mercoledì 2 dicembre 2009

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Lavoro, Che Roba E'?

Se continua così, tra qualche anno per saper dire cosa significhi la parola "Lavoro" dovremo consultare un dizionario e forse, di lì a poco, saremo costretti a chiedere l'intervento dell'Accademia della Crusca per salvare dall'estinzione questo vocabolo salvaguardando anche ed ancora per un minimo il suo utilizzo ed il suo significato.

Termini Imerese (o meglio lo stabilimento Fiat di quel luogo) dal 2011 non produrrà più auto; verrà riconvertito.

Riconversione é una parola che ho già trattato in un mio vecchio post e spesso comporta licenziamenti, soprattutto di lavoratori (ed in quello stabilimento sono la maggioranza) che non hanno qualifiche tali, data anche l'età, per "riconvertirsi" a lavorare su altre produzioni che magari richiedono conoscenze tecniche differenti o perfino non richiedono tanti lavoratori dato che le nuove tecnologie automatizzate riducono di molto il personale e quindi dove servivano 10 operai ora ne bastano magari soltanto 3...

Questo, senza considerare che lo stesso Marchionne non ha, per sua stessa ammissione, la più pallida idea di cosa si produrrà in quello stabilimento.

In Italia oramai tra lavoratori disoccupati strictu sensu (ossia che non hanno mai avuto neanche un impiego), lavoratori cassaintegrati e lavoratori licenziati, trovare qualcuno che abbia un impiego é dura (lol amaro)

Se poi lo vogliamo anche non precario, o non in nero, la ricerca si complica ancora di più. A volte é complicato anche trovarlo vivo.....

Se poi vogliamo anche illuderci e provare ad immaginare che il Paese sia in ripresa....qui ci vuole una mente miracolosamente fantasiosa; anzi no, basta seguire il Tg4 di e con Emilio Fede.
------------------------------------------
Per Votarmi Su OkNotizie: http://tinyurl.com/yhlt8qm

25 commenti:

  1. Cosa essere Lavoro? Io stavo giusto pensando di prolungare i miei studi per non diventare l'ennesimo disoccupato. Può essere un'alternativa? Una seconda laurea o un master magari...

    RispondiElimina
  2. Simpaticamente e (ahimé) amaramente ironico il tuo post.
    Anch'io,qualche giorno fa, ho postato su qualcosa di simile!

    RispondiElimina
  3. Il problema del lavoro, e soprattutto del lavoro di giovani e quello delle donne, è non un problema qualsiasi, ma è "il" problema. Qua, si misurano i limiti del capitalismo, che mette al centro il profitto piuttosto che l'uomo, e il suo diritto, addirittura consacrato dalla nostra Costituzione, di avere un lavoro dignitoso. Il lavoro ha la duplice funzione di fornire una fonte di sostentamento, ma anche quella di permettere agli individui di svolgere il loro ruolo primario di utilità sociale.

    RispondiElimina
  4. Questo, senza considerare che lo stesso Marchionne non ha, per sua stessa ammissione, la più pallida idea di cosa si produrrà in quello stabilimento.

    Ecco, appunto. Poi non resta molto da commentare.

    RispondiElimina
  5. Senza commento, caro Daniele, perchè oggi sarebbe troppo amaro...
    1abbraccio, quello si.
    Ciao, Vale

    RispondiElimina
  6. Cos'è il lavoro? Dunque: "pratica, largamente diffusa in Italia, di segnalare qualcuno con il chiaro intento di porlo in una situazione di vantaggio rispetto ad altri in particolari situazioni"
    ah no, scusa, questa è la definizione di raccomandazione. Chissà perché mi confondo...

    RispondiElimina
  7. Io ormai mi rifiuto di seguire ogni prototipo di telegiornale!A partire da quelli Mediaset.
    Basta aprire gli occhi e stapparsi bene le orecchie per capire come di ripresa economica qui non ci sia neppure l'ombra!Abbiamo un tasso di disoccupazione record...

    Discorrendo con una ragazza austriaca, capitata per sbaglio in Italia, mi sono resa conto di come ignorasse totalmente cosa fossero Le Raccomandazioni e Il Lavoro Nero...
    Magari parlassi bene il tedesco Daniele!...

    RispondiElimina
  8. PER GIUDABALLERINO: forse perché in Italia le due parole spesso diventano sinonimi? Sic...

    Ciao
    Daniele

    RispondiElimina
  9. Leggendo i drammatici dati della disoccupazione, in costante aumento soprattutto tra i giovani, non si può che condividere ciò che tu scrivi.

    La rabbia cresce ancora di più in noi italiani quando si sente dire dai rappresentanti del Governo che "Tutto va bene".

    Il problema del lavoro esiste e sarà destinato a peggiorare se non verranno presi provvedimenti seri e tempestivi.

    Epifani è duro, a parole, col Governo. Ma i fatti concreti, per combattere questo stato di cose, dove sono?

    RispondiElimina
  10. Io, che sarei fra gli "strictu sensu", penso a mio figlio e mi trema il cuore.
    ps.
    Certi tg sono come il "soma" di Aldous Huxley.
    Ciao daniele.

    RispondiElimina
  11. Dice bene, anzi ottimamente V. Cucinotta: "Qua, si misurano i limiti del capitalismo, che mette al centro il profitto piuttosto che l'uomo."
    Molti continuano invece a pensare, o meglio ad illudersi, che l'attuale situazione sia momentanea, congiunturale, passeggera ecc.
    Non lo è, non può esserlo proprio perchè le leve del potere economico, sociale, giuridico ecc. continuano a rimanere sempre nelle stesse mani.
    Purtroppo, la gente NON CREDE che abbia DIRITTO di cambiare le cose e che il lavoro sia appunto un DIRITTO garantito dalla Costituzione.
    Si ostina quindi a rimanere in una condizione (per citare qui liberamente Kant) "di minorità."
    E questo, per i capitalisti, è tutto grasso (o ORO) che cola...

    RispondiElimina
  12. Lavoro come riforme sono diventate parole buone solo per le campagne elettorali poi, chissà perchè, se ne dimenticano tutti!?

    RispondiElimina
  13. Io appartengo alla fascia debole adesso, considerato che non riesco a trovare lavoro,nonostante il titolo di studio alto, avendo lasciato la carriera da professionista per i figli ( e questo non te lo perdona nessuno), mono reddito cassaintegrato ( mio marito da un anno e un altro confermato),con mutuo,rata macchina e bella compagnia di spese appresso.
    E se cerchi qualcosa te lo fanno anche pesare, non ti mettono in regola e se non conosci non ti prendono.
    Non me lo ricordo più che cosa vuol dire lavoro, tranne se si intende tirare la cinghia, rinunce, sacrifici e sorriso sulla labbra, che i bambini non ne devono risentire almeno a livello emotivo ( non lo meritano...).
    Questo è, e chissà fino a quando sarà, e intanto si pensa ad altro a Roma e dintorni.
    ...E il cielo è sempre più blu...
    Un abbraccio amaro.

    RispondiElimina
  14. Il lavoro è un problema che attanaglia tutti noi, e al di là come la si pensa prima c'era più volgia di combattere. Ora il capitalismo attuale ha frammentato il lavoro, in tal modo il potere contrattuale si è indebolito.

    E siamo tutti precari!

    RispondiElimina
  15. Proprio ieri, mentre scrivevo il post che tu hai commentato, in modo tanto lusinghiero (grazie) leggevo della crescita di vendite da parte della Fiat a circa un più 30%. La cosa cozzava e cozza, e tutti sanno quanto le cozze siano pericolose per il fegato, con la chiusura e riconversione di Termini. Ma al momento le promesse dell'ad. Marchionne non svelano tagli di personale, certo è che a quegli operai, magari fieri di costruire auto, potrebbero trovarsi a disaggio nel costruire pentole. Staremo a vedere, mai fasciarsi prima di ferirsi. Un abbraccio.

    RispondiElimina
  16. Dici bene quando parli della "riconversione", c'è davvero questo uso deleterio degli eufemismi che contribuisce a mistificare la realtà. Così non si parla più di licenziamenti in blocco ma di "riconversioni" o "ristrutturazioni", non più di precarietà ma di "flessibilità", non di privatizzazioni, ma di "esternalizzazioni", non di morti sul lavoro, ma di "morti bianche", non di condoni, ma di "scudi" fiscali, non di amnistie, ma di "processi brevi" e via dicendo. Dovremmo ricominciare a chiamare le cose col loro nome.

    RispondiElimina
  17. Detesto il fatto di non avere un lavoro. Detesto pure quelli che il lavoro ce l'hanno e spargono chiacchiere buoniste sulla dignità calpestata di quelli che non lavorano. Infine detesto più di ogni cosa quelli che hanno un lavoro ottimamente retribuito e che giocano a fare gli altruisti da salotto su internet. Un saluto a te.

    RispondiElimina
  18. PER MIO CAPITANO: siamo sulla stessa barca credo viste le tue ambizioni letterarie. Aggiungo che a me danno fastidio anche quelli che i pistolotti li fanno dai giornali e dalle tv e da ogni parte abbiano la possibilità di pontificare.

    RispondiElimina
  19. E alla fine questa Repubblica su che cosa sarà fondata?

    RispondiElimina
  20. @Mio Capitano
    Tu ami quelli che hanno un lavoro decentemente retribuito e si fanno i cavoli loro, capito! :-D

    RispondiElimina
  21. Pensare che qui in Calabria si sono già aperte le danze per le prossime elezioni regionali.. Le promesse sotto le luci natalizie sono infiocchettate di rosso vermiglio e le loro facce sempre più bronzee, sono sinceramente disgustata. Il Natale già non mi fa alcun effetto ma con l'aggiunta dell'atmosfera campagna-elettorale mi viene voglia di chiudermi in un bunker ed uscire fuori fra cent'anni, perchè prima di questo tempo dubito che le cose miglioreranno :(

    RispondiElimina
  22. PER LISA72: Purtroppo oggigiorno garanzie per i lavoratori e rispetto dei loro diritti base sono del tutto scomparse. Vi auguro che tutto si sistemi per il meglio.

    Ps: Grazie a te ed a Carlo di Comicomix per l'iniziativa. Attendo con trepidazione il libro che ho ordinato :-)))

    RispondiElimina
  23. Grande, come sempre.
    Sono tornata, ho ambiato idea. Di nuovo.
    Ma questo è un altro discorso.
    Baci e a presto,
    ire

    RispondiElimina
  24. Sono disoccupata da 43 anni circa. Non nominate il lavoro a me... :(

    RispondiElimina

Prima di commentare leggete la privacy policy in homepage in alto nella colonna di sinistra