resto del mondo usato, sfruttato ed abusato.

Apnea d'Africa



Profumi di continenti immaginari,

perdermi
con l'Africa nel cuore.

Tramonti rosso fuoco
da cartolina Tv
nascondono
dolore e fame.

Amore materno
respira
un continente un tempo vergine
stuprato dall'occidente

Albe intense
succhiano ogni tuo respiro

Apnea d'Africa
luce perduta
affranti respiri
non celano
miseria e tristezza.

Sono qui
per TE
Mio Cielo
Mia Terra
Mio Orizzonte
parlami
adottami
respirami
sentimi
amami.

DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA
-----------------------------------------------------
Per Votarmi Su OkNotizie Clicca QUI

11 commenti:

  1. Mi associo alla dedica d'amore.
    Buona settimana.

    RispondiElimina
  2. Sei mai stato in Africa Daniele? Te lo chiedo perchè non iesco a capire se in questo trattenere il fiato a tratti per l'angoscia e a tratti per lo stupore della meraviglia c'è anche una punta di sentimento personale. Curiosità.

    RispondiElimina
  3. Il termine "stuprata" rende in maniera devastante il dramma vissuto da questa terra. Bella poesia, davvero.

    RispondiElimina
  4. "Sono qui
    per TE
    Mio Cielo
    Mia Terra
    Mio Orizzonte
    parlami
    adottami
    respirami
    sentimi
    amami..."
    E' una preghiera semplicemente universale...
    E non dimentichiamoci dei profughi eritrei bloccati in acque internazionali e respinti in Libia dall’Italia e quanti ne muoiono di stenti e sofferenze nel viaggio della speranza

    RispondiElimina
  5. Forse una delle tue più belle, il che è tutto dire lol. Mi pare sia una tua caratteristica, come artista, quella di comprendere in modo totale, con tutto te stesso certe situazioni, indipendentemente dal fatto d averle vissute personalmente (penso a certe tue poesie sul dolore di una madre, o sulla condizione di disabilità). Che tu sia stato, o meno, in Afrca, si sente che la ami davvero.

    RispondiElimina
  6. PER ROSS: mai stato in Africa ma spesso mi é stato fatto notare come riesca a sentire ed immedesimarmi nei sentimenti altrui o cmq in emozioni che posso non aver direttamente vissuto.

    Dirti come mi riesce sarebbe presuntuoso ed impossibile: so che lo sento istintivamente e quindi scrivo di conseguenza.

    PER LICIA TITANIA: ti ringrazio, anche perché é doloroso scrivere riportando la sofferenza, sofferenza che senti e vivi come tua e che ti lacera dentro.

    RispondiElimina
  7. Non mi resta che associarmi a quanto hanno detto gli altri lettori, in modo particolare a Licia Titania, che ha per così dire codificato quello che io sinora non ero riuscito ad esprimerti. Il dramma africano mi accompagna purtroppo da quando, appena compiuta la presunta decolonizzazione anni '60, per pura casualità inizia a leggere i giornali. Almeno ne siamo tutti un po' più partecipi anche grazie alla tua bella poesia.

    RispondiElimina
  8. Dicono che veniamo dall'Africa ... io ci credo, anche per i tuoi versi.

    RispondiElimina
  9. ... perderti con l'Africa nel cuore o dentro il cuore dell'Africa? ;) La senti davvero, come tutte le altre cose di cui parli... cosa si può chiedere di più leggendoti? Ho respirato l'Africa insieme alle tue parole :)
    Ti abbraccio

    RispondiElimina
  10. Solo una persona molto sensibile è in grado di scrivere parole cosi struggenti!mia figlia è stata in Africa e ti posso dire che hai centrato veramente appieno ciò che si respira in questa terra!
    un abbraccio

    RispondiElimina

Prima di commentare leggete la privacy policy in homepage in alto nella colonna di sinistra