Terri Schiavo, Piergiorgio Welby, Eluana Englaro.
Differenze:
Terri Schiavo è morta non rendendosi neanche forse conto di ciò che le stava accadendo
Welby ha ostinatamente voluto morire con dignità.
Eluana Englaro prima di avere l'incidente che ora la lascia di fatto da anni vegetare aveva per coincidenze incredibili del destino pochi mesi prima, afferamato a chiare lettere che in caso le fosse mai accaduto qualcosa di simile, non l'avrebbero dovuta lasciar vegetare in quel modo.
Morire con dignità o "buona morte" che poi non è altro che il significato letterale di eutanasia.
Eutanasia che può essere attiva o passiva; un modo per non vedere soffrire chi si ama. Forse anche un modo per non essere degli "egoisti sentimentali" ma anche, se esiste perfino in modo palese la volontà dell'individuo, un modo per rispettare le sue intenzioni.
E qui veniamo all'altro aspetto collegato all'eutanasia che è il testamento biologico.
Credo che un paese civile dovrebbe regolamentare queste cose e concedere il diritto a morire con dignità. Diritto non obbligo, quindi scelta che viene fatta, in casi specifici, dall'individuo direttamente ove potendo o dai familiari insieme anche all'equipe medica quando la situazione cmq disperata impedisce al malato oramai terminale di poter esprimere un parere in quanto di fatto ridotto ad un semplice vegetale.
Io altro non voglio aggiungere se non il link qui sotto per darvi maggiori informazioni su tale questione, perchè vorrei che si aprisse una pacata discussione e che questo post non fosse un puro e semplice editoriale ma permettesse un civile dibattito con il vostro contributo.
Intanto come la penso lo avete già capito: mi "limito" ancora a fare solo due cose perchè le sento:
1) La prima lasciare questa poesia che scrissi pochi giorni prima che Terri Schiavo morisse
2) L'altra, con voi testimoni, è lasciarvi qui sul mio blog il mio testamento biologico contenente le linee guida essenziali.
http://www.lucacoscioni.it/notizie/eutanasia_testamento_biologico?page=5
IL BIVIO
Sguardo
Sorridente
Perso nel vuoto
Senza un perché.
Suoni dall’esterno
l’attraggono
ma non la svegliano.
Occhi ingannevoli
sorridono
simulando
crudelmente
uno stato cosciente
che non c’é.
Dilaniante dilemma
di coscienza
Lei
inerme
come una neonata.
Decidere
senza “egoismi sentimentali”
ma
esclusivamente
nel suo interesse,
la scelta più difficile.
DANIELE VERZETTI ROCKPOETA
Ed ora come annunciatovi il mio:
TESTAMENTO BIOLOGICO
Io sottocritto Dr. Daniele Verzetti, altresì conosciuto come Rockpoeta, nato a a Genova il gg mese 1967, ivi residente in Via....... Cap............ nel pieno possesso delle mie capacità mentali essendo completamente in grado di intendere e volere, al fine di salvaguardare la dignità della mia persona
Affermo Solennemente
con questo documento, che deve essere considerato come una vera e propria dichiarazione di volontà, il mio diritto, in caso di malattia, di scegliere tra le diverse possibilità di cura disponibili e al caso anche di rifiutarle tutte, nel rispetto dei miei principi e delle scelte di seguito indicate.
Intendo inoltre che le dichiarazioni contenute in questo documento abbiano valore anche nell'ipotesi in cui in futuro mi accada di perdere la capacità di decidere o di comunicare le mie decisioni ai miei medici curanti sulle scelte da fare riguardo ad una malattia.
A questi fini prevedo la nomina di un fiduciario che si impegna a garantire lo scrupoloso rispetto delle mie volontà e, se necessario, a sostituirsi a me in tutte le decisioni.
Chiedo ciò perchè amo troppo la vita per restare a guardarla da vegetale come spettatore inconsapevole, o soffrire terribilmente senza speranze di vita alcuna.
DANIELE VERZETTI
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PS: per redigerlo in forma completa e dettagliata si veda il link sottostante
http://www.lucacoscioni.it/testamento_biologico_facsimile
Grazie di averlo ricordato.
RispondiEliminagrazie davvero. sfondi una porta aperta.
RispondiEliminaGrazie anche per iltestamento allegato.
RispondiEliminaQuesto post mi fa' venire in mente un pensiero di Seneca "L'uomo saggio vive finché deve, non finché può"...
RispondiEliminaGrazie del link per il testamento biologico. Per quanto riguarda l'eutanasia io sono favorevole, molto favorevole....
RispondiEliminaSi abbiamo l'obbligo di avere il diritto di decidere come uscire di scena...più che un testamento biologico è un testamento personalmente sentimentale nei confronti della cosa che si ha amato di più nella vita...Sinceramente non ho mai pensato all'eutanasia..per farmene un'idea dovrei immedesimarmi, e vedo lo stato vegetativo una tortura...vedere chi si ama e non poterli sfiorare ne poterli accarezzare con uno sguardo...lasciarsi andare in balìa del deterioramento...deve essere insopportabile anche o sguardo di pena che viene rivolto...la cosa più brutta è dover ricordare la vita da ancora vivi...almeno sempre secondo una sorta di immedesimazione personale.
RispondiEliminaCiao Daniele,
RispondiEliminalinkare il mio blog non è affatto cosa sgradita, anzi, sono felicissima che tu mi abbia fatto visita e che ti interessi ciò che scrivo.
Il tuo blog mi interessa moltissimo, credo che il dialogo, il confronto e la possibilità di potersi esprimere riguardo temi di così grande importanza come quest'ultimo di cui parli e che ci interessano direttamente, sia la massima espressione di democrazia.
Non potevi dare miglior nome al tuo blog.
Ti aggiungerò con piacere ai miei preferiti e sicuramente passerò spesso a lasciare la mia opinione e a leggere quelle degli altri.
Per quanto riguarda il tema trattato in questo post, mi trovi sulla tua stessa linea d'onda e ti ringrazio per il link sul testamento biologico.
Mi ha colpito in particolare un passaggio della tua poesia:
Occhi ingannevoli
sorridono
simulando
crudelmente
uno stato cosciente
che non c’é.
Probabilmente mi ha colpito proprio perchè racchiude il motivo per il quale sono a favore dell'eutanasia.
Laura
Grazie Laura per queste tue parole
RispondiEliminaAverti qui a leggermi e commentare è un onore
Daniele
Caro Daniele, scusa l'OT e scusa il ritardo, ma come sai mi sono concesso una pausa montana di qualche giorno.
RispondiEliminaVolevo augurarti un felice 2008.
Tanti cari saluti.
Luca.
"Credo che un paese civile dovrebbe regolamentare queste cose e concedere il diritto a morire con dignità."
RispondiEliminaSono assolutamente d'accordo con te.
Vedere scritto il tuo testamento biologico qui, condiviso con noi, la frase finale, mi fa un effetto che non so chiamare per nome.
Ciao.
Cri
Anch'io sono favorevole al testamento biologico e alla possibilità di scegliere liberamente cosa fare della propria vita.
RispondiEliminaIntanto, però, visto l'argomento del tuo post, ti auguro con tutto il cuore di stare benissimo e di vivere il più a lungo possibile in salute e prosperità. :)))
Il mio parere…
RispondiEliminaLa vita è il dono più prezioso, ed io voglio conservarlo fino all’ultimo respiro…
Fino a quando l’ultimo alito della mia essenza non sarà esaurito.
Ma per me più preziosa della vita, è la libertà. Non voglio vivere un solo istante senza libertà, non voglio vivere senza poter lottare per essa, senza poterla conquistare quando mi è tolta.
Per me è una semplice scala di valori.
1 Libertà
2 Vita
ecc
ecc
Quindi, vivere in uno stato di totale incoscienza o coscienza, ma senza alcuna mobilità, sarebbe come bruciare per l’eternità all’inferno. Sarà forte come paragone, ma per me è così.
PS. Qualcuno mi ha detto: “Ma come puoi mettere la vita in secondo piano?!”
La mia risposta è stata: “L’uomo libero è vivo; l’uomo senza libertà e già privo di vita.”
PPS. Daniele la tua poesia è bellissima
Ciao
Ciro
ottimo suggerimento il link al testamento biologico. Condivido pienamnte che il prolungare delle cure in certe condizioni cliniche sia soltanto un prolungmneto della morte.
RispondiEliminaIl paradosso con Welby fu che la chiesa lo considerò suicido negando i funerali e lo stato si sentì in dovere di aprire un procedimento per omicidio (se non ricordo male). Non solo lo hanno costretto a prolungare la sua agonia ma, come se non bastasse lo hanno trattato solo come un caso giuridico dimenicandosi dell'essere umano.
Ciao Daniele, innanzitutto parliamo della tua poesia.
RispondiEliminaE' davvero bella, c'è tutta la crudeltà di quella situazione esistenziale.
E poi il tuo testamento. Io sono stra-favorevole al testamento biologico ed anche all'eutanasia. Però mi hai dato un brivido
con affetto marina
In generale sono favorevole alla libertà di scegliere l'eutanasia, per quanto mi riguarda, invece, sono indecisa sulla possibilità di sceglierla.
RispondiEliminaForse perchè, come è stato giustamente detto, è dfficile provare a pensarsi in una situazione di totale incoscenza... se mai dovessi trovarmi nella condizione di non poter avere più una vita dignitosa, mi piace comunque pensare di poter avere la possibilità di decidere.
Credo semplicemente che in un Paese democratico ognuno abbia il diritto (attenzione; NON dovere!) di decidere a priori del proprio destino e ogni sua decisione và rispettata.
RispondiEliminaTrovo fin assurdo fare discorsi o polemiche su quello che è semplicemente il diritto di decidere della propria vita!
Complimenti come sempre per la poesia ;-)
Un abbraccio
Purtroppo in tantissimi, oltre a me, hanno assistito all'appassire di un proprio caro. L'eutanasia è uno dei più grandi atti d'amore che si possano concepire.
RispondiEliminaGrazie Daniele
La parola chiave è DIRITTO! Ognuno faccia come crede meglio per la propria esistenza.
RispondiEliminaNel mio cassetto c'è una pagina su cui è scritto:"Non voglio vivere mazza morta il più a lungo possibile.Voglio vivere il tempo necessario a convincermi che sono esistita davvero".
Grazie per la copia del Testamento Biologico e per la struggente,bellissima poesia.
Cristiana
Non sono ancora riuscita a dare un nome alla sensazione provata.
RispondiEliminaSono abituata a coabitare con il pensiero della fine. Questo pensiero alimenta la mia voglia di vivere, la mia curiosità verso la vita.Tuttavia sentirti parlare di morte e di vita in un contesto d'intelligenza e di amore mi ha fatto sentire la tua voce dentro di me, vicina. Altre volte ho avuto questa sensazione e forse te l'ho già detto: vedere le cose con il tuo sguardo mi fa bene. L'amore di cui parlavo prima è la cura, il rispetto che sono proprie del tuo modo di avvicinarti a qualsiasi cosa, alle persone.
Mi fai venire in mente Camillo Sbarbaro e il suo amore per i licheni, che, come lui stesso diceva, vanno guardati da vicino per essere capiti e amati.
Ciao e scusa se mi sono dilungata.
cri
Caro Rockpoeta, molto bella la poesia, e bello il tuo testamento biologico così pieno di umana dignità. Solo tu potevi dirlo così bene. Sull'argomento in sé, forse, la pensiamo diversamente. Per quanto mi riguarda sarei sicuramente vittima di quello che giustamente chiami "egoismo sentimentale"; anche persone a me vicine esprimono lo stesso tuo pensiero sul fatto di vegetare, ma io credo che non avrei mai il coraggio di decidere la morte di qualcuno che amo, nemmeno per rispettare la sua volontà. E per quanto riguarda me, il mio attaccamento alla vita è tale...penso che se ci fosse anche un miliardesimo disperanza di riprendere a vivere, non vorrei esserne privata. Una bestia, vero??lol. Scusa se scherzo per sdammatizzare; vorrei anche precisare che il dicorso è completamento diverso nel caso dell'accanimento terapeutico, che trovo tremendo. Tutti dovremmo avere il diritto di morire, quando sarà il momento, circondati dai nostri cari e se possibile, dico da credente, accompagnati anche da una preghiera sincera. Comunque mi associo al ensiero generale al grido di: Long Live Rockpoeta.
RispondiEliminaGrazie Titania sono commosso dalle tue parole davvero.
RispondiEliminaCapisco il tuo punto di vista, e su alcuni aspetti la pensiamo diversamente, ma quello che soprattutto con questo post più di tutto voglio dire è che la legge cmq non deve impedirci di morire con dignità.
Peraltro da uno Stato che spesso non ci permette di vivere con dignità non mi aspetto che capisca il concetto di morire con dignità.
purtroppo non posso contribuire alla discussione con idee nuove.
RispondiEliminache dire, io sono disgustata dal fatto che in Italia non ci sarà mai una legge che lo consentirà. su questo non riesco a essere ottimista.
concordo al 100%. ogni essere umano deve essere libero di vivere come crede e allo stesso modo di morire come crede se lo ritiene opportuno.
RispondiEliminaIo credo che una delle cose fondamentali del quieto vivere sia appunto quello di VIVERE RISPETTANDO GLI ALTRI E SE STESSI.
riguardo il rispettare gli altri, se questo non avviene ci sono le leggi, le carceri, anche se non esiste quasi mai il recupero e il reinserimento dell'individuo.
ciao daniele:il post è suberbo!certi aspetti non li condivido:pero penso questo:quando nasciamo lo decidiamo noi:quindi se abbiamo scelto questo sappiamo anche cosa affronteremo durante la vita!perchè ,quindi, cerchiamo la morte?è un discorso strano,lo so daniele:è una discorso spirituale questo che ho detto.pero mi ricordo le parole di mia zia (malata di tumore terminale in stato vegetativo) poco prima di morire in un attimo risvegliatasi che disse a mia mamma:se è questo che dio vuole da me l"accetto.oggi vedo il sole!vuole dire che sono ancora qua.sofferente!ma accetto.spero daniele che mi capisca cosa volevo trasmettere.......ciao.complimenti per le riflessioni che scrivi sul tuo bellissimo blog.ciao.
RispondiEliminaCapisco il tuo commento ma per avere quel tipo di accetazione bisogna credere e non tutti credono ed avere quella forza e non tutti l'hanno.
RispondiEliminaMi permetto solo un "appunto": non decidiamo noi di venire al mondo ma i nostri genitori quindi almeno il diritto di andarcene con dignità sarebbe giusto che la legge ce lo concedesse
Ti ringrazio per le tue parole di apprezzamento sai che sono ricambiate dato che trovo il tuo blog davvero interessante.
In realtà il mio pensiero è applicabile ad un sacco di sfere della vita, all'aborto come all'etuanasia, e riassumendolo in poche parole suona pressapoco così: io non so se, trovandomi nella condizione di scegliere, lo farei. E non lo so perché un conto è immedesimarsi in una situazione, un conto è viverla, anche se credo che se fossi in stato vegetativo o il mio corpo fosse inutilizzabile, anche io opterei per l'eutanasia, per una "buona morte": chi, potendo scegliere, non opterebbe per una morte buona? Ed è proprio qui il nocciolo della questione, perché non conta cosa farei io, cosa faremmo noi: la cosa che conta è che chiunque dovrebbe avere il diritto di scegliere. Il diritto di scegliere come morire, se abortire, ecc...
RispondiEliminaQuesta mi sembra la cosa fondamentale.
@CrisCiao Cris. Rispetto la tua posizione, però ci sono alcune cose che hai detto sulle quali mi sento di dissentire:
RispondiElimina"quando nasciamo lo decidiamo noi" - A me nessuno l'ha chiesto, in verità. Non mi ricordo di aver scelto nulla quando mia madre e mio padre mi hanno messa in cantiere...
"sappiamo anche cosa affronteremo durante la vita" - Questo nessuno lo sa mai.
"se è questo che dio vuole da me l'accetto" - Giustissimo. Però questo discorso è valido solo per una persona di fede.Bisogna mettere in conto che non tutti credono in Dio.
bello questo post!!!!
RispondiEliminaSono pienamente d'accordo con te con tutto ciò che affermi in questo post e con tutto ciò che da valore alla volontà delle persone in scelte così importanti.
RispondiEliminabellissimo post Daniele!
Grazie Daniele per queste riflessioni su un tema importante..la difficoltà di trovare parole testimonia quanto siano complesse certe questioni ed attengano alla sfera personale a quella dei diritti individuali.
RispondiEliminaPenso che ormai è già stato detto tutto. Credo che un paese che si professa democratico, debba lasciare ampia libertà di scelta ai propri cittadini; l'importante è non ledere l'altrui diritto. In questo caso, la contrarietà all'eutanasia è dovuta a principi religiosi. Essere cittadino italiano non deve implicare necessariamente essere cattolico.
RispondiEliminaMi firmo con l'account dell'altro mio blog che tu già conosci ed hai già linkato e che ho intenzione di far crescere.
A presto e grazie per aver scritto questo bel post :-)
Pino Amoruso
Io credo che uno stato che si definisce laico, ed io aggiungo civile, su queste tematiche debba lasciare ai cittadini la libertà di scegliere secondo quanto suggerisce la propria coscienza.
RispondiEliminaQuando penso all'eutanasia non riesco mai ad avere la mente libera non riesco ad essere lucido come te......
RispondiEliminami piace tantissimo il pensiero di seneca espresso da guernica.....
Cmq penso sia un diritto morire con dignità!!
Sono un paio d'anni che penso di fare il testamento biologico, mi trattiene il pensiero di mia cognata, credo che se venisse a saperlo sarei in pericolo...e allora mi frena il fatto che sarei ugualmente in balia delle decisioni di qualcuno, è difficile vivere ed è difficile morire ...ciao poeta!...Carmela
RispondiEliminaCaro Daniele, nel nostro paese bisogna sempre lottare con una certa retorica e chiusura mentale. A volte (vedi l'aborto), invece che andare avanti, cerchiamo pure di tornare indietro...
RispondiEliminaQuello che hai scritto è molto toccante..........per riflettere e decidere........
RispondiEliminaHo sempre creduto di avere le idee chiarissime sull'argomento, cioè esattamente quelle che esponi tu nel tuo bel post. Eppure, credimi, vedere per iscritto il testamento biologico, pensare di compilarlo e dare definitività ad un atto che pure considero l'unico possibile, mi fa comunque un'impressione enorme...credo di dover fare ancora a lungo i conti con questa questione...
RispondiEliminaIl tema non è facile.
RispondiEliminaIo stesso di fronte al testamento biologico ho tentennato un attimo; ma soltanto un attimo perchè poi ha prevalso il desiderio di non soffrire e di non far soffrire chi ti ama.
So che alcuni possono non riuscire a concepire un distacco totale ma quando la persona a letto è un vegetale o soffre come Welby la buona morte è davvero un atto d'amore.
Hai ragione Mario, non è facile restare lucidi di fronte a questo tema ma se ci passi e vedi persone che soffrono e lentamente ed inesorabilmente si spengono, capisci che ci deve essere il DIRITTO di decidere di morire con dignità.
Ed il "brivido" che Marina tu, Cristina ed altri avete sentito vedendo il mio testamento biologico nasce forse anche dal fatto che è un atto d'amore verso la vita, quella vera.
Piccola Postilla: vorrei aggiungere che il dibattito è ancora apertissimo e chiunque può commentare e che il mio intervento precedente non voleva essere una chiosa ma solo un commento generale per "rispondere" ai vostri commenti così veri, personali e profondi che mi hanno molto colpito.
RispondiEliminaDaniele il Rockpoeta
Credo che nessun essere umano sano di mente vorrebbe passare il resto della sua vita a vegetare in un letto sperando che la morte arrivi in fretta a liberarlo.
RispondiEliminaCredo che ogni essere umano
abbia il diritto di decidere della propria vita, specialmente se per sua sfortuna si dovesse verificare un tragico evento come quello capitato a Welby, piuttosto che alla Schiavo o ancora ala giovane ragazza di lecco.
Credo che ogni essere umano che ora come ora sostiene il contrario di ciò che ho appena affermato, se si dovesse trovare in un caso analogo a quelli da te sopracitati cambierebbe idea...
...son tutti ricchioni col culo degli altri... (scusa il francesismo finale)
E bravo Daniele... hai colpito ancora, affrontando un argomento attuale e importantissimo. Per quanto mi riguarda sono assolutamente favorevole al testamento biologico e all'eutanasia. E' da molto che sono convinto sia un mio sacrosanto diritto disporre, qualora mi trovassi in stato di coma vegetativo persistente, di far "staccare la spina". E come leggo... appartengo ad una nutrita schiera! Lavorando in un ambiente che ne ospita una quindicina... la mia convinzione tutti i gg si rafforza. Quando anche negli occhi di una madre e di un padre si spenge la scintilla della speranza... che altro si deve aspettare? bb
RispondiEliminaAl'inizio nemmeno volevo donare i miei organi. Adesso sono dell'idea che del mio corpo facciano quel che gli pare. Fosse per me neanche accetterei che mi attacchino ad una macchina.
RispondiElimina"Il bivio". Non per niente, le scelte di fine vita sono spesso sintetizzate con l'espressione "scelte tragiche".
RispondiEliminaIo sono assolutamente favorevole all'eutanasia passiva (che poi è semplicmente rifiuto di trattamenti sanitari, un rifiuto SACROSANTO e presidiato dalla Cost.) e al testamento biologico. Sono favorevole all'eutanasia attiva ma sono pronto a discuterne.
Questi i miei post sull'eutanasia, materia su mi sono laureato (triennale, per ora):
http://anggeldust.blogspot.com/search/label/eutanasia
Buon anno, daniele!
Ciao Daniele, non potrei essere piu' d'accordo con te su questo tema.Tempo fa mi sono inscritta all'AIDO,ne parlo sempre anche in casa, non vorrò vegetare!!!
RispondiEliminaVorrò il mio diritto ad una morte dignitosa, senza angosciare in inutili speranze ed illusioni i miei cari.Purtroppo l'Italia non ne vuole sapere, decide il Vaticano,...il Papa,...spero lo provi!! Un bacione.
Ciao Daniele , grazie del tuo passaggio e di avermi inserito fra i tuoi amici. Io ho contraccambiato il tuo gesto , molto volentieri e spero di risentirti ancora.........buona serata Gisella
RispondiEliminaDevo essere sincero. Non riesco a stabilire adesso, con mente lucida e razionale, qualcosa che possa avere effetti giuridici e morali in momenti delicati e del tutto irrazionali. Il mio io che esprime - adesso - una decisione potrebbe non essere più lo stesso nel mentre della malattia.
RispondiEliminaE' giusto non calare mai l'attenzione su importanti argomenti come questo, ma penso che la ragione non stia tutta da una parte.
- Moticanus
- LaProvDiRagusaInBlog
- 0932Blog.it
bravo daniele a ricordare...
RispondiEliminaio sono a favore dell'eutanasia e non capisco ancora perche' chi di dovere si sente di tutelare la nostra vita, da vegetale, quando poi non ci tutelano da vivi !
aggiungo solo un'altra croce alla lista di quelli che pensano al testamento biologico come ad un diritto di tutti!
RispondiEliminaBuon Daniele, ti aguro lunga vita e buona salute.
Lasciando da parte le speculazioni filosofiche del tipo - cosa è vivere? cosa è vita? può la vita essere definita tale se rimangono dell'essere solo le funzioni minime ed, a volte, nemmeno quelle? - penso che intestardirsi su rigidi punti di vista sia una idiozia. L'uomo deve avere il diritto di poter, qualora lo voglia, esprimere le sue volontà in un testamento biologico. La religione, qui, non c'entra niente; ciò che conta è l'etica e la possibilità per un individuo di decidere per la propria vita, pena la perdita di quei valori per i quali ci reputiamo una società "civile".
RispondiEliminaTi ho aggiunto ai miei link, mi fa molto piacere, a presto
RispondiEliminanon preoccuparti, qualche giurista cattolico che cercherà di salvare la tua anima dall'inferno lo troveresti... e tanti saluti alle tue volontà
RispondiEliminaCiao daniele....scusa se non ho scritto la mia opinione.....per la verità é un argomento che da parte mia merita ancora un po' di tempo per una riflessione maggiore......!
RispondiEliminaScusa ancora.......!
Lo sai che mi hai fatto venire una bellissima idea? Su internet ho trovato un testamento biologico completo....prima o poi lo stampo, lo compilo e lo consegno a qualcuno, per garantire il rispetto della mia volonta' in materia di trattamento medico (somministrazione di farmaci, sostentamento vitale, rianimazione, etc.) anche quando non si e' in grado di comunicarla. Nonostante la legge ordinaria italiana non abbia ancora sancito la validita' di questo documento, e' importante compilarlo....è sempre un documento...
RispondiElimina