Facciamo Chiarezza ( o almeno proviamoci):
1) Papa Ratizinger può anche parlare alla Sapienza, gli altri hanno diritto libero ed insindacabile di contestarlo.
2) Papa Ratzinger se fa politica direttamente dentro le istituzioni e cerca di far passare come criminali chi dissente, è inevitabile che subisca contestazioni. Non è giusto che gli si impeidsca di parlare e di chiedere che non intervenga; noi laici non siamo come loro, non diventiamolo.
3) Oramai è assodato che Buttiglione si capisce da solo e che così confonde tutti; cmq sembra aver affermato che i 67 docenti avrebbero criticato erroneamente Ratzinger laddove lo hanno accusato di difendere le tesi più conservatrici contro Galileo Galilei. Secondo lui bastava leggere il libro del Pontefice per rendersene conto...mah.
L'Osservatore Romano uscirà stasera alle 18.00 invece con un articolo dove si riporterà quando anni fa l'allora Cardinale Ratzinger difese sempre alla Sapienza il diritto di Galilei ad usare la ragione; se fosse così quei 67 docenti avrebbero (io la loro lettera non l'ho visionata e quindi non posso dire se è davvero così) accusato Ratzinger erroneamente. Credo che peraltro ci siano molte sfumature al riguardo: ho sentito diverse tesi sul punto, una per la quale Ratzinger invece sarebbe stato contro la tesi più permissivista del Cardinale Belardoino (se non sbaglio il nome...)tesi che altro non era che una sorta di ipocrita "mediazione clericale". Insomma, per dirimere questa controversia dovremmo avere sottomano sia quanto davvero scritto da Ratzinger che la lettera di quei docenti; docenti che penso non si saranno fermati a questa argomentazione: basterebbe ricordarsi di come il Papa oggi utilizzi gli argomenti più disparati per attaccare la laicità dello Stato: temi come la moratoria sulla pena di morte per poi attaccare la legge 194 o ancora dichiarare che chi non è per la famiglia tradizionale è un terrorista, ed ancora cercare di insinuarsi nelle pieghe di una politica e di politici allo sbando per minare la libertà laica di pensiero, lo trovo assolutamente vergognoso.
4) Spero che Ratzinger non scappi: che abbia il coraggio di affrontare una contestazione anche di studenti che vogliono solo far sentire il loro dissenso senza violenza o aggressività verbale. Se declinasse l'invito sarebbe una sconfitta per lui, soprattutto se paragonato al coraggio ed al carisma del suo predecessore che non esitò a continuare ad andare in pubblico anche dopo l'attentato subito: E qui parliamo di tentato omicidio e non contestazione verbale... Giovedì sapremo
5) Una parola sul Rettore: credo che Ratzinger non si sia autoinvitato quindi anche il Rettore forse avrebbe dovuto valutare l'utilità di questo invito. Magari la possibilità di contraddittorio alla fine del suo intervento sarebbe stato meglio permetterlo....
Si è detto che essendo il Papa un Capo di Stato non è possibile fare domande dopo il suo intervento.
Due considerazioni al rigaurdo:
a) Questa faccenda del Capo di Stato la tirano fuori solo quando a loro conviene: quando invece il Pontefice si intromette nella politica italiana, (cosa inaccettabile se fatta da un Capo di Stato soprattutto poi nei modi poi in cui il Papa la pone in essere) allora si parla di Capo Spirituale. In questo caso invece no...
b) Devono un attimo tutti mettersi d'accordo: Ratzinger in quale veste viene alla Sapienza? Papa, Vescovo di Roma o Professore dato che in Germania insegnava negli atenei? Alcuni hanno detto che la sua veste era l'ultima da me riportata, quindi l'impossibilità di fare domande alla fine del suo intervento verrebbe meno.
Certo con il fatto che anche lui sembra essere uno e trino, tutto diventa più difficile: Professore, Papa, Vescovo, e poi critichiamo Berlusconi per le sue tv....
Ok, in attesa di Giovedì prossimo quando sapremo come sarà andata (salvo annullamento visita) altro da dire non mi sembra esserci.
Solo ribadire: contestazione civile Sì, censura No perchè noi non siamo come loro.
UL.TIMA ORA: ll Vaticano ha annullato la visita per mancanza delle condizioni di sicurezza:...... Prevedibile.
Far passare Ratzinger come papa del dialogo può riuscire solo in un paese che ha definito Craxi un esiliato, Berlusconi un liberale e Muccino un cineasta.
RispondiEliminaSe la Chiesa si occupa di politica si espone alle critiche e alle contestazioni. Una volta invitato B16 deve parlare, qualcuno lo ha invitato..il problema è proprio questo.
Ancora una volta trovo al tua analisi impeccabile!
RispondiEliminaNon solo da cattolico, ma da persona qualunque, non capisco che senso ha contestare l'invito... non lasciar "parlare" il Papa. Naturalmente è fuori discussione (ma mi sembra una banalità) che le sue idee o opinioni possano essere tranquillamente criticate.
Paolo
Grazie Paolo, sono onorato per questo tuo commento. Apprezzo sempre le persone libere ed equilibrate.
RispondiEliminaA presto
Daniele
Analisi assolutamente perfetta. "Noi non siamo come loro": già solo il rischio di diventarlo dovrebbe metterci in allerta ed aprirgli le porte senza esitare...personalmente sarei stata molto curiosa di sapere il taglio del suo intervento. Chissà se avrebbe fatto il solito predicozzo (inutile e falso) sui principi o magari considerazioni argomentate e che entrassero nel merito delle questioni. Un'occasione perduta.
RispondiElimina"Noi non siamo come loro" esprime quello che è anche il mio pensiero.
RispondiEliminaLa tua ultim'ora mi fa pensare che forse è meglio così,era cominciata male e forse questo rifiuto potrà fa ri flettere sul fatto che sono altre le sedi e altri imodi per esprimere il prorpio senso laico.
Ciao.
Cris
Il Papa (in particolare questo Papa) dovrebbe limitarsi ad inaugurare l'anno accademico nelle università cattoliche.
RispondiEliminaIo credo che facciano bene professori e studenti a contestarlo.
anche io ho scritto un post sull'argomento,ero già a conoscenza del suo rifiuto(nn xchè lo frequenti,ci mancherebbe,avevo letto la repubblica!).la penso come te,come sempre,cancellando la visita, hanno mancato l'occasione di avere un dialogo e hanno dimostrato che a loro(al papa e ai suoi)nn interessa avere un confronto,ma solo fare proseliti.li facciano nelle chiese,allora, a chi li vuole ascoltare,visto che il dissenso è vietato.altro che galileo,qui siamo in pieno medioevo!
RispondiEliminaNon lasciare parlare il Papa...come molti altri che non si vogliono lasciar parlare.
RispondiEliminaLa realtà è che, secondo me, molti ma davvero in molti non sono disposti ad ascoltare nessuno.Il pensiero altrui, se non speculare al proprio, non serve più.Non interessa.
Quanto ho scritto poi è totalmente estraneo alla realtà dei fatti.Quella che parla da sola.E che dice che questo Pontefice molte volte ho una lunghezza d'onda diversa rispetto a quella che è la mia.E di molti altri.
Spesso però mi sembra si infierisca. (Non mi riferisco al tuo post ovviamente, ma a quello che succede).
Daniele...il paragone Ratzinger-Vojtyla non regge affatto.Uomini di una tempra totalmente differente.
Vero è che persone di quel tipo nascono una sola volta nella storia.Indipendentemente da quanto si potesse essere d'accordo o meno con il pensiero di Vojtyla.
...Infatti..a sostegno del paragone inesistente di cui parlavo prima, leggo del rifiuto...
RispondiEliminaPersonalmente, da laico, ateo ed ex studente della Sapienza sono molto a disagio di fronte a questa presa di posizione abbastanza pretestuosa, visto che parte da dichiarazioni di 17 anni fa, che sono inoltre state estrapolate dal contesto originario.
RispondiEliminaE' vero che son questo Papa si è avuta una recrudescenza dell'ingerenza nella vita dello stato (e non è certo un caso che a Giovanni Paolo II non siano mai state mosse queste contestazioni), ma sarebbe stato mille volte meglio comportarsi in maniera più tollerante.
Ciao Rockpoeta, mi è piaciuto molto il tono equilibrato del tuo post. Come ho già commentato altrove, non sono cattolica, ma credo che sia giusto rispettare l'importanza che la figura del papa può avere per alcune persone. Ciò detto, povero Ratzinger... ho letto che durante la Messa (da lui celebrata di spalle, tanto per rendersi più impopolare ancora lol) gli è caduto il cosiddetto Anello del Pescatore, consideato un simbolo dell'autorità papale. Che ne pensi, può un papa essere "sfigato"? Ciao Rockpoeta, buona serata.
RispondiEliminaCredevi mica per caso che ci sarebbe andato??? :-D
RispondiEliminaNaaaaa, dai Daniele, sei troppo sveglio per pensarlo... ;-)
E infatti...
ciao ti ho assegnato il premi D ieci e lode che hanno dato pure a me...fai un salto sul mio blog e vedi di che si tratta! ciao
RispondiEliminaPER CHIT:in verità alle prime avvisaglie di protesta ho subito capito che avrebbe colto la palla al balzo per defilarsi e trovare la scusa del pericolo di...vita...
RispondiEliminaDaniele...proprio ora ho visto il tg e mi sto vergognando profondamente in quanto giovane, universitaria e italiana...
RispondiEliminaPer quanto mi dissocio da questa gente incivile..sono davvero triste.
GUERNICA, ascolta: io sono sempre molto cauto sulle immagini dei TG(quale poi? TG1 per es?)
RispondiEliminaAggiungo che alcuni di questi studenti sembravano essere molto "sessantottini di una volta" (nel senso di chi si atteggiava ma poi nulla faceva...) ma probabilmente non lo erano tutti.
Protestare e contestare era lecito, impedire o chiedere di cancellare la visita del Pontefice non è giusto e liberale.
Attenzione perchè adesso molti media faranno a gara per far passare il Papa da martire.... nonostante molti siano stati ingenui nel comportarsi in questo modo dato che questo ha portato il Papa a deflilarsi, non penso che uno che domattina se vuole può parlare al mondo unilateralmente senza che nessuno possa alzare la manina per contrapporgli tesi differenti, possa definirsi martire o cmq vittima.
Sono cauta anche io.
RispondiEliminaSo che ora passrà da vittima.Qunado invece doveva assolutamente andare li all'università.
Nonostante questo non smetto di vergognarmi..cioè quello li che rappresenta gli studenti ha detto una cosa tipo E' stata una grande vittoria della cultura..o sbaglio...
Scusami ma quando i giornalisti mettono il microfono sotto il muso di questa gente io divento furiosa.
E' vero che sembrano sessantottini poi...
Scusami, cercavo nel tuo blog un sanamento della vergogna che mi aveva momentaneamente invasa.
RispondiEliminaBreve riflessione a caldo. Roma non è Kabul, annullare la visita è chiaramente una mossa spettacolare per gettare la croce dell'intolleranza addosso ad altri che sono cascati in pieno in questa provocazione. Suvvia un fine teologo spaventato da Andrea Rivera!
RispondiEliminaE una mossa contro il neoPD che balbetta sempre e comunque..
Niente vergogna Guernica..un Pastore non deve avere paura di un fischio o un sessantottino, un pastore va incontro alla pecorella smarrita.
La mia agorà,GUERNICA, è sempre aperta.
RispondiEliminaNon devi provare vergogna, non puoi essere responsabile per comportamenti poco corretti di alcuni studenti.
Generalizzare è sbagliato.
io avrei protestato avrei cercato di far arrivare le mie idee ma non avrei chiesto di non farlo parlare
La cultura ha perso oggi solo perchè adesso loro hanno un appiglio per dire che anche i laici sono integralisti.
Penso che cmq non sia un caso su cui dire molto: io credo che la vera vergogna è quella di uno Stato che non riesce a fermare l'emorraggia degli incidenti sul lavoro o di una Chiesa che solo ora e molto flebilmente condanna i preti pedofili.
Non penso che questa macchia, se vuoi, possa cancellare secoli di Storia di una Chiesa vicino ad Hitler o quantomeno non contro, ed anche alleata di Mussolini fino ad arrivare a certe sparate del Papa Ratzinger.
Certo, una pagina poco edificante, ma il Vaticano in realtà non vedeva l'ora di avere una scusa per annullare l'incontro di Ratzinger alla Sapienza.
sbaglio o non hai detto che ratzinger qnd era un giovane seminarista fu richiamato a far parte dell'esercito nazista...e che mentre lui era un soldato(dice di non aver mai impugnato un'arma), wojtyla si nascondeva dai tedeschi? e sbaglio o non molti sanno che prima di diventare papa era lui quello che aveva il compito di assegnare una nuova destinazione per i preti pedofili?..mah...misteri della vita!
RispondiEliminaPER JULIET: Della sua gioventù ne parlai in un post più vecchio per questo non ne hai trovato traccia e cmq volevo restare sui fatti e non andare in questo caso a sfruculiare sul suo passato.
RispondiEliminaAltrimenti "poveretto" non ne esce più lol!
E infatti è scappato. L'importante in tutta questa vicenda è non far passare il principio (che si voleva fare passare, è palese) che non si possa contestare il Papa.
RispondiEliminaIo concordo con tutto quello che hai scritto nell'ultimo commento.
RispondiEliminaMa queste cose mi fanno davvero arrabbiare...perchè denotano mancanza di cultura..e questa è l'Italia..insomma il paese di Dante, di Boccaccio e tanti altri...
Lo Stato purtroppo poi è assente in tutto..ora non vorrei fare la generalizzatrice della situazione, ma ormai è così.
Comunque..per fortuna che c'è l'Agorà.
Sarò contro corrente e impopolare, ma io sono felice del fatto che ad inaugurare un'università statale laica, non sia il papa.
RispondiEliminaSapete quando hanno deciso di annullare la visita?
Quando gli studenti hanno ottenuto il permesso di manifestare....
paparazzi ha avuto paura del confronto con la parte non asservibile della societò italiana...
Non voglio censurare nessuno, infatti paparazzi dice da tempo ciò che vuole dal suo balconcino e nessuno gli ha tappato la bocca...
Contestato si, ma non censurato.
Io la vedo così:
Conoscendo le parole del papa, il suo pensiero, la sua indisponibilità al dialigo con certe categorie, gli studenti hanno vuluto evitare l'ennesiam cerimoniuccia ridicola dove il biancovestito manda le sue invettive senza contraddittorio...
In pratica come se io facessi un post e non permetterei i commenti a nessuno...
Giusto secondo me che il papa esponga le sue discutibili idee, ma giusto che lo faccia fuori da luoghi "sacri" per la scienza...
Per fare un paragone, fosre un po pesante, ma solo per rendere bene l'idea:
E' come se ad un convegno di ebrei, hitler volesse esporre le sue idee...
Gli ebrei non sarebbero contenti di ciò conoscendo il personaggio...
Spero di non essere risultato estrmista, ma la penso così
Sì, noi non siamo come loro, io non mi sento come loro, ma loro pensano di poter conquistare le "basi" nostre quando vogliono... e non mi va...
Ciao Rockpoeta... ;-))
Un saluto a tutti
Premetto che questo Papa non mi sta particolarmente simpatico, tra l'altro per i miei gusti fa troppa politica. Ad ogni modo, premesso questo, le contestazioni non avevano alcun senso se non altro perchè a parlare in Università ormai ci vanno cani e porci, non solo i professori, perciò non ho visto alcun motivo logico e coerente perchè dovesse essere contestato l'intervento del Papa. Il Vaticano comunque ha messo fine al problema... ha preferito non confrontarsi e non subire alcuna contestazione ;)
RispondiEliminai laici dovrebbero farlo parlare per dimostrare che sono superiori perché non fanno la censura dei cattolici.
RispondiEliminaperò se qualcuno fa stare zitto Ferrara sono disposta a cambiare idea ;-))
Io, invece, ho scelto volontariamente di non fare post sulla vicenda, pur sapendo bene, fin nei particolari, cosa scrivere; ho scelto di evitare perché mi sembra inutile impegnarmi, vista la superficialità, l'estremismo ideologico e soprattutto l'assenza di rigore concettuale di tanti commenti sulla rete. Questa volta, alcuni articoli di giornali sono molto migliori di tutto quello che compare sul web.
RispondiEliminaMi limito a dire che mi vergogno dell'università.
concordo pienamente col punto 1.
RispondiEliminaè una bella cosa che il papa vada a parlare all'università..
io personalmente sarei fiero, pur essendo ateo, perchè comunque non capita tutti i giorni di confrontarsi co un tale personaggio..
poi perchè il confronto, le discussioni, sentire le opinioni diverse è il pane per la nostra crescita morale, sociale, culturale e intellettuale..
poi chi vuole contestate contesti, chi vuole confrontarsi lo faccia, chi non vuole andarci..che stia a casa. o no?
Gente, non per essere rompi, ma voglio ribadire un concetto.
RispondiElimina(opinione personale)
Tutta la vicenda è stata architettata dalla chiesa, quando le prime contestazioni sono iniziate.
Semplicemente, il papa è stato invitato, quindi poteva cmq andare in visita.
Il problema è nato quando gli studenti hanno ottenuto la loro manifestazione.
Ho sentito al tg 1,2 o 3, non ricordo, queste parole da uno studente:
"grazie alla nostra occupazione, abbiamo ottenuto una manifestazione di protesta civile nei confronti della visita del papa"
Ecco tutto.
Il papa, uomo saggio, consapevole, ecc ecc, poteva decidere di andare come previsto, e confrontarsi con i manifestanti se era il caso.
Questo avrebbe dimostrato dialogo e apertura.
Invece ha preferito non andare.
Voleva il solito comizio senza contraddittorio, facile facile.
Nessuno poteva impedire al papa, di andare in un posto. Certamente non potevano impedirlo gli studenti e i prof.
Il papa non si è mai fatto da parte di fornte alle proteste, come mai lo ha fatto ora?
Perchè il balconcino da cui proclama le sue idee, non è la stessa cosa di un palchetto di un'università?
Io ci vedo una mossa startegica,
voi dite di no?
Saluti a tutti
Certamente Ciro ma è proprio per questo che non dovevano cadere nel tranello. Io dico che un conto è contestare e criticare un altro è dire che non lo si vuole proprio.
RispondiEliminaCosì facendo alla prima contestazione ha fatto marcia indietro ma, avendo anche avuto chi ha chiesto di non farlo andare, ora ci giocano sopra ovviamente in Vaticano. Invece se avesse rinunciato esclusivamente per la contestazione sarebbe stato diverso.
Cmq concordo sul fatto che ci abbia marciato; questo però non toglie che chiedere di non farlo andare non è democratico e laico. E noi non dobbiamo diventare come il Vaticano.
Ciao Ciro
Daniele
PER TITANIA: Perde pure "i pezzi" questo Papa LOL? Questa dell'anello non la sapevo. Ammetto di essermmi piegato in due dal ridere quando l'ho appreso dal tuo commento :-)))
RispondiEliminaSi, quello che dici è giusto, in questo senso hanno fatto il loro gioco.
RispondiEliminaIo però, come detto prima sono contento che comunque sia non inaugurerà l'anno accademico...
:-)))
Purtroppo per me, su questo punto non riesco ad essere TOLLERNATE, ho trovato il mio punto debole.
Non riesco a mentire a me stesso.
Sono con gli studenti, anche con quelli che non lo volevano, perchè trovo le loro ragioni esatte, e trovo che la polemica sia una strumentalizzazzione prevista anche dalla chiesa, che si gode il suo silenzio e i suoi "soldatini politici" corsi in sua difesa...
Non posso farci nulla.
Cmq grazie per la pronta risposta, e della disponibilità. :-)))
Notte...
beh...a qst'ora sai già informato delle polemiche....di napolitano etc.....
RispondiEliminabuonanotte
ieri sera tardi,ho sentito che la visita del papa non ci sara' piu'.
RispondiEliminaPotevano anche ricevere la visita da persone educate e s eavevano qualcosa da dirgli glie lo dicevano in faccia..
un caro saluto
L'atteggiamento di chi ha sollevato la protesta è stato bollato come intollerante e si sta parlando di integralismo laico & c., è stato un boomerang che ora non potrà avere che effetti negativi.
RispondiEliminaCito la tua frase: "Noi non siamo come loro", ecco cosa avremmo dovuto dimostrare.
Resta il fatto ch ela strumentalizzazione della "censura" verso il papa è secondo me da condannare.
Ora però a livello mediatico chi avrà la forza e i mezzi per ridimensionare quello che è accaduto ed evitare che venga completamente snaturato?
Ciao, buona giornata.
Cris
Beh... non so se avrei invitato a casa mia un ospite dichiaratamente sgradito per poi fingere di ascoltare le sue tesi... forse è molto meno ipocrita dire a quest'ospite di starsene a casa... purtroppo non riesco a vedere vie di mezzo quando sento una persona che cerca di plagiare le masse all'ignoranza esattamente come nel medioevo.
RispondiEliminaSvusate ma non riesco a essere tollerante con gli intolleranti.
il testo di ratzinger ce l'ho. appena ho un po' di tempo lo pubblico intanto ti lo incollo qui sotto se ti può servire, se è troppo lungo puoi cancellarlo e farfi un post.
RispondiEliminaDopo averlo letto mi sento di dire che citando Feyerabend il pontefice ha preso una strada molto rischiosa, piena di insidie e possibili fraintendimenti. sarò on line nel pomeriggio.
"Nell’ultimo decennio, la resistenza della creazione a farsi manipolare dall’uomo
si è manifestata come elemento di novità nella situazione culturale complessiva.
La domanda circa i limiti della scienza e i criteri cui essa deve attenersi si è
fatta inevitabile. Particolarmente significativo di tale cambiamento del clima
intellettuale mi sembra il diverso modo con cui si giudica il caso
Galileo.
Questo fatto, ancora poco considerato nel XVII secolo, venne –
già nel secolo successivo – elevato a mito dell’illuminismo. Galileo appare come
vittima di quell’oscurantismo medievale che permane nella Chiesa. Bene e male
sono separati con un taglio netto. Da una parte troviamo l’Inquisizione: il
potere che incarna la superstizione, l’avversario della libertà e della
conoscenza. Dall’altra la scienza della natura, rappresentata da Galileo; ecco
la forza del progresso e della liberazione dell’uomo dalle catene dell'ignoranza
che lo mantengono impotente di fronte alla natura. La stella della Modernità
brilla nella notte buia dell’oscuro Medioevo.
Secondo Bloch, il sistema
eliocentrico – così come quello geocentrico – si fonda su presupposti
indimostrabili. Tra questi, rivestirebbe un ruolo di primo piano l’affermazione
dell’esistenza di uno spazio assoluto; opzione che tuttavia è stata poi
cancellata dalla teoria della relatività.
\Curiosamente fu proprio Ernst
Bloch, con il suo marxismo romantico, uno dei primi ad opporsi apertamente a
tale mito, offrendo una nuova interpretazione dell’accaduto. \ Bloch espone solo
una concezione moderna della scienza naturale. Sorprendente è invece la
valutazione che egli ne trae: «Una volta data per certa la relatività del
movimento, un antico sistema di riferimento umano e cristiano non ha alcun
diritto di interferire nei calcoli astronomici e nella loro semplificazione
eliocentrica; tuttavia, esso ha il diritto di restar fedele al proprio metodo di
preservare la terra in relazione alla dignità umana e di ordinare il mondo
intorno a quanto accadrà e a quanto è accaduto nel mondo».
Se qui
entrambe le sfere di conoscenza vengono ancora chiaramente differenziate fra
loro sotto il profilo metodologico, riconoscendone sia i limiti che i rispettivi
diritti, molto più drastico appare invece un giudizio sintetico del filosofo
agnostico-scettico P. Feyerabend. Egli scrive: «La Chiesa dell’epoca di Galileo
si attenne alla ragione più che lo stesso Galileo, e prese in considerazione
anche le conseguenze etiche e sociali della dottrina galileiana. La sua sentenza
contro Galileo fu razionale e giusta, e solo per motivi di opportunità politica
se ne può legittimare la revisione». Dal punto di vista delle conseguenze
concrete della svolta galileiana, infine, C. F. Von Weizsacker fa ancora un
passo avanti, quando vede una «via direttissima» che conduce da Galileo alla
bomba atomica. \ Sarebbe assurdo costruire sulla base di queste affermazioni una
frettolosa apologetica. La fede non cresce a partire dal risentimento e dal
rifiuto della razionalità, ma dalla sua fondamentale affermazione e dalla sua
inscrizione in una ragionevolezza più grande. \ Qui ho voluto ricordare un caso
sintomatico che evidenzia fino a che punto il dubbio della modernità su se
stessa abbia attinto oggi la scienza e la tecnica."
*Tratto da «Svolta
per l’Europa? Chiesa e modernità nell’Europa dei rivolgimenti», Edizioni
Paoline, Roma 1992, pp. 76-79.
..."noi non siamo come loro.."
RispondiEliminabravo poeta..
la Sapienza non è Kuwait..non è così pericolosa...questa rinuncia sa tanto di propaganda...che sia un
pò di vittimismo?
io sono cattolica ma se c'è da ridire...dico.
Grazie Fabrizio! Un importantissimo contributo: il commento lo lascio eccome!!!! :-))))
RispondiEliminaLeggendo quel testo (ma attendo il tuo post viste le tue conoscenze filosofiche) osservo Feyerabend accusa la Chiesa di ipocrisia sociale ossia di aver condannato Galileo per convenienza dei tempi.
Chiaro che su questo punto Ratzinger dissenta.
Quanto al resto del passo, da "profano" vedo molte citazioni, commentate in modo non sempre cristallino e quindi un articolo che lascia alquanto dubbiosi sulle vere opinioni dell'attuale Pontefice.
Quanto al post, viste anche le tue cognizioni in materia, è giusto che sia tu a farlo ed io a venirlo a leggere e commentare sul tuo blog :-)))
E Grazie ancora per questa chicca!
Daniele
ho sentito dire cheera stata affidata a ratzinger la lectio magistralis che la tradizione accademica ascrive ad un docente "interno". questione di puntiglio? non saprei, fatto sta che mi sembra proprio che questo papa sia molto più "teorico" che "pratico" e la chiesa - soprattutto oggi - ha bisogno di "attivisti"...
RispondiEliminala tua analisi è perfetta....
RispondiElimina"non siamo come loro"
questa frase è bellissima....
giusta la protesta giuste le contestazioni ma non sarebbe stato bello un contraddittorio.....
quale posto migliore di un'università x un confronto
La Chiesa si è sempre intromessa nella politica e il governo non ha mai battuto ciglia; che ci sia qualche interesse economico? Lo Stato ha sempre permesso l'intromissione della Chiesa nella politica Italiana per un motivo ben preciso, e credo che non sia un segreto. Ma se qualcuno all'interno dello stato o della chiesa non fosse stato d'accordo cosa sarebbe accaduto? Mmmm lo chiederei a Papa Luciani.. se fosse ancora vivo...
RispondiEliminaQuesto papa (con tutti i suoi errori, e le sue idee medioevali) è stato accettato in Turchia (dove ammazzano i preti), assurdo che da noi si facciano sti casini. Giusto contestarlo, sbagliatissimo non lasciarlo parlare. L'università ERA un luogo di confronto e in cui si poteva esprimere liberamente le proprie idee. Purtroppo dico ERA.
RispondiEliminaPEPPE, ma in Turchia poi era andato? Io ricordo che anche la fosse stato rinviato il viaggio. Ma forse ricordo male quindi se mi sto sbagliando scusami.
RispondiEliminaHai ragione su quello che dici ma cmq nessuno gli impediva di andare. Se poi Sua Maestà Pontificia vuole che ovunque arriva ci sia la folla adorante allora forse le università non sono i palcoscenici adatti a lui...
Ma cosa ci andava a fare poi. Bho. Io sono sempre a favore dello scambio e del dibattito, però la mia impressione è che
RispondiElimina1) è stato invitato come Guess Star per far pubblicità al solito rettore-politicante
2) non ha accettato dialogo e scambio di nessun tipo
3) questo papa starebbe antipatico anche a gandhi
4) personalmente sono contento che ad inaugurare l'anno accademico non sia il papa. Allora l'anno santo chi lo celebra? Veronesi??
Ribadisco qui, come ho fatto da Finazio, che Papa Ratzinger ha rinuciato lui e nessuno gli ha impedito (o gli avrebe impedito) fisicamente l'ingresso all'Ateneo.
RispondiEliminaChi non è abituato al contraddittorio non si confronta con nessuno e n on c'è nessuno al mondo, oggi, che sia più integralista di questo "Capo di Stato" che pretende di esserlo anche di quello italiano.
Gli hanno chiuso la bocca?...
E meno male!
Una volta tanto...
Io non sono contrario a che il Papa parli alla Sapienza, il problema è il contesto: non si può fare inaugurare l'anno accademico dal Pontefice perché sarebbe come sottomettere la scienza alla benedizione della Chiesa (a prescindere dalle polemiche su Galileo).
RispondiEliminaDetto questo, credo che Benedetto "XVI possa andare alla Sapienza quando vuole in qualsiasi altro momento, ma se lo fa deve accettare però le critiche che gli potrebbero arrivar; non è possibile che il Papa parli solo dove non ci sono contestatori: questa è vera negazione della libertà di espressione!!!
Il Papa non è andato per motivi di sicurezza (Amato tuttavia smentisce e dice che le forze dell'ordine erano pronte a garantire una sorveglianza pari alla visita di Bush), in realtà credo che il Pontefice non sia andato perché aveva paura che in tutto il mondo girassero immagini del Papa fischiato...
Sulla modalità della protesta, poi, debbo dire che si sarebbe potuta organizzare meglio con meno aggressività, ma questo cambia poco sui motivi e sulle polemiche del "grande rifiuto" del Papa...
Un caro saluto!!!
salpetti.wordpress.com
Certo sarebbe stata una bella cosa il confronto; e quale migliore sede di una università?
RispondiEliminaPeccato che non era previsto nè dibattito nè contraddittorio.
Ricordare il dogma dell'infallibilità del papa? Esso non può essere messo in discussione...
Ciao Daniele...!Sono abbastanza daccordo con quanto detto da Juliet e Irezumi....!
RispondiEliminaSai,io non credo che sia una questione di inciviltà.Penso che il comportamento degli studenti sia dovuto dalle cose dette e fatte da questo "signore",uomo come noi,in passato.....!Ognuno in fondo paga per i propri errori.....!
Ma come hai detto tu,meglio non tirare fuori il suo passato se no non ne viene più fuori.....!
Un saluto.....!
1barra2- anche per me non ci sono problemi, parli pure, poi chi vuole ascoltarlo lo fa.
RispondiElimina3-E' così difficile che uno prima di parlare non riesca a pensare, "ma sto dicendo una cazz.. o no?"
4-Vorrei ben vedere che non scappi, avrà le palle anche se è un prete o no? Ne va della sua reputazione è!
5-Se il papa fa un discorso e non son d'accordo puoi scommetterci che anche se è un capo di stato non lo controbatta.
Ora passiamo all'ultimora ... sono proprio dei polli sti preti :|
Mah adesso che il Papa non ci va spero siano tutti contenti
RispondiEliminaCiao Daniele, ben ritrovato!
RispondiEliminaSono contento di come sia finita questa storia...adesso noto che anche il Papa fà il piagnone... :-)
Hai toccato un punto nevralgico: Capo di Stato o Capo Spirituale?
RispondiEliminaSe Capo spiritale la sua apertura dell'Anno accademico era inopportuna (il Sapere è laico per definizione); se Capo di uno Stato perché far inaugurare l'Anno accademico ad un capo di stato straniero? Il papa poteva andare in altra occasione come fece Giovanni Paolo II senza contestazioni.
La responsabilità non è del papa; loro lo invitano, lui va, è normale; è del rettore.
imho
ciaomarina
Io credo che al di là di tutto bisogna fare chiarezza senza schierarsi a dx o a sx nel dare un giudizio.. Lasciamo perdere i commenti estremisti sentiti in merito.. sicuramente mi lascia peplesso la presa di posizione del rettore.. la liberta religiosa è cmq libertà di opinione o forse lui parlava a nome di tutti gli studenti ???? caro rettore ci rifletta ....
RispondiEliminaBenvenuto Shimoda è un piacere averti qui sul mio blog :-)))
RispondiEliminal'ho scritto scherzosamente ieri nel blog di Cri ma non e' che scherzassi tanto
RispondiElimina:)
c'e' un blog satirico che si chiama http://ciaociaopapa.splinder.com
propone il papa itinerante;lo abbiamo tenuto noi e per i prossimi mille anni lo puo' ospitare un altro stato;sarebbe bello il papa tour!
ciao da Veronica e dal resto del trio
Lorenzo & Anne
Come ho già avuto modo di dire:basta con questo servilismo verso la chiesa cattolica e specialmente nei confronti di questo SantoPadre-Sua Santità della Santa Sede.Franca ha ragione.Un incontro con i giovani studenti,avrebbe valore solo col contraddittorio.E chi deve accettare la sua infallibilità? Io no,per me è un entità politica,di cui non rispetto le idee del partito.
RispondiEliminaCiao hai fatto un post molto interessante che ha sollecitato molte risposte.Bravo!
Cristiana
PS.Se passi da me,puoi leggere la lettera scritta dal docente al Rettore.La questione Galileo è appena accennata.
quelli del Giramundo
RispondiElimina:)
Passo subito: chissà perchè (alludo al tuo ps lo sospettavo.....)
RispondiEliminaper me il papà può parlare come e quando vuole, ma le celebrazioni per l'apertura dell'anno accademico sono un'altra cosa...
RispondiEliminafar parlare il papa in un'occasione così vuol dire dare un segnale (seppur implicito) a tutte le facoltà della sapienza, incluse quelle scientifiche. vuol dire essere d'accordo con le sue idee, le sue parole poichè l'apertura dell'a.a. serve a tracciare le linee guida di tutto l'anno (appunto); non è un momento di dibattito dove ognuno esprime le sue opinioni con contradditorio, è un momento unilaterale.
quindi, nonostante alcune azioni dimostrative si siano rivelate sbagliate ed offensive, io sono del parere che il papa non avrebbe dovuto essere nemmeno invitato in questa determinata circostanza!
tommi - www.bloginternazionale.com
Peccato la rinuncia. Penso che il Pontefice sia uscito dalla "storia" con stile. Era stato invitato dal Rettore, non aveva chiesto di essere invitato. In precedenza solo due Papi avevano varcato la soglia della Sapienza; nel 1964 Paolo VI accolto con applausi senza polemiche e contestazioni. Il secondo Pontefice, Giovanni Paolo II, ha ricevuto applusi e contestazioni. Credo che bisognava far intervenire il Pontefice, e magari contestarlo democraticamente.
RispondiEliminaUn commento ora che tutto è avvenuto.
RispondiEliminaDa persona profondamente atea e da studente universitaria mi sento di dire solo un paio di cose:
Credo che tutti abbiano diritto di parola, questo è indiscutibile, ma credo anche che ognuno abbia il diritto di manifestare.
Mi è sempre stato insegnato, fin da bambina, che le critiche vanno accettate e di quest'ultime ne va fatto tesoro, il Papa le ha elegantemente aggirate e io dovrei ascoltare e trarre insegnamenti morali e spirituali da persone del genere?! NO GRAZIE.
Penso che l'innaugurazione dell'anno accademico non fosse l'occasione opportuna per invitare il Papa a parlare.
Lasciamo ai NOSTRI PROFESSORI UNIVERSITARI il diritto e l'onore di innaugurare l'anno accademico, sono loro che per l'intero anno faticano per guidarci nel nostro percorso formativo e universitario,non il Papa.
Scusate la franchezza, ma almeno io, inizio a essere stufa.
Laura
Come sempre apprezzo le tue parole, Daniele, espressione di una indole moderata e pensante.
RispondiEliminaSpiace constatare, invece, come in molti altri casi ogni considerazione appaia strumentale all'affermazione e alla diffusione di una posizione che più che laica, è proprio anti-clericale se non addirittura anti-cattolica.
Credo che l'Università abbia fatto una bruttissima figura dato che il Papa non si era auto-invitato, per quanto si possa discutere, come giustamente dici, sull'utilità (e non opportunità) della scelta del rettore. C'è anche da chiedersi: la reazione sarebbe stata la stessa se fosse stato invitato un esponente religioso di altro credo? la reazione sarebbe stata la stessa se fosse stato invitato un altro Papa anziché questo Papa?
Credo, caro Daniele, che alla fine l'unica cosa logica dadire è che c'è qualcuno che ha decisamente esagerato.
RispondiEliminaNon credo che sia stato il Papa, visto che è stato invitato dal rettore e dal senato accademico a parlare, e non ha fattoaltro che accettare, dal momento che ha già esposto le sue opinioni in diverse università e diversi Papi hanno esposto le loro opinioni alla Sapienza prima d'ora.
Non credo sia stato il rettore, dal momento che la sua proposta di invitare Benedetto XVI è stata approvata col consenso del senato accademico, quindi coi docenti e con chi siede in qella "istituzione".
Resta un solo attore della vicenda che non può essere che quello che ha esagerato: i 67 professori e lo sparuto gruppo di studenti (che oggi non sono stati ammessi ad entrare perchè mancavano del tesserino di iscrizione all'università: sono davvero studenti o sono piuttosto dei facinorosi infiltrati?) che ha berciato contro il Papa su una base inconsistente di un discorso di 18 ani fa stravolto per l'occasione.
Per favore, libertà di contestare le posizioni del Papa sempre, ma libertà di tappare la bocca alla gente, questo mai.
Saluti.
Luca.
PER ARABAFENICE: purtroppo è successo ma il can can è stato molto inferiore: il Dalai Lama impedito a parlare in Parlamento.
RispondiEliminaPER LUCA: scusa, non avevo visto che avevi già commentato questo post :-))))
Concordo cmq che doveva avere il diritto di parlare come tutti.
Ciao
Daniele
Ho scritto questo post in materia. Spero ti piaccia!
RispondiEliminahttp://anggeldust.blogspot.com/2008/01/risposta-comunione-e-liberazione-sul.html
Caro Daniele,
RispondiEliminapenso che ricorderai benissimo, come io per prima mi sono indignata in occasione di quanto è successo riguardo alla visita del Dalai Lama. Tuttavia, trovo che le due cose siano diverse. Il Dalai Lama è stato ricevuto in maniera non ufficiale per ragioni politiche, per mero servilismo nei confronti della Cina ma non oserei parlare - come in questo caso - di un'avversione ideologica da parte di coloro che dovrebbero essere promotori del libero confronto e del rispetto per la libertà del pensiero. non me li ci vedo gli studenti della Sapienza a contestare il Dalai Lama
PER ARABAFENICE: Neanch'io più o meno, ma è anche dura contestare il Dalai Lama......
RispondiEliminaPiù facile contestare Ratzinger....
GG: arrivo a leggerlo!!!!
Ciao Daniele commento il tuo post e la notizia in esso contenuta solo oggi....secondo me quanto accaduto è di una gravità enorme (Il non lasciar parlare) ma lo è ancora di più il "dietrofront" di Ratzinger...si è vero non era tenuto ad andarci pur essendo stato invitato...ma ha perso una clamorosa occasione per dire la sua e affrontare eventuali critiche....
RispondiEliminaA presto Silvio
ciao daniele, alla fine anche io ho ceduto alla tentazione di scrivere un post a riguardo, se ti va ti invito a dargli un'occhiata. l'ho scritto dopo aver commentato sul tuo post.
RispondiEliminaeccolo qui: http://www.bloginternazionale.com/2008/01/la-sapienza-e-la-scienza.html
tommi.