venerdì 13 marzo 2009

L'angolo del Rockpoeta: Orizzonti di Latta

Semplici impressioni di realtà, tra sogno e dolore:

Orizzonti di Latta


Orizzonti di latta
Paradosso diottrico
False realtà
Tridimensionalità sepolta
Da un mediocre appiattimento reale.

Cappelli in bicicletta
Salutavano la loro giornata di lavoro

Oggi
Prigioni di ferro e rotaie
Accompagnano precari e carnefici a lavorare.

Danziamo nel buio
Rincorrendo sogni effimeri

Effimeri perchè umiliati
Dalla loro dispotica ferocia.

Loro, i registi volgari della nostra vita
Noi, soltanto povere comparse

DANIELE VERZETTI, ROCKPOETA

35 commenti:

  1. ...è proprio vero rock...danziamo nel buio.... ma io a quei registi volgari dico... vergognatevi di averci rubato anche la speranza....
    un abbraccio

    RispondiElimina
  2. Non pensi che ciascuno di noi, a seconda delle circostanze, possa essere sia vittima che carnefice o, se preferisci, regista o comparsa?

    RispondiElimina
  3. Ho capito il senso della poesia, comunque: sono andata volutamente fuori traccia. Ma anche no.

    RispondiElimina
  4. Daniele veramente molto bella e condivido il senso, siamo marionette ma nelle mani sbagliate.
    Blogger

    RispondiElimina
  5. Più dolore che sogno. Complimenti molto bella.

    RispondiElimina
  6. Per parecchi ormai mancano, ancorché effimeri, i sogni.

    RispondiElimina
  7. Mi viene in mente il film con judy Garland dove c'era l'omino di latta.Ecco .
    Che bello:)))
    Buon we:)
    mk

    RispondiElimina
  8. bellissima poesia Daniele..
    però potremmo discostarci da quei registi..dalle comparsi..essere protagonisti...
    non protagonisti assoluti..ma protagonisti nel nostro piccolo..sentirsi la parte più importante.
    buon week end

    RispondiElimina
  9. Splendide parole per questa difficile realtà.

    Un abbraccio e buon fine settimana!

    RispondiElimina
  10. Leggo e rileggo ma non trovo le parole adeguate per esprimere le forti sensazioni ed i frammenti di visione che la tua poesia stimola.
    Grazie per scrivere.
    Un forte abbraccio.
    Stefi t

    RispondiElimina
  11. Alcune volte dopo aver letto poesie come questa provo più comprensione e meno rabbia per gli altri che spesso a me sembrano compiacenti e compiaciuti dell'attuale situazione...

    RispondiElimina
  12. ....siamo povere comparse..., forse è davvero così!!!!ma la speranza che tutto ciò possa cambiare...quella no, non possono portarcela via....io continuo a crederci!!!!!! la tua poesia è come sempre bellissima!!!!un bacio e buon w.e. claudia

    RispondiElimina
  13. "Oggi
    Prigioni di ferro e rotaie
    Accompagnano precari e carnefici a lavorare."

    A me piace questo pezzo, anche se penso che i carnefici non prendano mezzi comuni. Ma anche loro sono imprigionati, perchè secondo me avere delle barre d'oro o di latta non c'è nessuna differenza. Sempre prigioni sono...

    RispondiElimina
  14. Povere comparse, marionette. Purtroppo è cosi, ma non bisogna arrendersi.

    RispondiElimina
  15. Non esistono miracoli nekk'ologramma piatto dei giorni.

    Un sorriso.Antonia.

    RispondiElimina
  16. Una poesia quadrata nella metrica e nel ritmo, un linguaggio tagliente ma comunque pacato. Forse quella che mi è piaciuta di più. E poi il contenuto. Quando una lettura ti fa dire tanti "ma" e tanti "forse", vuole dire che ha fatto colpo.
    D'altronde sono d'accordo con la bislacca, i carnefici sono gente come noi, cioè noi stessi.
    Non farmi mai più queste cose nel fine settimana :)
    Un besabrazo, Poeta.

    RispondiElimina
  17. ti faccio i mie complimenti, la poesia come altre volte mi è capitato di dirti mi piace non mi piace, darci un giudizio non è possibile, tuttavia in quel "noi e loro" finale non mi sarebbe dispiaciuta una denuncia più netta. un abbraccio e buon we.

    RispondiElimina
  18. Danziamo nel buoi,prigionieri privati della nostra dignità...Ciao

    RispondiElimina
  19. Sono registi che in parte ci meritiamo, purtroppo ...

    RispondiElimina
  20. Ciao Daniele
    concordo con te quando apostrofi i "registi" volgari, invece dissento sul " Noi, soltanto povere comparse".
    Mi spiego: Io personalmente non mi sento per niente una comparsa bensì protagonista della mia vita e delle mie scelte. Non inseguo sogni effimeri perchè mai mi sono lasciata sedurre dai modelli che questa balorda società propone.
    Senza dubbio la realtà è drammatica e tende a trascinarci nel suo vortice. Spesso siamo costretti a cambiare rotta, ma ciò non vuol dire disperdere i nostri valori e la nostra storia.

    Un abbraccio
    Rosa

    RispondiElimina
  21. Bisogna stringere i denti e lottare: solo così possiamo riappropriarci del nostro futuro, difendere quel che resta dei nostri diritti. Un abbraccio, Fabio

    RispondiElimina
  22. Un saluto al rockpoeta
    buon w-end

    RispondiElimina
  23. non sono sempre i registi a scegliere le comparse, può anche succedere il contrario.
    bacio, caro dani

    RispondiElimina
  24. bella evoluzione h? da orizzonti di gloria a quelli di latta...bleah! (come direbbe Snoopy) ciao dichter.

    RispondiElimina
  25. Già impressioni di realtà tra sogno e dolore...Perchè nonostante i nostri sforzi alla fine c'è sempre qualcun altro a decidere per noi.

    "Registi volgari" è l'espressione più adatto...Complimenti Daniele, le tue parole sono sempre emozionanti.

    Buona domenica, a presto!

    RispondiElimina
  26. Bella davvero, mi mancavano, Giulia

    RispondiElimina
  27. Anche le comparse servono e hanno un perchè, e chissà magari potrebbe pure esserci uno scambio di ruoli...
    Ho voglia di essere positiva comunque non dimenticando il contatto con la realtà, ciao!

    RispondiElimina
  28. Ciao Daniele, grande, è propio come la dipingi tu... che nostalgia di una volta.
    Stiamo perdendo umanità, ce la vogliono far perdere... a me non sta bene sta cosa.
    Quando ti "ribelli" con un sorriso, con un qualcosa di diverso, fai paura a "loro", forse è questa la soluzione.
    Il pericolo è grosso perchè "loro" sono come noi in fondo, quello che ci sta fregando tutti è "il sistema" che muove tutto, che in qualche maniera si è autocreato, perchè "il sistema" non è identificabile con una persona molte volte, quindi è difficile da contrastare.
    ciao

    RispondiElimina
  29. poesia amara, ma vera, vicina, reale....spesso sento ciò che ci circonda alienante

    RispondiElimina
  30. Detto egregiamente: " i registi volgari della nostra vita".
    Che squallore!
    Cristiana

    RispondiElimina

Prima di commentare leggete la privacy policy in homepage in alto nella colonna di sinistra