VACATIO MENTIS
Vacanze cerebrali
Asfissia politica
Ricerca di anime suicide
Pronte a catapultarsi dentro oblò di catrame.
Sondaggi al linoleum
Concorsi di colpa
Battute infelici
Ricoprono di sterco
Lavoratori precari
E disoccupati a tempo indeterminato.
Oscurità
Riflesso condizionato
Apatia
Cene pantagrueliche
Occhi scuri mangiati da mosche e zanzare
Paradossi di realtà.
Agghiacciante paura
Dissuasione
Lento spegnersi di occhi.
Asfittico scrivere
Anteprima dall'inferno
Di cartoline virtuali e fasulle.
Cerco la luce
Dentro auditorii di liquame
Ed in una società colma di rifiuti socialmente inutili.
Centro di Rianimazione
Il fisico risponde
L'anima no.
Spina staccata.
DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA
Daniele!!!!CHE PAROLE TRISTI!!!!!"spina staccata" mi lascia un senso di tristezza incredibile........come se non ci fosse più rimedio a nulla!!!!!!toccante!!!!un bacio claudia
RispondiEliminaPotresti provare a mandarle nel blog Voglioscendere... Secondo me te le pubblicherebbero.
RispondiEliminaquanta rabbia e quanta forza in queste parole..
RispondiEliminatommi
p.s. ti ho scritto mail perché è sorto un piccolo problema, scusa la noia.
Viviamo tempi di afasia, di incapacità manifesta di elaborare idee sul domani. Quando non c'è segnale, non c'è segnale, c'è poco da fare. Direbbe Gaber: un'idiozia conquistata a fatica.
RispondiEliminaQuasi quasi stacco anche io... In questi giorni proprio non ho voglia...
RispondiEliminaPER FABIOLETTERARIO: ma io non alludevo alla sospensione o chiusura del blog anzi quello continua alla grande :-)))
RispondiEliminaEcco, leggendo ho avuto la sensazione di non avere scampo, ed è la stessa sensazione che si percepisce spesso al lavoro... a tutti i livelli. Siamo in gabbia e non sappiamo da che parte uscire, l'importante è non arrendersi.
RispondiEliminache abbiano ragione gli U2, che sia giunto the "Moment of Surrender"...
RispondiEliminaSe fossi a una tua lettura applaudirei, è proprio intensa e auguro lunga vita alle tue poesie ;)
RispondiElimina"Cerco la luce..."
RispondiEliminaGrazie
difficile tema su cui stendere un poesia. ;)
RispondiEliminaQuanto sono belle Daniele,
RispondiEliminale tue poesie....
Con questa mi hai fatto piangere!
Un bacio
Ornella
....fai in modo che risponda sempre l'anima...è la cosa più bella che abbiamo!Ci permette di essere veri!un abbraccio
RispondiElimina"Lavoratori precari
RispondiEliminae disoccupati a tempo indeterminato"...triste realtà, purtroppo.
"Sondaggi al linoleum
RispondiEliminaConcorsi di colpa
Battute infelici
Ricoprono di sterco
Lavoratori precari
E disoccupati a tempo indeterminato."
Bellissimo.E' proprio contro questo rischio che sto combattendo.
Sarà l'evoluzione della specie precaria finire come disoccupati a T.I.
Bravo Dani.Non avresti potuto descriverlo meglio.
Mk
Desolante, e per questo atrocemente vero.
RispondiEliminaE' difficile scrivere tali brutture conservando la poesia.
Bravo Daniele.
Ciao
Lavoratori precari
RispondiElimina[...] a tempo indeterminato
Molto bello questo passaggio...
Cristian Belcastro Blog
chissà che la crisi ci svegli, sarebbe anche ora
RispondiEliminaLa precarietà è anche mentale, affettiva, psicologica.
RispondiEliminaImmersa in un contesto di difficoltà di tutti i generi.
Ho letto parole disperate ma profondamente vitali, separate fra di loro da una linea di confine labilissima.
Scusa: questa, per me, non è stata una giornata normale. Ho ancora sul naso gli occhiali con le lenti deformanti.
Non hai dimenticato proprio nulla!
RispondiEliminaSempre a 360°!!
Un forte abbraccio
Stefi
perdonami se uso la prima parola che mi e' venuta in mente appeno ho finito di leggere:
RispondiEliminamicidiale!
e' una parola che non uso mai
mi lasci come "sbattuto contro un muro"
le tue parole la tua forza
ciao daniele
saba
parole di rabbia..sconforto..ci prendiamo solo un attimo di pausa..per poi riprendere a lottare..
RispondiEliminaun abbraccio
buona settimana
Io però una vacanza cerebrale ogni tanto me la prenderei.
RispondiEliminaPasso per un saluto ed un abbraccio ad una persona speciale.
RispondiEliminaciao daniele, avevi straragione, le tue poesie sono completamente differenti recitate da te. sai che mi ricordi carmelo bene?
RispondiEliminabravo! marina
credo che nel lavoro ci sia bisogno di dignità, uomo se vuole essere libero deve avere dignità, essere precari, lavorare in un call center dopo una laurea, avere 50 anni ed essere disoccupati, non è essere degli uomini.
RispondiEliminaCi sono momenti in cui vorremmo staccare la spina, ma è come se ci fosse una riserva di energia che ci fa continuare a pensare; anche se non lo vorremmo...
RispondiEliminaDio mio, che angoscia.. meravigliose parole, per carità.. ma mi hanno lasciata proprio male. uff!! e io che mi impegno tanto a vivere al massimo.. e a un certo punto ,chissenefrega di tutte le cazzate immonde che combina lo stato&Co.??? vivere.. o sopravvivere.. senza perdersi d'animo mai. io la spina non la stacco, anzi mi ci appiccico e succhio tutta l'energia che posso.
RispondiEliminaBella poesia Daniele, complimenti.
RispondiEliminaDi una rara lucidità e limpidezza,
complimenti!
Quoto, ogni tanto una vacanza mentale è indispensabile lol
RispondiEliminaP.s. se hai qualche idea sul rito di cui tratto nel mio racconto, esprimiti pure in piena libertà, ne prenderò atto e magari mi aiuterà ad andare avanti nel racconto.....lol
Intanto ti comunico che nel mio blog ho postato una ricettina sulle patate ripiene piccanti, ci terrei ad avere un tuo commento...
Ti abbraccio.
a qnt pare la mia testa sta andando spesso in vacanza ultimamente
RispondiEliminaVedo che il mio stato d'animo è condiviso... ma non è che mal comune mezzo guadio, questo, no!
RispondiEliminaComunque la poesia è una lente di lettura efficacissima sull'indifferenza che ci circonda.
Io la leggo così :))
Un bacio
di fronte ad un panorama descritto in maniera così acuta e dura, ma di grande efficacia, il senso di spaesamento è forte.
RispondiEliminacomplimenti sempre, caro dani
bacio
Esprimi perfettamente la disperazione e l'incertezza del tempo che ci troviamo a vivere....
RispondiEliminami pare che nella tua tavolozza i colori ci sono tutti e il quadro che ne hai tratto è proprio realistico..E' così..Qualcuno lo detto, e penso abbia ragione: recitate da te hanno ancora più spessore le tue poesie..Ed io ho visto solo un video..Non ho mai avuto il piacere di ascoltrle dal vivo..
RispondiEliminaUn caro saluto
Frida
Straordinaria poesia, caro poeta!
RispondiEliminaDovrebbero pubblicare questa tua poesia su molto giornali.
Bella poesia di vera protesta!
ps e non staccare mai ;)
Staccare la spina a Dio comporterà uno sforzo notevole da parte di tutta l’umanità.... Tuttavia spetterà come al solito a pochi coraggiosi compiere i primi difficili passi verso la rivoluzione culturale che, con la morte della religione, consentirà ( niente affatto paradossalmente) la liberazione di Dio da se stesso. Saranno gli uomini, i figli, a liberare il Padre (e il mondo intero) dai lacci dell’accanimento clericale.
RispondiEliminaa me il verso che ha colpito maggiormente è " occhi scuri ricoperti di mosche" nessuno parla tutto tace la cina decide di porre il veto sull'arresto di un dittatore sanguinario e va bene cè un emergenza colera in Ruanda ( le nazioni confinanti hnno chiuso le frontiere) ma al tg non dicono nulla...
RispondiEliminamagari questa crisi ridimensiona tutto e ci fa ripartire con più umanità e giustizia (vabbeh, si fa per dire)
RispondiEliminaInfatti io mi sento abbastanza ricoperta di sterco...sono molto preoccupata per il mio futuro.
RispondiEliminaMa cosa posso fare?
Come disse qualcuno:"Ci penserò domani.Dopotutto domani è un altro giorno"..altrimenti impazzisco!
Intanto spero che non riescano a spegnere i miei occhi Daniele!
Buona giornata!
Credo proprio che i nostri politici siano non connessi...
RispondiEliminaTristi considerazioni, ma a te vanno i miei complimenti.
Vale
visto che non favelli, ti lascio un saluto e via. ;)
RispondiEliminaParole tristi si, ma reali... descrivono perfettamente quella che è la nostra situazione politica e sociale...io ora sono senza parole.
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