martedì 9 giugno 2009

OPINIONE DEL ROCKPOETA: Panorami Cangianti.

L'eco delle elezioni forse sta già scemando. D'altronde oggi bruciamo tutto alla velocità della luce quindi anche queste elezioni ce le stiamo quasi già mettendo alle spalle.

Osservavo, peraltro, come tutto cambia, perfino da un giorno all'altro.

Il Partito dell'Astensione, molto criticato ancora fino a ieri, sembra però che quando se ne ha bisogno venga richiamato a furor di popolo ed implorato a gran voce ad essere "presente" quando il 20 e 21 giugno si dovrà andare a votare per il Referendum sulla legge elettorale.

Per parlare del perché votare SI sia peggio che lasciare tutto com'é vi riporto un commento di FRANCA rilasciato sul suo blog http://franca-bassani.blogspot.com/ che trovate nei miei link dove spiega tutto molto bene dicendo: ""Siccome sia il PdL sia il Pd vogliono cambiare la norma ed assegnare il premio di maggioranza al primo partito e non più alla coalizione, l'unica speranza è che il referendum non raggiunga il quorum.

Se passasse una legge come questa, un partito che avesse la maggioranza relativa anche per un solo voto, potrebbe governare da solo!

Oggi col Pd dato al 25% a Berlusconi basterebbe una percentuale appena sopra per avere la maggioranza assoluta in Parlamento.
In pratica tutti i partiti meno i primi due sarebbero, di fatto, spazzati via."

Detto ciò, per parlare invece della mancanza di coerenza continuate a leggere questo post sul mio blog :-)))

Vorrei chiarire che la polemica riguarda soprattutto i partiti politici ed i loro membri. Qui sul mio blog ho trovato pareri anche diversi dal mio al riguardo ma sempre molto rispettosi e civili e che ho apprezzato anche se non condiviso nelle loro ragioni :-)))

Detto questo noto in molti un atteggiamento opportunistico che non amo. E' vero che la cosa migliore é quella di far precipitare il quorum ma forse la vera vittoria sarebbe quella di far trionfare il NO votandolo.

Detto ciò io non andrò neanche al seggio (anche perché tra l'altro anche volendo non sarò a Genova in quei giorni ma questo é irrilevante dato che non sarei andato cmq) ed invito tutti ad astenersi dall'andare alle urne sempre che siate contrari al SI come lo sono io.

Va detto che io sono quello che ha scelto il "non-voto" anche in queste Europee come alle scorse Politiche.

E' vero che in parte sono due situazioni differenti e che nel caso di elezioni c'é chi pensa giustamente che sia importante cercare di eleggere dei "propri" rappresentanti per cercare di cambiare un po' le cose (anche se non sono proprio quelli che vorremmo).

Resta il fatto, però, che se si decide di andare a votare o perché si ritiene di dover cercare di essere cmq "influenti" in qualche modo con il proprio voto o perché si ha davvero una parte politica che si vuole aiutare e che si condivide, posso anche capire il voler appoggiare l'astensione al Referendum (più per i secondi che per i primi in realtà)

Questa decisione invece la capisco meno (per non dire che non la capisco proprio, sotto un punto di vista di coerenza etica ed interiore) quando ad attuarla sono o fossero o saranno coloro che vedono sempre nel voto un dovere morale da esercitare. Per cui, se parliamo del voto come un dovere da compiersi sempre a prescindere da cosa si stia votando (partiti o abrogazioni parziali o totali di leggi), non si é coerenti ma forse invece solo opportunisti se si fanno due pesi e due misure condannando l'astensione nelle elezioni e "benedicendola" nei casi di voto referendario.

Ecco, questi panorami cangianti da un giorno all'altro, dall'alba al tramonto, queste coerenze camaleonticamente mutevoli, le trovo sinceramente disgustose.
------------------------------------------
Per Votare su OkNotizie: http://tinyurl.com/n8oc6p

34 commenti:

  1. per il Referendum, proprio per i rischi che tu hai trascritto e che condivido, nemmeno io, per la prima volta in vita mia, credo, non andrò alle urne.

    RispondiElimina
  2. Daniele@
    "se parliamo del voto come un dovere da compiersi sempre a prescindere da cosa si stia votando...non si é coerenti ma forse invece solo opportunisti se si fanno due pesi e due misure condannando l'astensione nelle elezioni e "benedicendola" nei casi di voto referendario".

    Sono d'accordo. Per quanto mi riguarda, non ritengo un dovere assoluto andare a votare, anche perché mi rendo conto che se non ci sente rappresentati è difficile scegliere.
    Io stessa ho sì votato, ma con sofferenza. L'ho fatto soprattutto perché penso che questo centrodestra abbia passato ogni limite di umana decenza.

    Però l'ultima cosa che farei è giudicare chi si è astenuto e chi continuerà ad astenersi ora, sul referendum.

    Saluti

    RispondiElimina
  3. Hai fatto benissimo a chiarire la situazione riguardo al referendum, fino a poco tempo fa anch'io non avevo capito (c'è sempre il trabocchetto sul modo in cui pongono le domande) e mi è stato molto utile il post di Franca.
    E' vero che in teoria sarebbe utile andare a votare per il no, ma per affondarlo totalmente è preferibile far mancare il quorum.
    ;)

    RispondiElimina
  4. Carissimo, fermo restando che rispetto la tua opinione, io rimango del parere che il voto è e rimane un diritto-dovere del cittadino in quanto tale e non è manifestazione di dissenso, specie in un argomento importante come la legge elettorale, non far raggiungere il quorum.
    Come cittadina, che fa parte di una società , nel momento in cui vengo interpellata per una questione che riguarda le leggi che governano il mio paese vado a votare e mi sento di partecipare come cittadino ergo io voterò.
    Grazie comunque della tua attenzione alle nostre coscienze.
    Un abbraccio.

    RispondiElimina
  5. Be', sarò in ottima compagnia, non andando a votare per il referendum...

    RispondiElimina
  6. PER ROMINA: io non giudico negativamente tutti coloro che non si recheranno a votare per il referendum ma solo quelli che cedono nel voto un dovere da compiersi semre a prescindere da cosa si stia votando: quelli dovrebbero essere coerenti altrimenti sarebbe il caso che lezioni di morale non ne facessero.

    PER FLO: sono d'accordissimo di non andare a votare e starsene a casa. Questo l'ho scritto anch'io. Io volevo solo dare una tiratina d'orecchi a certi moralisti del voto come ho anche scritto nel commento a ROMINA

    RispondiElimina
  7. io non mi pronuncio.
    dovrei esporre al ridocolo e al pubblico ludibrio troppi politici.
    Comunque tra le righe di questi eventi bisognerebbe cogliere dei segnali...
    Vi dico solo che Mr.B ha tutto da perdere non facendo votare il referendum. Era su misura per lui

    Il ricatto padano continua e la storia si ripete

    Rien ne va plus

    RispondiElimina
  8. Daniele@
    "io non giudico negativamente tutti coloro che non si recheranno a votare per il referendum ma solo quelli che cedono nel voto un dovere da compiersi semre a prescindere da cosa si stia votando: quelli dovrebbero essere coerenti altrimenti sarebbe il caso che lezioni di morale non ne facessero".

    L'avevo capito e sono d'accordo. Però mi sono espressa in maniera criptica, malamente, dando luogo a un fraintendimento. Mi riferivo al voto che io ho dato, del tipo: "io ho votato, però l'ultima cosa che farei è criticare chi si astiene, ora e sempre".

    Sulle contraddizioni dei moralisti del voto "sempre e comunque" sono pienamente d'accordo.

    RispondiElimina
  9. Sr per la prima volta in vita mia dico "per fortuna c'è il ricatto della lega" :)

    Comunque Danile ti ringrazio per aver contribuito a chiarire cosa sia questo referendum! Anche io mi asterrò, anche contribuire a non far raggiungere il quorum è attivismo politico(quindi non concordo con l'analisi di Luce)! Io contribuirò a boicottarlo anche perchè la massa non è informata e non si vuole informare, e come un branco di pecore voterà si.

    Speriamo bene, perchè in caso contrario saranno dolori.

    RispondiElimina
  10. Quella del voto o del non-voto è una scelta, non un obbligo. E se questa scelta è consapevole e ragionata va bene, al di là del colore e delle idee che le sottostanno.

    Detto questo, rimango contraria all'astensione semplicemente perchè non credo possa essere letta in modo oggettivo e univoco come un segnale di protesta, di disgusto, di misura colma. Può significare anche ignoranza, indifferenza o volontà di "non contaminarsi", e il rischio di questa molteplice interpretazione basta e avanza a non farmi disertare le urne.
    In questo caso inoltre non esprimersi per scongiurare il raggiungimento il quorum mi sembra un comportamento non solo opportunista, ma pure abbastanza codardo. Per questo andrò a votare anche a questo turno, e voterò NO.

    Credo comunque che il referendum, se anche per fantascientifica ipotesi dovesse ottenere il numero legale e se dovesse prevalere il NO, significhi solo apporre una pezza precaria a una pessima legge elettorale. L'unica vera vittoria sarebbe una riforma alla radice di quest'ultima, da affrontare seriamente in parlamento, prima ancora che in una cabina elettorale.

    RispondiElimina
  11. io non andrò a votare perchè il giorno avrò un esame importante è il giorno dopo spero di essere così felice da dimenticarmi di tutto e di tutti!!!

    RispondiElimina
  12. Daniele, ti è mai capitato di sentirti stanco di parlare e ascoltare di politica o affini?

    Io ho la nausea...

    RispondiElimina
  13. PER GUERNICA: io infatti parlo di sociale spesso più ch di partiti e delle loro chiacchere. Di quello non mi voglio e non mi vorrò stancare mai fino all'esalazione del mio ultimo respiro.

    RispondiElimina
  14. Adesso speriaamo bene per il referendum.

    RispondiElimina
  15. Sono d'accordo con te e con Franca.
    E facciamo respirare i 'Nuovi Mille' che siano ben ossigenati alla prossima occasione.
    Cristiana

    RispondiElimina
  16. Ross, non andare a votare il referendum non è assolutamente un atteggiamento codardo, ma è semplicemente di avvalersi di uno strumento messo a posta per validi motivi: il quorum.

    RispondiElimina
  17. Probabilmente il quorum non sarà raggiunto ma non potendo prevedere il futuro io andrò e voterò no.
    :-)

    RispondiElimina
  18. Sono assai poco appassionato da questi referendum truffaldini..
    In ogni caso, logisticamente, poiché son spesso lontano dalla città di residenza, difficilmente potrei votare...
    Per i commenti, il "funzionamento", i problemi che Splinder sta creando, siamo veramente esasperati...
    Stiamo cercando una soluzione...
    La più probabile è l'acquisto di un dominio, piuttosto che cambiare piattaforma...
    per il momento sopportiamo e continuiamo a scrivere in quelle condizioni penose....
    :-)
    Ciao Daniele..

    RispondiElimina
  19. Sai Daniele, anche io avevo pensato di non andare a votare, per far mancare il quorum....ma poi ho riflettuto su una cosa: in questo paese i cittadini contano sempre meno, e il referendum bene o male, è forse l'unico modo che ancora abbiamo per intervenire direttamente nella vita politica del paese. Da destra già si mormora che i referendum non servono a niente e sono solo un inutile spreco di soldi e che i primi a non volerli sono i cittadini (discorso iniziato tempo fa per le intercettazioni e guarda oggi dove siamo), così presto ci porteranno via anche questo strumento. Ecco, io penso che far mancare il quorum in questo paese oggi, possa significare delegittimare totalmente lo strumento referendario, e legittimare, invece, il calpestìo dei risultati precedenti (leggi nucleare, aborto...). Per questo andrò a votare. Voterò NO, ma non mi priverò di questo DIRITTO, che è uno degli ultimi che ci restano...e temo per poco...

    RispondiElimina
  20. Ciao Daniele.
    Io, come te, non sarò dalle mie parti quindi non potrò votare (non prendero certo un aereo per questo referendum).
    Devo dire che a mio parere ormai l'astensionismo è una forma di voto che si aggiunge al vero e proprio astensionismo. Io lo userei in modo strumentale: voglio che non passi allora aggiungo al numero di astenuti la mia astensione, più facile del no.
    E' una cosa brutta ma la politica è sporca, lo sappiamo. Un saluto Daniele, sì siamo fortunati, nei nostri blog le conversazioni sono sempre costruttive o perlomeno divertenti.
    Blogger

    RispondiElimina
  21. mi asterrò perchè di fronte alle conseguenze abnormi che ne deriverebbero nessuna questione etica sull'astensione si può porre
    Sussurri obliqui

    RispondiElimina
  22. meglio ancora sarebbe andare a votare solo quello contro la candidatura multipla e rifiutare le altre due schede. Sai che risate...

    RispondiElimina
  23. Io ci andrò eccome: non ne ho mancato uno in tutta la mia vita, così come non ho mai mancato una votazione.
    Ci andrò e voterò, anche se leggo spiegazioni totalmente contrastanti. pare che votando sì si riesca a Cancellare la famosa "legge-porcata".
    Ma non ne sono molto convinta, quindi continuerò ad informarmi.
    Ma solo perchè se non lo facessi quasi non mi sentirei in pace con me stessa.

    RispondiElimina
  24. Caro Daniele,
    mi piace moltissimo e trovo azzeccatissimo l'aggettivo "cangianti" del titolo del tuo post.
    Perfettamente aderente alla realtà elettorale attuale.
    Sempre di votazioni si parla ma a seconda che riguardino le Europee, le Politiche e/o Amministrative o, ancora, un referendum (oppure 3??? devo essermi persa qualcosa...), se ne osservano i panorami da prospettive ed angolazioni diverse e se ne colgono differenti visioni a seconda di COSA e COME la luce (riflettori in questo caso)tenda a far risaltare... proprio come, osservando certe gemme, per l'appunto cangianti, non si ha mai la certezza del vero colore che si sta vedendo...
    Poiché la coerenza, a mio avviso, non si coniuga con dogmatismo e dato che, nella "pietra Referendum" vedo solo riflessi sinistri e opachi NON ANDRO', in questa occasione ad esercitare il "diritto/dovere"!!
    ¡Hasta Siempre!

    RispondiElimina
  25. Anch'io per la prima volta non andrò a votare.
    Con la legge elettorale attuale, il premio di maggioranza premia comunque una minoranza, sia pur di coalizione, ma premiare il partito di maggioranza relativa, tra l'altro non fissando nemmeno una soglia minima per far scattare il premio (ad esempio 40%) sarebbe una follia.
    Qui non siamo in Inghilterra, e già domattina, passasse questo sciagurato referendum mi immagino 100 partiti che si presentano alle elezioni con il rischio concreto che il 10% degli elettori prendano la maggioranza assoluta in parlamento
    Ma che testa ha Segni? per non parlare delle pulsioni suicide del PD!!!!

    RispondiElimina
  26. Solo tre cose.....
    A- sono daccordo con te.....
    B- sono daccordo con Guernica...
    C- Tu sembri proprio interessante...compreso il tuo blog.....farò un giro anche negli altri tuoi...

    Una buona giornata.

    RispondiElimina
  27. Non male la tua riflessione sui due pesi e sulle due misure che usano alcune persone, dovrei tutte. Danno pure a me un po' fastidio quelli che ti fanno la noiosa predica sul voto come dovere morale (in realtà ti fanno questa predica perché pensano che tu potresti votare per la loro parte politica, non per lo schieramento avversario) e poi usano questa super superscorciatoia dell'astensionismo ai referendum che non gli piacciono.

    RispondiElimina
  28. sono andata, ho perso. ma non dispero...

    RispondiElimina
  29. Ho l'impressione purtroppo che l' incoerenza e l'opportunismo siano l'anima della politica italiana...
    Un caro saluto...
    Fly

    RispondiElimina
  30. ciao daniele............io non ho votato e non voterò......ormai tutto è allo sfascio....mi sento delusa e amareggiata dalla politica..forse sarà inutile il mio assenteismo...MA E' L'UNICA COSA SENSATA CHE MI VIENE IN MENTE DI FARE!!!!!!!SPERO CHE GLI ITALIANI STIANO TUTTI A CASA E DIMOSTRINO QUANTO NON SE NE PUò PIU'!!!!! un bacio Claudia

    RispondiElimina
  31. Non so, sono un po in confusione, io credo che andare a votare sia importante, poi per carità capita che uno non possa andare per vari motivi, ho saltato anch'io qualche votazione. Credo che anche come hai fatto tu che fai verbalizzare il fatto di esserci dichiarando che non c'è nessuno che ti rappresenti sia una buona cosa. Anche perchè se vince uno che propio non mi va con che coraggio mi lamento poi? Questo è un referendum quindi un po diverso comunque il non andare a dare una preferenza propio come mossa politica è una cosa che trovo strana, non dico brutta eh solo strana, anche se la capisco e forse la farò. Io mi son reso conto oggi, dal post di Bastian Cuntrari che il referendum era alle porte, ne avevo sentito parlare, anche per il fatto che fosse accorpato alle europee, ma oggi son propio caduto dalle nuvole. Certo che mi è venuto un ragionamento: se in quel di poi la maggior parti degli astenuti avrebbe votato no, forse valeva la pena farlo sapere e non lasciare tutto nel dubbio. Solo considerazioni, continuerò a pensarci. Ciao

    RispondiElimina
  32. Ce ne sono rimasti così pochi di diritti, quello del voto è uno di questi e io me ne avvalgo votando NO!

    RispondiElimina

Prima di commentare leggete la privacy policy in homepage in alto nella colonna di sinistra