Rispetto per la legge, per le persone. Rispetto per la fatica ed il lavoro altrui. Pietà per chi soffre e per chi può perdere tutto.
Oggi non esiste più nulla di tutto questo. Non il rispetto, tantomeno la pietà. Soltanto la logica del profitto e del risultato ad ogni costo.
E questo ovunque. L'Italia non é certo la prima, anzi é stata una delle ultime nazioni ad avere le proprie imprese che avevano iniziato a produrre all'est(ero) per risparmiare sui costi di produzione sfruttando i lavoratori di quei Paesi e quindi lasciando a casa moltissimi lavoratori nostrani.
Ma tutto questo accadeva già prima altrove, e continua ancora a succedere.
La Whirpool dopo 50 anni chiude lo stabilimento di Evansville nell'Indiana lasciando gli abitanti di quella cittadina sulla strada, di fatto quasi sul lastrico. E loro, invece, andranno a produrre al sole ammaliante del Messico; ma il risultato non cambia.
Con questi giochetti, a cui nessuno mette un freno, ecco che da un lato si colpiscono lavoratori seri che si vedranno cacciati non per non essere produttivi ma perché costano troppo avendo troppi diritti.... dall'altro, invece, si sfruttano lavoratori che sono quasi come degli schiavi e di fatto abbondatemente sottopagati.
Intere famiglie che non sanno come riusciranno non a vivere ma a sopravvivere.
Tutto il mondo é Paese quindi alla fine. Ed a indignarci, siamo tutti bravi. Ma alla resa dei conti vediamo che, anche nelle piccole cose, molti poi quando, si deve agire, si tirano indietro.
Intanto, come tutti saprete, é morto un grande della letteratura: Jose Saramago. Ateo militante, come lui stesso amava definirsi, era un personaggio coraggioso e deciso a difendere la libertà d'opiione sempre e cmq.
Lascia molto amaro in bocca il leggere quell'articolo piuttosto duro apparso sull'Osservatore Romano a seguito della sua morte.
Eppure la pietà dovrebbe essere una caratteristica cardine della Chiesa cattolica..... E quando si muore, infierire su chi non c'é più, diciamo che quantomeno é.... poco elegante.
Ed a proposito del rispetto, sembra proprio esserne del tutto sprovvisto il Presidente della BP il quale é tranquillamente in vacanza sul suo yacht mentre la fuoriuscita di greggio dai barili aumenta sempre di più. Si stima la possibilità concreta che vengano dispersi in mare circa 100.000 barili al giorno che si vanno ad aggiungere a quelli già sputati in mare in precedenza.
Ora, capisco bene che le vacanze ci devono essere per tutti, ma allora, in tal caso, io sarei anche d'accordo a farlo andare in giro sul e col suo cabinato, magari navigando però, se ci riesce, in mezzo a quel mare nero che sta morendo soffocato da quella materia viscida ed oleosa..
Le notizie di cui parlare ancora sarebbero tantissime e tutte ampiamente caratterizzate dal fatto che di rispetto degli altri non se ne sente più parlare.
Ma anche il rispetto e la pietà non sono valori che si possono esportare, al pari della democrazia. Ed allora si può solo attendere sperando che il vento cambi per riuscire a rispettare il prossimo nonché averne compassione e pietà nel momento dell'aiuto che ci viene richiesto.
Un'altra sfida in più, quindi: anche questa assai ardua e dura perché abbiamo parecchia strada da fare prima di riuscire ad invertire questo trend così negativo.
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Ciao Daniele... non so se possiamo aspettare che il vento cambi... a me piace sempre meno quest'aria! Forse attivarsi per fare in modo che cambi più in fretta è auspicabile, per non dire necessario! Intanto le lotte per acquisire diritti ed uscire dallo schiavismo si tenta di cancellarle facendo leva sul bisogno... la storia insegna!
RispondiEliminaHo letto anch'io l'articolo dell'Osservatore Romano e sono rimasta basita. Avrebbero fatto una figura migliore con un dignitoso silenzio, non erano certo obbligati a ricordare un autore che non amavano.
RispondiEliminaInsultarlo proprio in occasione della sua morte è stato di cattivo gusto, meschino e ributtante!
Leggendo di queste continue delocalizzazioni della produzione e del lavoro mi rendo conto che quando Marx diceva "proletari di tutto il mondo unitevi" intendeva proprio di TUTTO IL MONDO. Fin quando esisteranno nel mondo intere popolazioni private dei diritti, accadrà che manderanno in fumo anche i diritti che ci siamo conquistati nela nostro giardino
RispondiEliminarispetto e pietà... per i deboli e gli sconfitti dalla vita, per chi non c'è più.
RispondiEliminaEcco le parole giuste... non a caso trovate da un poeta.
Colui al quale mancano queste parole non può definirsi uomo.
Ciao Daniele
RispondiEliminaSi effettivamente tutto il mondo è paese. Molte volte noi facciamo post sulla situazione del nostro paese, poi se guardiamo oltre ci sono parecchi casi di cronoca che meriterebbero delle riflessioni. Anche oggi però da noi ci sono parecchie cose che mettono parecchi tristezza, a partire dalle dichiarazioni di Gasparri su De Gennaro per arrivare all'ennesima morte sul lavoro
un saluto
Condivido il tuo fastidio e quello di tante persone che si sono manifestate nello stesso senso per quanto riguarda l'indegno articolo necrologico scritto da Claudio Toscani nel Corriere della Sera nei riguardi di José Saramago. L'odio ha sconfitto il Vangelo, come ho scritto anch'io in un post pubblicato ieri nel mio blog (in catalano, ma lo si può tradurre con Google) TRANSEÜNT QUE ALBIRA EL NORD (http://transeuntquealbiraelnord.blogspot.com/).
RispondiEliminaNon solo il redattore e il direttore del giornale dovrebbero vergognarsi, ma anche tutta la gerarchia vaticana, che affonda lentamente verso il proprio inferno, come dico nel mio testo.
Saramago è stato un uomo generoso, accessibile, sempre vicino a quelli che soffrivano (non sarebbe questo lo spirivo del Vangelo, anche se lui si vantava di essere ateo?), un atteggiamento il cui contrasto con le fastuose e faraoniche esibizioni papali dovrebbe far riflettere tanta gente: essere credenti non significa dover seguire come dei cagnolini quelli che fanno finta di trasmettere la parola di Cristo.
Grazie, Rockpoeta, per darci l'occasione di partecipare nel dibattito.
Caro rock...a me sembra che il vento non cambi mai nonostante lievi brezze facciano sperare...ci vorrebbe un uragano!!!!!
RispondiEliminaSembra che ci sia un muro che continua a crollarci addosso ... da alcuni anni ormai.
RispondiEliminaE' come se si trattasse sempre di un problema di qualcun altro, non è mai tuo.
RispondiEliminaCiao Daniele, hai scritto bene, uscire da questo percorso viscido e monodirezionale...ma ho la netta sensazione che non sia una questione di uscite, che sia una questione di voglia di uscirne.
RispondiEliminaLa chiesa?
Ottusa e famelica era e tale è rimasta, l'ho già scritto e non mi stancherò mai di ripeterlo.
Buona giornata Daniele
eila!!
RispondiEliminaSono molto scettico al riguardo. Non cambia niente, anzi temo che si andrà sempre peggio...
RispondiElimina:(