La " questione carceraria" é più che mai (ora) di grande attualità ed importanza.
Al riguardo l'Incarcerato mi segnala una importante manifestazione sabato 16 gennaio a Livorno di cui vedete nell'immagine il titolo dell'evento e l'orario di inizio (le dieci del mattino)
Nel link sopra riportato avete tutti i ragguagli del caso. Pubblicizzare e dare voce a questo incontro é importante perché é un modo per essere concreti per permettere a queste madri (tra cui la mamma di Niki) di avere la possibilità di rivendicare giustizia per i loro figli uccisi (o se si preferisce misteriorsamente suicidatisi in carcere...)
Perdere una persona cara é sempre qualcosa di terribile. Perderla per colpa di una mano omicida in divisa che dovrebbe rispettare la legge, e non avere neanche giustizia per quanto successo, é ancora più terribile.
Non lasciare sole queste madri é un dovere morale di ciascuno di noi. Anche soltanto facendo un "semplice" post.
Daniele il Rockpoeta
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Giustizia è una parola che ormai appare obsoleta anche nei dizionari, ma hai ragione, non bisogna smettere di perseguirla.
RispondiEliminaabbiamo girato l'anno... ma tutto il resto rimane... si potesse cambiare almeno un po'...
RispondiEliminaun caro saluto...
Ci saranno sempre piccoli e grandi riscatti, ma anche piccole e grandi ingiustizie, Daniele.
RispondiEliminaIngiustizie inevitabili (vedi il terremoto ad Haiti) e ingiustizie che dipendono dall'uomo: queste ultime, forse, sono le peggiori, quelle alle quali non ci si rassegna.
Alla morte uno può anche trovar rassegnazione, se vuoi fa parte della vita, ma alla motivazione dubbia che la ha causata, no. Soprattutto se, come scrivi tu, si hanno forti dubbi sulle persone che la legge dovrebbero farla rispettare. La voglia di giustizia si fa sentire, e anche la paura che non venga fatta. Per me Livorno è lontano, ma ho un paio di amici li, gli faccio sapere della manifestazione.
RispondiEliminaciao
Alcuni miei amici andranno, a questa manifestazione. Col cuore sarò con loro, poi mi farò raccontare la giornata. Spero che tanta altra gente deciderà di partecipare: come hai detto bene tu, non lasciare soli a lottare contro l'ingiustizia i famigliari degli uccisi in carcere è un dovere che ogni persona di coscienza dovrebbe sentire pulsare forte dentro di sè.
RispondiEliminaGrazie Daniele per il tuo immancabile appoggio in questa battaglia di grande civiltà. Cambiare si può.
RispondiEliminaPER INCARCERATO: lo credo anch'io e non mollo.
RispondiEliminaIn Italia ormai la Giustizia è sinonimo di Pm contro Berlusconi e viceversa. Questa manifestazione è molto importante per segnalare che la Giustizia, prima che ai media e ai politici, dovrebbe appartenere ai cittadini
RispondiEliminaTranquilli che ora arrivano le leggi ad libertatem e tutto si aggiusterà. Una cosa non ho capito: ad libertatem di chi?
RispondiEliminaIn Italia ormai quando si parla di giustizia bisogna fare dei distinguo: parliamo di giustizia così come c'è stato insegnato a scuola e dai nostri genitori o secondo il "nuovo concetto" espresso dall'attuale governo?
RispondiEliminaProvocazioni a parte, ed in entrambi i casi giusto non abbassare mai la guardia e giustissimo dare visibilità a notizie come questa. Faccio il possibile per pubblicizzarla anch'io, grazie di aver postato la notizia.