Sensazioni sparse. Poesia ibrida, sociale e personale. Poesia di fine weekend. Prendetela e commentatela ( se lo vorrete) per quello che é e che leggete.
"OCCHI DI GIAGUARO"
Lecca il mio cadavere
Cronologia azzerata
Iena assassina
Rincorre
Spirali di orchidee carnivore
Facoceri ansimanti
Fredde pietre
E pallidi corpi rigidi
Depravazione come regola
Sesso come sfogo.
Corri
Urla
Divincolati
Illuditi.
La Iena Assassina ti troverà comunque
Non ti darà tregua
Azzannerrà resti di liquidità perverse.
Occhi di Giaguaro lo sa
Un tempo era il più forte...
Ere modificate
Dna mutati
Occhi di Giaguaro miagolano,
Ruggiscono
Muoiono.
Il Giaguaro sa
Che la sua eleganza non vince più
La sua velocità ed il suo scatto sono superati.
Resta il fascino passato
Di un predatore che fu.
Il ricordo di due occhi felini
Che sapevano dare luce al nulla.
DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA
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Carissimo bella, forte,ritmata, sembra un blues, una cantilena triste di un male che è quello dell'anima di questi tempi, vissuto attraverso le sensazioni, e le visioni metaforiche che dai del mondo intorno sono calzanti e terribilmente vere, ma sommessamente permettimi, nell'ultimo verso,in quelli occhi felini, io ci vedo ancora la possibilità di dare luce alle ombre.
RispondiEliminaE ' difficile fare poesia come la fai tu,in tempi bastardi come questi, ma mannaggia alla miseria!, l'effetto è psichedelico ma straordinario
Un abbraccio.
ciao Daniele. dopo mesi di assenza sono tornata..spero tu ti ricorda di me.. un bacione grande..sempre magnifiche le tue poesie:)
RispondiEliminaPER ALFIE: si certo bentornata :-))) Grazie per le tue parole.
RispondiEliminaPER LUCE: grazie! Wow che recensione!
Sei bravo, dico davvero. Buon we caro Daniele. :)
RispondiEliminaGRAZIE GIANS!!!
RispondiElimina"...nessuna forza positiva della storia si profila come alternativa all'epos della decadenza cantato con struggente nostalgia"...tratto dal Gattopardo.
RispondiEliminaMentre leggevo non ho potuto fare a meno di pensare alla fine di un'epoca così ben raccontata nel romanzo, hai magistralmente rimato lo stesso scenario. che si sta ripentendo in modo forse più decadente d'allora.
Il guaio è che ad attendere le jene c'era terreno fertile, nessun giaguaro, nessun gattopardo.
Un giaguaro è un giaguaro, bisogna ricordarglielo, bisogna che riprenda coscenza di questo. Non c'è iena assassina che possa di più.
RispondiEliminaCiao
Sai che leggendo ho provato un senso di affanno,come dopo una corsa!
RispondiEliminaL'ho anche interpretata ad alta voce :)
Beh...il Giaguaro è sempre il Giaguaro.La Iena è un animale di serie B, per quanto possa dire o fare o correre!
I suoi tempi finiranno e quando il Giaguaro tornerà in tutto il suo splendore...non vorrei essere nei panni della Iena!
Confido in questo e lavoriamo per questo.
Buona domenica Daniele!
mamma mia, come mi ricordi Rilke....!
RispondiEliminagrazie Dichter
PER FABIO R: Grazie!!!! Che complimento é un onore!
RispondiEliminaPER GUERNICA: chissé come suonava letta da te.
Hai ragione , spero solo che il giaguaro riesca a resistere abbastanza a lungo per vedere i giorni del riscatto e della sua rinascita.
le belve insegnano il senso della vita, ma trovo che la vita sia gretta e che gli insegnanti dobbiamo essere noi
RispondiEliminadiotima47
il giaguaro resisterà... riponiamogli la nostra fiducia :)
RispondiEliminamolto bella e fiera.
bacio, caro dani
E' molto bella. Bello il ritmo, e molto intense le immagini. Si avverte che c'è un qualcosa di personale che si aggiunge alla lettura sociale, e la rende ancora più bruciante. Mi sbaglierò ma quegli occhi che danno luce al nulla sono anche un po' i tuoi, e sebbene "resti il fascino passato" quel Giaguaro lì per me ha ancora tanto da dire...
RispondiEliminaIn un primo momento avevo colto quasi un senso malinconico di rassegnazione ma poi...è emersa decisa una forte volontà di rinascita. Un salutone, Fabio
RispondiEliminaPER ALESSANDRA: Grazie!!! Sì, penso anch'io sia così spero che altri vogliano ascoltarlo...
RispondiEliminaBeh in effetti il giaguaro sono proprio io (spero di non essere sembrato presuntuoso nel paragone lol).
Chissà perché questa tua poesia mi riporta alla mente immagini dell'antico popolo maya... Giaguari dagli occhi gialli, sangue e ferocia. Oggi c'é la rabbia, la paura, l'insanità. Forse sono mondi che in qualche modo si assomigliano. Mondi di fuoco.
RispondiEliminaBuona serata.
Eppure mi dà l'idea di disperazione e morte.Non lo so ma come se il giaguaro alla fine sia l'unico sopravvissuto in un mondo alla deriva.Uao.Stiamo bene!:)))
RispondiEliminaBuona settimana Dani:)
mk
Mi sembra che tu descriva con particolare forza una condizione esistenziale non solo brutta, ma tale da infondere disgusto. In altre parole, emerge il tuo disgusto di fronte all'abbrutimento della società, delle cose e delle persone.
RispondiEliminaCome darti torto?
Molto bello il finale in cui citi la figura del giaguaro: sembra di vederlo in carne e ossa.
Un abbraccio :))
Dopo una iniziale sensazione di paura quasi fisica mi è subentrata una sensazione di sconfitta, di arresa.
RispondiEliminaGame over, e forse anche la memoria altro non è che un sussurro del vento.
Incredibilmente efficace, forte, serrata, diretta: splendida.
Quoto il commento di Guernica. Resisterà, resisterà il "Giaguaro"...
RispondiEliminaBuona settimana :)
Anche se commento poco, ci sono e continuo a leggerti.
RispondiEliminaMolto bella questa poesia, talmente ritmata da sembrare una canzone.
bella bella chissa quali sono stati gli occhi di giaguaro che ti hanno carpito :-))
RispondiEliminaNon prendertela, Daniele, ma è una bella poesia che però, dato il periodo, mi riempie di angoscia.
RispondiEliminaUn bacio.
:-(
Ho trovato questa poesia per puro caso girando su google alla ricerca del tag "giaguaro"...
RispondiEliminaDevo dire che è una poesia che entra molto dentro, diciamo così, quell "ecosistema"...
Poi ho letto un commento dell'autore che diceva di essere lui quel Giaguaro ma è da capire se si è rispecchiato solo ed esclusivamente in questa poesia, o ci si rispechia davvero in un Giaguaro nella vita secondo il significato totemico di quell'essere...
Condivido l'ispirazione è la ritmica della poesia ma non ne condivido l'essenza... non ammetto che un Giaguaro se ne vada così!!!
P.s. sono entrato un po' troppo nel personale
Forse per interpretarla al meglio avrei bisogno di una bella chiacchierata con l'autore XD
Ad ogni modo
Voto:8
Ero su google alla ricerca del tag "giaguaro" e mi è uscita questa poesia... quindi precisiamo non sono intenditore di poetica (anche se un po' mi attira).
RispondiEliminaE' una poesia che, diciamo così, rientra molto nel suo "ecosistema"...
E ad un certo punto l'autore ha detto di essere lui quel Giaguaro... ci sarebbe solo da capire se si è immedesimato Giaguaro solo in questa poesia o si immedesima tale nella vita secondo il significato totemico di quell'essere!?
Io mi rispecchio in un Giaguaro, mi piace sia come significato totemico che come animale che come bellezza dell'essere stesso!!!
Non potevo non commentare una poesia del genere che sembre in qualche modo prostrarsi a me, ma più che altro lascia a desiderare la mancanza di una recensione più approfondita del autore stesso, ma forse sono uno dei pochi che ci tengono così tanto a conoscerla, perché a differenza degli altri questa poesia la prendo un po' più sul personale!
Ad ogni modo
voto: 8
PER JAGUAR: in primis sono felice che ti abbia molto emozionato la mia poesia. E' vero questa poesia non ha, a differenza di altre, una "intro" più esplicativa anche perché cmq é una poesia più personale anche se ha dentro anche passaggi di sociale.
RispondiEliminaIl Giaguaro sono io nella poesia., giaguaro inteso semplicemente come animale, con la sua fierezza, forza, eleganza e determinazione. Un giaguaro che in questa società sente che le sue "armi" oggi non sono più utili e sufficienti per farcela. E che si rende conto che la sua "eleganza" é oramai solo un orpello inutile e per nulla vincente. E la sua determinazione é oramai come rincorrere il vento: non lo prendi mai.